TERRY BROOKS - Liberi di Leggere
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irinto continuava immutabile, e dopo un po' ebbero l'impressione che il<br />
paese e i suoi abitanti non fossero mai nemmeno esistiti.<br />
Quando fu mattino e l'oscurità cedette il posto al grigiore, trovarono una<br />
radura dove si addormentarono per un certo tempo. Il Cavaliere entrò in<br />
quello stato <strong>di</strong> dormiveglia che aveva da tempo imparato a padroneggiare<br />
in caso <strong>di</strong> bisogno, una specie <strong>di</strong> trance nella quale una piccola parte <strong>di</strong> lui,<br />
un singolo istinto, rimaneva sveglio e in guar<strong>di</strong>a contro eventuali pericoli.<br />
Avrebbe potuto sognare, ma era tormentato dalle grida <strong>di</strong> coloro che aveva<br />
visto morire e dalla sua incapacità <strong>di</strong> liberarsene. Erano le ombre dei morti,<br />
tutto quel che rimaneva <strong>di</strong> ciò che una volta era stato umano. E quelle grida<br />
continuavano a vivere dentro <strong>di</strong> lui, come se si fossero attaccate a lui e<br />
non fossero <strong>di</strong>sposte a mollarlo finché la morte non fosse venuta a prendere<br />
anche lui.<br />
Il Cavaliere pensò anche al Gargoyle, continuando a domandarsi quale<br />
parte avesse giocato la creatura nella <strong>di</strong>struzione <strong>di</strong> quel paese. Era anche<br />
preoccupato dal fatto che non riuscisse a ricordarsi come era avvenuto che<br />
si trovasse in compagnia del Gargoyle, che viaggiassero assieme in quelle<br />
circostanze. Non riusciva a ricordare nulla <strong>di</strong> quella bestia, a parte il fatto<br />
che sapeva che doveva trovarsi lì. Da dove era venuto il Gargoyle? Perché<br />
si trovava con il Cavaliere e la Dama all'interno del Labirinto? Forse il<br />
Gargoyle apparteneva a quel luogo; questo era un pensiero che non riusciva<br />
a scacciarsi dalla mente. Era stato proprio il Gargoyle a <strong>di</strong>re per primo<br />
che si trovavano nel Labirinto e che il Labirinto non aveva vie d'uscita.<br />
Aveva detto in precedenza ciò che la gente del paese aveva ripetuto dopo.<br />
E aveva parlato in precedenza anche della Foschia. Il Gargoyle sapeva<br />
molte cose su quel luogo che il Cavaliere non sapeva. Tutto ciò era a <strong>di</strong>r<br />
poco preoccupante. Il Cavaliere non aveva paura della creatura, ma temeva<br />
il suo possibile scopo finale. Apparentemente la bestia era dotata <strong>di</strong> un certo<br />
senso <strong>di</strong> onore e <strong>di</strong> giustizia, ma per quanto ci provasse, il Cavaliere non<br />
riusciva a fidarsi.<br />
Come si risvegliarono, procedettero. Ora non avevano altra scelta se non<br />
quella <strong>di</strong> procedere. Se si fossero fermati, sarebbe stato come ammettere la<br />
loro sconfitta. E il Cavaliere non avrebbe mai permesso una cosa del genere.<br />
Sentiva che il suo controllo sulla situazione stava scivolando via, che la<br />
sua sicurezza e la sua convinzione si stavano erodendo lentamente. Poco<br />
per volta, stava iniziando a rendersi conto <strong>di</strong> quanto fosse fragile la sua posizione<br />
nello schema generale delle cose. In fondo non era altro che una<br />
pe<strong>di</strong>na in circostanze che non riusciva né a comprendere né a controllare.