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ANTOLOGIA DI SCRITTI - Marxists Internet Archive

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APPUNTI PER LA STORIA DELLA SINISTRA COMUNISTA<br />

Il movimento operaio milanese e le origini della Sinistra socialista<br />

In tutto quanto si è scritto sulle origini del Partito Comunista d'Italia non si è letta una pagina sul<br />

contributo della Sinistra comunista di Milano. Come se questa città dal nome prestigioso, a tutto il<br />

mondo nota non solo per un dinamismo ineguagliato in tutti i campi, ma anche per uno sviluppo nel<br />

commercio e nell'industria che la pone fra le più importanti dell'Europa, fosse una borgata giù di<br />

mano, cosicché non meritasse il riconoscimento della sua partecipazione ad un movimento di<br />

avanguardia della sinistra proletaria.<br />

Strano destino di questa autentica metropoli. Mussolini l'ha odiata e ha fatto del suo meglio per<br />

ostacolarne lo sviluppo, forse per punirla perché l'enorme maggioranza della sua popolazione non<br />

l'ha mai preso sul serio anche quando ha dovuto subirne la tirannia. Con un telegramma, subito<br />

dopo la sua ascesa al potere, il così detto duce ha interrotto e annullato l'iniziativa del Comune<br />

socialista (Giunta Caldara) per la costruzione di un porto industriale e di un canale allacciante<br />

Milano al Po. Con una legge speciale accordava a Roma, allora terza città d'Italia per numero di<br />

abitanti, di "annettersi" una larga fetta del Lazio, le accordava la facoltà di accettare quanti avessero<br />

voluto farsi cittadini romani, e disponeva nel contempo di chiudere Milano in limiti territoriali<br />

ristretti, imponendole condizioni inibenti un regolare afflusso di nuovi cittadini.<br />

Togliatti, subito dopo la "liberazione" ha voluto essere più generoso verso la "capitale morale<br />

d'Italia" decretando con solenne arbitrio, per mezzo dei suoi proconsoli, che il movimento<br />

comunista milanese merita qualche rilievo da quando Gramsci viene a Milano e vi porta il suo<br />

verbo.<br />

Milano si è imposta fin dall'Ottocento come centro commerciale e finanziario, ma alla vigilia del<br />

formarsi del Partito Socialista Italiano (1892) già vedeva lo svilupparsi di iniziative industriali.<br />

L'artigianato si espandeva e spingeva oltre i limiti della città la sua produzione affrettando, sia pure<br />

in misura parziale, una sensibile trasformazione in piccole industrie.<br />

L'intraprendenza milanese crea nuclei operai sempre più ingenti. Il proletariato si sviluppa in<br />

intensità ed estensione. Nel contempo le frizioni col potere padronale si accentuano. La politica<br />

governativa scopre le velleità coloniali con le sanguinose imprese di Crispi. La carestia accende la<br />

collera dei lavoratori e di strati popolari più esposti alle difficoltà economiche. Nel `98 il<br />

malcontento sfocia in impetuose manifestazioni. La repressione del governo umbertino è aspra e<br />

ricorre ai cannoni di Bava Beccaris.<br />

Gli operai milanesi sono alla testa di un movimento spontaneo senza speranza, perché le giovani<br />

forze del Partito socialista hanno esponenti generosi e coraggiosamente presenti come Filippo<br />

Turati, ma contenuti nei limiti democratici legalitari. Lo stato di assedio stroncherà la rivolta ma le<br />

avanguardie proletarie hanno segnato un'impronta indelebile. Le storie della sinistra non<br />

registreranno la rivolta del `98, ma i proletari milanesi possono ricordarla come un episodio<br />

rilevante e sintomatico del movimento operaio.<br />

La vivacità delle prime avvisaglie della lotta di classe ha la sua caratterizzazione in organizzazioni<br />

combattive ma confuse. Nel corso di alcuni anni agiscono associazioni di mutuo soccorso non<br />

adeguate alle esigenze dei nuclei più attivi dei lavoratori. Sorgono dal loro seno correnti con intenti<br />

sindacali, che escludono ogni intervento dei non salariati, i definiti colletti blu. Intanto il Partito<br />

socialista si organizza intorno a forti personalità di estrazione borghese, Turati, Anna Kuliscioff,<br />

Claudio Treves, Rinaldo Rigola.<br />

E' da ricordare che a Milano appunto nascono la prestigiosa rivista "Critica Sociale" e poi il<br />

quotidiano socialista "Tempo", due strumenti ottimamente forgiati per costituire e mantenere a<br />

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