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isoluzione 194 che garantisce <strong>il</strong> diritto<br />

al ritorno. I palestinesi stanno<br />

commemorando <strong>il</strong> 60° anniversario<br />

<strong>della</strong> Nakba (Catastrofe del 1948), la<br />

delegazione <strong>della</strong> Sinistra Europea<br />

ha espresso <strong>il</strong> proprio rispetto per la<br />

determinazione di m<strong>il</strong>ioni di rifugiati<br />

palestinesi sradicati dalle proprie<br />

case e <strong>il</strong> loro desiderio di farvi rientro.<br />

La delegazione ha inoltre<br />

espresso sostegno alla legittimità di<br />

questo diritto umano, e al bisogno<br />

di riconoscerlo come elemento indispensab<strong>il</strong>e<br />

per qualsiasi soluzione<br />

dei conflitti <strong>della</strong> regione.<br />

Le due parti ritengono che <strong>il</strong> processo<br />

di negoziato, lanciato dalla Conferenza<br />

di Annapolis lo scorso autunno,<br />

si sia risolto in realtà in un<br />

circolo vizioso che sta portando a un<br />

vicolo cieco. La principale ragione di<br />

questa situazione è che <strong>il</strong> governo<br />

israeliano non adempie ai propri obblighi,<br />

accelerando l’attività di<br />

espansione degli insediamenti e attaccando<br />

la popolazione palestinese.<br />

La collusione e la continua difesa<br />

delle azioni del governo israeliano<br />

che violano sistematicamente la legalità<br />

internazionale, da parte dell’amministrazione<br />

Usa, e <strong>il</strong> ruolo<br />

statico del Quartetto che è incapace<br />

di garantire l’adempimento da parte<br />

di Israele dei requisiti stab<strong>il</strong>iti per <strong>il</strong><br />

raggiungimento <strong>della</strong> pace costituiscono<br />

un ulteriore ostacolo. Le due<br />

parti concordano che quanto sopra<br />

espresso sottolinea l’esigenza di realizzare<br />

una conferenza internazionale<br />

con pieno mandato, sotto la supervisione<br />

delle Nazioni Unite, nella<br />

quale tutti gli attori internazionali<br />

possano partecipare collettivamente,<br />

con lo scopo di implementare le risoluzioni<br />

delle Nazioni Unite. Noi<br />

crediamo che questa conferenza internazionale<br />

costituisca la migliore<br />

formula in grado di raggiungere una<br />

soluzione del conflitto nella regione.<br />

Le due parti hanno inoltre richiesto<br />

che vi sia una forza internazionale<br />

temporanea di protezione <strong>della</strong> popolazione<br />

palestinese, sotto la supervisione<br />

delle Nazioni Unite, propedeutica<br />

alla fine dell’occupazione.<br />

Le due parti credono che la situazione<br />

richiede all’Unione Europea di<br />

assumere una posizione più efficace<br />

e determinata contro le violazioni<br />

del governo israeliano, di affermare<br />

la propria indipendenza dalle posizioni<br />

dell’amministrazione statunitense,<br />

per porre fine al monopolio<br />

di Washington sui processi di pace, e<br />

di agire affinché venga garantita<br />

una più larga ed effettiva partecipazione<br />

internazionale per porre fine<br />

all’arroganza e all’intransigenza del<br />

governo israeliano. La delegazione<br />

europea ha ribadito che <strong>il</strong> Partito<br />

<strong>della</strong> Sinistra Europea e tutti i suoi<br />

componenti rafforzeranno i propri<br />

sforzi su vari livelli per rettificare la<br />

politica dell’Ue, affinché sia equ<strong>il</strong>ibrata<br />

e conforme alla legalità internazionale,<br />

in sostegno <strong>della</strong> lotta<br />

<strong>della</strong> popolazione palestinese contro<br />

l’aggressione del governo israeliano<br />

e l’indifferenza <strong>della</strong> comunità internazionale,<br />

per <strong>il</strong> rispetto del diritto<br />

internazionale. Le due parti hanno<br />

deciso di promuovere un appello affinché<br />

ci sia «una Europa senza<br />

Nato», così come hanno ribadito la<br />

ESTERI<br />

Le due parti ritengono che <strong>il</strong> processo di negoziato,<br />

lanciato dalla Conferenza di Annapolis lo scorso<br />

autunno, si sia risolto in realtà in un circolo vizioso che<br />

sta portando a un vicolo cieco. La principale ragione di<br />

questa situazione è che <strong>il</strong> governo israeliano non adempie<br />

ai propri obblighi, accelerando l’attività di espansione<br />

degli insediamenti e attaccando la popolazione<br />

palestinese<br />

loro ferma opposizione alla strategia<br />

del «Grande Medio Oriente».<br />

Le due parti credono che la divisione<br />

interna palestinese stia infliggendo<br />

seri danni alla causa palestinese e<br />

al suo status a livello internazionale.<br />

Agire per superare queste divisioni è<br />

oggi una priorità per ristab<strong>il</strong>ire e<br />

promuovere l’unità dei palestinesi<br />

contro l’occupazione. La delegazione<br />

<strong>della</strong> Sinistra Europea ha espresso<br />

<strong>il</strong> proprio apprezzamento e sostegno<br />

agli sforzi compiuti dalle forze<br />

<strong>della</strong> sinistra palestinese, volti a<br />

creare le condizioni per <strong>il</strong> r<strong>il</strong>ancio di<br />

un dialogo nazionale inclusivo per<br />

porre fine alla divisione, ristab<strong>il</strong>endo<br />

l’unità sulla base <strong>della</strong> democrazia e<br />

del rispetto dei diritti umani, per<br />

raggiungere una soluzione pacifica e<br />

democratica alla crisi interna palestinese.<br />

La delegazione europea ha<br />

inoltre espresso la sua soddisfazione<br />

per <strong>il</strong> successo <strong>della</strong> sinistra palestinese,<br />

insieme a quella di altre forze,<br />

ong e importanti personalità indipendenti,<br />

nel formulare una iniziativa<br />

congiunta in grado di definire i<br />

lineamenti <strong>della</strong> soluzione alla divisione<br />

interna che dovrebbe cominciare<br />

con <strong>il</strong> ristab<strong>il</strong>ire a Gaza la situazione<br />

esistente prima del 14 Giugno<br />

2007, la formazione di un<br />

governo ad interim in grado di preparare<br />

nuove elezioni presidenziali e<br />

legislative sulla base di un sistema<br />

rappresentativo interamente proporzionale,<br />

e attivando meccanismi accordati<br />

durante <strong>il</strong> dialogo del Cairo<br />

(marzo 2005) per lo sv<strong>il</strong>uppo e l’attivazione<br />

delle istituzioni dell’Olp,<br />

con la partecipazione di tutte le<br />

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