I movimenti migratori in provincia di Sondrio un panorama generale
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Città <strong>di</strong> <strong>Sondrio</strong><br />
Le relazioni culturali, storiche, artistiche, economiche e sociali fra le due realtà conf<strong>in</strong>anti della<br />
Valtell<strong>in</strong>a e Valchiavenna e del Canton Grigione sono <strong>di</strong> l<strong>un</strong>ga data e sono state nel tempo<br />
particolarmente <strong>in</strong>tense e significative, sebbene non prive, a volte, <strong>di</strong> conflitti e lacerazioni.<br />
A partire dalla seconda metà del secolo appena trascorso nei due territori conf<strong>in</strong>anti si è<br />
consolidato <strong>un</strong> lavoro <strong>di</strong> ricerca storiografica che ha consentito <strong>di</strong> mettere <strong>in</strong> luce, al <strong>di</strong> là degli<br />
elementi <strong>di</strong> frattura e <strong>di</strong>visone, i rapporti <strong>di</strong> collaborazione <strong>in</strong>tercorsi tra i due popoli e le<br />
problematiche socio-culturali alle quali entrambi hanno trovato nel tempo soluzioni e risposte<br />
analoghe.<br />
L’amm<strong>in</strong>istrazione com<strong>un</strong>ale <strong>di</strong> <strong>Sondrio</strong> è consapevole che, nel momento <strong>in</strong> cui – come membri<br />
dell’Unione Europea – siamo impegnati nella costruzione <strong>di</strong> <strong>un</strong>a com<strong>un</strong>e identità europea, la<br />
conoscenza dell’<strong>in</strong>sieme <strong>di</strong> vicende storico - politiche e dei prodotti culturali che formano le ra<strong>di</strong>ci <strong>di</strong><br />
ciasc<strong>un</strong> paese assume <strong>un</strong>’importanza centrale. Ha, pertanto, voluto valorizzare e sostenere questa<br />
attività <strong>di</strong> ricerca attraverso il progetto “Castello Masegra e Palazzi Salis: <strong>un</strong> circuito culturale<br />
dell’area retica alp<strong>in</strong>a”.<br />
Nel presentare oggi con piacere al largo pubblico della rete web il risultato del lavoro <strong>di</strong> <strong>un</strong> gruppo<br />
<strong>di</strong> qualificati e appassionati stu<strong>di</strong>osi della prov<strong>in</strong>cia <strong>di</strong> <strong>Sondrio</strong>, il Com<strong>un</strong>e <strong>di</strong> <strong>Sondrio</strong> ritiene <strong>di</strong><br />
rispondere, almeno <strong>in</strong> parte, all’auspicio avanzato ormai più <strong>di</strong> 50 anni fa dallo storico Enrico<br />
Besta: “Ogni popolo è giustamente custode geloso delle proprie tra<strong>di</strong>zioni, ma il tra<strong>di</strong>zionalismo<br />
non deve essere fomite <strong>di</strong> antitesi etniche e politiche . Una storia che si ispiri a tra<strong>di</strong>zionalismi<br />
angusti è propaganda politica, per se stessa la storia non provoca scissure, promuove armonie.<br />
Ecco perché nell’<strong>in</strong>teresse <strong>generale</strong> della cultura, mi rifiorisce sulle labbra l’augurio che gli storici<br />
reti ed i valtell<strong>in</strong>esi si tendano fraternamente la mano perché su entrambi la luce del passato brilli<br />
senza velo e adduca verso il conseguimento <strong>di</strong> <strong>un</strong>a civiltà veramente umana.” (Enrico Besta, Coira<br />
24 aprile 1948)<br />
L’ assessore alla cultura Il s<strong>in</strong>daco <strong>di</strong> <strong>Sondrio</strong><br />
Giusepp<strong>in</strong>a Fapani Antamati Bianca Bianch<strong>in</strong>i<br />
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