Attualità 25 gennaio 2011 9
10 25 gennaio 2011 Attualità TUILI Marta Pianu vincitrice <strong>del</strong> concorso “Lìteras a sos tres Res” Nel freddo pomeriggio <strong>del</strong> giorno <strong>del</strong>l’Epifania, di fronte a un pubblico numerosissimo, la piccola Marta Pianu di Tuili ha vinto il famoso concorso organizzato dal comune di Lula e destinato a tutti gli alunni <strong>del</strong>le scuole elementari <strong>del</strong>la Sardegna che vogliano comunicare con i Re Magi in lingua sarda, con la sua letterina bella, tenera e soprattutto molto toccante. <strong>La</strong> manifestazione, ripresa quest’anno in diretta dall’emittente televisiva Cinque Stelle di Olbia, è nata dalla lodevole iniziativa fortemente voluta dalla casa editrice Papiros, dal Comitato UNI- CEF di Nuoro, dall’Amministrazione Comunale di Lula, dall’Associazione Veranu, dal Comitato San Nicola di Lula, dalla Parrocchia di Lula e dall’Istituto Comprensivo Sebastiano Deledda di Lula e rivolta a tutti gli Il Consiglio d’amministrazione <strong>del</strong> Consorzio Turistico <strong>del</strong>la Marmilla ha approvato il progetto <strong>del</strong> sesto festival internazionale <strong>del</strong> folclore che sarà ospitato ad agosto nei venti paesi <strong>del</strong>l’ente sovracomunale. Nelle cinque precedenti edizioni la rassegna ha richiamato nelle piazze di piccoli paesi gruppi di ballerini di ogni parte <strong>del</strong> globo. Ci sono stati gli argentini con le loro danze calde e passionali, ma anche con la loro abilità coreutica. Ed ancora la vitalità <strong>del</strong> Messico e <strong>del</strong>le Turchia, ma anche le tradizioni <strong>del</strong> Friuli, <strong>del</strong>la Francia, <strong>del</strong>la Slovenia, di Ibiza e <strong>del</strong>la Repubblica Ceca. Lo ha spesso rimarcato anche il presidente de Sa <strong>La</strong> rassegna, giunta alla 19° edizione, si è svolta a Lula <strong>La</strong> vincitrice Marta Pianu legge la sua letterina alunni <strong>del</strong>le scuole elementari <strong>del</strong>la Sardegna e ai loro insegnanti sensibili alle problematiche <strong>del</strong>la lingua sarda. Alla manifestazione erano presenti oltre alle autorità politiche e alla commissione giudicatrice anche moltissimi bambini, genitori, anziani e soprattutto tanti giovani tra cui i vincitori degli anni CONSORZIO TURISTICO SA CORONA ARRUBIA A luglio e ad agosto si terrà il festival internazionale <strong>del</strong> folklore Corona Arrubia Luciano Cau, sindaco di Furtei: . In effetti, per cinque anni, nella prima decade di agosto, ogni sera in almeno due paesi diversi sopra il palco gruppi folk isolani e danzatori di altre nazioni e continenti in un curioso confronto fatto di balli, costumi, musiche e canti capace di favorire la crescita culturale <strong>del</strong>le comunità locali ma anche di aprirle davvero al mondo. Dunque il progetto per il sesto festival internazionale <strong>del</strong> folclore è già pronto. Antonio Pintori precedenti (alcuni di loro già padri e madri di famiglia). Le finalità <strong>del</strong> Concorso sono quelle di diffondere l’uso <strong>del</strong>la lingua sarda coinvolgendo l’ufficialità <strong>del</strong>la scuola primaria attraverso i docenti sensibili e i bambini, che sono gli attori principali <strong>del</strong>la manifestazione. Gli alunni sono liberi di scegliere quegli argomenti che più sentono vicini al loro mondo e alla loro età (trattano <strong>del</strong>la pace, <strong>del</strong>l’amore fra gli uomini, <strong>del</strong>l’ingiustizia, <strong>del</strong>l’ambiente e anche dei loro problemi familiari) il tutto naturalmente in lingua sarda non codificata, ma rispettosa <strong>del</strong>le diverse varianti locali. Con questa vittoria Marta Pianu di Tuili, con la sua letterina entra a far parte – insieme alle letterine degli anni precedenti e di altre letterine appositamente selezionate dalla giuria - <strong>del</strong>la collana di 18 volumi che contiene al suo interno le passioni, le confessioni, i dolori dei bambini, ma anche la loro gioia nel vivere i veri valori <strong>del</strong>la vita espressi in una lingua millenaria che non ha uguali e in una cornice che è la nostra terra, la Sardegna; una terra aspra, difficile, ma sicuramente bellissima. Valentino Pitzalis Serata particolare quella <strong>del</strong> 5 gennaio 2011 per i bambini di Tuili, che hanno assistito all’intrusione (a sorpresa!!) nelle loro case, <strong>del</strong>le befane, con i doni poveri ma irresistibilmente magici che hanno consegnato direttamente nelle loro manine tremanti per l’emozione ma allo stesso momento gioiose. E’ stata trasformata così in una notte magica la loro trepidante attesa, condita dall’emozione di vedere con i loro occhi la befana, tanto vecchia quanto brutta ma di Le befane in visita nelle case una dolcezza unica, tanto da mascherare qualche paura iniziale con la consegna <strong>del</strong>la calza piena di dolcetti, mandarini, frutta secca ecc. Iniziativa unica e apprezzabile quella <strong>del</strong>l’Associazione Ippica Tuilese che, dopo aver fatto la grande sorpresa ai bambini <strong>del</strong>la scuola materna portando a scuola i babbi natale al galoppo <strong>del</strong>l’asinello per la consegna dei regali, ha coinvolto un gruppo di giovani ragazze tuilesi che, la notte tra il 5 e il 6 Ecco la letterina vincitrice: Caru babbu Natalli, seu una pipiedda da noi annusu, mi tzerriu Marta Pianu e bivu in una bidda piticca ca si tzerriada Tuili e ca s’agattada a is peisi de sa Jara, ca esti un altopianu anca d uadi meda modditzi e cuadeddusu. Seu filla da pastori chi mullidi i brobeisi e pesada su latti a casu. Babbu miu si tzerriada Antoi e mamma mia Elisabetta, poi tengiu una sorrixeddaca di nante Camilla e teidi 4 annusu e andada a s’asillu. Deu andu a iscolla e seu in 4 elementari. In sa classi cosa mia seusu in 9 e seusu meda scadralluttusu ma bravixeddusu in su studiu. Mi praxidi meda studiai e imparai, prusu da tottu sa storia puetta ca contada da sa genti passada. Su disiggiu cosa miu esti da teidi unu logu anca podi agiudai tottusu is pippius ca teinti problemasa, aicci da du su bì cuntentusu, puetta ca seu stettia in logusu anca is pippiusu cumbattianta po bivi. Innui ddu fuànta picciòcasa ca pottanta giogusu e fadianta diverti is pippiusu e i dottorisi candu traballanta pottanta su bistìri prenu da giogusu appicausu. Candu andau a s’ospidalli, cad u fudi sorrixedda mia chi cumbattiada po bivi, deu giogau impari a issa e a is attrusu pippiusu scetti po dusu bì cuntentusu e sorridentisi assumancu po pagu pagu. M’iada a praxi puru chi tottu is pippiusu da su mundu no sunfrianta su fammi puetta ca nisciunu pippiu deppidi sunfrì, no scetti is pippiusu ma i mannusu puru parò propriu is pippiusu no deppinti sunfrì da fammi e da maladìa. Podendi cambiai su mundu ia fai tottu custasa cosasa ma sigumenti ca no ddu potzu fai, sigu a sperai chi su disigiu miu s’avveridi. Sigumenti ca su Natalli esti accanta de arribai su regallu chi ddi si podeusu fai esti da ddi si donai unu pogheddu da dinai po si comparai cosasa da pappai e maxiasa. Bonu Natalli e Bonu annu a tottusu. TUILI Blitz <strong>del</strong>le Befane nelle case dei bambini gennaio, con i costumi tradizionali <strong>del</strong>le befane (conditi con qualche occhiale da sole e qualche foulard griffato), hanno divertito nella festa amatissima e attesissima da tutti i bambini, quella festa che porta alla fine <strong>del</strong>le vacanze, quella che obbliga la smobilitazione di presepi e alberi di natale scrupolosamente preparati nell’ormai lontana vigilia <strong>del</strong>la novena di natale. Ed è stato così che Elisabetta Lecca, Antonella Serra, Elisa Pitzalis, Ambra Caria e Sara Manca, sono riuscite, con la loro simpatia e capacità di travestirsi, a lasciare nelle menti dei bambini di Tuili quell’emozione incomparabile, condita dal profumo dei mandarini sbucciati e dei dolcetti dal gusto unico, che ha un po’ il sapore dei gesti d’amore che rimarranno sempre vivissimi nei loro cuori. Un po’ come è successo agli adulti di oggi, che ricordano sempre quelle tradizioni di una volta; quelle tradizioni mai dimenticate e tramandate fino ai bimbi di oggi. (v. p.)