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11/02/2008 Campionato 23a Giornata: Girone C - serie d news

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VIII SERIE D<br />

SESTA DI RITORNO<br />

NETO PEREIRA<br />

MATTATORE<br />

Itala San Marco<br />

Dopo un match non bello in cui i locali hanno dato tanto, Gradisca intasca la vittoria grazie alla tripletta del suo asso e aumenta il vantaggio sul Chioggia<br />

Due rigori in tre minuti e l’Itala vola a +3<br />

Il brasiliano trasforma i penalty e poi segna un eurogol<br />

ma al Tamai la direzione di gara non va proprio giù<br />

BRUGNERA. Eh sì, è proprio l’anno dell’Itala. I gradiscani<br />

hanno espugnato il campo di Tamai senza Max Rossi – vittoria<br />

chevale oro: il Chioggia non èandato oltre il pari e i biancazzurrisonooraapiùtresuilagunari–grazieanche,senonsoprattutto,aldirettoredigara,cheha<br />

concessonelgiroditreminutidue<br />

rigori a dir poco generosi. Sul primo penalty, il fallo di mano di<br />

Pivetta è sembrato assolutamente involontario: il giocatore,<br />

mentre stava correndo, si è girato e d’istinto ha colpito con il<br />

Torti (o favori, dipende da coma la si guardi)<br />

a parte, non è stata una gran partita. L’Itala<br />

ha messo in vetrina il suo lato “muscolare”,<br />

fatto di pochissimi fronzoli e molta sostanza,<br />

mentre il Tamai ha dimostrato ancora<br />

una volta di giocare un calcio piacevole,<br />

seppurinalcunitrattisterile.Nelprimotempo<br />

i mobilieri non sono mai stati realmente<br />

pericolosi, evidenziando notevoli difficoltà<br />

nell’affondareil colpo. Tutt’altra musica nella<br />

ripresa, quando i biancorossi hanno dimostratodisaper<br />

far male,soprattuttocon Zambon,<br />

autore di una prova maiuscola. Ciononstante,i<br />

biancazzurri sono riusciti afare quadrato,<br />

hanno difeso con grinta e caparbietà il<br />

risultato per poi colpire e chiudere definitivamentelagaraconuneurogoldiNeto,giunto<br />

a sedici gol e quindi capocannoniere.<br />

Tomei schiera la sua squadra in campo<br />

con un prudente 5-3-2 con i laterali Pivetta e<br />

Nocerino pronti a salire in fase offensiva.<br />

Una mossa che paga, perché i biancazzurri<br />

trovano molte difficoltà a imbastire l’azione.<br />

I primi tentativi sono di marca tamaiota: al 2’<br />

ciprova Talazzo– tiro fuori di non molto– e 7’<br />

più tardi Giordani, seppur in fuorigioco, colpisce<br />

una traversa. All’<strong>11</strong>’ si fa vedere l’Itala:<br />

Tardivo prova la<br />

botta dai 20 metri,<br />

Episodi decisivi:<br />

un mani sembrato<br />

involontario<br />

e un fallo<br />

cominciato<br />

fuori area<br />

maFinottoblocca<br />

consicurezza.Per<br />

vedere un’occasione<br />

degna di notabisognaaspettare<br />

il 28’, ovvero<br />

quando l’arbitro<br />

concede il primo<br />

rigoreaigradiscani.<br />

Neto va via a<br />

Perissinotto,crossa<br />

e Pivetta colpi-<br />

scela pallacon ilbraccio. Penalty:il brasiliano<br />

trasforma con freddezza. Due minuti più<br />

tardi arriva il secondo rigore: Neto si mette<br />

in moto sulla destra, supera Zanette che lo<br />

strattona fuori area. Il contatto prosegue anche<br />

in area e l’arbitro concede la massima<br />

punizione. Sul dischetto va ancora Neto, che<br />

realizza. Il Tamai accusa il colpo e si vede<br />

dallepartidiTusinisoloallafinedellafrazione<br />

grazie a due conclusioni di Nonis.<br />

Nella ripresa, la squadra di Zoratti subisce<br />

il forcing tamaiota. Sono innumerovoli le<br />

occasioniperlasquadradicasa:al5’ciprova<br />

Paolini,maTusinirespinge.All’<strong>11</strong>’Noniscolpisce<br />

il palo con un pregevole destro al volo;<br />

al 17’ Zambon serve in area Calzavara, ma la<br />

sua conclusione termina alta. Il pressing<br />

biancorosso si fa sempre più forte e al 29’<br />

ancora Zambon si rende pericoloso con l’ennesima<br />

discesa sulla fascia: entra poi in area<br />

ma il suo destro esce di poco.<br />

Nelmomentomigliore delTamaiarrivala<br />

terza rete biancazzurra ad opera di Neto. Il<br />

brasiliano,daposizioneimpossibile,fapartire<br />

un tiro che si infila sull’angolino più lontano.<br />

Un tiro un gol: è proprio l’anno dell’Itala.<br />

Alberto Bertolotto<br />

JESOLO<br />

RIVIGNANO<br />

0<br />

2<br />

JESOLO Borghetto 5 5 Sa<br />

pone 5 Bardellotto 6 (dal 6’<br />

della ripresa Maggi 6) Se<br />

gato 6 5 Dei Rossi 5 Giaco<br />

mazzi 5 Baiana 6 Perenzin<br />

5 5 Trevisiol 5 (dal 12’ della<br />

ripresa Cuneo 5) Lavagnoli<br />

5 (dal 2 ’ della ripresa Ber<br />

toncini5) Tandurella 5 Allenatore<br />

Zanin<br />

RIVIGNANO Boscarol Vero<br />

na Maggi Ventrice (dal 40’<br />

della ripresa Valusso) Roc<br />

cia Cecotti Varutti Bolda<br />

rin Piccoli (dal 16’della ri<br />

presa Fabbro) Monti Filip<br />

po (dal 24’della ripresa Go<br />

nano) Allenatore Borgato<br />

ARBITRO Prestia di Geno<br />

va<br />

MARCATORI Al 33’ Filippo<br />

al 35’ Piccoli<br />

braccioil pallone. Sulsecondo,invece, Zanette ha sì atterratoin<br />

areaNeto Pereira, ma l’azione fallosaera cominciata ben prima<br />

dellalineadei16metri.Ilregolamentoparlachiarointalsenso:<br />

è rigore solo se il contatto comincia all’interno dell’area. Due<br />

sviste pesanti, che hanno condizionato inevitabilmente l’andamento<br />

della gara. Senza i due “favori”, l’Itala magari avrebbe<br />

vinto comunque, trascinata da un fuoriclasse come Neto Pereira,<br />

ma rimane il fatto che il Tamai è stato penalizzato.<br />

Non basta un super-Zambon<br />

Piscopo (20 anni) sorprendente<br />

TAMAI<br />

FINOTTO 6Noncorreparticolariparticolari<br />

pericoli e sull’ultimo gol di<br />

Neto non può fare proprio nulla.<br />

ZANETTE 5,5 Neto lo punta solo una<br />

volta in tutto il match: il brasiliano<br />

gli scappa via e lui causa il rigore<br />

del 2-0.<br />

NOCERINO 6 Schierato come laterale<br />

destro di centrocampo, l’ex Primavera<br />

del Treviso gioca la solita partita:<br />

attento in copertura, poco propositivo<br />

in avanti.<br />

TALAZZO 6,5 Piacevolesorpresa.Ricopre<br />

il ruolo di regista difensivo con<br />

gran intelligenza anche se, in alcune<br />

circostanze, fa correre dei brividi<br />

a Tomei.<br />

PERISSINOTTO 6 Ordinariaamministrazione.<br />

NONIS 6,5 Nel primo tempo non si vedeun<br />

granchè, nella ripresa orchestra<br />

la riscossa delle furie rosse.<br />

Piedi e sapienza calcistica sprecate<br />

per questa categoria.<br />

PAOLINI 6,5 Corre, corre e corre. A volte<br />

si intestardisce palla al piede,<br />

ma averne di mediani così volenterosi.<br />

PETRIS 5 Con ogni probabilità questa<br />

è la prima insufficienza che rimedia<br />

da quando è in prima squadra.<br />

Ma ieri il furetto tamaiota ha sbagliato<br />

tanto. Segno, questo, che dovrebbe<br />

riposare.<br />

ZAMBON 7 Ilsuosecondotempoèallucinante.<br />

Salta regolarmente Conchione,mettealcentropalloniinsidiosissimi,va<br />

vicinissimo al 2-1. Da<br />

applausiilcontrolloditaccoalvolo<br />

in fascia con il quale salta il laterale<br />

biancazzurro. Giocasse sempre<br />

così, sarebbe tra i professionisti.<br />

GIORDANI 5 Attenuante: un centravanti<br />

che gioca a 30 metri dalla porta<br />

difficilechesegni.Maluinonsirende<br />

mai pericoloso, francobollato<br />

da Arcaba e Piscopo.<br />

PIVETTA 6,5 VienerilevatodaCalzavara<br />

al 14’ della ripresa dopo un buon<br />

primo tempo: come mai?<br />

CALZAVARA 5,5 Non fameglio di Pivetta,<br />

anzi.<br />

TORMEN sv Non giocava (infortunio)<br />

dal 2 dicembre: bentornato.<br />

DA ROS sv Non lascia tracce.<br />

ITALA<br />

TUSINI 6,5 Trasmette sicurezza.<br />

S’immolasuunaconclusioneravvicinata<br />

di Paolini.<br />

CONCHIONE 5 Primo tempo senza infamianélode,nellaripresaZambon<br />

lo fa impazzire. Dell’attaccantetamaiotavedesoloilnumero<br />

9 che porta sulle spalle.<br />

GALLINELLI 6 Quando Zambon gioca<br />

sulla sinistra, l’ex Udinese riesce<br />

bene o male a controllarlo.<br />

TARDIVO 7 Come i politici nel periodo<br />

pre-elezioni: è dappertutto.<br />

PISCOPO 7 Ha solo 20 anni, ma sembra<br />

che giochi come centrale difensivo<br />

in <strong>serie</strong> D da una vita.<br />

Blocca Giordani con un’autorità<br />

sorprendente.<br />

ARCABA 6,5 Se Piscopo gioca con<br />

questa sicurezza, parte del merito<br />

va attribuita all’ex biancorosso.<br />

Passano gli anni anche per<br />

lui, ma affidargli le chiavi del reparto<br />

arretrato è come investire<br />

in obbligazioni: non ti tradisce.<br />

FRANCIONI 5 Nei 45’ che è rimasto in<br />

campo avrà toccato al massimo<br />

duepalloni.Giustamentesostituito.<br />

MORAS 5,5 Tatticamente importante,ma<br />

da unocome luici si aspetta<br />

qualcosa di più del compitino.<br />

CARLI 6 Meno strapotente e straripantedelsolito,mala<br />

suaaltezza<br />

da pivot in mezzo al campo incute<br />

timore.<br />

NETO PEREIRA 8,5 Il terzo gol è roba<br />

da trasmettere in eurovisione. Il<br />

brasiliano, però, non si è limitato<br />

a questo: si è procurato e ha realizzato<br />

entrambi i rigori.<br />

ROVERETTO 5,5 Nei primi 20’ è pimpante<br />

come un ragazzo all’esordioinprimasquadra:nondàpunti<br />

di riferimento e svaria per tutto<br />

il fronte offensivo. Poi si eclissa,<br />

fino a essere sostituito.<br />

CIPRACCA 5,5 Rileva Francioni in<br />

avviodiripresa,manoncombina<br />

molto.<br />

MUIESAN sv Complice l’assedio del<br />

Tamai, nella mezz’ora in cui gioca<br />

non vede il pallone.<br />

RACCA sv Pochi minuti per il bravo<br />

Piscopo.<br />

Tripletta di Neto Pereira (due gol su rigore)<br />

ieri in casa del Tamai. In alto, l’italino<br />

Roveretto alle prese con Nocerino e Nonis<br />

e in duello con il tamaiota Zanette<br />

(Foto Bumbaca e Missinato)<br />

TAMAI<br />

ITALA S. MARCO<br />

0<br />

3<br />

TAMAI Finotto Zanette No<br />

cerino Talazzo Perissinot<br />

to Nonis Paolini Petris (dal<br />

30’ della ripresa Tormen)<br />

Zambon Giordani (dal 30’<br />

della ripresa Da Ros) Pivet<br />

ta (dal 14’ della ripresa Cal<br />

zavara) Allenatore Tomei<br />

ITALA SAN MARCO Tusini<br />

Conchione Gallinelli Tardi<br />

vo Piscopo (dal 3 ’ della rir<br />

pesa Cipracca) Arcaba<br />

Francioni (dal 1’ della ripre<br />

sa Cipracca) Moras Carli<br />

Neto Pereira Roveretto (dal<br />

20’ della ripresa Muiesan)<br />

Allenatore Zoratti<br />

ARBITRO Marinelli di Jesolo<br />

4 5<br />

MARCATORI Al 2 ’ e al 30’<br />

Neto Pereira (rigore); nella ri<br />

presa al 34’ Neto Pereira<br />

NOTE Ammoniti: Zanette Pa<br />

olini Gallinelli e Cipracca<br />

Calci d’angolo: 2 Tamai<br />

Bella vittoria in trasferta contro lo Jesolo grazie alle reti di Filippo e Piccoli. E i veneti, travolti dal fanalino di coda, rimangono ammutoliti<br />

Exploit del Rivignano dopo il lungo digiuno<br />

Piccoli ha siglato il raddoppio<br />

JESOLO.Al triplice fischio finale<br />

del direttore di gara ci si aspettavacheunamareadifischiavvolgesseroinerazzurrinelrientrarenegli<br />

