11/02/2008 Campionato 23a Giornata: Girone C - serie d news
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Tamai – Itala San Marco 0 - 3<br />
NOSTRO SERVIZIO<br />
Lunedì <strong>11</strong> Febbraio <strong>2008</strong><br />
"Noi abbiamo Neto, loro no". La sintesi è di Franco Bonanno, presidente dell'Itala San Marco, capolista del girone, che col<br />
successo a Tamai, contemporaneo ai pareggi di Chioggia e Sambonifacese, va in fuga. Il brasiliano, autentico protagonista, si<br />
procura e trasforma due rigori nella prima frazione e nella ripresa chiude definitivamente la sfida con un autentico gioiello da<br />
collezione. Il resto dei 94' è tutto di marca Tamai, ma non basta per cambiare la storia del match. In occasione di entrambi i<br />
rigori concessi dal signor Marinelli i padroni di casa hanno protestato a lungo. Il primo è apparso ineccepibile, perché sul cross<br />
di Neto il pallone incoccia il braccio di Pivetta staccato dal corpo. Sul secondo il fallo di Zanette sullo stesso Neto è per lo meno<br />
iniziato fuori area. Certo è che le decisioni dei direttori di gara sono sempre sfavorevoli ai rossi. Tomei rinuncia al solito 4-3-3<br />
inserendo al posto di Calzavara Pivetta che completa la mediana. Zoratti risponde con Neto solo davanti e con Roveretto e<br />
Carli che a turno lasciano il centrocampo per dargli appoggio. L'attenzione posta da entrambi gli schieramenti consente solo<br />
conlusioni dalla lunga distanza (Talazzo e Francioni). Giordani colpisce una traversa, ma è in fuorigioco. Al 22' Moras dalla<br />
fascia sinistra spedisce al centro un buon pallone, Arcaba solo in area piccola colpisce male di testa e spedisce sul fondo. Fra il<br />
29' e il 31' i due penalty che spianano la strada all'Itala. Il primo per fallo di mano di Pivetta su cross di Neto, il secondo<br />
perché il brasiliano di fa stendere da Zanette. Già detto delle proteste, raccontiamo la reazione veemente del Tamai che con<br />
Nonis (44' e in recupero) impegna Tusini.<br />
L'avvio di ripresa è un autentico assedio delle furie che in 7' minuti collezionano 5 calci d'angolo. Sul primo (46') buona<br />
deviazione di testa di Pivetta, ma Tusini è attentisimo, come in occasione del sesto (7') quando respinge una pericolosa<br />
conclusione in mischia di Paolini. L'Itala non riesce più a passare la metà campo e al 56' rischia di capitolare. Viene salvata dal<br />
legno colpito da Nonis a Tusini battuto. Insiste il Tamai spinto dal pubblico. Ci provano ancora Nonis (para Tusini al 59'),<br />
Calzavara (conclusione alta al 62', appena 3' dopo il suo ingresso), Petris (piazzato alto al 64'). Splendida l'azione personale di<br />
Zambon al 73'. L'attaccante salta come birilli tre avversari, entra in area e lascia partire un destro a rientrare che sibila non<br />
molto lontano dal palo alla sinistra di Tusini. Tomei si gioca le ultime carte facendo entrare anche Tormen (ritorno dopo lunga<br />
convalescenza) e Da Ros. Zoratti che aveva già fatto entrare Cipracca al posto di Francioni e Mujesan per Roveretto risponde<br />
inserendo Racca al posto di Piscopo. Il trainer tamaiota non ha nemmeno il tempo di vedere se la sua mossa produce efetti.<br />
Neto infatti si fa dare palla, elude il controllo del diretto avversario e regala ai suoi sostenitori e a tutti gli esteti del calcio una<br />
conclusione liftata che salta Finotto e si infila nel sette alto alla sinistra del portiere. E' giusto, giusto il 75'. Il Tamai alza<br />
bandiera bianca. Gli ultimi 19' vanno giocati solo per regolamento mentre il pubblico del Comunale abbandona in largo anticipo<br />
li spalti.<br />
Dario Perosa<br />
SERIE D - GLI SPOGLIATOI DI TAMAI<br />
Super Neto fa volare l'Itala San Marco ma il<br />
Tamai piange i troppi gol mancati<br />
Brucia giocare bene, addirittura meglio della capolista e chiudere sotto di tre gol. È quanto è successo, ieri, al Tamai, opposto<br />
all'Itala. O, meglio, opposto a Leonidas Pereira, detto Neto, che ha firmato tutte le tre reti (le prime due su altrettanti rigori da<br />
lui stesso procurati) con le quali l'Itala ha violato il Comunale ed è andata in fuga. Buona la prestazione del collettivo delle<br />
Furie Rosse che, però, si sono dovute inchinare alla classe cristallina dell'attaccante deglla formazione ospite. A tessere le lodi<br />
del carioca sono tutti, indistintamente, compagni e avversari. Il primo è lo steso presidente degli isontini Franco Bonanno. «Il<br />
Tamai afferma ha giocato una buonissima partita. Noi l'abbiamo vinta perché abbiamo Neto. Sono anni che dico che<br />
meriterebbe di giocare fra i professionisti. Lo aveva preso la Triestina già quattro anni fa. È costretto a rimanere con noi per i<br />
regolamenti assurdi della Federazione». Aggiunge Giuliano Zoratti, tecnico dell'Itala: «La mia è una buona squadra dice che,<br />
rispetto ad altre squadre altrettanto buone, ha un furiclasse in più. Per questo credo alla fine la spunteremo noi». I pareggi di<br />
Sambonifacese (1-1 con la Sacilese) e Chioggia (0-0) con l'Eurotezze sembrano dargli già ragione. Chiude le lodi Ermanno<br />
Tomei: «Neto? Datelo a me e poi ne riparliamo». Dove non sono d'accordo ospiti e padroni di casa è sull'operato del signor<br />
Marinelli di Jesi. «Mi sembrano giusti afferma Zoratti entrambi i rigori. In occasione del primo la palla colpisce il braccio di<br />
Pivetta e il regolamento parla chiaro. Se il tiro è diretto è rigore, se la palla rimbalza prima no. L'arbitro ha applicato il<br />
regolamento. Sul secondo Zanette ha steso Neto che lo stava saltando». Non sono d'accordo i rossi. «A noi a Sacile ricorda<br />
Nicola Paolini, ex di turno in situazione analoga non ce l'hanno dato. È da un po' di tempo che tutte le decisioni arbitrali ci sono<br />
sfavorevoli. Non ho mai visto tanti rigori dubbi contro». Ancora più categorico Ermanno Tomei: «Il mio titolo ci suggerisce<br />
sarebbe: Neto e Marinelli battono il Tamai. Scherzi a parte, non posso proprio rimproverare nula ai miei ragazzi. Il primo rigore<br />
non c'era. Il fallo era involontario. Sul secondo l'intervento di Zanette è cominciato (verissimo!) un paio di metri fuori area.<br />
Abbiamo giocato sempre nella metà campo dell'Itala, Tusini (portiere ospite, ndr) ha fatto miracoli e abbiamo anche colpito un<br />
palo (Nonis). Se fossimo riusciti a segnare avemmo riaperto la sfida. Poi invece Neto ha inventato un terzo gol da cineteca».<br />
Dario Perosa