11/02/2008 Campionato 23a Giornata: Girone C - serie d news
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Lunedì <strong>11</strong> Febbraio <strong>2008</strong><br />
CALCIO Serie D A Este arriva una vittoria di misura con una rete dell’attaccante friulano, su<br />
tiro deviato: «È vero, però è un gol tutto mio»<br />
Roman del Prete: «Belluno bravo e fortunato»<br />
Dal match-winner a Fantin fino a De Mattia dallo spogliatoio esce un coro: «Non<br />
fermiamoci qui, ora prendiamo chi ci sta sopra»<br />
A Cesare quel che è di Cesare, e al Belluno un po' di buona sorte. Manuel Roman del Prete, autore di uno dei gol più pesanti<br />
della stagione, non ammette repliche. La paternità del gol di Este è tutta sua. Deviazione o non deviazione. «È vero, un loro<br />
difensore ci ha messo lo zampino, ma il portiere era nettamente in ritardo, la palla si sarebbe comunque infilata nell'angolino.<br />
La deviazione insomma non ha influito sulla direzione. Il gol è mio».<br />
Ed è un gol che pesa. «Un gol davvero importante, è vero. Perché vincere 1-0 vuol dire vincere bene: senza subìre gol e<br />
sapendo gestire il risultato. Quella che portiamo a casa da Este è una vittoria pesantissima che mi fa essere ottimista per il<br />
futuro. Dopo questi tre punti non possiamo che guardare a un domani positivo». A Este si è vista una squadra concentrata e<br />
matura.«E lo è stata per tutti i 90', più recupero. È così che si deve giocare, rischiando poco in difesa e sapendo sfruttare al<br />
meglio le occasioni create in avanti. Chiudersi e ripartire: è così che abbiamo vinto». Nell'ultimo quarto d'ora si è sofferto. «Sì,<br />
ma nella maniera giusta, ovvero rischiando poco. Hanno attaccato, ci hanno messo là, ma di occasioni non ne ho viste<br />
tantissime. Siamo rimasti concentrati fino all'ultimo e nel primo tempo, in particolare la prima mezz'ora, abbiamo anche<br />
giocato un bel calcio. Insomma, la vittoria è assolutamente meritata». Questa volta è stata dalla vostra anche la fortuna.<br />
«Direi proprio che dopo un girone abbondante ci stia che ogni tanto giri anche dalla nostra. I tre punti ci stanno tutti». I primi<br />
di tanti, si spera. Ora iniziano gli scontri diretti. «Assolutamente. La settimana prossima arriva il Montecchio e sarà un'altra<br />
avversaria da battere a tutti i costi. Già aver inguaiato l'Este è una bella cosa. Guai a fermarsi però: adesso che li abbiamo<br />
battuti dobbiamo anche andare a prenderli». Identico, se non più ambizioso ancora, il pensiero di Igor De Mattia. «Adesso<br />
dobbiamo infilare risultati utili fino alla fine del campionato. Questa è una vittoria importantissima, in cui abbiamo finalmente<br />
colto il risultato pieno del tanto lavoro che da mesi facciamo. Nel primo tempo abbiamo giocato bene, con un ottimo approccio<br />
alla gara. Che poi loro nella ripresa si facessero sentire era ovvio e logico». Avanti Savoia. «Ora però non dobbiamo fermarci.<br />
Ci aspetta immediatamente un altro scontro diretto, e poi altri ancora, tutti da affrontare con un unico obiettivo: acchiappare<br />
chi ci è davanti e staccare chi è dietro. Non possiamo fare diversamente». Quindi la chiosa sul clamoroso gol fallito da Agostini,<br />
capace a un metro dalla porta sguarnita del Belluno di centrare il palo esterno. «Incredibile, l'avevo già vista dentro. Due<br />
settimane fa quella palla sarebbe finita dentro. Questa volta, per fortuna, no». «La loro occasionissima? - aggiunge un<br />
Giacomo Fantin praticamente disoccupato per 90' -: erano anni che non vedevo qualcuno mangiarsi un gol così». La fortuna<br />
d'altronde sorride agli audaci. Ovvero a quegli undici gialloblu che contro un'avversaria che dopo quattro kappao poteva solo<br />
vincere, sono scesi in campo decisi, determinati e pimpanti, portando a casa tre punti d'oro. Che il Belluno abbia finalmente<br />
scoperto il suo lato B? Alessandro De Bon<br />
Pesa l'espulsione di Polesana<br />
SGRÒ 6: la frase sembra fatta, ma non ha colpe sulle reti subite. Per il resto sbriga l'ordinaria amministrazione. POLESANA 5:<br />
intenzionale o meno il suo fallo (ammesso che sia stato tale) ha lasciato la squadra in inferiorità numerica in un momento<br />
fondamentale del campionato. GORZA 6,5: ha spinto generosamente sulla fascia, proponendo alcuni cross interessanti e<br />
costringendo gli avversari a retrocedere. FAVERO 7: complimenti al fuoriquota. Ha giocato con l'intensità di un veterano,<br />
recuperando palloni e proponendosi per l'appoggio. Una base per il futuro. STRAPPAZZON 6,5: ha messo ancora una volta la<br />
sua duttilità al servizio della squadra, dimostrando di crescere di partita in partita. GOTTARDO 6: ha cercato inutilmente di<br />
sfruttare il suo carisma per spronare la squadra anche in inferiorità numerica. Peccato per le sbavature di tutto il reparto in<br />
occasione delle due marcature ospiti. VANZ 6: a una notevole prestanza fisica che lo supporta nella manovra non fa<br />
corrispondere un'adeguata efficacia nei momenti conclusivi dell'azione. ZUCCO 6: è partito molto bene, come vero metronomo<br />
della squadra, ma alla lunga non si è potuto esprimere con continuità. Non brillante nei calci piazzati, sua specialità. FERRETTI<br />
6: un bel gol, altre buone opportunità, grande impegno. Un'uscita di scena, come diciamo a parte, non all'altezza della sua<br />
prova (st 33'ARGENTA sv: è stata l'ultima carta giocata da Tollardo per scardinare la difesa ospite). CITTADELLA 7: ci mette<br />
l'anima per essere l'anima della squadra. Pennella sulla testa di Ferretti un pallone della <strong>serie</strong> "prego, lo accomodi in gol".<br />
Sgomita, si dà da fare, mai domo. ZUCCOLILLI 6: una sostituzione più tecnica che per demeriti, anche se altre volte era stato<br />
più incisivo (st 1'PILOTTI 6: risistema la difesa e cerca di farsi vedere anche in attacco).<br />
di Gianni Piazza