spogliatoi,visto come erano andate<br />

lecosecontroilfanalinodicodaRivignano.Cisonosoloinveceapplausi<br />

e fragorosi dei tifosi giunti dal<br />

Friuli – un centinaio – mentre quei<br />

pochisupportersdello Jesolo,poco<br />

più di una cinquantina, compresi<br />

genitoriefidanzatedeigiocatori,rimangono<br />

a dir poco ammutoliti.<br />

Qualcuno del Rivignano saluta<br />

la vittoria dell’undici di Borgato<br />

scomodando l’armata BrancaleonediMarioMonicelli,tantopersuggellare<br />

l’impresa dell’ultima in<br />

classifica, che non vinceva in campionato<br />

dal 30 settembre scorso,<br />

dallatrasfertadiSanDonà.LoJesolo,<br />

abbandonato dai suoi tifosi e –<br />

sfortuna ha voluto – anche dal suo<br />

leader indiscusso Gaetano Gambino,<br />

che forse salterà anche il derby<br />

con il San Donà, è incappato in una<br />

domenicaincuituttoègiratoavuoto,comehadettoafinegarailpresidente<br />

Pavanetto. Un po’ di ragione<br />

il massimo dirigente jesolano ce<br />

l’ha, per come sono andate le cose<br />

nel secondo tempo, i nerazzurri<br />

non avrebbero segnato nella porta<br />

difesadaBoscarolneancheseavessero<br />

giocato fino a dopodomani.<br />

Vuoi per qualche giocata strampalata,<br />

come il tiro di Baiana da appena<br />

dentro l’area al 33’, ma anche<br />

per la bravura del portiere ospite<br />

su incornata dello stesso Baiana<br />

(36’), su un rasoterra di Segato dai<br />

25 metri (42’); e soprattutto Boscarol<br />

è prodigioso al 46’ sul destro di<br />

Perenzin dall’altezza del dischetto<br />

del rigore.<br />

Solocomunquenell’ultimoquarto<br />

d’ora di gara i padroni di casa<br />

hanno sfiorato la marcatura, mentre,<br />

nonostante il dominio territoriale<br />

di tutto il secondo tempo, nella<br />

prima mezz’ora della ripresa (in<br />

particolare Baiana, sempre becca-<br />

to dai tifosi di casa), hanno dimostrato<br />

che senza Gambino di gioco<br />

non se ne fa proprio e, se c’è, è pieno<br />

zeppo di errori e di confusione.<br />

Il Rivignano decide il match nel<br />

girodidueminuti.Al33’untirodentro<br />

l’area di Boldarin viene rimpallato<br />

da Giacomazzi;Piccoli recupera<br />

palla e l’appoggia a Filippo, che<br />

con un tiro a girare indovina ilsette<br />

alla sinistra di Borghetto. Al 35’ gli<br />

ospiti raddoppiano. Punizione dallatrequarticalciatadaFilippo,Piccoli<br />

si tuffa in area e sfiora la sfera<br />

quel tanto che basta per insaccare,<br />

mettendodefinitivamentealtappeto<br />

lo Jesolo.<br />

Zanin dalla panchina le prova<br />

tutte – dentro Cuneo, Bertoncini e<br />

Maggiò–,mailforcinghaisuoifrutti<br />

solo nella parte finale. <strong>Giornata</strong><br />

nera anche per l’attaccante nerazzurro<br />

Elia Alberti, che avrebbe voluto<br />

festeggiare con una vittoria il<br />

suo ventesimo compleanno.<br />

Thomas Maschietto<br />

BRUGNERA. Doppia<br />

soddisfazione. Per i tre punti<br />

conquistati su un campo difficile<br />

come quello di Tamai e per aver<br />

allungato in classifica sul Chioggia:<br />

il tecnico dell’Itala Giuliano Zoratti<br />

è decisamente contento: «A più tre<br />

sui lagunari si sta molto bene –<br />

afferma senza troppi giri di parole<br />

l’esperto trainer biancazzurro –, ma<br />

il campionato è<br />

lungo e dobbiamo<br />

ancora soffrire. Al<br />

di là di questo,<br />

sono soddisfatto<br />

per la prestazione<br />

della squadra: nel<br />

secondo tempo,<br />

dopo essere andati<br />

in vantaggio con la<br />

doppietta di Neto,<br />

abbiamo sofferto il<br />

loro ritorno. Ci<br />

hanno messo in<br />

difficoltà per una<br />

buona mezz’ora,<br />

ma noi siamo stati<br />

bravi a chiudere la<br />

partita a dieci<br />

minuti dal<br />

termine». Itala che<br />

ha rafforzato il<br />

primo posto anche<br />

senza il bomber<br />

Max Rossi. «Siamo<br />

stati più forti delle<br />

assenze – ammette<br />

Zoratti – e anche<br />

questo mi conforta<br />

per il futuro». Sui<br />

due rigori concessi<br />

dall’arbitro il<br />

tecnico gradiscano<br />

non ha dubbi:<br />

«Due penalty<br />

netti», confida a<br />

bruciapelo.<br />

Entusiasta pure Neto Pereira,<br />

fuoriclasse biancazzurro, migliore<br />

in campo e match-winner. «Oggi<br />

(ieri per chi legge; ndr) era<br />

importante vincere e noi l’abbiamo<br />

fatto – spiega il brasiliano –. Il<br />

Tamai è un’ottima squadra, non<br />

era facile venire qui e fare<br />

risultato pieno». Sul suo terzo gol<br />

Chioggia<br />

Sambonifacese<br />

Domegliara<br />

Sacilese<br />

Jesolo<br />

Eurotezze<br />

Tamai<br />

Sanvitese<br />

LA SITUAZIONE<br />

49<br />

46<br />

43<br />

41<br />

38<br />

35<br />

33<br />

33<br />

31<br />

LO SPOGLIATOIO<br />

Unionquinto<br />

Este<br />

Vecomp<br />

Montebelluna<br />

Belluno<br />

San Donà<br />

Montecchio<br />

Sarone<br />

Rivignano<br />

Tomei: «Ha deciso l’arbitro<br />

Massime punizioni inesistenti»<br />

Il gradiscano Gallinelli<br />

Zoratti soddisfatto:<br />

«Abbiamo sofferto<br />

il loro ritorno<br />

ma siamo stati bravi<br />

a chiudere il match<br />

I rigori? C’erano»<br />

Messaggerodellunedi<br />

<strong>11</strong> FEBBRAIO 200<br />

l’attaccante si sbilancia: «È uno dei<br />

più belli che abbia mai segnato. Ma<br />

prima di tutto guardo alla squadra.<br />

Siamo primi, a più tre sul Chioggia:<br />

avanti così!».<br />

In casa Tamai l’umore è<br />

decisamente agli antipodi. Nel<br />

mirino del tecnico mobiliere,<br />

Ermanno Tomei, c’è l’operato del<br />

direttore di gara: «L’arbitro ha<br />

deciso la sfida –<br />

spiega –, non ci<br />

sarebbe nient’altro<br />

da aggiungere.<br />

Entrambi i rigori<br />

che ha concesso<br />

erano inesistenti».<br />

Ciononostante, le<br />

furie rosse hanno<br />

disputato una<br />

buona gara. «La<br />

mia squadra ha<br />

giocato una gran<br />

partita – afferma<br />

Tomei –. Abbiamo<br />

creato numerose<br />

palle gol, mentre<br />

loro hanno segnato<br />

su due calci da<br />

fermo e sull’unico<br />

tiro in porta<br />

effettutato<br />

nell’arco dei 90’».<br />

Amareggiato<br />

anche l’illustre ex<br />

di turno, nonché<br />

capitano<br />

biancorosso,<br />

Nicola Paolini,<br />

autore di una<br />

prova di gran<br />

personalità:<br />

«L’arbitro ha<br />

compromesso in<br />

maniera evidente<br />

l’andamento della<br />

gara – spiega il mediano –, perché<br />

entrambi i penalty non c’erano. Noi<br />

abbiamo provato a giocare,<br />

abbiamo avuto le nostre occasioni,<br />

ma non siamo stati lucidi in fase di<br />

concretizzazione. Rimane il<br />

rammarico, perché nella ripresa li<br />

abbiamo messi alle corde, tanto<br />

che si sono difesi addirittura in<br />

otto». (a.ber.)<br />

30<br />

28<br />

28<br />

26<br />

24<br />

22<br />

21<br />

19<br />

15


Messaggerodellunedi<br />

La Sanvitese (qui Garbini in azione) meritava di più<br />

Sul difficile campo veronese i liventini si erano portati in vantaggio a inizio ripresa grazie a un bel gol del giovane Fantin, al primo centro in campionato<br />

Pareggio che sa di beffa per la Sacilese<br />

Non aveva concesso nulla alla Sambonifacese<br />

ma un rigore a 10’ dal termine aiuta i veneti<br />

SAN BONIFACIO. Se si fosse materializzato nel primo<br />

tempo, non ci sarebbe stato nulla da ridire. L’1-1 avrebbe<br />

ben rispecchiato un confronto a viso aperto tra due delle<br />

squadre che giocano il miglior calcio della categoria. Per<br />

comeèmaturato,nelfinaleedopounrigoregenerosamente<br />

(a dir poco) concesso ai padroni di casa, il pari assume<br />

invece i contorni della beffa per una Sacilese che nella<br />

seconda parte della gara non ha praticamente concesso<br />

E pensare che in avvio sembrava una<br />

giornata decisamente difficile per la retroguardia<br />

sacilese, presa d’assalto dal<br />

veloce duo d’attacco veronese, Arma e<br />

Dimas (con il capocannoniere Correzzola<br />

tenuto “misteriosamente” in panchina).<br />

Incredibile la doppia occasione capitataalprimodopo4minuti:Donzellabatte<br />

una punizione dalla sinistra, Arma si<br />

eleva sopra la difesa biancorossa e di testa<br />

colpisce la traversa; quindi, sulla ribattuta,<br />

di piede colpisce il palo. E’ una<br />

Sambonifacese vivace, pericolosa anche<br />

al 6’ con un diagonale fuori misura di Dimas,<br />

innescato dal compagno di reparto.<br />

La Sacilese soffre senza scomporsi e al<br />

13’ sferra il primo attacco alla porta avversaria<br />

con una conclusione potente di<br />

Kabine, che Valentini devia in angolo.<br />

Immediata la risposta dei locali: un tiro<br />

“sporco” di Donzella dal limite, su cui<br />

Calligaro è costretto a superarsi.<br />

Continui i capovolgimenti di fronte.<br />

Faverosfiora ilbersaglio su punizioneal<br />

20’ e Dimas manda a lato un fendente dal<br />

limite.Siarrivacosìall’episodiocheparifica<br />

il credito con la sorte: Kabine ci prova<br />

dai 20 metri, la sfera carambola sulla<br />

gambadi Pimazzoni etermina lasua corsaincocciandolatraversa.Primadell’intervallo<br />

c’è soltanto spazio per qualche<br />

insidiosa punizione di Dimas: su una di<br />

queste, Arma sottomisura manca di poco<br />

la deviazione vincente.<br />

Il sostanziale equilibrio del primo<br />

tempo si tramuta in una netta supremazia<br />

della formazione di De Agostini nella<br />

ripresa. Al 9’ arriva il vantaggio, sugli sviluppi<br />

di una punizione potente di Favero:Valentininontrattiene,Fantinèlesto<br />

ad anticipare tutti e a depositare in rete.<br />

La reazione rossoblu è alquanto sterile,<br />

impostata più per vie occasionali che attraverso<br />

manovre apprezzabili. Ottoni<br />

decide così di lanciare nella mischia<br />

bomberCorrezzolaedipassarealtridente.<br />

Appena il tempo di sistemare il nuovo<br />

assettotattico,èperòinvitatodaldirettore<br />

di gara ad abbandonare la panchina<br />

per proteste. Il tecnico veronese assiste<br />

dunquedaglispogliatoiall’episodiodecisivo.<br />

Al “fantasioso” penalty decretato<br />

dall’arbitroal36’peruna(molto)presuntatrattenutadiArtusisuArma.Ildifensore<br />

va netto sulla palla, nessun giocatore<br />

della Sambonifacese protesta, il fischio<br />

dell’arbitrolasciatutti,tifosidicasacompresi,<br />

attoniti. Stupore che diventa gioia<br />

(per i locali) quando Arma non lascia<br />

scampo a Calligaro, dopo essersi incaricato<br />

della battuta.<br />

La partita di fatto si chiude qui. E la<br />

Sacilese,cheinprecedenzaavevasfiorato<br />

il raddoppio in almeno due circostanze,<br />

non può più nulla per riprendersi tre<br />

punti che virtualmente le appartengono.<br />

Pierantonio Stella<br />

Serie B: friulane<br />

avanti di due gol<br />

raggiunte dalle venete<br />

LAVAGNO. Quando la partita<br />

nel primo tempo sembrava calata<br />

in una facile vittoria per la<br />

squadra ospite, un rigore dubbio<br />

sul finale del tempo e una disattenzione<br />

difensiva a inizio ripresa<br />

permettevano alla compagine<br />

venetadiraggiungereuninaspettato<br />

pareggio. Non passavano 3<br />

minuti che la squadra friulana<br />

era già in vantaggio con un’azionedeterminantesullafasciasinistra<br />

di Domini dove lavorava bene<br />

un invitante pallone, indirizzandolo<br />

rasoterra al centro dell’area<br />

per la prima conclusione<br />

di Brogli ribattuta dal portiere<br />

proprio sui piedi di Cucchiaro<br />

che insaccava da due passi.<br />

Al 17’ arrivava il raddoppio:<br />

Domini intuiva il corridopio utileper<br />

Del Pizzo che, appena arrivata<br />

sul fondo, effettuava il traversone<br />

per il tempestivo inseri-<br />

CHIOGGIA<br />

EUROTEZZE<br />

SAN BONIFACIO. «Non riescoproprioadaccettarlo».StefanoDeAgostininonèsolitosoffermarsi<br />

sull’operato degli arbitri.<br />

Ancor meno lamentarsi, ma stavolta<br />

è davvero difficile non farlo.<br />

Un rigore, a detta degli stessi<br />

avversari piuttosto generoso, ha<br />

privato, a pochi metri dal traguardo,<br />

la Sacilese di tre punti<br />

che avrebbe meritato per quanto<br />

mostrato nel secondo tempo,<br />

dopoaverresistitoecontrobattuto<br />

alle iniziative locali nel primo.<br />

«Lapartita era in mano nostra<br />

- commenta il tecnico biancorosso-,equelrigorenoncistavaproprio.Persino<br />

il loro tecnico Ottoni,cheèunsignore,lohaammesso».<br />

Difficile dimenticare l’episodio-chiavedella<br />

partita, ma ri-<br />

mento in spaccata di Martina,<br />

che di destro raddoppiava. Ancora<br />

subito dopo Domini, che con<br />

uno spunto infilava tutta la difesa<br />

veneta; suggerimento al centro<br />

per Brogli che sola davanti al<br />

portiere calciava debole in porta.<br />

Al 38’, alla prima incursione il<br />

SanMartinoaccorciavaledistanze<br />

su calcio di rigore di Faccioli<br />

alcunché agli avversari, portandosi in vantaggio con il<br />

giovane Fantin (alla prima segnatura in campionato). Così,<br />

dopo l’immeritata sconfitta subita in casa col Chioggia<br />

prima della sosta, i liventini debbono masticare un altro<br />

boccone amaro, reso soltanto un po’ più dolce dal fatto di<br />

aver guadagnato un punto sulla sesta, lo Jesolo, sconfitta<br />

da un sorprendente Rivignano. E dunque di aver rafforzato<br />

la propria candidatura a un posto nei play-off.<br />

De Agostini attacca l’arbitro:<br />

quei tre punti li meritavamo<br />

SAN DONÀ<br />

SANVITESE<br />

LO SPOGLIATOIO<br />

2<br />

2<br />

SAN DONÀ (4-4-2) Cionini<br />

6 5 Melani 6 Perissinotto<br />

6 Bravo 6 5 Bagarollo<br />

5 5 Falanca 6 (dal 30’ della<br />

ripresa sv) Zuccon Bion<br />

do 6 5 Pavani 5 (dal 40’<br />

della ripresa Lorecchio sv)<br />

Marzocchella 5 Bovo 6 5<br />

(dal 25’ della ripresa Fanelli<br />

sv) Allenatore Bellucci<br />

SANVITESE (4-4-2) Picco<br />

lo 4 Dalla Bona 5 5 Rossi<br />

5 5 Pavan 6 5 Garbini 6 5<br />

Barbini 6 Cester 6 (dal 35’<br />

della ripresa Maiero 6 5)<br />

Beacco 6 (dal 36’ Zanier<br />

6 5) Fantin Wekouri 5 5<br />

(dal 15’ della ripresa Benet<br />

ti6 5) Nadarevic 6 Allenatore<br />

Fonti<br />

ARBITROQuitadamo di Mo<br />

dena 5 5<br />

MARCATORI Al ’ Pavani<br />

al 2 ’ Fantin al 44’ Zuc<br />

con; nella ripresa al 10’<br />

Fantin<br />

Martina ha<br />

firmato il<br />

secondo gol<br />

del Trasaghis<br />

sul campo del<br />

San Martino<br />

0<br />

0<br />

CHIOGGIA Di Leo Tozza Lazzarini Andrea<br />

Boscolo (Rostirol) Alberto Ballarin Parise<br />

M Boscolo Alessandro Ballarin Ferretti<br />

De Capua (Rizzi) Vianello Allenatore Dal<br />

Bianco<br />

EUROTEZZE Malosso Rossato Canacci<br />

Sadocco Bianchin Camar (Peruzzo) Pet<br />

tin (Tronchin) Pozza (Ciscato) Campagno<br />

lo Simonato Zane Allenatore Cunico<br />

ARBITRO Pasqua di Tivoli<br />

NOTE <strong>Giornata</strong> di vento terreno in buone<br />

condizioni Spettatori 1 100 Angoli: 2 1 per<br />

l Eurotezze Ammoniti: Pozza Canacci<br />

Bianchin Recuperi: 2’ e 5’<br />

ESTE<br />

BELLUNO<br />

mane comunque la soddisfazione<br />

di aver conquistato un punto<br />

su di un campo tradizionalmente<br />

ostico come quello di San Bonifacio<br />

(l’anno scorso i biancorossi<br />

persero per 3-1).<br />

«Nel primo tempo - continua<br />

De Agostini - ho visto due ottime<br />

squadre, nel secondo abbiamo<br />

preso noi il sopravvento».<br />

Una pausa, quindi si ricade<br />

nelrammarico:«Nonriescoacapacitarmi,<br />

considerando l’ottimaqualitàdientrambeleprestazioni,chetralagaracolChioggia<br />

e oggi (ieri per chi legge, ndr) abbiamo<br />

raccolto soltanto un punto».Mala“condanna”dellaSacilese<br />

in questa stagione sembra essere<br />

questa: per vincere deve<br />

stravincere. (p.s.)<br />

A San Donà una doppietta di Fantin raddrizza una partita che poteva concludersi male<br />

La Sanvitese sfiora il colpaccio<br />

SANDONÀ.InrivaalPiave,laSanvitese<br />

strappa un pari che ha il sapore della<br />

vittoria. Per due volte infatti i ragazzi di<br />

Fonti si sono trovati in svantaggio e, per<br />

dipiù,sono staticostretti agiocare in dieci<br />

dalla mezz’ora del primo tempo, complice<br />

l’espulsione del portiere Piccolo.<br />

Eppure, grazie a una doppietta del sornioneFantin,<br />

ibiancorossisonoriuscitia<br />

raddrizzarelapartita.E,nelfinale,avrebbero<br />

potuto anche strappare i tre punti.<br />

Parte meglio la Sanvitese, ma al 7’, al<br />

primo vero affondo, il San Donà passa in<br />

vantaggio: cross di Bovo, Pavani s’incunea<br />

tra due difensori e, di testa, insacca<br />

alle spalle di Piccolo. La reazione della<br />

Sanvitese arriva al 16’: Fantin si libera in<br />

area e conclude in mezza girata, la difesa<br />

del Sandonà sbroglia a fatica. Al 27’ i padroni<br />

di casa sfiorano il raddoppio: cornerdiZuccon,colpoditestadiPerissinotto<br />

che sorvola la traversa.<br />

accordato dall’arbitro su di una<br />

presuntaostruzione aidannidell’attaccante<br />

Bianchini.<br />

Iniziodi ripresa e il San Martino<br />

addirittura pareggiava: calcio<br />

piazzato dalla sinistra di Faccioli,<br />

Blancuzzi non riusciva a intercettareiltraversonechearrivava<br />

sul secondo palo ad Antonova<br />

che non ci pensava due volte ad<br />

approfittare del regalo insaccando<br />

in rete. Da questo momento<br />

eraunforcingdellasquadrabiancoverde<br />

che creava una costante<br />

pressione sulla difesa un po’ traballante<br />

del San Martino. Clamorosa<br />

era l’occasione capitata al<br />

30’ quando dagli sviluppi di un<br />

traversone in area di Orlando<br />

perlaprontaconclusionediMonferrà,<br />

alla quale vi si opponeva il<br />

portiere con il corpo: la respinta<br />

era sui piedi di Tzanetakou che<br />

di sinistro mandava incredibilmente<br />

alto.<br />

SERIE D<br />

<strong>11</strong> FEBBRAIO 200 IX<br />

0<br />

1<br />

ESTE Ongarato Bianchi Salvato Dasoul<br />

(Agostini) Borriero Missaglia Costanti<br />

ni Bedin Viabnello Batttaglia (De Gior<br />

gi) Ligarotti Allenatore Turetta<br />

BELLUNO Santin Brustolon Peterle (No<br />

gar ) Cremasco Ganassin Ferronato<br />

De Mattia (Solagna) Mazzetto Trinchieri<br />

(Aliotta) Corbanese Roman Del Prete<br />

Allenatore Andreucci<br />

ARBITRO Rovida di Savona<br />

MARCATORE Nella ripresa al 13’ Roman<br />

Del Prete<br />

NOTE Ammoniti: De mattia Peterle Ferro<br />

nato e Dasoul Angoli: 4 3 per l Este<br />

Cristofoli ancora una volta è stato fra i migliori nelle file biancorosse<br />

Al 29’ arriva il pari della Sanvitese. A<br />

firmarlo è Fantin, bravo in mischia a districarsi<br />

tra i difensori sandonatesi e a<br />

battere Cionini. La gara si infiamma e, al<br />

31’, Pavani ha sui piedi la più clamorosa<br />

delleoccasioni,ma solodavantia Piccolo<br />

manda lapalla di poco a lato. Pochi istantidopolaSanviteserestaindieci.Marzocchella<br />

