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EFFETTOTRE OTTOBRE 2011 N.RO 49
Cosa può fare il Co.Ce.R.? Sicuramente la sua parte, in maniera sempre più decisa
senza scoraggiarsi. Nello scorso luglio è stato convocato un Co.C.E.R. Interforze,
con una “petizione” di firme di oltre 1/5 dei delegati. È stata approvata una
delibera, richiedendo un incontro urgente con il Capo di Stato Maggiore della
Difesa, sugli argomenti più urgenti del momento. Tutto tace e nulla è ancora noto.
Sembra che per i vertici tutto sia normale. Sicuramente sarà fondamentale per il
Co.Ce.R. Interforze incontrarsi, capirsi e agire anche incominciando ad esprimere
al Governo la delusione del mondo militare. Sentimenti che bisogna esprimere non
solo come singoli delegati o come singole Sezioni, ma all’unanimità del Co.Ce.R.
Interforze. Sarebbe opportuno, che parti sociali di polizia e militari e i rispettivi
vertici fossero uniti, chiedendo un costruttivo incontro al Governo su come
contribuire anche economicamente alla Nazione, senza danneggiare il personale e
soprattutto l’efficienza della organizzazione. La delusione non deriva dal fatto di
partecipare ai sacrifici che tutti gli italiani devono far fronte, ma derivano da
come tali sacrifici si stanno imponendo ai militari. Inoltre con questo modo di
tagliere tutto indiscriminatamente, l’opinione pubblica percepisce i
riconoscimenti, faticosamente raggiunti con diversi contratti, come privilegi di
una casta.
L’unico privilegio che sicuramente i militari sentono, ma che non riscontrano
altrettanto nella politica, è quello di servire la nazione e la comunità, nei valori
vissuti quotidianamente attraverso la loro educazione morale. Sentimenti veri,
che sono il vero patrimonio che fa ancora andare avanti l’Italia.
Antonello Ciavarelli
Delegato Cocer
01.09.2011
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