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I movimenti migratori in provincia di Sondrio un panorama generale

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nel tempo grazie alle catene <strong>migratori</strong>e. Quelli che emigrano per i paesi europei partono quasi sempre<br />

avendo già <strong>un</strong> contratto <strong>di</strong> lavoro, guadagnano meno degli altri, ma sono più sicuri <strong>di</strong> riuscire. Vero è a<br />

anche che l’emigrazione cont<strong>in</strong>entale ha <strong>un</strong> carattere molto <strong>di</strong>verso da quella oceanica non solo per la<br />

durata (la prima è fatta solo per date stagioni) per il genere <strong>di</strong> mano d’opera (più o meno specializzata la<br />

prima, generica la seconda), ma anche per la qualità della mano d’opera, giacché mentre nei paesi<br />

extraeuropei vanno solamente giovani, nei paesi europei vanno uom<strong>in</strong>i, giovani e vecchi, persone gagliarde<br />

e persone anche non troppo sane. Il quadro fornito dallo Scapacc<strong>in</strong>o riguardo le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute <strong>in</strong> cui<br />

tornano molti nostri emigranti <strong>in</strong> America e Australia, non è esente da accenti preoccupati: “Partono,<br />

lavorano come matti, vivono economizzando su tutto, anche sul vitto tanto necessario, e ritornano <strong>in</strong> patria<br />

sobri e lavoratori come quando ne son partiti. Qualched<strong>un</strong>o torna mutilato dai lavori, ma pochi; altri, e sono<br />

i più, tornano <strong>in</strong> preda all’alcolismo e alla tubercolosi. Queste sono le piaghe contro le quali bisogna<br />

realmente lottare, piaghe che però per la nostra fort<strong>un</strong>a non hanno ancora raggi<strong>un</strong>to <strong>un</strong> p<strong>un</strong>to tale da<br />

<strong>di</strong>ventare allarmanti” 59 . Chi emigra oltreoceano per lo più fa solo <strong>un</strong> paio <strong>di</strong> viaggi, anche se non manca chi<br />

rientra e riparte per c<strong>in</strong>que, sei o sette volte. “L’<strong>in</strong><strong>di</strong>fferenza colla quale il nostro emigrante affronta il<br />

viaggio, se da <strong>un</strong> lato è <strong>un</strong>a bella cosa, da <strong>un</strong> altro lato porta a degli <strong>in</strong>convenienti poco belli, quali quello<br />

della <strong>di</strong>menticanza quasi assoluta che egli sembra avere per i parenti, anche dei più stretti (moglie, figli,<br />

padre), che ha lasciato a casa. Negli Uffici dell’Emigrazione locali moltissime sono le pratiche per accertarsi<br />

dell’esistenza o meno <strong>di</strong> persone emigrate. Il nostro contad<strong>in</strong>o spesso va all’estero, sta magari sei, sette,<br />

<strong>di</strong>eci anni, tutta la vita, senza dare ness<strong>un</strong>a notizia <strong>di</strong> sé, come se il paese e la patria non esistessero per<br />

lui” 60 . Sono evidenti le conseguenze nell’ambito com<strong>un</strong>itario e familiare <strong>di</strong> situazioni <strong>di</strong> questo tipo, che<br />

<strong>in</strong><strong>di</strong>cano anche come stanno <strong>in</strong>iziando a cambiare i modelli <strong>di</strong> riferimento e <strong>di</strong> organizzazione sociale della<br />

società locale.<br />

Le rimesse economiche degli emigranti, come hanno sempre fatto <strong>in</strong> varia misura nella nostra storia, danno<br />

<strong>un</strong> sensibile contributo al bilancio delle famiglie e all’andamento economico prov<strong>in</strong>ciale. E’ impossibile<br />

calcolare con precisione a quanto siano ammontate nel corso degli anni, ma alc<strong>un</strong>i dati possono servire<br />

come spia dell’entità del fenomeno. In <strong>un</strong>’accurata relazione fatta dal Procuratore del Re <strong>di</strong> <strong>Sondrio</strong> al<br />

Commissariato dell’Emigrazione, si stima per il 1909-1910 <strong>un</strong>a somma <strong>di</strong> 2.000.000 <strong>di</strong> Lire all’anno e <strong>in</strong><br />

più <strong>di</strong> 8.000.000 <strong>di</strong> Lire i depositi presso gli istituti bancari. Questi risparmi vengono utilizzati per pagare<br />

eventuali debiti e per l’acquisto <strong>di</strong> terreni, fabbricati, bestiame.<br />

Lo spopolamento montano tra gli anni Venti e gli anni Trenta<br />

Agli <strong>in</strong>izi del Novecento <strong>un</strong>a parte del flusso <strong>migratori</strong>o resta com<strong>un</strong>que <strong>di</strong>retto entro i conf<strong>in</strong>i del nostro<br />

Paese. Tra le mete dell’emigrazione tra<strong>di</strong>zionale rimane quella <strong>di</strong> Roma, dove si mantiene la consuetud<strong>in</strong>e <strong>di</strong><br />

alternarsi tra membri della stessa famiglia nel negozio (drogheria, salumeria, soprattutto). Verso il 1930 i<br />

soci dell’Unione fra i Valtell<strong>in</strong>esi (società che aveva 30 anni <strong>di</strong> vita) residenti a Roma erano solo <strong>un</strong><br />

cent<strong>in</strong>aio, ma si pensa che tra i valtell<strong>in</strong>esi e gli orig<strong>in</strong>ari della Valtell<strong>in</strong>a ci fossero <strong>un</strong> migliaio <strong>di</strong> persone 61 .<br />

Alle forme <strong>di</strong> emigrazione stagionali tra<strong>di</strong>zionali, tra cui possiamo ricordare i calzolai del bormiese, i<br />

cioccolatai <strong>di</strong> Ardenno, Civo e C<strong>in</strong>o che si recano a Milano, i “grapàt” della Valchiavenna che si recano<br />

nelle fabbriche <strong>di</strong> grappa del Piemonte, se ne affiancano altre. Un esempio può essere quella dei boscaioli<br />

della Val Tartano.<br />

Il fenomeno dell'emigrazione dei boscaioli della Val Tartano si è sviluppato nel corso del Novecento e più<br />

precisamente ha <strong>in</strong>teressato gli anni che vanno dal periodo tra le due guerre f<strong>in</strong>o agli anni sesanta.<br />

59 M. Scapacc<strong>in</strong>o, Stu<strong>di</strong>o sulle con<strong>di</strong>zioni economiche ed agrarie, p. 40.<br />

60 M. Scapacc<strong>in</strong>o, Stu<strong>di</strong>o sulle con<strong>di</strong>zioni economiche ed agrarie, p. 41.<br />

61 B. Della Gola Bigliotti, Emigrazione temporanea, p. 21.<br />

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