controlla forse con un braccio, poi<br />

serveinprofonditàPavani,chesipresentaatupertuconPiccoloinuscita.L’estremo<br />

difensore sanvitese travolge l’attaccante<br />

e l’arbitro estrae il rosso. Fonti è<br />

costretto a sostituire Beacco con il secondoportiereZanier.<br />

MaalloscadereilSan<br />

Donà torna in vantaggio: bella cavalcata<br />

sulla fascia di Biondo e Melani, cross al<br />

centro per Zuccon, che dal limite gira al<br />

volo e insacca all’incrocio dei pali. Sanvitese<br />

tramortita? Tutt’altro. Il secondo<br />

temposiapre,al5’,conilpareggiobianco-<br />

C A L C I O F E M M I N I L E<br />

SAN MARTINO<br />

TRASAGHIS<br />

2<br />

2<br />

SAN MARTINO Bonamini<br />

Ciman Contachin Baldin<br />

Zocca Salisburgo Bian<br />

chini Faccioli (dal 41’ della<br />

ripresa Lavagnoli) Antono<br />

va Dal Dosso Bevilacqua<br />

Allenatore Romano.<br />

TRASAGHIS Blancuzzi<br />

Martina (dal 23’ della ripre<br />

sa Temporin) Craighero<br />

Tzanetakou Del Pizzo<br />

Broili (dal 30’ della ripresa<br />

Monferr ) Domini Orlan<br />

do Vattolo Cucchiaro Pi<br />

va Allenatore Vissa<br />

ARBITRO Boschetti di<br />

Schio<br />

MARCATORI Al 3’ Cucchia<br />

ro al 1 ’ Martina al 3 ’<br />

Faccioli su rigore; nella ri<br />

presa al 3’ Antonova<br />

MONTECCHIO<br />

MONTEBELLUNA<br />

rosso: è ancora Fantin ad approfittare di<br />

unaclamorosadormitageneraledelladifesadelSanDonà.<br />

Colpassaredeiminuti<br />

è la Sanvitese a prendere progressivamenteilcontrollodel<br />

campo.IlSan Donà<br />

potrebbe subito tornare in vantaggio con<br />

un colpo di testa di Pavani. Poi reclama<br />

per un sospetto atterramento di Zuccon,<br />

punito dall’arbitro come simulazione.<br />

Ma per i padroni di casa è il canto del<br />

cigno. Così, al 34’, è la Sanvitese a rendersi<br />

pericolosa con Maiero, bravo a liberarsi<br />

sulla linea di fondo, Falanca però gli<br />

chiude lo specchio della porta. Sugli sviluppi<br />

dell’azione è Benetti per due volte<br />

a tentare senza fortuna la conclusione.<br />

Prima del triplice fischio, la Sanvitese ha<br />

ancoradueghiotteoccasioni:conunapunizione<br />

a girare di Garbini, poi è Maiero<br />

da solo a non inquadrare lo specchio della<br />

porta.<br />

Giovanni Monforte<br />

Trasaghis spreca troppo<br />

SERIE A2<br />

GRAPHISTUDIO<br />

ORISTANO<br />

3<br />

0<br />

GRAPHISTUDIO CAMPA-<br />

GNA Miani Schiavo Marchi<br />

Sedonati Del Mistro Colle<br />

Chiapolino (Pizzin) Delli Zot<br />

ti Menegon (Jos ) Paoletti<br />

(Carnielutti) Allenatore Az<br />

zani<br />

ATLETICO ORISTANO Spis<br />

su Marra Sotgiu Casu Gli<br />

no Giglio Atzor (Priola) Ser<br />

ra Fusciani Masia (Lugas)<br />

Deiana Allenatore Parato<br />

re<br />

ARBITRO Foscato di Venezia<br />

MARCATRICI Nella ripresa al<br />

10’ Paoletti al 45’ e al 46’ Jo<br />

s<br />

1<br />

0<br />

MONTECCHIO Posocco Aliberti Gandolfi<br />

Moro Ferrari Roverato Vallarsa Tresso (Mo<br />

dolo) Guerra Gallo (Tommasoni) Napoli<br />

(Montagnan) Allenatore Vittadello<br />

MONTEBELLUNA Cavarsan Moroni Furlanet<br />

to Ballardin Nicoletti Masiero Colmar Ca<br />

stro Bellio (Tessaro) Bez Frembong (Schia<br />

von) Rodato (Andrighetto) Allenatore Pasa<br />

ARBITRO Schiemin di Genova<br />

MARCATORE Al 6’ Guerra<br />

NOTE <strong>Giornata</strong> di sole terreno in buone condi<br />

zioni Spettatori 300 circa Ammoniti: Frem<br />

bong Napoli Montagnan Angoli: 3 3 Recu<br />

peri: 1’ e 4’<br />

UNION QUINTO<br />

VIRTUS VECOMP<br />

SAMBONIFACESE<br />

SACILESE<br />

Sarone, si complica<br />

la lotta per la salvezza<br />

SACILE. Pesante sconfitta<br />

interna per il Sarone, un<br />

risultato che complica ulteriormente<br />

il cammino della<br />

compagine pedemontana<br />

verso la salvezza.<br />

Va detto subito che lo 0-3<br />

finale è forse troppo pesante,<br />

soprattutto in considerazione<br />

dell’avvio di match,<br />

nel quale i biancorossi (ieri<br />

in maglia gialla) hanno creatoalmeno<br />

tre nitide occasioni<br />

da gol. La Domegliara,<br />

dal canto suo, vince senza<br />

incantare, contenendo nel<br />

primo tempo e sfruttando<br />

nella ripresa 6’ di follia dei<br />

padroni di casa, nei quali sono<br />

giunte le tre reti che hanno<br />

deciso l’incontro. De Pieri<br />

deve rinunciare alla coppia<br />

d’attacco titolare, Marino<br />

(infortunato) e Del Degan<br />

(squalificato). Assenze<br />

che alla fine si faranno sentire,<br />

soprattutto a causa dell’inconsistenza<br />

dei sostituti.<br />

Il tecnico pordenonese si<br />

affida a un 4-4-2, che diventerà<br />

4-3-3 nel momento migliore<br />

del Sarone, a metà<br />

della prima frazione di gioco.<br />

Successivamente l’allenatore<br />

biancorosso ritornerà<br />

al modulo iniziale.<br />

Vanoli (un passato in <strong>serie</strong>A<br />

con il Parma) opta invece<br />

per un 3-5-2 molto coperto,<br />

con l’ex Chievo Cossato e<br />

il brasiliano Pereira in<br />

avanti. La prima emozione<br />

la regala Pagnucco, con una<br />

violenta sassata dai venticinque<br />

metri che tocca la<br />

traversa ed esce. Sarà l’unico<br />

spunto del centrocampista<br />

locale, autore di una prova<br />

davvero inconsistente.<br />

Passano 2’ e Timothy si divora<br />

una grandissima opportunità,<br />

calciando all’altezza<br />

del dischetto del rigore. Al<br />

12’ Pedol scende bene lungo<br />

l’out di sinistra, scodella<br />

sul primo palo dove Faggian<br />

calcia al volo, costringendo<br />

Santin a compiere un<br />

autentico miracolo.<br />

In avvio di ripresa, è nuovamente<br />

il Sarone a rendersi<br />

pericoloso, con un colpo<br />

di testa di Pizzol su corner<br />

dalla sinistra. I biancorossi,<br />

fino a questo momento grintosi<br />

e ben messi in campo,<br />

perdono progressivamente<br />

la bussola, sino a quando la<br />

Domegliara passa in vantaggio.<br />

Corre il 23’, quando Girlanda<br />

calcia in porta sugli<br />

sviluppi di un corner, un difensore<br />

del Sarone tenta un<br />

disperato tentativo di salvataggio<br />

sulla linea, ma la palla<br />

entra comunque. Palla al<br />

centro, i veronesi la recuperano<br />

e con Pereira battono<br />

per la seconda volta Santin.<br />

Davvero bella la realizzazione<br />

del numero 10 ospite,<br />

che si gira al limite e supera<br />

l’estremo di casa con un tiro<br />

potente e preciso.Al 29’ Cossato<br />

chiude i conti, deviando<br />

in rete con un piattone<br />

destro un perfetto traversone<br />

dalla sinistra di Lucchini.<br />

Massimo Pighin<br />

Serie C: Fagagna fa soffrire la capolista Pasiano<br />

Ol3 senza scampo con una Pro Farra a forza 7<br />

1<br />

1<br />

SAMBONIFACESE Valenti<br />

ni 6 Casanova 6 5 P Sar<br />

zi 6 Donzella 6 5 Pimazzo<br />

ni 6 5 Beghin 6 Bellomi 6<br />

(Correzzola 5 5) Caobelli 6<br />

(Confetti6) Dimas 6 Porci<br />

no 5 5 (Vettoretto 6) Arma<br />

6 5 Allenatore Ottoni<br />

SACILESE Calligaro Fa<br />

loppa 6 Fantin Vecchia<br />

to 6 5 Pettarin 6 (Villotta<br />

sv) Artusi 6 Capalbo 6 5<br />

Bertagno 6 Cristofoli Fa<br />

vero 6 (Pllana sv) Kabine<br />

6 Allenatore De Agostini<br />

ARBITRO Bietolini di Firen<br />

ze 4 5<br />

MARCATORI Nella ripresa<br />

al ’ Fantin al 35’ Arma su<br />

rigore<br />

NOTE Espulso: Ottoni per<br />

proteste<br />

TRIESTE. La capolista Pasiano se la<br />

vede brutta con la Pro Fagagna, che va<br />

vicinoagiocareuntiromancinoalleprime<br />

della classe e a fare di conseguenza<br />

un favore alla Pro Farra. Alla fine, però,<br />

lepordenonesis’impongono3-1.Lecollinari<br />

passano in vantaggio con Grossutti<br />

e cullano a lungo la possibilità di fare il<br />

colpaccio, che viene disilluso dai centri<br />

di De Val, Sogaro e Toppan, oltre che da<br />

due espulsioni.<br />

La Pro Farra parte subito decisa e fa<br />

valere pienamente le sue qualità tecniche<br />

al cospetto dell’Ol3, battuto per 7-0 e<br />

castigatodaPodrecca(3),Scarel(2),Barbieri<br />

e Antoniol. Negli ultimi 10’ le goriziane<br />

vedono il portiere Lesizza e il difensore<br />

Russi scambiarsi i ruoli. Proprio<br />

quest’ultima compie l’unica parata<br />

del match nelle file farresi.<br />

I rimaneggiati Fortissimi, che terminano<br />

la gara in dieci, sbancano Gemona<br />

4-1. Vincitrici a segno con Del Fabbro,<br />

Pizzo, Romanelli dagli undici metri e<br />

Stasi, mentre la rete della bandiera del<br />

0<br />

2<br />

UNION QUINTO Marcato Micheletto Bit<br />

tante (Lanza) Martignon Zanardo Cervel<br />

lin Donato Brustolin (Visentin) Cominot<br />

to De Silvestro Niero Allenatore Pulin<br />

VIRTUS VECOMP Sonato Ferrari Ro<br />

meo Bortignon Saurin Lechthaler Pa<br />

van Dal Corso Galliazzo (Peroni) Lallo<br />

(Pizzini) Brighenti (Barilaro) Allenatore<br />

Fresco<br />

ARBITRO Fabbri di Ravenna<br />

MARCATORI Nella ripresa al 15’ Dal Cor<br />

so al 45’ Romeo<br />

NOTE Espulso: nella ripresa al 44’ Marca<br />

to per fallo da ultimo uomo<br />

SARONE<br />

DOMEGLIARA<br />

PESANTE SCONFITTA<br />

L’Eurotezze<br />

strappa lo 0-0<br />

sul campo della seconda<br />

Tre punti d’oro<br />

per il Belluno a Este<br />

e per la Virtus Vecomp<br />

in casa del Quinto<br />

Sale il Montecchio<br />

0<br />

3<br />

SARONE Cristin 5 5 Pozzo<br />

bon 6 Pedol 6 5 Pizzol<br />

5 5 Brescacin 6 Rigo 6 5<br />

Lella 5 Pagnucco 5 Fag<br />

gian 4 5 (Vendruscolo 5 5)<br />

Giacometti 5 (Ndiaye 5 5)<br />

Timothy 5 (Fiorot 5 5) Allenatore<br />

De Pieri<br />

DOMEGLIARA Santin 6 5<br />

Schena 6 Cailotto 6 5 Mai<br />

netti 6 Ghirlanda 6 5 To<br />

baldi 5 5 (Lucchini 6 5) Li<br />

ma 6 5 (Campagnolo sv)<br />

Migliorini 6 5 Cossato 6 5<br />

(Cariotti sv) Pereira 6 5 Lo<br />

renzini 65 Allenatore Va<br />

noli<br />

ARBITRO Cornero di Geno<br />

va 6<br />

MARCATORI Nella ripresa<br />

al 23’ Girlanda al 24’ Perei<br />

ra al 2 ’ Cossato<br />

NOTE Espulso: Lella<br />

Mazzonettoarrivanellebattuteconclusive<br />

per mano della rientrante Ceccutti.<br />

Come all’andata il Montebello Don Bosco<br />

e il Rivignano impattano per 0-0. Un<br />

tempoatesta traletriestine privediPicciani<br />

e orfane di Dragan strada facendo<br />

e le retrocesse dalla B, che nella ripresa<br />

fanno vedere le loro qualità e confermano<br />

di sentire la mancanza di una punta.<br />

Il Roiano Gretta Barcola segna per primo<br />

con Colino a metà del primo tempo,<br />

ma le padrone di casa dell’Udine replicanoconDessìeMacugliaecosìlaspuntano<br />

per 2-1. La Royal Cordovado è sempre<br />

con il naso avanti e la spunta per 3-2<br />

a Porcia, pur giocando gli ultimi venti<br />

minuti in nove a causa di due cartellini<br />

rossi. A premiarla, comunque, sono un<br />

autogol, un penalty di Rita Vendrame e<br />

uncentrodiTrifunjiagic, chelamettono<br />

al sicuro dalle stoccate purliliesi di Celotto<br />

e di Ros su rigore. Due le traverse<br />

colte dal Porcia. Turno di riposo per il<br />

San Gottardo, atteso giovedì dal recupero<br />

con la Royal Cordovado. (a.l.)


