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EFFETTOTRE OTTOBRE 2011 N.RO 49
Ha iniziato a parlare la moderatrice, la dottoressa Alessandra Arachi,
giornalista del Corriere della Sera che ha presentato i vari ospiti. Il cortile era
strapieno di gente, unita dagli stessi sentimenti e dagli stessi ideali.
Ha parlato il Prof. Bianco Rosario, che ha illustrato alcuni passi del libro.
Ha quindi preso la parola Calogero, l’autore, vivamente emozionato. Il libro si
aggiunge ai tanti, che cominciano ad essere scritti sul nostro Eroe. Perchè non
basta intitolare piazze e strade a Lui, oppure caserme. Occorre scrivere,
scrivere e scrivere per entrare nel cuore di una vicenda, che solo i grandi uomini
di Napoli, provvisti di nobil ideali, sanno concretizzare, come disse in un bella
lettera Sofia Loren, che inviò e pregò che si leggesse prima del concerto “Il
soffio di Dio”, composto dal Generale Antonio Pappalardo, per postulare la
beatificazione di Salvo, eseguito nel 2004 nella Basilica di Santa Chiara.
Subito dopo Calogero, ho parlato io. Ho tirato le orecchie al Sindaco e alle
Autorità assenti. Ho tirato le orecchie a quei preti che ancora non sbloccano la
causa di beatificazione. Ho tirato le orecchie al Comando Generale che non ha
ancora fatto costruire un mausoleo dove l’Eroe è stato fucilato, oggi all’interno
di una proprietà privata. Ho soprattutto informato i presenti che a Palermo è
iniziata una raccolta di firme per chiedere la beatificazione di Salvo, Ci sono già
mille firme. Occorre raccoglierne un milione e mandarle al Vaticano. I Santi
talvota si fanno a furor di popolo. Ho invitato i presenti ad imitarci in tutta
Italia.
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