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EFFETTOTRE OTTOBRE 2011 N.RO 49
Il Colonnello e Lipari.
Toc, toc, chi è costui? Il Colonnello apre la porta. Lì, davanti a lui, si pone
un uomo di media statura, sui cinquant’anni, capelli tutti neri in testa, sguardo
allegro.
È notevolmente su di giri.
Raimondi: “Non ho mai avuto il piacere di conoscerla. Si vuole presentare?”.
“Lo faccio subito”, esordisce lo sconosciuto, che entra nello studio del Colonnello
in perfetto stile militare. “Sono Calogero Rinaldi, Luogotenente dei Carabinieri,
Comandante della Stazione di Lipari, da una vita. Nelle Isole Eolie ho dato tutto
me stesso e la gente ormai mi considera un personaggio caratteristico del luogo.
Tutti si rivolgono a me per ogni emergenza. Anche qualche mio superiore, ma solo
per trascorrere nelle Isole alcuni giorni in piena serenità con i familiari. Ma
faccio ciò anche per i colleghi e per il rimanente personale dell’Arma. Nessuna
preferenza per nessuno!”.
Raimondi: “Non penso che lei sia venuto da me per dirmi che si prodiga per il
prossimo per far trascorrere ad esso lieti periodi di vacanze”.
Rinaldi: “Proprio no! Il problema è molto serio e occorre intervenire
urgentemente per impedire il misfatto”.
Dopo essersi accomodato nella poltrona, senza appoggiarsi sullo schienale, così
prosegue: “In tutto il mondo e in Sicilia più che altrove, il luogo di nascita è un
pezzo importante della propria identità. Si è palermitani, catanesi, messinesi, se
si è nati a Palermo, Catania o Messina. E lo si è, anche se si è nati da genitori di
altre regioni e di altri Stati.
Gli Eoliani hanno appreso, che come già da tempo accade a Lampedusa e Linosa,
anche nelle loro Isole non sarà più possibile nascere. In quanto è stato
ridimensionato l’Ospedale di Lipari con un provvedimento scellerato della Regione
Siciliana, che ha chiuso in tutta la Sicilia i reparti di Ostetricia con meno di 500
parti all’anno. E in tale casistica ci cade in mezzo Lipari. Abbiamo inviato 1.500
cartoline al Capo dello Stato, che trascorre le sue ferie a Stromboli, perché
intervenga affinché sia a noi riconosciuto il diritto a “nascere Eoliani”.
L’ultima bambina nata in esilio, il 24 agosto nel Policlinico di Messina, si chiama
Federica. La mamma, Roberta, si è ricoverata qualche giorno prima. La nonna e i
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