Sandro Andreolla, match winner nella partita di Sevegliano che ieri è valsa al Pordenone il sorpasso in vetta. A destra, un contrasto tra Pivetta e Francioni in Tamai-Itala (Foto Missinato)<br />

Terza categoria. Nel girone A perde l’imbattibilità il Maniagolibero. Rinviata Vajont-Arbese<br />

Vola il San Quirino di Codia<br />

Tripletta del bomber a Ramuscello: gialloblù a un punto dalla vetta<br />

RAMUSCELLESE<br />

SAN QUIRINO<br />

0<br />

3<br />

RAMUSCELLESE Salvador 5 5<br />

Zanello 6 Redigonda 5 5 Trevi<br />

san 6 (Ceron 5 5) Mior 6 (Fior 6)<br />

Pasut 5 5 Delle Vedove 6 Na<br />

dalin 6 (Perez 6)Sito 6 Zuccato<br />

6 M Nonis 6 All. Carnelutti<br />

SAN QUIRINO Furlan 6 D’Aron<br />

co 6 Attanasio 6 Martin 6 (Ter<br />

pin 6) Ongaro 6 (Bernardi 6) De<br />

Bortoli 6 Zanchetta 6 Vendru<br />

scolo 6 5 Codia Grizzo 6 5<br />

Manni 6 (Sadi 6) All.De Piero<br />

ARBITRO Variola di Pordenone<br />

5 5<br />

MARCATORI Al 3’ e al 3 ’ Co<br />

dia; nella ripresa al 43’ Codia<br />

NOTE Espulsi Redigonda Ceron<br />

e Pasut<br />

Sangiovannese, riscattata<br />

la sconfitta dell’andata<br />

SAN VITO. La Sangiovannese<br />

si riprende i tre punti<br />

persiall’andatacontrolaTilaventina,<br />

trovando la vittoria<br />

in extremis che vale un sensibile<br />

avvicinamento alla zona<br />

play-off. La formazione allenatadaFabioBrusinhailmerito<br />

di giocare un buon primo<br />

tempo nel quale già al 10’ riesce<br />

a sbloccare il risultato con<br />

DiGiovanni,lestoadapprofittare<br />

di una corta respinta di<br />

Cristante in azione di mischia<br />

susseguente a calcio d’angolo.<br />

La Tilaventina fatica a ingranare<br />

e solo nella ripresa<br />

riesce a trovare i ritmi giusti<br />

che mettono in una qualche<br />

difficoltà la formazione ospite.<br />

La pressione dei ragazzi di<br />

Santarossaècostanteesiconcretizza<br />

con la traversa colta<br />

da Francescutto con violento<br />

fendente dalla distanza.Il pareggio<br />

è solo rinviato e arriva<br />

al 37’ con Cinel che segna con<br />

una conclusione da circa quarantametrichesorprendeSavian.<br />

Subito dopo però la Sangiovannese<br />

sfiora il raddoppio<br />

con Ornella che si invola<br />

versola porta di Cristante, ma<br />

viene fermato proprio al mo-<br />

TILAVENTINA<br />

SANGIOVANNESE<br />

1<br />

2<br />

TILAVENTINA Cristante 5 5 Ci<br />

nel 6 5 Cesco 6 (Sbriz 6) Botta<br />

6 Gasparini 6 Praturlon 6 Roc<br />

ca 6 (Venier 6) Francescutto 6<br />

Sartori 6 E Luchin 6 (Cataldi 6)<br />

A Luchin 6 (Scafati 6) All San<br />

tarossa<br />

SANGIOVANNESE Savian 5 5<br />

Gaspari 6 5 M Colussi 6 Tito<br />

6 Carino 6 Nadalin 6 5 Bigai<br />

6 5 Amadori 6 (Rotondo 6) Di<br />

Giovanni 6 5 Teso 6 (Coan 6)<br />

Ornella 6 (Basile 6) All Brusin<br />

ARBITRO Simone di Pordenone<br />

5<br />

MARCATORI Al 10’ Di Giovan<br />

ni; nella ripresa al 3 ’ Cinel al<br />

4 ’ Nadalin<br />

GRAVIS<br />

MORSANO<br />

3<br />

1<br />

GRAVIS Martina Violin Peci<br />

le (Tomasella) Franceschi<br />

na Truant Trevisan Forna<br />

sier (Pagnucco) Leon (Duri<br />

gon) D’Andrea (Colussi) Pi<br />

sano Torres (Borgo) All. Ber<br />

ton<br />

MORSANO Barbazza Uaran<br />

M Nonis F Toneguzzo Tra<br />

canelli (Franzon) L Toneguz<br />

zo Moro (Bortolus) S No<br />

nis Bertolini Pauletto (Pella<br />

rini) Infanti All. Zanco<br />

ARBITRO Ponte di Maniago<br />

MARCATORI Al 3’ e al 40’<br />

D’Andrea al 6’ Infanti; nella<br />

ripresa al 44’ D’Andrea<br />

Calcio a 5 Figc. I coltellinai si aggiudicano la supersfida con L’Ambiente, decisivo il portiere. Pareggia il Friul team<br />

Spadotto eroe del Maniago nel derby<br />

Nella <strong>serie</strong> C Figc di calcio a<br />

cinque, il Maniago si è aggiudicato<br />

il sentito derby con L’Ambiente<br />

Pordenone, mentre il<br />

Friul team ha pareggiato 5-5 allo<br />

scadere con la Partenope<br />

Monfalcone.<br />

La supersfida. Spadotto,<br />

che serata! Tornato titolare tra<br />

i pali, l’estremo difensore del<br />

Maniago ha trascinato i suoi allavittoria,parandotuttiinumerosi<br />

palloni che i pordenonesi<br />

hannoindirizzatoversolospecchio<br />

della porta. Dal canto loro<br />

i compagni pedemontani hanno<br />

capitalizzato a dovere in<br />

avanti,passandoin doppiovantaggio<br />

nei primi minuti. Al 3’<br />

Sandrin, rubando il tempo a<br />

Calcio. In <strong>serie</strong> D Tamai e Sacilese pareggiano e si lamentano con gli arbitri<br />

SESTO AL REGHENA. Il San Quirino vince<br />

econvinceincasadiunaRamuscellesevolenterosa,<br />

ottiene la sesta vittoria consecutiva e sale<br />

amenounodallacapolistaManiagolibero,contemporaneamente<br />

battuta in casa a sorpresa<br />

dalla Purliliese: prima sconfitta stagionale per<br />

i coltellinai. La compagine gialloblù di Giuseppe<br />

De Piero ha il merito di sbloccare immediatamente<br />

il risultato grazie a Cristian Codia, l’attaccante<br />

rientrato dopo un lungo infortunio<br />

che in questa prima parte del girone di ritorno<br />

sistadimostrandodecisivo.Al3’lapuntaraccoglie<br />

in area un perfetto servizio rasoterra di<br />

Vendruscolo. L’immediato svantaggio mette in<br />

difficoltà i neroverdi padroni di casa, che non<br />

si dimostrano in grado di costruire in fase d’attacco<br />

situazioni di vero pericolo per Furlan. Il<br />

San Quirino controlla la gara con sicurezza, com’è<br />

sua abitudine in quest’ultimo periodo, riservandosi<br />

sempre la possibilità di pungere in<br />

avanti sfruttando la velocità di Manni e l’esperienzadi<br />

Codia. Lapunta di Giuseppe De Piero<br />

mento della conclusione a tu<br />

pertuconl’estremodifensore<br />

di casa. La formazione gialloblù<br />

riesce però a trovare il<br />

gol-vittoria proprio nei minuti<br />

di recupero con un’azione<br />

identica a quella che aveva<br />

portato al primo vantaggio. Al<br />

48’ Nadalin spinge in rete un<br />

pallone che in situazione di<br />

mischianonerastatotrattenuto<br />

da Cristante.<br />

Pierasco, si è infilato in area<br />

dalla sinistra, riuscendo ad anticipare<br />

Peruz in uscita e a servire<br />

Ouadii Bounafaa, che ha<br />

segnato nella porta sguarnita.<br />

Poi, al 4’, Sartor si è inventato<br />

una gran punizione dal limite<br />

dell’area.La reazione de L’Ambiente<br />

non si è fatta attendere,<br />

ma al 5’ Spadotto si è tuffato rapidosullaconclusionediCariddi,<br />

ripetendosi poi al 9’ sullo<br />

stesso giocatore e su Dolfo. Al<br />

18’ Pacella ha accorciato le distanze<br />

con una conclusione potente<br />

su buco centrale della difesa<br />

maniaghese, ma al 20’ il<br />

portiere pedemontano gli ha<br />

negato il bis. Al 21’ ancora SpadottohadovutochiuderesuPie<br />

SPORT PORDENONE<br />

Fabio Brusin (all. Sangiovannese)<br />

PORDENONE. L’Afp Villanova<br />

si aggiudica il derby<br />

cittadino con il Don Bosco, al<br />

termine di una gara combattuta<br />

che rilancia la compagine<br />

di Vincenzo marrone in<br />

chiave Play-off. La formazione<br />

di casa, guidata da Massimo<br />

Segafreddo, a dispetto di<br />

una situazione di classifica<br />

che parla da sè, ha mostrato<br />

rasco liberato da un errore di<br />

Del Ben. Nonostante i numerosi<br />

falli il duo arbitrale Stefanutti<br />

e Porcu dirigeva con polso<br />

energico, e al 30’ Dolfo ha calciato<br />

fuori il tiro libero guadagnato<br />

per fallo di Ouadii. Nella<br />

ripresailManiagohatenutoduro<br />

nei primi minuti. Dolfo al 5’,<br />

Cariddi al 6’, Pierasco con una<br />

bellagirataall’<strong>11</strong>’,Barchittasolo<br />

in area per ben due volte al<br />

13’ e 14’: tutte conclusioni neutralizzatedaSpadotto.Eal14’il<br />

tris maniaghese: Del Ben dal<br />

corner ha servito Introvigne, il<br />

cuitiro ha trovato un Peruz non<br />

impeccabile sul primo palo. Al<br />

23’l’unicaincertezzadelportiere<br />

biancoverde, che ha lasciato<br />

LUNED <strong>11</strong> FEBBRAIO 200 C e mail: pordenone@messaggeroveneto it<br />

realizza il suo secondo gol di giornata al 37’,<br />

concretizzando un’azione che ripete in fotocopia<br />

quella del vantaggio in apertura di tempo. I<br />

padronidicasaprovanoareagireconunapunizione<br />

di Mior che esce di poco a lato.<br />

Nella ripresa il tema tattico della gara non<br />

muta, con i padroni di casa che nel tentativo di<br />

accorciareledistanzevannoasbattereinesorabilemte<br />

contro il muro difensivo del San Quirino<br />

(che vanta la miglior difesa del torneo). I<br />

ragazzi di Carnelutti si rendono minacciosi solo<br />

con qualche conclusione dalla distanza che<br />

non crea mai grossi problemi a Furlan. In chiusura<br />

Codia chiude lagara raccogliendo, daperfetto<br />

uomo d’area, una corta respinta di Salvador.<br />

Nellagiornata in cui Maniagoliberoperde la<br />

sua imbattibilità, si segnala anche il rinvio del<br />

derby tra Vajont e Arbese/Graphistudio (la gara<br />

sarà recupertata già mercoledì 13), per la<br />

momentanea indisponibilità del campo.<br />

Maurizio Capobianco<br />

ODAS<br />

VISINALE<br />

0<br />

3<br />

ODAS Chiarello Mo Nimis<br />

(Pomponio) Quartucci Muc<br />

cin (Galante) Piasentin Mi Ni<br />

mis Pusceddu Testolin Cam<br />

biaghi (Comparin) Facchina<br />

Sandri (Pippo) All. Panarese<br />

VISINALE Carbonera Bonat<br />

Tellan Bottos (Pivetta) De Ni<br />

col Palushaj (Vettorello) Man<br />

tellato (Moretti) Corni (Ciurlet<br />

ti) Basso Santarossa Bruzza<br />

no (Buzzi) All. Brunzin<br />

ARBITRO Clemente di Mania<br />

go<br />

MARCATORI Al 1 ’ e al 23’ Bruz<br />

zano; nella ripresa al 43’ Pivet<br />

ta<br />

a tratti buon gioco, costruendo<br />

diversa occasioni da rete.<br />

E’ proprio la compagine di<br />

casa a trovare per prima il<br />

vantaggio all’<strong>11</strong>’ con Peruch,<br />

abileasfruttareun’indecisione<br />

in uscita di Pirtali. Lo<br />

svantaggio scuote il Villanova<br />

che si riversa in avanti alla<br />

ricerca del pareggio, raggiunto<br />

puntualmente al 21’<br />

Cristian Codia (San Quirino)<br />

grazie a Mella che di testa<br />

corregge in rete un centro<br />

dalla sinistra di Pupulin. Il<br />

Don Bosco rimane attivo in<br />

avanti e al 24’ una conclusione<br />

di Favret esce di poco,<br />

mentre due minuti più tardi<br />

èMioasprecaredabuonaposizionecalciando<br />

oltre latraversa.<br />

Un minuto dopo però<br />

il Villanova riesce a capovol-<br />

I neroverdi espugnano Sevegliano e scavalcano la Manzanese in vetta all’Eccellenza<br />

