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ALBERTO BURGIO*<br />

è a un livello più<br />

profondo che, a guardar<br />

bene, si pone <strong>il</strong> vero<br />

discrimine, l’elemento<br />

ordinatore, che decide<br />

delle varie opzioni e<br />

collocazioni. Qual è questa<br />

falda profonda? <strong>il</strong> terreno<br />

delle culture politiche<br />

* PRC-DIREZIONE NAZIONALE<br />

I nodi al pettine<br />

OPINIONI A CONFRONTO<br />

essere comunisti, perché?<br />

perché non possiamo<br />

non dirci comunisti<br />

La discussione che si è sv<strong>il</strong>uppata sulle pagine di questa <strong>rivista</strong> intorno<br />

al perché e a che cosa significhi essere (continuare a dirsi) comunisti<br />

assume un valore particolare (potremmo dire che rivela <strong>il</strong> proprio valore)<br />

alla luce di quanto è successo nel corso degli ultimi due-tre mesi. La<br />

guida del Paese e <strong>della</strong> Capitale è tornata saldamente nelle mani <strong>della</strong> destra,<br />

grazie a un micidiale mix di avventurismo politico <strong>della</strong> leadership del<br />

Pd, responsab<strong>il</strong>ità del governo Prodi e debolezza delle forze del centrosinistra.<br />

Per la prima volta dalla sua costituzione, <strong>il</strong> Parlamento <strong>della</strong> Repubblica<br />

non annovera tra i propri membri nessuno che osi definirsi comunista o socialista.<br />

Infine, per quanto riguarda Rifondazione Comunista, <strong>il</strong> gruppo dirigente<br />

che l’aveva guidata sin dalla scissione del ’98 è stato sostituito da una<br />

nuova maggioranza affermatasi nel nome dell’esigenza prioritaria di salvare<br />

e r<strong>il</strong>anciare <strong>il</strong> Partito, contro <strong>il</strong> progetto del suo «superamento» e <strong>della</strong> fondazione<br />

di un nuovo «soggetto politico». A chi scrive, questi tre avvenimenti<br />

(che nel loro insieme hanno provocato una sorta di terremoto politico)<br />

paiono strettamente connessi tra loro.<br />

La scomparsa – ci auguriamo temporanea – <strong>della</strong> sinistra dal Parlamento dà<br />

la misura di una sconfitta catastrofica, dalla quale non sarà fac<strong>il</strong>e risollevarsi.<br />

Tra le ragioni principali di questa disfatta, per quel che riguarda in particolare<br />

Rifondazione Comunista, figurano <strong>il</strong> modo in cui si è entrati nell’Unione<br />

(senza porre condizioni, favoleggiando di un Ulivo «permeab<strong>il</strong>e» alle ragioni<br />

dei movimenti) e lo zelo acritico con cui si è sostenuto <strong>il</strong> governo nel corso<br />

<strong>della</strong> passata legislatura, allontanandosi dal conflitto sociale e dalle battaglie<br />

dei movimenti contro la guerra e contro <strong>il</strong> capitalismo mondializzato. Ma ha<br />

pesato di certo anche come si è voluto presentare al Paese <strong>il</strong> tema dell’unità<br />

<strong>della</strong> sinistra, sovraccaricandolo di significati impropri (la pretesa «irreversib<strong>il</strong>ità»<br />

di un determinato percorso unitario) e imponendo forzature controproducenti<br />

(sui simboli, sulla leadership, sulle culture politiche). La crisi del<br />

vecchio gruppo dirigente del Prc ha sancito dunque <strong>il</strong> fallimento di tutta una<br />

linea politica e testimonia, insieme, che <strong>il</strong> Partito dispone ancora di energie<br />

vitali, in grado di reagire a propositi di scioglimento che ai più richiamano<br />

alla mente le infauste vicende <strong>della</strong> Bolognina.<br />

Qui la nostra discussione sulle ragioni del comunismo mostra tutta la propria<br />

r<strong>il</strong>evanza. Naturalmente <strong>il</strong> confronto politico in seno a Rifondazione<br />

Comunista può essere rappresentato in vario modo. Può dispiacere ma certo<br />

non sorprende che taluno lo descriva come un semplice scontro di potere.<br />

Può stupire, ma è solo un segno dei tempi, che un cronista esperto come<br />

Riccardo Barenghi lo rappresenti come un combattimento tra morti ignari<br />

<strong>della</strong> propria stessa estinzione 1 . Può urtare, ma è a ben guardare la prova<br />

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