TERRY BROOKS - Liberi di Leggere

«Questor» Ben tentò di intromettersi nel monologo. «Di chi state parlando?»
L'espressione di Questor era durissima. «Sto parlando di Horris Kew!»
Abernathy si alzò in piedi a sua volta. «Quel truffatore! Non può essere
tornato! É stato esiliato! Questor Thews, siete stato troppo tempo al sole!»
«Potete andare giù voi stesso a vedere con i vostri occhi, se credete!»
Questor gli rivolse un sorrisino gelido. «Si presenta come un supplicante,
venuto a chiedere perdono all'Alto Signore. Vuole che gli venga tolto il
bando dell'esilio. Vuole tornare a vivere a Landover!»
«No!» L'esortazione di Abernathy uscì come qualcosa di simile a un
grugnito. Si rivolse immediatamente a Ben, con il pelo tutto arrizzato.
«No, Alto Signore! Non concedetegli di vedervi! Rifiutategli l'ingresso!
Mandatelo via immediatamente!»
«Io non lo farei certo mandare via se fossi in voi!» sbottò Questor avvicinandosi
e piazzandosi accanto al cane. «Lo farei arrestare e lo farei rinchiudere
nella prigione più buia e più profonda del regno! Lo chiuderei
dentro e butterei via la chiave!»
Nel frattempo Willow era entrata nella sala e si era seduta accanto a
Ben. Gli rivolse uno sguardo indagatore mentre ascoltava, ma Ben non poté
far altro che scrollare le spalle per dimostrare la sua stessa incomprensione.
«Fermatevi un attimo» intervenne infine. L'unico che non stava dando
alcuna indicazione dei suoi pensieri al riguardo era Bunion, che era seduto
davanti a Ben con un sorriso sconcertante dipinto sul volto. «Non ci sto
capendo nulla. Chi è questo Horris Kew?»
«Il vostro peggiore incubo!» sbottò Abernathy, come se questo spiegasse
tutto.
Questor Thews decise di essere un po' più eloquente. «Ve lo dico io di
chi si tratta. Horris Kew è il più grande casinista che sia mai vissuto! Un
mago di ultima categoria, dotato di quel poco di magia che basta per mettersi
nei guai. Pensavo che ce ne fossimo liberati, ma avrei dovuto immaginarmelo!
Abernathy, vi ricordate della faccenda delle mucche?»
«La faccenda delle mucche?» ripeté Ben.
Assorto com'era nella sua spiegazione, Questor non gli prestò ascolto.
«Horris asseriva di aver trovato un modo per comunicare con le mucche
per permettere un miglior controllo sulle loro abitudini e ottenere un maggiore
quantitativo di latte, solo che le cose non sono andate come prevedeva.
I suoi sforzi magici alla fine non sono serviti ad altro che a far impazzi-