Pordenone, sorpasso compiuto<br />

IlPordenonepuò festeggiare.<br />

La squadra cittadina ha scavalcato<br />

in vetta alla classifica d’Eccellenza<br />

la Manzanese, fermata<br />

sul pari dal Monfalcone. I neroverdi<br />

hanno vinto l’ottava partita<br />

consecutiva a Sevegliano grazie<br />

a un gol del solito Andreolla,<br />

“vendicandosi” così della sconfitta<br />

patita a dicembre nella semifinale<br />

di coppa Italia, quando<br />

il portiere gialloblù Conchione<br />

negò in numerose circostanze il<br />

golai “ramarri”. Campaner esoci,<br />

dunque, primi in classifica<br />

con un punto di vantaggio sugli<br />

orange. Sognare in grande, ora,<br />

è davvero lecito.<br />

Salendo in <strong>serie</strong> D, invece,<br />

nessuna vittoria per le squadre<br />

provinciali. E’ stata più che al-<br />

GIRONE B<br />

Unione Smt a segno<br />

Limpida affermazione contro il Cormor<br />

Confermati i recenti progressi nel gioco<br />

SEQUALS. L’Unione<br />

Smttornaalla vittoriacasalingae<br />

lofanelmiglioredei<br />

modi, superando brillantemente<br />

l’ostacolo Cormor,<br />

dimostratosi ieri fin troppo<br />

arrendevole. La pressione<br />

dei padroni di casa nel primo<br />

tempo si concretizza al<br />

20’ con Bozzer, che nel cuoredell’areacolpisceabotta<br />

sicura, ma la palla esce di<br />

un soffio. Cinque minuti<br />

più tardi il palo nega a Della<br />

Vedova la gioia del gol.<br />

Anche nella ripresa il tema<br />

tattico della gara non cambia,conipadronidicasacostantemente<br />

impegnati a<br />

cercare il vantaggio. Il premio<br />

per gli sforzi profusi<br />

MANIAGOLIBERO<br />

PURLILIESE<br />

gere il risultato ancora con<br />

Mella, bravo a girare in gol<br />

dal limite un pallone servitogli<br />

da Bortolussi. Il tempo si<br />

chiude con il Don Bosco in<br />

avanti, pericoloso due volte,<br />

al 30 e al 43’, con Brusadin e<br />

Ragagnin. In apertura di ripresaPirtalichiude<br />

in uscita<br />

anticipando Izzo lanciato a<br />

rete.Dopoun’occasionefalli-<br />

1<br />

2<br />

MANIAGOLIBERO Pivetta Iodi<br />

ce Di Chiara (Brandolisio) I Di<br />

Bon (Mongiat) Corradi Brus<br />

satto Antonini (Latini) Cristofo<br />

li Martinel M Di Bon Del Ben<br />

All. Sfreddo<br />

PURLILIESE Bucciol Moran<br />

din Batoma M Perin Brusa<br />

din (Caligo) De Bartolo Nadal<br />

Turrin Lucito Taiariol Gerolin<br />

(Segato) All. Bravin<br />

ARBITRO Pivetta di Pordenone<br />

MARCATORI Al 32’ Lucito; nella<br />

ripresa al 24’ Turrin al 31’ Cri<br />

stofoli<br />

NOTEEspulsi Brusadin e Moran<br />

din allontanato Bravin<br />

dall’undici di Silvano Conte<br />

giunge al 24’ con Marcuzzi,<br />

alla sua prima rete stagionale,<br />

che sfrutta un suggerimento<br />

in profondità di<br />

Varnerin. Il gol del vantaggio<br />

annichilisce definitivamente<br />

le velleità di rimonta<br />

della formazione ospite,<br />

che si fa viva dalle parti di<br />

Martina solo con un paio di<br />

innocue conclusioni dalla<br />

distanza.Nelfinalelapartitavienechiusaal42’da<br />

una<br />

granconclusione dal limite<br />

di Varnerin, ben servito da<br />

Cristofolieal47’daunapregevole<br />

iniziativa personale<br />

di Chieu che realizza entrando<br />

in area dalla sinistra.<br />

RICR. MANIAGO<br />

REAL CASTELLANA<br />

0<br />

0<br />

RICREATORIO MANIAGO Car<br />

lotto 6 Stefani 6 Bonesso 6<br />

Gattel 6 Baccari 6 Anastasi 6<br />

Franceschina 6 (A Bortolotto<br />

s v ) Paroni 6 (O De Biasio<br />

s v ) Pellegrinuzzi 6 Barbazza<br />

6 5 M Bortolotto 6 All Lasca<br />

la<br />

REAL CASTELLANA Chiarot<br />

tion 6 Zanin 6 Zilli 6 F Ius 6 5<br />

(Sellan s v ) Latte 6 5 Gerola<br />

mi 6 D’Andrea 6 Mior 6 N Pi<br />

ghin 6 (O Ius s v ) Lazzer 6<br />

Mullaj6 (Raccanelli s v ) All Pit<br />

ton<br />

ARBITRO Casagrande di Porde<br />

none 6<br />

ta da Da Ros, il Villanova trova<br />

la terza rete con Del Bel<br />

Belluz che supera Fellet in<br />

uscita. Encomiabile lo sforzo<br />

nelfinaledapartedeipadroni<br />

di casa per cercare di ridurrelosvantaggio,malapunizione<br />

di Paviotti al 30’ finiscealatodipochissimo,mentre<br />

in chiusura un pallonetto<br />

di Puiatti si spegne sul palo.<br />

UNIONE SMT<br />

CORMOR<br />

RAGOGNA<br />

ARZINO<br />

3<br />

0<br />

UNIONE SMT Martina 6 Lizier<br />

6 A D’Agnolo 6 (Cristofoli<br />

6 5) Pinzana 6 5 Del Toso 6<br />

Zilli 6 Chieu 6 Varnerin 6 Del<br />

la Vedova 6 (S D’Agnolo 6)<br />

Bozzer 6 Agosti 6) Marcuzzi<br />

6 5 All Conte<br />

CORMOR Del Giudice 5 5 De<br />

Cecco 6 Serra 6 Rissottello<br />

6 Bisaro 6 Moretto 6 Meldra<br />

6 Rusca 5 5 Mariani 6 Sanvi<br />

6 Lentini 6 (Caccavalle 6) All<br />

Talotti<br />

ARBITRO Giordano di Udine<br />

MARCATORI Nella ripresa al<br />

24’ Marcuzzi al 42’ Varnerin<br />

al 4 ’ Chieu<br />

NOTE Espulso Rusca<br />

6<br />

0<br />

RAGOGNA Bortoluzzi 6 (Zanette 6)<br />

Corvolfi 6 5 Cabai 6 5 Monutti 6<br />

Paravano 6 (F Toffolini 6) Cam<br />

peis 6 (Comici 6) Zardi 6 De Gioia<br />

E Toffolini Tomasini 6 De<br />

Colle 6 (Narduzzi 6) All Leonra<br />

duzzi<br />

ARZINO Dorigo 5 5 (Leon 5 5)<br />

Grossi 5 5 Bersan 5 5 (De Giorgi<br />

s v ) Clemente 5 5 Casagrande<br />

5 5 (De Monte s v ) Foschiatto<br />

5 5 Persello 5 5 (Coletti s v ) Bel<br />

trame 5 5 Di Gleria 5 5 Floreani<br />

5 5 (Di Marino s v ) Bincoletto 5 5<br />

All. De Monte<br />

ARBITRO Cattani di Tolmezzo 5 5<br />

MARCATORI Al 14’ E Toffolini su<br />

rigore; nella ripresa al ’ e al 12’<br />

De Gioia al 14’ E Toffolini al 16’<br />

Corvolfi al 42’ Cabai<br />

DON BOSCO<br />

AFP VILLANOVA<br />

In pochi al “Granzotto”, è polemica<br />

SACILE. A una settimana<br />

dalla Fis Master cup, l'appuntamento<br />

iridato in programma<br />

sulle nevi del Piancavallo,<br />

gli organizzatori dello Sci<br />

club Sacile hanno fatto le prove<br />

generali nella località sciistica<br />

avianese con la 37ª edizione<br />

del Trofeo Granzotto.<br />

Un'edizione baciata dal bel<br />

tempo, ma che ha visto sulla<br />

pistadel Saucsolounasettantina<br />

di sciatori invece dei 150<br />

degli anni precedenti.<br />

«Ci dispiace molto – ha dichiaratoFrancoPessot,presidente<br />

dello Sci club Sacile –<br />

aver visto così poca gente alla<br />

piùanticagaradelcalendario<br />

regionale, soprattutto nella<br />

categoria Master. Esprimia-<br />

tro una domenica all’insegna<br />

delle polemiche nei confronti<br />

degli arbitri. Il direttore di gara<br />

di Tamai-Itala (partita terminataconlavittoria<br />

per3-0 deibiancazzurri)haconcessoduepenalty<br />

a dir poco generosi ai goriziani;<br />

la “giacchetta nera” di Sambonifacese-Sacilese<br />

(sfida conclusasi<br />

con il risultato di 1-1) ha<br />

“regalato” un rigore ai veronesi<br />

parso ai più inesistente. Anche<br />

per colpa degli arbitri, le pordenonesi<br />

più accreditate ai playoff<br />

non sono riuscite a compiere<br />

un passo in avanti.<br />

Se il pari della Sacilese ha il<br />

sapore della beffa, di ben altra<br />

consistenza è quello strappato<br />

dalla Sanvitese a San Donà. In<br />

dieciperoltreun’ora–espulsoil<br />

La compagine di mister Marrone fa sua la stracittadina sul campo di un Don Bosco particolarmente combattivo<br />

Villanova, primo successo dell’anno<br />

proseguire verso la porta una<br />

rimessa laterale battuta troppo<br />

lunga da Pierasco:il pallone ha<br />

sbattuto sul palo, giungendo al<br />

liberissimo Dolfo che, da solo,<br />

ha però calciato a lato. Ancora<br />

una chiusura di Spadotto su<br />

Barchitta al 31’ e poi, insieme,<br />

le squadre hanno cenato insieme<br />

nell’oramai tradizionale<br />

“quarto tempo”.<br />

Qui San Vito. Grande prova<br />

casalinga del Friul team, abile<br />

a rimontare il risultato sulla<br />

Partenope. Sotto 2-0, gli arancioneri<br />

hanno pareggiato con<br />

una doppietta del bomber Costa,<br />

salvo poi nella ripresa tornare<br />

sotto 2-3. La doppietta di<br />

Botter ha portato poii sanvitesi<br />

avanti, fino al nuovo vantaggio<br />

cantierino e al pareggio finale,<br />

nell’ultimo minuto di recupero,<br />

firmato ancora da Botter.<br />

Gli altri risultati. Gravo-Five<br />

a side 4-3, Futsal-Brn 3-5,<br />

Poggio-Lignano 3-2, Torriana-<br />

Palmanova 6-1, Gold feet-Turriachese<br />

4-2, Grumo-Grado rinviata<br />

al 20 febbraio.<br />

La classifica. Grado* 48<br />

punti, Torriana 41, Lignano,<br />

Brn, Partenope* 39, Gravo 34,<br />

Pordenone 33, Five a side 31,<br />

Maniago30,Palmanova28,Turriachese<br />

23, Gold feet* 22, Poggio<br />

19, Futsal 18, Friul team 13,<br />

Grumo*, Clark 9 (* una partita<br />

in meno).<br />

Davide Francescutti<br />

SCI<br />

mo la nostra amarezza per la<br />

totaleassenzadelclubdell'AltoFriuli,maancheperlascarsa<br />

partecipazione degli stessi<br />

atleti pordenonesi. Il tutto<br />

mentre il Piancavallo sta offrendo<br />

il meglio di sé, con impiantirinnovatienuove<br />

piste.<br />

SivedecheilSaucha“spaventato”<br />

qualcuno». Delusione<br />

per la scarsa partecipazione<br />

condivisa al momento delle<br />

premiazionidalvicepresidenteregionaledellaFisiTancredi<br />

Del Mestre e dal direttore<br />

del polo del Piancavallo Enzo<br />

Sima. E pensare che la gara,<br />

uno slalom gigante valido per<br />

i campionati regionali giovani/seniores,<br />

era stata aperta<br />

dadue apripista dieccezione,<br />

portiere Piccolo dopo solo un<br />

quarto d’ora di gioco – i biancorossi<br />

sonoriusciti a portare a casa<br />

un punto d’oro al cospetto di<br />

una pericolante grazie alla doppietta<br />

di Maurizio Fantin, che<br />

hafinalmentetrovatolasuadefinitivaconsacrazione.Piange,infine,<br />

il Sarone. Sconfitta in casa<br />

nel giro di 6’ dal Domegliara, la<br />

compagine di De Pieri è scivolata<br />

al penultimo posto in seguito<br />

anche alla vittoria del Montecchio<br />

sul Montebelluna. Altra notanegativaper<br />

i pedemontani,il<br />

fanalino di coda Rivignano ha<br />

vinto a Jesolo: se vogliono rimanere<br />

in categoria, i biancorossi<br />

devono per forza cambiare marcia.<br />

Alberto Bertolotto<br />

1<br />

3<br />

DON BOSCO Fellet 5 5 Anoma<br />

6 5 Zoia 5 5 (Castanetto 6) Colla<br />

6 (Paviotti 6 5) Favret 6 5 Coraz<br />

za 6 Ragagnin 6 Benedet 6 Izzo<br />

6 (Frappola 6) Mio 6 Peruch 6<br />

(Brusadin 6 5) All Segafreddo<br />

AFP VILLANOVA Pirtali 6 Turchet<br />

6 5 Valente 6 Bortolussi 6 5 Sut<br />

to 6 Pietrobon 6 5 Mascherin<br />

5 5 (Da Ros 6 5) Pupulin 6 Mella<br />

(Puiatti 5 5) Del Bel Belluz 6<br />

Furlan 6 (Consalvo 6) All Marro<br />

ne<br />

ARBITRO Colussi di Pordenone<br />

6<br />

MARCATORI All’<strong>11</strong>’ Peruch al<br />

21’ e al 2 ’ Mella; nella ripresa al<br />

1 ’ Del Bel Belluz<br />

Ana Jelusic e Tanja Poutiainen,<br />

protagoniste dell'attuale<br />

Coppa del Mondo femminile.<br />

Perlacronaca,il37º Trofeo<br />

Angelico Granzotto a squadre<br />

èstatovintodalloScPordenone<br />

davanti allo Sci Cai XXX<br />

Ottobre e allo Sc Alpe 2000.<br />

Questi i titoli regionali individuali:<br />

negli Aspiranti a VeronicaTence(Mladina)eMichele<br />

Messidoro (Sc 70), negli Juniores<br />

a Alice Appierto (Sc<br />

Pordenone) e Daniele Fregolent<br />

(Sc Pordenone), nei Seniores<br />

a Marika Foti (Sc Pordenone)eDavideLimongi(ScPordenone).Vincitoreassoluto<br />

della prova maschile è stato<br />

Ernesto Furetti, tesserato<br />

con lo Sci Club Aetna.


20 LUNEDI’<br />

<strong>11</strong> febbraio <strong>2008</strong><br />

Dopo un primo tempo di ottimo spessore<br />

arrivano i gol di Dal Corso e Romeo<br />

Espulso nel finale anche il portiere Marcato<br />

SPORT<br />

CALCIO SERIE D<br />

L’Union Quinto si è battuta fino all’ultimo minuto, ma è stata sfortunata<br />

Contro la Virtus Verona finisce male, ma il risultato non dice la verità su un match vibrante e sfortunato<br />

