I movimenti migratori in provincia di Sondrio un panorama generale

Movimenti migratori in provincia di Sondrio
Migrazioni e ancien régime
Sembra che già nel XIV secolo un gruppo di valtellinesi si sia stabilito in Val di Sole. Pare che da questa
migrazione si a sorto il paese di Fucine. Il Bagiotti sostiene che questo spostamento, che avvenne in
concomitanza all’arrivo di altri emigranti lombardi, coinvolse “metallurgici, […] muratori, sarti, calzolai,
boscaioli, osti, merciai, droghieri, medici, notai, sacerdoti, artisti” 12 . Tra 1400 e 1500 sono attestati
spostamenti di popolazione dalla Val Gerola al Trentino e al Veneto, dalla Valchiavenna, nella Pianura
Padana (Cremona, Bologna, Ferrara). E’ proprio nel XVI secolo che il flusso di popolazione in uscita dal
nostro territorio si intensifica. Diverse fonti ne parlano, alcune con brevi accenni, come Ninguarda e
Guler 13 , altri fornendo una descrizione più approfondita, come Giovan Battista Apollonio di Edolo 14 :
“Bormio terra grossa posta in un bel piano selvatico, è arciprebenda e quasi dominava da se stessa. [..]
La terra, fornita de torri antiche, casamenti superbi, con bellissime valli e contrade, teneva paese de sua
giurisdizione per l'andar de 15 miglia; cavavano de fitto ogni anno 12000 scudi de pecorari de S. Marco.
Quest'anno non ve ne sono andati nessuni. Sono mercanti de cavalli per Alemagna, ricchi, di bellissimo
sangue, huomini et donne sperti, facevano 9000 anime di comunione tra Bormio e le sue contrade. [...]
Sondelo, terra grossa, sul selvatico, che non fanno vino; bellissime genti, zavatini d'Italia, massime a
Vicenza, Padova, Verona. Fanno de buone carni cioè vitelli, formaggi butirri. Fanno 3000 anime de
comunione. […]
Grossio, terra grossa e grassa, hanno poco piano ma bellissime montagne che ne cavano d'affitto mille
scudi incirca all'anno de pecorari. Sono belle genti, de bel sangue, reali, sinceri, amici del stato de
S.Marco, che in Venetia, almeno de quelli de Grossio vi saranno huomini più de 200 senza le donne e i
figlioli. Vi sono in Venetia mercanti de conto, ricchi: in cale de Toscani un sig.r Pietro Redolfi orefice,
un sig.r Gelmo Balduni mercante di seta, un sig.r Antonio Negri della Bottesella in panetaria, sig.ri
Giovanni e Bortolo, frattelli di questi, al San Bastiano in panetaria et molti altri; tutti li fachini della
stadera a S.Giovanni e Polo e molti altri artegiani, che li veddo il core che voriano che la Valtellina
fosse di S.Marco et lo so io perché lo tacio per degni rispetti. [...] Guarda il castello verso mezzogiorno
al Mortirolo, e a sera verso Grosotto; è levato un buon tiro di moschetto, ha a tramontana il sasso vivo
et al piede il fiume Rovasco che vien fuori per la val de Grossio. Cominciano qui quelli de Grossio a far
vini; fanno bellissimi bestiami, vache, vitelli, butirri, formaggi et altre grassine.
Grosotto, terra grossa, di bel sangue, ma ordinariamente simulatori, ingannatori; se odiano tra di loro,
nemici de forastieri, tutti all'opposito de quelli de Grossio, salvo però qualche particolari buoni, ma
ordinariamente come ho detto; assai stregoni e streghe. Fanno vini assai benché leggeri, che si dice,
quando nasce una putta: "femine e vin de Grosotto meglio che niente". Sono muratori de Alemagna nel
paese del Palatino.
Maz, gentill'huomini assai et bella terra de qua d'Ada al contro di noi al piede della montagna de
Mortarolo; non sono de troppo bel sangue, non è anco terra troppo povera, arciprebenda; ne vanno
assai in Italia, Verona, Vicenza, per zavatini, il restante a lavorar le vigne che hanno de là d'Ada.
Tuof, contadini grossi, lavoranti de tereni, brutta gente per ordinario, brutti vestiti; così Lover e Sernio.
12 B. Della Gola Bigliotti, Emigrazione temporanea in provincia di Sondrio, in Pagine sull’emigrazione in provincia di Sondrio a
cura di B. Ciapponi Landi, ed. Banca Piccolo Credito Valtellinese, Sondrio 1975, p. 11. Si veda anche Q.
Bezzi, Immigrati e artisti valtellinesi nella Val di Sole, in Pagine sull’emigrazione in provincia di Sondrio a cura di B. Ciapponi
Landi, ed. Banca Piccolo Credito Valtellinese, Sondrio 1975.
13 Per un panorama sintetico delle fonti a stampa cfr. G. Scaramellini, I tesori degli emigranti, in I tesori degli emigranti.
I doni degli emigranti della provincia di Sondrio alle chiese di origine nei secoli XVI-XIX, Milano, Silvana, pp. 21-27.
14 S. Massera, Paesi e paesani di Valtellina nella descrizione di un anonimo del Seicento, in “Valtellina e Valchiavenna.
rassegna economica della provincia di Sondrio” n. 4, 1976.
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