Quinto, sconfitta con onore<br />

Una distrazione e un rigore, ma il cuore non manca<br />

QUINTO. Union quinto sconfitto dall’undici veronese<br />

Virtus Vecomp: un contropiede e un rigore hanno decisamente<br />

reso molto rotondo il risultato finale. I locali devono<br />

rimproverarsi qualche disattenzione di troppo, specie<br />

in fase difensiva: Michieletto lascia libero al centro un<br />

Dal Corso che arriva in tuffo a insaccare: Martignon si<br />

trova impreparato come ultimo uomo, palla tra i piedi e<br />

attaccante davanti, perde palla lasciando a Marcato l’arduo<br />

compito di «rimediare» atterrando l’attaccante prima<br />

che batta a rete indisturbato. Altro di diverso dal risultato<br />

splende nei locali.<br />

La partita viene infatti affrontata<br />

con determinazione,<br />

testa bassa, umiltà e tanto<br />

cuore. Ognuno, nel bene o nell’errore,<br />

ha dato tutto. L’immagine<br />

che può testimoniarne<br />

è Martignon appeso alla rete<br />

della porta della propria<br />

squadra, che non alza la testa<br />

e rimane a meditare sulla palla<br />

regalata e sull’espulsione<br />

del suo portiere. Guardando<br />

alla classifica, l’Union resta<br />

sempre nel limbo in cui già<br />

da tempo si trova, tra playoff<br />

e playout, in continua bagarre<br />

con le «solite» compagne di<br />

viaggio.<br />

La partita: locali in campo<br />

molto compatti, squadra corta<br />

e alta, difensori fin da subito<br />

ben allineati. Al 7’ Cominotto<br />

testa la presa di Sonato,<br />

cercando la porta dai trenta<br />

metri, palla tesa e di facile<br />

presa. Un minuto dopo Zanardo<br />

riprova a sorprendere tutti<br />

con una ribattuta di prima<br />

su una palla che sbucava dall’area<br />

ospite, Sonato si ripete.<br />

Al 10’ pt Romeo si infila tra i<br />

difensori locali e batte forte a<br />

rete: Bittante, temerario, si distende<br />

a terra chiudendo lo<br />

specchio. 12’ pt Niero in percussione<br />

sulla fascia sinistra<br />

si spinge fino all’area grande<br />

avversaria, entra in dribbling<br />

su Bortignon, che di<br />

rimpallo salva in corner. Virtus<br />

Vecomp veloce nelle ripartenze,<br />

spinge come non<br />

mai sulla fascia sinistra grazie<br />

a Lallo, facendo sì che l’Union<br />

non si scopra più in quella<br />

zona e dirottando la mag-<br />

SANDONA’<br />

SANVITESE<br />

UNION QUINTO<br />

VIRTUS VECOMP<br />

UNION QUINTO: Marcato, Michieletto, Bittante<br />

(45’ st Fiorin), Martignon, Zanardo, Cervellin,<br />

Donato, Brustolin (26’ st Visentin), Cominotto,<br />

De Silvestro, Niero.<br />

Allenatore: Franco Pulin.<br />

VIRTUS VECOMP VR: Sonato, Ferrari, Romeo,<br />

Bortignon, Saorin, Lechthaler, Pavan, Dal Corso,<br />

Galliazzo (46’ st Peroni), Lallo (36’ st Pizzini),<br />

Brighenti (12’ st Barilaro).<br />

Allenatore: Luigi Fresco.<br />

ARBITRO: Michael Fabbri di di Ravenna, coadiuvato<br />

da i guardalinee Stefano Andreoli e Fabrizio<br />

Tamburini.<br />

RETI: 25’ st Dal Corso, 46’ st Romeo (rigore).<br />

NOTE: espulso Marcato al 45’ st per uscita fallosa<br />

sull’ultimo uomo. Ammoniti Brustolin, Romeo,<br />

Michieletto, Lechthaler, De Silvestro, Ferrari.<br />

Spettatori 250 circa, scarsa rappresentanza<br />

della tifoseria ospite.<br />

SANDONA’ : Cionini, Melani, Perissinotto, Bravo,<br />

Bagarollo, Falanca (28’ s.t. Conti), Zuccon,<br />

Biondo, Pavani (44’ s.t. Lorecchio), Marzocchella,<br />

Bovo (25’ s.t. Fanelli). Allenatore: Bellucci.<br />

SANVITESE : Piccolo, Dalla Bona, Rossi, Pavan,<br />

Garbini, Barbini, Cester (33’ s.t. Maiero),<br />

Beacco (33’ p.t. Zanier), Fantin, Wekouri (13’<br />

s.t. Benetti), Nadarevic. Allenatore: Fonti.<br />

ARBITRO: Quitadamo di Modena.<br />

RETI: 7’ p.t. Pavani, 29’ p.t. e 5’ s.t. Fantin, 44’<br />

p.t. Zuccon.<br />

NOTE: Espulso al 31’ p.t. Piccolo per gioco falloso.<br />

Ammoniti Marzocchella, Pavan, Bovo,<br />

Zuccon, Biondo e Barbini.<br />

gior parte delle palle sulla destra.<br />

Al 23’ pt fuorigioco netto di<br />

Galliazzo e Brighenti in area<br />

locale, non ravvisato dal guardialinee:<br />

Marcato impotente<br />

davanti ai due uomini, assiste<br />

al tiro di Galliazzo sopra<br />

alla traversa. 25’ pt De Silvestro<br />

cerca di prima il secondo<br />

palo, sfiorandolo di poco. Tre<br />

punizioni di seguito battute<br />

dal mancino De Silvestro, l’ultima<br />

a tagliare tutta l’area<br />

piccola, senza una deviazione<br />

vincente. 45’ pt altro brivido<br />

per i locali, Brighenti salta altissimo<br />

sopra tutti e prende<br />

male la palla di testa, spedendola<br />

però fuori dietro a Marcato.<br />

Secondo tempo all’insegna<br />

di Cominotto: 5’ st si libera<br />

in area avversaria, mette a<br />

Donato, anticipato di poco; 9’<br />

st, sempre Cominotto servito<br />

in area piccola da Michieletto,<br />

tira velocemente come viene,<br />

porta salvata da Ferrari<br />

in scivolata. 14’ st è sempre<br />

lui: stavolta tira in diagonale<br />

facendo passare la palla sotto<br />

le gambe del portiere; Romeo<br />

stavolta devia fuori in extremis.<br />

Al 25’ st gli ospiti vanno<br />

via in fascia, Pavan crossa<br />

dentro e Dal Corso, solo solo,<br />

segna in tuffo. L’Union non ci<br />

sta, prova il tutto per tutto,<br />

crea, spinge e tira da tutte le<br />

posizioni. Al 45’ st Martignon<br />

regala una palla agli ospiti:<br />

Marcato esce sull’uomo e viene<br />

espulso. Romeo realizza il<br />

gol per la sua amata squadra<br />

veronese.<br />

(Luca Pizzolato)<br />

2<br />

2<br />

0<br />

2<br />

Marcato, finale con espulsione per lui.<br />

Marcato 6: l’espulsione non compromette<br />

la buona prova; Michieletto 5,5: lascia<br />

libero Dal Corso nella prima rete; Bittante<br />

6,5: carattere e grinta (45’ st Fiorin 7: respinge<br />

appena entrato il rigore del secondo<br />

gol; Martignon 5: l’espulsione di Marcato<br />

è «opera» sua; Zanardo 5,5: troppo legato<br />

alla posizione; Cervellin 6: tiene bene; Donato<br />

6: difensore aggiunto a sx; Brustolin<br />

5: si perde in dribbling funambolici (26’ st<br />

Visentin 6,5: venti minuti di spauracchio<br />

per gli avversari); Cominotto 7: sfortunato,<br />

un grattacapo per i difensori per velocità<br />

e abilità tecnica; De Silvestro 6,5:<br />

sempre raddoppiato, trova spazi importanti;<br />

Niero 6: buono in fascia sinistra. (lu. pi.)<br />

CHIOGGIA SOTTOMARINA<br />

EUROTEZZE<br />

CHIOGGIA SOTTOMARINA: Di Leo, Pozza, Lazzarini,<br />

A. Boscolo 10 (26’st. Rostirolla), Alb.<br />

Ballarin, Parise, M. Boscolo, Ale. Ballarin, Ferretti,<br />

De Capua (36’pt. Rizzi), Vianello. A disposizione:<br />

Tiozzo, Riccardi, Vido, Romero, C. Boscolo.<br />

Allenatore: Dal Bianco.<br />

EUROTEZZE: Malosso, Rossato, Canacci, Sadocco,<br />

Bianchini, Camara (37’st. Peruzzo), Pettinà<br />

(35’st. Tronchin), Pozzi (12’st. Ciscato),<br />

Campagnolo, Limonato, Zane. A disposizione:<br />

Urban, De Pretto, Bisinella, Carlotto. Allenatore:<br />

Cunico.<br />

ARBITRO: Pasqua di Tivoli.<br />

NOTE: ammoniti Pozza, Canacci, Bianchini.<br />

Spettatori: 1050 circa. Recupero: 2’ e 5’.<br />

0<br />

0<br />

CITTA’ DI JESOLO<br />

RIVIGNANO<br />

SPOGLIATOI<br />

Pulin sereno<br />

«Le abbiamo<br />

tentate tutte»<br />

QUINTO. Dopo le ultime<br />

esternazioni del presidente<br />

dell’Union, Pizziolo, riguardo<br />

l’impegno dei giocatori in<br />

campo, stavolta i locali non<br />

hanno di che rimproverarsi<br />

quanto al carattere mostrato<br />

nei novanta minuti. Sconfitti<br />

a testa alta, rammarico per le<br />

due reti prese e le occasioni<br />

non finalizzate e salvate sulla<br />

linea di porta dalla difesa veronese,<br />

Marcato espulso, ma<br />

ampiamente promossi per il<br />

«cuore» messo in campo. Mister<br />

Franco Pulin promuove i<br />

suoi giocatori: «Una partita<br />

giocata spingendo, un primo<br />

tempo costruito passo passo<br />

con ottime giocate, non abbiamo<br />

lasciato nulla di intentato.<br />

Secondo tempo con disattenzioni<br />

ma anche altrettante<br />

ottime azioni dei miei giocatori,<br />

stavamo cercando il gol,<br />

due volte Cominotto è stato<br />

sfortunato, la palla è stata salvata<br />

due volte sulla linea della<br />

porta. Virus Vecomp comunque<br />

ha giocato bene, ci<br />

ha impensierito, ha segnato,<br />

ha vinto. Comunque sia i<br />

miei uomini hanno messo in<br />

campo qualità, difetti, ma anche<br />

tanto cuore, grinta». Mister<br />

Luigi Fresco, allenatore<br />

ospite: «Abbiamo giocato alla<br />

pari, siamo riusciti a finalizzare,<br />

non come le ultime partite<br />

in cui abbiamo costruito<br />

tanto e poi incassato sconfitte.<br />

Quinto ha spinto tanto, io<br />

ho rischiato Dal Corso dal primo<br />

minuto: ha un fiuto particolare<br />

per il gol, e oggi me<br />

l’ha confermato». (l.p.)<br />

CITTA’ DI JESOLO: Borghetto, Sapone, Bardellotto<br />

(6’st Maggiò), Segato, Dei Rossi, Giacomazzi,<br />

Baiana, Perenzin, Trevisiol (12’st Cuneo), Lavagnoli<br />

(27’st Bertoncini), Tandurella. A disposizione:<br />

Visentin, Aretuso, Palumbo, Alberti. Allenatore:<br />

Zanin.<br />

RIVIGNANO: Boscarol, Verona, Maggi, Ventrice<br />

(40’st Valusso), Roccia, Cecotti, Varutti, Boldarin,<br />

Piccoli (16’st Fabbro), Monti, Filippo (24’st Gonano).<br />

A disposizione: Della Mora, Motta, Cesaratto,<br />

Saccomano. Allenatore: Borgato.<br />

ARBITRO: Prestia di Genova.<br />

RETI: pt. 33’ Filippo, 35’ Piccoli.<br />

NOTE: ammoniti Sapone, Maggiò, Perenzin, Trevisiol,<br />

Varutti.<br />

0<br />

2<br />

la tribuna<br />

Al Montecchio basta Guerra<br />

Con un gol a freddo<br />

il Montebelluna<br />

interrompe la corsa<br />

MONTECCHIO<br />

MONTEBELLUNA<br />

MONTECCHIO: Posocco 6.5; Aliberti 6, Ferrari<br />

6, Roverato 5.5, Gandolfi 6; Vallarsa 6.5, Moro<br />

6, Gallo 6 (21’ st Tommasoni 6); Guerra 7, Tresso<br />

6 (26’ st Modolo 6), Napoli 7 (37’ st Montagnan<br />

sv). In panchina: Scalabrin, Nicolic, Morano,<br />

Fortunato. Allenatore: Vittadello.<br />

MONTEBELLUNA: Cavarsan 6.5; Moroni 6.5,<br />

Nicoletti 6.5, Masiero 6, Furlanetto 7; Colmar<br />

Castro 6.5, Ballardin 6, Bellio 6.5 (<strong>11</strong>’ st Tessaro<br />

6.5), Rodato 5.5 (23’ st Andrighetto 6); Bez<br />

6.5, Frembong 5.5 (<strong>11</strong>’ st Schiavon 6). In panchina:<br />

Cimino, Guizzo, Severgnini, Fabbrin. Allenatore:<br />

Pasa.<br />

ARBITRO: Schiemin di Genova.<br />

RETI: 6’ pt Guerra.<br />

NOTE: <strong>Giornata</strong> di sole, terreno in buone condizioni.<br />

Spettatori 300 circa. Ammoniti: Frembong,<br />

Napoli, Montagnan. Angoli: 3-3. Recupero:<br />

1’ pt, 4’ st.<br />

MONTECCHIO MAGGIORE. Basta un gol<br />

di Guerra al 6’ del primo tempo e il Montebelluna<br />

incassa una sconfitta dopo una striscia<br />

positiva durata tre partite. Per gli uomini<br />

di Pasa, prestazione da rivedere, ma<br />

non certo da gettare alle ortiche: per lunghi<br />

tratti dell’incontro hanno tenuto in mano<br />

il pallino del gioco, dando sempre l’illusione<br />

di poter riacciuffare il pari. Ecco le<br />

azioni principali dell’incontro: già al 1’ il<br />

Montebelluna si mette in evidenza grazie a<br />

Furlanetto proiettato sulla destra: il tiro-cross<br />

sfiora l’incrocio dei pali ma finisce<br />

sul fondo. Al 6’ la formazione di casa<br />

va in vantaggio: Napoli cerca la conclusione<br />

dal limite, il pallone si stampa sul palo e<br />

sulla ribattuta Guerra è il più lesto a ribattere<br />

in rete. Per il Montebelluna è un colpo<br />

al petto, ma gli uomini di Pasa non cedono<br />

il passo. Al 9’ Nicoletto ha la palla del pareggio:<br />

tiro dal limite, parte bassa della traversa,<br />

riga, ma non entra. Ci riprova Bellio<br />

con un cross teso dalla destra, palla deviata<br />

da Pasocco, calcio d’angolo. La furia dei<br />

giocatori di Pasa si spegne qualche minuto<br />

più tardi e i padroni di casa si riportano<br />

verso la porta di Cavarzan. Al 32’, ad esempio,<br />

Guerra effettua un cross per Vallarsa,<br />

l’appoggio per Napoli che spara impietosamente<br />

sul portiere. Tre minuti più tardi è<br />

ancora Napoli a trovare lo spazio per il tiro:<br />

Cavarzan si supera e mette in calcio<br />

d’angolo. Nella ripresa parte forte il Montebelluna,<br />

in avanti il sostegno delle punte si<br />

fa sempre più convincente con il passare<br />

dei minuti. All’8’ gran tiro di Bellio da fuori,<br />

para il portiere con un colpo di reni. Al<br />

18’ Bellio spara una botta da pochi passi all’interno<br />

dell’area:e respinta dalla difesa.<br />

Si rifà sotto la formazione di casa: al 24’<br />

Guerra all’interno dell’area calcia il pallone,<br />

la posizione è di quelle da far venire i<br />

brividi, ma la sfera finisce a lato. Tre minuti<br />

più tardi gran tiro di Nicoletti, grande intervento<br />

di Posocco; prima il pallone aveva<br />

preso il palo ma poi il portiere si è disteso<br />

bloccando il pallone in presa. Al 30’ ci prova<br />

nuovamente il Montebelluna con il neo<br />

entrato Tessaro; all’interno dell’area di rigore<br />

avrebbe la possibilità di angolare il<br />

pallone e riportare il parità i compgni, ma<br />

la traiettoria è troppo aperta e il pallone rotola<br />

sul fondo. A tempo scaduto Ferrari ha<br />

la palla per chiudere definitivamente la gara:<br />

cross dalla destra, colpo di testa, palla<br />

sopra la traversa.<br />

Pasa: «Ora è inutile<br />

piangersi addosso»<br />

MONTECCHIO MAGGIORE. L’obiettivo<br />

era dare continuità ai risultati, ma un gol,<br />

forse ingenuo, ha rovinato i piani al Montebelluna.<br />

Daniele Pasa conferma: «Secondo<br />

me abbiamo fatto una buona gara - commenta<br />

Pasa -, il gol é stato preso per colpa<br />

di un nostro errore e anche per un pò di<br />

sfortuna. La palla é rimbalzata sul palo ed<br />

é finita tra i piedi di un loro attaccante,<br />

che era colpevolmente solo. Certo, la partita<br />

l’abbiamo fatta noi, il Montecchio era in<br />

una situazione difficile ed era inevitabile<br />

che fossimo noi a tenere in mano il pallino<br />

del gioco. Dobbiamo mettere anche sul piatto<br />

della bilancia anche le parate che ha fatto<br />

il loro portiere: sia nel primo tempo sia<br />

nella ripresa ha tolto un paio di palloni<br />

davvero pericolosi. Peccato».<br />

Ma quanto può incidere una sconfitta<br />

di questo tipo sulla corsa-salvezza?<br />

«Questa sconfitta potrebbe farci un po’ male<br />

- ammette Pasa - volevamo allungare la<br />

striscia positiva. Era importante dare continuità<br />

ai nostri risultati. Ma é inutile piangersi<br />

addosso ora: mercoledì giocheremo<br />

con la Solbiatese in coppa Italia, una gara<br />

importante che vogliamo fare nostra; la<br />

prossima domenica avremo con la Sanvitese.<br />

Insomma, occasioni per riprendere la<br />

corsa salvezza e il morale ne abbiamo, speriamo<br />

di riuscirci».<br />

1<br />

0


Lunedì <strong>11</strong> Febbraio <strong>2008</strong><br />

ORGOGLIO ROSSOBLÙ. IL RIGORE TRASFORMATO DA ARMA A DIECI MINUTI DALLA FINE SALVA LA<br />

SAMBONIFACESE DA UNA SCONFITTA IMMERITATA PER IL GIOCO PRODOTTO<br />

La Sambo sprecona è bloccata sul pari<br />

SAMBONIFACIO<br />

Lorenzo Morandini<br />

Ancora un pareggio, ancora un risultato che non può essere considerato soddisfacente. In casa rossoblù a quanto pare<br />

non musica non è cambiata. Nell’ultima partita, giocata prima della sosta, la Sambonifacese era tornata da Belluno con<br />

un pareggio in tasca, e ieri l’abbiamo ritrovata al Tizian con la Sacilese, ma il risultato non è cambiato.<br />

Un pareggio che tutto sommato soddisfa i colori rossoblù, viste come si erano messe le cose, ma che analizzando i<br />

novanta minuti può anche risultare stretto, vista la mole di gioco realizzata dagli uomini di mister Ottoni nella prima<br />

frazione di gioco e le diverse occasioni create ma mai sfruttate a dovere. Complice poi è stata anche la sfortuna, come<br />

testimonia l’occasione del doppio palo colpito da Arma in avvio di gara, che anche ieri ha pensato di voltare le spalle<br />

alla Sambonifacese, costringendola addirittura a rimontare lo svantaggio subito in avvio di ripresa, grazie al rigore<br />

trasformato dallo stesso Arma.<br />

Sambonifacese che era tuttavia partita con la giusta determinazione e concentrazione. Pronti via e dopo quattro minuti<br />

i rossoblù sono bloccati da un doppio palo. Donzella calcia da fermo in area di rigore ospite, Arma colpisce di testa, e<br />

palla che si stampa sulla traversa. Sulla ribattuta lo stesso attaccante ci riprova, questa volta è il palo a negare la gioia<br />

del gol al giocatore di casa. Due minuti e la Sambonifacese si riaffaccia in area della Sacilese. Dimas calcia in diagonale<br />

con il pallone che attraversa tutto lo specchio della porta e si spegne a fondo campo. Al 15’ la Sacilese si affaccia in<br />

avanti per la prima volta. Kabine salta in grande stile Caobelli e conclude poi dalla distanza: Valentini vola e tocca in<br />

angolo. Al 18’ altra ghiotta occasione per i padroni di casa. È Donzella a concludere dalla distanza, palla deviata<br />

addirittura da un giocatore biancorosso, il portiere ospite Calligaro ci arriva comunque, con un gran riflesso, e mette in<br />

angolo. La Sambonifacese continua a premere e macinare gioco. Al 21’ ci prova nuovamente Arma dal limite dell’area<br />

di rigore, ma il suo tiro si spegne a lato.<br />

Quattro minuti più tardi ancora rossoblù pericolosi. Dimas porta a spasso l’intera difesa avversaria, e tira poi a rete:<br />

palla messa in angolo da un giocatore ospite. Sul seguente tiro dalla bandierina, Calligaro s i dimostra ancora grande<br />

protagonista e va a salvare prima sul colpo di testa ravvicinato di Paolo Sarzi, e successivamente su quello della punta<br />

rossoblù Arma. Al 37’ l’ultima grossa occasione dei rossoblù del primo tempo. Altro calcio di punizione di Donzella,<br />

stacco imperioso del solito Arma con la difesa ospite si salva ancora in angolo.<br />

Nella seconda frazione bastano nove minuti alla Sacilese per portarsi inaspettatamente in vantaggio e cancellare tutto<br />

ciò che i rossoblù avevano costruito di buono fino a quel momento. Favero calcia forte e teso dalla distanza, Valentini<br />

non trattiene. Fantin sotto misura ringrazie ed insacca la corta respinta del portiere di casa. Sulle ali dell’entusiasmo gli<br />

ospiti continua a premere alla ricerca del ko, in particolar modo con Kabine che in più di una occasione riesce ad<br />

impegnare severamente la difesa della Sambonifacese. Al 34’, però, l’orgoglio dei padroni di casa li aiuta a raggiungere<br />

il pareggio, che sarà poi il risultato finale.<br />

Dimas serve in area Arma, il quale viene steso spalle alla porta da Artusi. Per il direttore di gara è calcio di rigore. Dal<br />

dischetto va lo stesso Arma: palla da una parte, portiere dall’altra.<br />

Bonfante: «Momento difficile»<br />

A fine gara uno sconsolato Bruno Bonfante, vice allenatore della Sambonifacese, commenta: «Alla fine credo il<br />

pareggio sia un risultato giusto e meritato, visto come si era svolta la gara. La sconfitta non ci stava proprio». Cosa sta<br />

succedendo alla Sambonifacese? «È difficile trovare una spiegazione al riguardo», prosegue Bonfante, «ma i ragazzi<br />

comunque stanno lavorando bene e si impegnano, forse ci vorrebbe solo un po’ più di fortuna». Fortuna che sembra<br />

aver voltato le spalle alla Sambo con episodi incredibili come il doppio palo di Arma. «Si, non è un periodo facile»,<br />

commenta il vice allenatore, «sta a noi farci forza e reagire». Sambonifacese che ora è a sei punti dall’Itala San Marco.<br />

«L’Itala ora è avanti», conclude Bonfante, «ma noi dobbiamo pensare a giocare e basta. Ora ci aspettano partite<br />

importanti, tra le quali lo scontro diretto».<br />

Dello stesso stato d’animo anche Massimo Donzella, centrocampista della Sambonifacese. «Il punto ci sta stretto.<br />

Abbiamo creato le nostre occasioni ma non siamo riusciti a concretizzare. Stiamo attraversando un periodo nero, non<br />

riusciamo più a vincere, e la fortuna n on ci sta proprio guardando in faccia. L’intenzione della squadra è ovviamente<br />

quella di cambiare marcia, ed io sono convinto ce la faremo».L.M.<br />

Sambonifacese: Valentini, Casanova, Paolo Sarzi, Donzella, Pimazzoni, Beghin, Bellomi (12’ st Correzzola), Caobelli<br />

(12’ st Confetti), Dimas, Porcino (22’ st Vettoretto), Arma. All.: Ottoni.<br />

Sacilese: Calligaro, Faloppa, Fantin, Vecchiato, Pettarin (39’ st Pllana), Artusi, Capalbo, Bertagno, Cristofoli, Favero<br />

(39’ st Villotta), Kabine. All.: De Agostini.<br />

Arbitro: Bietolini di Firenze.<br />

Reti: 9’ st Fantin, 34’ st Arma (rigore).<br />

Note: Espulso: al 28’ st Ottoni. Ammoniti:Porcino, Dimas, Bertagno, Faloppa, Artusi, Fantin.


Lunedì <strong>11</strong> Febbraio <strong>2008</strong><br />

VITTORIA PREZIOSA. TRE PUNTI D’ORO GUADAGNATI SU UN CAMPO DIFFICILE DALLA COMPAGINE ALLENATA<br />

DA FRESCO GRAZIE ALLA GRANDE PROVA DEL COLLETTIVO<br />

Virtus strepitosa, l’Union Quinto si inchina<br />

Flavio Pasetto<br />

TREVISO<br />

Una vittoria che ritorna dopo parecchie giornate di campionato. Tre punti che risollevano le sorti di una classifica che si<br />

stava complicando ed un morale che riprende quota in tutto lo staff rossoblù. È stata una giornata importante per la<br />

Virtus di Gigi Fresco, che ha sorprendentemente sconfitto a Treviso l'Union Quinto per due reti a zero. È stata una<br />

vittoria ottenuta con grande volontà dalla formazione veronese. Un successo giunto nella ripresa, grazie ad<br />

un’impostazione di partita intelligente. La Virtus si è schierata con la novità di Eliseo Dal Corso a centrocampo, a<br />

sostituire l'acciaccato Cipriani e con l’attaccante Alberto Galliazzo che ripagherà ampiamente la fiducia concessagli<br />

dall’allenatore (sarà proprio la punta a spianare la strada per il successo dei rossoblù). Già nel primo tempo la<br />

compagine di Borgo Venezia faceva intuire di non aver alcun timore reverenziale nei confronti degli avversari,<br />

contrastando colpo su colpo senza particola ri apprensioni le sortite dei trevigiani. Buona la prestazione del<br />

centrocampo, che ha ritrovato la continuità di Bortignon e che ha poggiato sulla determinazione di Eliseo Dal Corso. E<br />

proprio quest’ultimo ha sbloccato il risultato in un momento topico dell'incontro.<br />

La prima vera palla gol della gara giunge al 21’ sull’asse Eliseo Dal Corso-Galliazzo. Nella circostanza, il giovane<br />

attaccante rossoblù spedisce la palla oltre la traversa della porta difesa da Marcato. L’Union risponde con una<br />

punizione di De Silvestro, su cui è vigile Sonato. Ma in pericolo, al 30’, è ancora la porta trevigiana. Su calcio d’angolo<br />

di Romeo è il colpo di testa di Saorin a mettere in crisi Marcato. Proteste in quest’occasione da parte dei veronesi per<br />

una presunta respinta con le mani da parte di un difensore trevigiano. La Virtus insiste e si rende ancora pericolosa<br />

con un tiro rasoterra di Romeo che il portiere Marcato vede all’ultimo momento e salva in angolo. Nel finale di primo<br />

tempo, al 44’, i padroni di casa si rifanno vivi dalle parti di Sonato con una conclusione di poco alta sulla traversa. Ed i<br />

primi 45’ si chiudono con un’ultima iniziativa dei rossoblù veronesi. Lechthaler batte un calcio d'angolo, colpo di testa<br />

di Brighenti che finisce alto di poco.<br />

Nella ripresa al 6’ il primo portiere ad essere impegnato è Sonato. Il tiro di De Silvestro viene bloccato senza patemi<br />

dal numero uno rossoblù. Tre minuti più tardi la minaccia allo 0-0 è più pericolosa.Cominotto si incunea in area e solo<br />

l’uscita alla disperata di Sonato sventa l’occasionissima costruita dai padroni di casa. Al 14’ di nuovo in affanno la<br />

Virtus, che tira un sospiro di sollievo grazie al salvataggio sulla linea di porta di Pavan, dopo un altro tentativo di<br />

Cominotto.<br />

I ripetuti pericoli scuotono la Virtus che al 21’ passa in vantaggio. L’azione si snoda in velocità con Galliazzo che<br />

semina la difesa trevigiana. Il suo cross al centro è preciso e decisivo per Eliseo dal Corso che aveva seguito l’azione e<br />

che in tuffo, di testa, mette dentro. La reazione dell’Union è affidata ad una conclusione di De Silvestro con parata di<br />

Sonato e a Zanardo che al 23’ manca clamorosamente il pareggio di testa. La Virtus potrebbe chiudere la partita al 37’<br />

con un'azione del duo Galliazzo-Barilaro, ma la difesa dell’Union riesce a mettere una pezza fortunosamente. Al 45’<br />

l'episodio che chiude la partita e regala alla Virtus la certezza di una vittoria importante quanto sofferta. Galliazzo<br />

approfitta di un errore del difensore Cervellin, si invola in area di rigore superando anche il portiere Marcato il quale lo<br />

stend e. Rigore ed inevitabile espulsione per Marcato. L’allenatore dell’Union sostituisce Bittante per permettere<br />

l’ingresso del secondo portiere Lanza. Romeo va sul dischetto e nonostante la deviazione di Lanza il pallone si insacca<br />

per il due a zero finale.<br />

L’ applauso di Fresco «Una partita perfetta»<br />

C'è grande gioia nello spogliatoio dei veronesi dopo il sorprendente successo ottenuto sull’Union Quinto. E sui volti<br />

degli artefici della vittoria rossoblù, è tornata tranquillità. Tre punti insperati alla vigilia, anche se l’allenatore Fresco<br />

non è d’accordo a riguardo. «Si scende sempre in campo per vincere» commenta il mister della Virtus, «sapevamo di<br />

dover portare la gara su binari a noi favorevoli. Ed i ragazzi sono stati bravissimi nell’interpretare la partita nel migliore<br />

dei modi. Quello di Treviso è un campo dove tradizionalmente abbiamo sempre disputato ottime partite. E anche<br />

stavolta è andata bene. Non era assolutamente una partita facile». Già visto nel primo tempo la Virtus aveva<br />

impostato la gara in maniera positiva, nonostante il gol fallito. « Nei primi quarantacinque minuti è stata senz’altro una<br />

buona Virtus. Poi, al di là del gol fallito, merita una menzione Galliazzo che si è abbondantemente rifatto<br />

successivamente. Dai suoi piedi sono partite le azioni che hanno determinato le due nostre segnature decisive al<br />

termine». La classifica per la Virtus ora è più tranquilla grazie a q uesti tre punti. «È presto per sbilanciarsi», conclude<br />

Fresco, «ma da un’analisi oggettiva, se il campionato si chiudesse oggi, la classifica ci premierebbe con una salvezza<br />

tranquilla, senza bisogno di ricorrere ai play out. E questo è l’obiettivo dichiarato dalla Virtus sin dall’inizio del<br />

campionato».F.P.<br />

Union Quinto: Marcato (45' st Lanza), Michieletto, Bittante, Martignon, Zanardo, Cervellin, Donato, Brustolin (24' st<br />

Visentin), Cominotto, De Silvestro, Niero. All.: Pulin.<br />

Virtusvecomp: Sonato, Ferrari, Romeo, Bortignon, Saorin, Lechthaler, Pavan, Eliseo Dal Corso (46' st Andrea Peroni),<br />

Galliazzo, Lallo (32' st Pizzini), Brighenti (<strong>11</strong>' st Barilaro).<br />

All.: Fresco-Verzè-Allegri.<br />

Arbitro: Fabbri di Ravenna.<br />

Reti: 21' st Eliseo Dal Corso, 45' st Romeo su rigore.<br />

Note: Espulso al 45' della ripresa il portiere Marcato per gioco scorretto.


Lunedì <strong>11</strong> Febbraio <strong>2008</strong><br />

TERZA VITTORIA CONSECUTIVA. I FRIULANI DEL SARONE FANNO SOFFRIRE NEL PRIMO TEMPO I RAGAZZI DI<br />

VANOLI CHE DILAGANO NELLA SECONDA FRAZIONE DI GIOCO<br />

Domegliara, il tridente infilza tre volte<br />

Pietro Marini<br />

SARONE<br />

Il Domegliara eguaglia il proprio record di tre vittorie consecutive e batte, non senza fatica, un Sarone che si dimostra<br />

uno degli avversari più ostici – tra andata e ritorno – fin qui affrontati dai rossoneri.<br />

Primo tempo vivace ma avaro di occasioni, seconda frazione che in dieci minuti ha mostrato la forza d’urto del<br />

Domegliara trasformando il restante tempo della gara in una comoda discesa verso il fischio finale. I rossoneri<br />

schierano Migliorini al centro dalla difesa al posto dell’infortunato Filippini e portano in panchina il neoacquisto<br />

Campagnolo. Per quest’ultimo ci sarà la soddisfazione di giocare per dieci minuti.<br />

Per il resto formazione tipo con il trio d’attacco: Cossato, Pereira e Lorenzini. Si rivede anche in campo Fabio Lima Da<br />

Silva, autore di una prova discreta arricchita anche da un assist.<br />

Nel primo tempo il Domegliara soffre oltremodo l’iniziativa ospite e, come preventivato dall’allenatore prima della gara<br />

(Vanoli aveva pronosticato che sarebb e stata dura almeno all’inizio), fatica a trovare la via della porta friulana.<br />

Nonostante questo, però, il primo tempo non è stato noioso. Si sono visti continui ribaltamenti di fronte e azioni in<br />

velocità. Inizia Zeno Mainenti che, con una sgroppata delle sue, serve Da Silva in area piccola. Il tiro di quest’ultimo<br />

finisce alto. Poi inizia il soliloquio dei padroni di casa: Mazzuccato colpisce con un tiro da fuori la parte alta della<br />

traversa; Ebeye si aggiusta la palla sul limite destro dell’area piccola difeso da Santin, ma anche il suo tiro finisce alto.<br />

Infine in azione di mischia parte un tiro insidioso che l’estremo difensore dei rossoneri blocca plasticamente.<br />

La reazione dei valpolicellesi è affidata a Lorenzini, con due tiri che finiscono fuori, uno alto sopra la traversa e l’altro<br />

sul fondo. Il primo tempo termina così senza ulteriori scossoni.<br />

Nel secondo Paolo Vanoli apporta i dovuti cambi tattici: toglie un Tobaldi volenteroso ma inconcludente ed inserisce<br />

Lucchini, costretto alla panchina da una forma influenzale presa in settimana. La partita cambia volto: il Domegliara<br />

acquista sicurezza, si porta in avanti con ordine e cerca, riuscendoci, la via del gol. La prima rete arriva al 22’: corner<br />

dalla sinistra battuto dallo specialista Migliorini. La palla balla sulla linea e viene depositata in rete.<br />

Dalle tribune il gol viene attribuito a Cesar Pereira, ma negli spogliatoi si accerta che l’ultimo tocco è di Matteo<br />

Girlanda. Rotto così il ghiaccio la partita è in discesa: a dimostrarlo è il fatto che il secondo gol arriva dopo centoventi<br />

secondi dal primo. È ancora Pereira faro dell’azione rossonera, a mettersi sugli scudi: entra in area da sinistra, semina<br />

un paio da avversari e fulmina con un diagonale Cristin per il gol del raddoppio.<br />

Ormai il Domegliara è padrone del campo, per il Sarone sul tabellino sono segnati solo i cambi. Ed arriva così anche il<br />

gol del tre a zero, ad opera di super Mike Cossato. Da una punizione la palla arriva a Fabio Lima Da Silva che pennella<br />

un cross su cui come un falco arriva il centravanti rossonero. È il gol che chiude la partita.<br />

I rossoneri non infieriscono, trascorrono i minuti con solo da segnalare l’espulsione per gioco scorretto del capitano dei<br />

patroni di casa, Brescacin. Al triplice fischio finale gioia tra i giocatori, che aumenta quando lo speaker annuncia i<br />

risultati: con il pareggio della Sambonifacese i punti di distacco dai rossoblù si riducono a due e la quota salvezza,<br />

quantificata per l’appunto a 41 punti, è raggiunta.<br />

Ora per il Domegliara il futuro è aperto: dalle prossime sfide si vedrà dove vorrà arrivare questa squadra. Pri ma<br />

incontrerà il Chioggia e poi la Sambonifacese: queste sono le prossime e ardue sfide dei rossoneri. Loro, i giocatori del<br />

Domegliara, ci arrivano con una consolidata consapevolezza dei propri mezzi e con la speranza di poter puntare<br />

davvero in altro.<br />

Sarà ovviamente il campo a decretare se i ragazzi di Vanoli meritano di volare.<br />

Cesar Pereira «regala» il gol a Girlanda<br />

Negli spogliatoi l’attesa principale è per i risultati di giornata. La Sambo è a soli due punti e tra quattordici giorni c’è lo<br />

scontro diretto. Anche per questo Paolo Vanoli è raggiante. «L’ho sempre detto che questa non era una partita per<br />

niente facile. Abbiamo molto sofferto a metà campo nel primo tempo. Per fortuna ho la possibilità di schierare giocatori<br />

in grado di fare la differenza, e questo si è visto con l’ingresso in campo di Andrea Lucchini. Andrea era stato male in<br />

settimana e, ovviamente gioca chi sta meglio. L’ho inserito per dare una scossa e c’è stata. Abbiamo avuto una <strong>serie</strong> di<br />

tre partite fondamentali: una è passata, e abbiamo vinto. Ora bisogna vivere alla giornata, ma sempre stando<br />

concentrati. La salvezza? L’anno scorso la soglia era a 41, anche quest’anno mi pare che possa essere così. Quindi sì,<br />

la salvezza ormai è un obbiettivo raggiunto».<br />

Da Vanoli a Cesar Pereira, che "regala" il gol a un compagno. «Il primo gol non è mio. Io l’ho deviata ma l’ha mandata<br />

dentro Girlanda. Abbiamo affrontato una squadra ben messa in campo, fresca atleticamente. L’ingresso di L ucchini ha<br />

cambiato la partita».P.M.<br />

Sarone: Cristin, Pozzobon, Pedol, Pizzol, Brescacin, Rigo, Lella, Pagnucco, Faggian (18’st Verduscolo), Giacometti<br />

(26’st Ndiaye), Ebeye (<strong>11</strong>’st Fiorot). (Ortolan, Tonasso, Folin, Bonfanti). All.: De Pieri.<br />

Domegliara: Santin, Schena, Cailotto, Mainenti, Tobaldi (<strong>11</strong>’st Lucchini), Lima Da Silva (34’st Campagnolo), Migliorini,<br />

Cossato (40’st Cariotti), Pereira, Lorenzini, Girlanda. (Marini, Peretti, Baltieri, Marchesini). All.: Vanoli.<br />

Arbitro: Cornero di Genova.<br />

Reti: 22’st Girlanda, 24’st Pereira, 28’st Cossato.<br />

Espulso: Brescacin per gioco scorretto.


Lunedì <strong>11</strong> Febbraio <strong>2008</strong><br />

LA RINCORSA. UN GOL DEL BOMBER CONSENTE AI CASTELLANI DI FARE UN PASSO IMPORTANTE VERSO LE<br />

ZONE SALUBRI DELLA CLASSIFICA. BENE IL GIOVANE NAPOLI<br />

Guerra dà pace al Montecchio<br />

Andrea Scanavin<br />

MONTECCHIO MAGGIORE<br />

Guerra firma il vantaggio, la dea bendata fa il resto. La squadra castellana ringrazia il suo centravanti, autore del gol<br />

partita in un match importantissimo in chiave salvezza. Una gara che il Montecchio ha fatto sua malgrado il<br />

Montebelluna abbia dimostrato d'essere una delle migliori formazioni viste al Cosaro nell'arco di tutto il campionato.<br />

Per Noro & company, oltre al solito grande carattere, questa volta anche un pizzico di fortuna. Lo stesso che ha<br />

guidato la palla per ben tre volte sui legni della porta difesa (alla grande) da Posocco.<br />

Il tecnico biancorosso Mario Vittadello stupisce tutti, schierando il tridente in attacco, con il giovane Napoli sulla<br />

sinistra, Gallo dalla parte opposta e Loris Guerra boa centrale. Pronti via e il Montecchio è immediatamente in<br />

vantaggio: Roverato recupera palla sulla trequarti sinistra e verticalizza per il giovane Napoli, che si presenta al<br />

pubblico del Cosaro così: scatto bruciante sul filo del fuorigioco, ingresso in area, dribbling su Caverzan da posizione<br />

defil ata e tiro, che però centra il palo. Sulla ribattuta Guerra è il più lesto e ribadisce in rete firmando l'1-0 che<br />

deciderà il match (6').<br />

Il Montebelluna però è squadra tosta e la reazione non si fa attendere: 2' dopo infatti arriva la gran conclusione dalla<br />

distanza di capitan Nicoletti, Posocco è battuto ma la palla si stampa sulla traversa, rimbalza sulla linea poi<br />

nuovamente sulla traversa e viene infine bloccata dal numero uno castellano.<br />

Dopo il gol il Montecchio arretra notevolmente il suo baricentro e così è ancora il Montebelluna di Pasa a premere<br />

sull'acceleratore: al 14' da una bella combinazione dei trevigiani sulla sinistra scaturisce il bel cross mancino di<br />

Furlanetto che pesca sul secondo palo Bellio, che tutto solo conclude a botta sicura col destro, Posocco respinge con i<br />

pugni. Nella prima frazione Furlanetto è una spina nel fianco della squadra di Vittadello e al 21' impensierisce ancora<br />

Posocco con un tiro-cross dalla sinistra che l'estremo difensore del Montecchio è costretto a smanacciare in corner. Alla<br />

mezzora si rivede la compagine castellana con Roverato, che dalla sua mattonella preferita impegna Caverzan con una<br />

punizione liftata, ma il portiere del Montebelluna controlla in volo plastico. L'azione più bella il Montecchio la crea in<br />

contropiede sessanta secondi più tardi: Rover ato taglia il campo da sinistra a destra cercando lo scatto di Guerra, il<br />

centravanti attende l'arrivo dei compagni e serve centralmente sulla corsa Vallarsa, verticalizzazione per Napoli e<br />

rasoterra di prima intenzione che Caverzan ribatte con i piedi.<br />

Nella ripresa all'8' Posocco compie un autentico miracolo sulla conclusione d'impatto di Bellio, abile a girare di prima<br />

intenzione a centro area un cross dalla destra di Rodato. Come detto però il numero uno del Montecchio si supera,<br />

alzando d'istinto sopra la traversa.<br />

La riposta dei padroni di casa arriva al 15' quando Roverato pesca dai venticinque metri la capocciata di Guerra in<br />

area, ma la palla termina alta sopra il montante. La parte centrale del secondo tempo è caratterizzata da tantissimi<br />

errori e la stanchezza la fa da padrona. Guerra è evidentemente in riserva dopo un match generoso, ma al 23' trova il<br />

modo d'impensierire ancora la retroguardia trevigiana con un destro dal limite che lambisce il palo alla destra di<br />

Caverzan. Il Montebelluna non demorde ma deve ancora fare i conti con la sfortuna, perché al 27' capitan Nicoletti<br />

colpisce per la terza volta il palo con un destro a girare dal limite, Allo scadere il Montecchio avrebbe la possibilità di<br />

raddoppiare con il colpo di testa di Ferrari, trovato da Roverato sul secondo palo con una punizione dalla trequarti<br />

sinistra, ma il cen trale difetta nella mira.<br />

Vittadello: «La vittoria è per Angelo»<br />

«Questa vittoria la dedichiamo ad Angelo Sarrapochiello». Attacca così il commento alla gara di Mario Vittadello. Il<br />

tecnico biancorosso, prima di tutto, vuole sottolineare che tutto l'ambiente di Montecchio è vicino al giovane ariete<br />

castellano, che tanto stava impressionando nell'ultimo periodo con continui progressi. Sarrapochiello verrà operato al<br />

legamento crociato del ginocchio destro al massimo tra una decina di giorni. Vittadello poi spiega:<br />

«Abbiamo sentito forse troppo questa partita, soffrivamo evidentemente di ansia da prestazione. Il Montebelluna ha<br />

giocatori di spessore e ha disputato un match molto buono, noi invece dopo essere andati in vantaggio e aver fallito il<br />

raddoppio nel primo tempo, Ma questi tre punti sono davvero importanti».AND.SCA.<br />

MONTECCHIO MAGGIORE (4-3-3): Posocco; Aliberti, Ferrari, Noro, Gandolfi; Vallarsa, Tresso (26' st Modolo),<br />

Roverato; Gallo (21' st Tommasoni), Guerra, Napoli (37' st Montagnan). All. Vittadello.<br />

MONTEBELLUNA (4-1-4-1): Caverzan; Moroni, Colmar Castro, Masiero, Furlanetto; Ballardin; Frempong (12' st<br />

Tessaro), Bellio (12' st Schiavon), Nicoletti, Rodato (23' st Andrighetto); Bez. All. Pasa.<br />

Arbitro: Scremin di Genova.<br />

Reti. pt: 6' Guerra.<br />

Note. <strong>Giornata</strong> soleggiata e leggermente ventilata; terreno in discrete condizioni; spettatori: 300 circa; ammoniti: al<br />

17' pt Frempong (MB), al 34' st Napoli (MM), al 43' st Montagnan (MM); calci d'angolo: 4-2 (3-2) per il Montebelluna;<br />

recupero: 1' e 4'.


Lunedì <strong>11</strong> Febbraio <strong>2008</strong><br />

DIFESA ERMETICA. IL CHIOGGIA HA STRETTO D’ASSEDIO I ROSSOBLU PER QUASI TUTTA LA PARTITA. MA<br />

PROPRIO ALLO SCADERE ROSSATO HA SBAGLIATO LA PALLA DEL MATCH<br />

L’Eurotezze soffre e poi rischia di vincere<br />

Daniele Zennaro<br />

CHIOGGIA<br />

L'Eurotezze si conferma bestia nera del Chioggia Sottomarina e strappa al Ballarin un altro punto ai granata che<br />

potrebbe anche compromettere la corsa dei lagunari verso la C2. La squadra di Cunico, pur al cospetto di un<br />

avversario di ottimo livello, ha sfornato una prova di grande grinta ed orgoglio, attaccando sempre i portatori di palla<br />

chioggiotti e di fatto chiudendo quelle fasce che potevano produrre quei cross che tanto hanno fatto la fortuna<br />

dell'argentino Ferretti. E allora sane barricate, pallone sparacchiato senza fronzoli spesso e volentieri in laguna e<br />

qualche abbozzo di contropiede che stava diventando velenosissimo ad una manciata di minuti dal termine quando<br />

Rossato, tutto solo davanti a Di Leo, ha sprecato la palla della vita.<br />

L'Eurotezze parte con il 4-4-2 tradizionale che però con il passare dei minuti diventa un 4-1-4-1 con Simonato che<br />

arretra davanti alla difesa ed i due attaccanti, Campagnolo e Zane, che hanno più il compito di far respirare la squadra<br />

che di pungere visto che il portiere di casa Di Leo chiude la partita senza mai essersi sporcato i guanti. La cronaca è un<br />

monologo granata che parte già al 2' quando su assist di Ferretti è De Capua che non centra la porta. Al 18' si affaccia<br />

nella metà campo lagunare l'Eurotezze: corner di Simonato e girata di Camara sulla schiena di un difensore. Torna a<br />

macinare gioco il Chioggia che al 20' va pure in gol: corner di De Capua, spizzica Pozza e sotto misura mette dentro<br />

Vianello, per l'assistente Toffanin è però fuorigioco e l'arbitro annulla tra le vibranti proteste dei giocatori di casa.<br />

Insiste comunque la squadra di Dal Bianco ed al 24' arriva un'altra occasionissima: Ferretti entra in area e serve<br />

l'accorrente Mattia Boscolo per una botta potente ma imprecisa. Si rivede l'Eurotezze poco prima dell'intervallo al 37':<br />

punizione di Pozzi toccata per Pettinà che da buona posizione manda però la sfera alta.<br />

Nella ripresa la musica non cambia. Il Chioggia sa che l'Itala sta vincendo a Tamai e prova, se possibile, ad aumentare<br />

i giri della sua azione. Tuttavia al 2' è Zane che approfitta di un errore di Vianello anche se il suo tiro non crea<br />

problemi a Di Leo. L'Eurotezze arretra ancora di più, il Chioggia insiste ed al 6' una frustata di testa di Ferretti manda<br />

la sfera a sfiorare il palo con Malosso rimasto immobile solo a soffiare sul la palla. Un'altra grande occasione per i<br />

granata arriva al 28': Alex Ballarin scodella una punizione per Alberto Ballarin che da due passi di testa manda la palla<br />

tra le braccia di Malosso. A questo punto il Chioggia appare quasi rassegnato ed al 42' si manifesta improvvisa la palla<br />

della partita per l'Eurotezze: Rossato ruba palla a Parise ma tutto solo davanti a Di Leo calcia incredibilmente a lato.<br />

«Ho tirato alla cieca e ho sbagliato»<br />

Il sorriso di Enrico Cunico a fine partita vale più di un qualsiasi commento. «Sono contento - dice il tecnico rossoblu -<br />

perché abbiamo centrato un grande risultato contro un'ottima squadra. Sono soddisfatto perché abbiamo giocato come<br />

avevamo provato la partita in settimana cercando di fermare i rifornimenti per la testa di Ferretti. Credo quindi che il<br />

risultato possa ritenersi giusto anche perché alla fine abbiamo sbagliato un gol clamoroso con Rossato che<br />

probabilmente ci avrebbe dato i tre punti».<br />

«Sarà difficile - racconta lo stesso Rossato - chiudere occhio ripensando a cosa ho sprecato. Ho rubato palla al loro<br />

centrale e poi mi si è annebbiato tutto, ho tirato alla e ho sbagliato».D.Z.<br />

CHIOGGIA SOTTOMARINA: Di Leo, Pozza, Lazzarini, A. Boscolo 1° (26'st. Rostirolla), Alb. Ballarin, Parise, M. Boscolo,<br />

Ale. Ballarin, Ferretti, De Capua (36'pt. Rizzi), Vianello. All. Dal Bianco.<br />

EUROTEZZE: Malosso, Rossato, Canacci, Sadocco, Bianchini, Camara (37'st. Peruzzo), Pettinà (35'st. Tronchin), Pozzi<br />

(12'st. Ciscato), Campagnolo, Limonato, Zane. All. Cunico.<br />

Arbitro: Pasqua di Tivoli.<br />

Note: ammoniti Pozza, Canacci, Bianchini. Angoli: 2-1 per l'Eurotezze. Spettatori: 1050 circa. Recupero: 2' e 5'.


Chioggia – Euotezze 0 - 0<br />

NOSTRO SERVIZIO<br />

Lunedì <strong>11</strong> Febbraio <strong>2008</strong><br />

Eurotezze vera bestia nera per il Chioggia Sottomarina che tra andata e ritorno è riuscito a strappare 4 punti alla squadra<br />

lagunare. Anche oggi, alla ripresa del campionato dopo la sosta, la squadra vicentina ha costretto al pareggio la squadra di Dal<br />

Bianco con una condotta di gara guardinga, giocando molto chiusa nella propria metà campo lasciando pochi spazi alla<br />

manovra dei giocatori di casa. Il Chioggia Sottomarina ha giocato in verità una buona gara, volenterosa, ma è mancata di una<br />

certa lucidità negli ultimi sedici metri nonostante abbia saputo creare alcune importanti occasioni da gol. La sosta, che è<br />

servita al recupero di qualche giocatore infortunato (Rizzi) e di energie fisiche e nervose, probabilmente ha pesato, per<br />

l'assenza della partita, sul furore agonistico. La squadra di Cunico, ben orchestrata dal sapiente Simonato, ha concesso pochi<br />

spazi, specie sulle fascie laterali, lasciando pressoché inoperoso il portiere locale Di Leo mentre il forcing del secondo tempo da<br />

parte dei locali non ha prodotto i frutti sperati. Lagunari in campo con De Capua al fianco di Ferretti mentre capitan Rizzi si<br />

accomoda in panchina pronto a dare una mano ai compagni a gioco in corso. Vicentini che si schierano molto coperti con<br />

Simonato inizialmente avanzato a ridosso delle punte per poi retrocedere dopo pochi minuti davanti alla difesa a protezione<br />

della propria squadra. Al 2' scambio volante tra Ferretti e De Capua con tiro telefonato del napoletano. Al 20' padroni di casa in<br />

gol, regolarissimo, di Vianello annullato per fuorigioco dal mediocre direttore di gara. Calcio d'angolo di De Capua, deviazione<br />

di testa di Pozza e il giovane esterno lagunare che di piatto metteva in rete con un avversario ancora fermo sul palo di destra.<br />

I lagunari insistono e Ferretti (poco servito dai compagni dalle fasce laterali) al 24' inventa un assisti per il giovane Boscolo<br />

Mattia che da ottima posizione manda la palla sopra la traversa. In uno scontro a centrocampo si infortuna al 28' De Capua<br />

(distorsione alla caviglia) che è costretto ad uscire per far posto a Rizzi. La squadra vicentina, che non si è vista finora e che si<br />

è solo preoccupata di difendersi, si fa viva al 36' con un tiro alto di Pettinà.<br />

La ripresa inizia con un poderoso ma impreciso colpo di testa di Ferretti che finisce di poco al lato. La squadra di Cunico rimane<br />

inesistente in fase d'attacco preferendo chiudere tutti gli spazi e magari partire con qualche contropiede. I lagunari insistono,<br />

sorretti dalla curva sud, e vanno vicinissimi al meritato gol con Rizzi al 10' che si vede respingere con fortuna e bravura per<br />

due volte i suoi tiri ravvicinati dal portiere Molosso in uscita. Al 28' ci prova Alberto Ballarin ma il suo colpo di testa ravvicinato<br />

finisce incredibilmente tra le braccia del portiere ospite. Dal Bianco cerca maggior vivacità e manda in campo Rostirolla mentre<br />

Cunico si protegge con l'inserimento di Peruzzo e Tronchin. E per poco non ci scappa la beffa quando al 42', dopo un fallo non<br />

fischiato a favore dei lagunari, Rossato ruba palla a Parise e si invola verso la porta di Di Leo ma il suo tiro finisce<br />

abbondantemente al lato. Un pari che lascia l'amaro in bocca ai lagunari e che vedono l'Itala allontanarsi in classifica.<br />

Bruno Cappon<br />

Chioggia<br />

Mezzo passo falso del Chioggia Sottomarina che si fa imporre il pari casalingo da un agguerrito Eurotezze. La squadra di Dal<br />

Bianco avrebbe sicuramente meritato di più, ma la compagine vicentina ha il merito di aver giocato una gara guardinga,<br />

generosa e che ha lasciato pochi spazi agli avanti locali. Mister Ennio Dal Bianco accetta il risultato ma con l'amaro in<br />

bocca.«Devo confessare che la mia squadra ha giocato una delle sue migliori gare al "Ballarin" - è il commento dell'allenatore<br />

lagunare -. Siamo stati ordinati, non abbiamo concesso nulla in fase realizzativa ed abbiamo spinto fino alla fine, creando<br />

alcune importanti occasioni da gol. Purtroppo in certi momenti ci è mancata un po' di lucidità in fase offensiva, ma era difficile<br />

contro una squadra che pensava solo a chiudere e difendersi e ripartire in contropiede. Era difficile trovare varchi e noi ci<br />

abbiamo provato e forse verso la fine ci siamo un po' spenti avendo speso più di loro».<br />

La sosta può aver influito sul rendimento della squadra?«E' stata salutare per recuperare energie e qualche giocatore<br />

infortunato - dice Dal Bianco - ma forse ci è mancata un po' di lucidità nella fase offensiva».Quali sono le condizioni di De<br />

Capua?«Alfonso ha subito la distorsione della caviglia che forse lo terrà lontano dai campi per un bel po'. Con l'ingresso di Rizzi<br />

abbiamo spinto di più ma non siamo stati fortunati nelle conclusioni».<br />

L'Itala S.Marco ha vinto a Tamai e si un tantino allontanata.<br />

«Non importa - conclude Dal Bianco - il campionato è ancora lungo e dobbiamo pensare invece alla difficile partita di domenica<br />

prossima a Domegliara». Daniele Vianello non si da pace per il suo gol annullato dalla decisione davvero inconcepibile<br />

dell'arbitro. «Quando c'è stato il calcio d'angolo - commenta il giovane centrocampista lagunare - Pozza ha deviato di testa ed<br />

io mi sono staccato dalla marcatura e da pochi passi ho messo in rete, con un giocatore vicentino fermo ancora sul palo di<br />

destra. Il gol era regolarissimo e ci avrebbe premiato per la grande partita disputata». Logicamente soddisfatto l'allenatore<br />

ospite Enrico Cunico per il punto strappato: «Gara difficile, dove abbiamo rischiato molto su quei due tiri di Rizzi. Comunque<br />

devo fare i complimenti ai ragazzi per come hanno giocato, spezzando il ritmo con aggressività contro una grande squadra<br />

come il Chioggia Sottomarina».<br />

Bruno Cappon


CALCIO SERIE D/ Le due vicentine<br />

Lunedì <strong>11</strong> Febbraio <strong>2008</strong><br />

Eurotezze bestia nera del Chioggia Sottomarina<br />

L'Eurotezze si conferma ancora una volta la bestia nera per il Chioggia Sottomarina. I rossoblu di Cunico sono riusciti a portare<br />

a casa un punto dal campo dei lagunari, fermando così la corsa al vertice dei veneziani che adesso perdono terreno prezioso<br />

sulla capolista Itala S. Marco.<br />

Un pareggio a reti bianche che rispecchia fedelmente l'andamento di una gara che è viaggiata sul filo dell'equilibrio per tutti i<br />

novanta minuti, col pubblico in festa che alla fine ha assitito comunque a una gara palpitante sul piano dell'intensità. Un<br />

equilibrio che stava per essere spezzato a tre minuti dalla fine da Rossato, sul quale è stato bravo il portiere veneziano a<br />

sventare il pericolo.<br />

"Peccato per quell'errore nel finale - ha commentato un po' deluso mister Cunico - perchè avremmo fatto bottino pieno e<br />

sarebbe stata una festa per noi".<br />

Non era forse chiedere troppo alla fortuna?<br />

"Vi assicuro che se avessimo vinto non avremmo rubato nulla a nessuno. Ma questo discorso vale anche per il Chioggia che ha<br />

avuto nel corso della gara un paio di nitide occasioni. La più pericolosa l'ha avuta Rizzi, ma per fortuna siamo riusciti a<br />

sventare il pericolo all'ultimo secondo".<br />

In due gare avete strappato quattro punti al Chioggia. Che significa?<br />

"Che non temiamo avversarie. Se avessimo un attacco un po' più prolifico non saremmo in quella posizione in classifica, ma<br />

avremmo qualche punto in più, questo è certo".<br />

L'importante comunque è tenere a debita distanza la sest'ultima, esatto?<br />

"Il nostro occhio è sempre puntato sul Montebelluna e oggi (ieri, ndr) abbiamo rosicchiato un altro punto. Comunque quelle<br />

che stanno dietro non mollano, il Rivignano si è permesso di battere lo Jesolo, il Montecchio è andato a vincere, quindi<br />

dobbiamo prestare la massima attenzione a eventuali rientri e pensare subito alla gara di domenica prossima".<br />

Com'è possibile che lo Jesolo sia caduto in casa con il fanalino di coda?<br />

"E' sempre il solito discorso, le differenze sono talmente minime che basta la più piccola disattenzione per cadere in errore. E<br />

qui tutte le avversarie sono pronte a punirti"<br />

Domenica sarete anche senza il difensore Canacci...<br />

"Ha raggiunto la somma di ammonizioni e dovrà scontare un turno di squalifica. D'altra parte ne avevamo sette in diffida e<br />

prima o poi sappiamo che salteranno un turno".<br />

Michele Zarpellon


San Donà – Sanvitese 2 - 2<br />

NOSTRO SERVIZIO<br />

Lunedì <strong>11</strong> Febbraio <strong>2008</strong><br />

Gol ed emozioni tra Sandonà (ieri in completo giallo-amaranto) e Sanvitese. Un pareggio meritato per gli ospiti, risultato che<br />

lascia inalterate le posizioni in classifica per entrambe le squadre in cerca della salvezza. Delusione, invece, in casa<br />

sandonatese per aver perso due punti preziosi in una gara alla portata con gli avversari ridotti in dieci uomini.<br />

Nella prima frazione le squadre giocano molto strette, portando il confronto più sul piano agonistico che tecnico, tanto che i<br />

nove punti di distacco sembrano immeritati per la squadra veneziana che chiude in vantaggio con un acuto di Zuccon. Nel<br />

secondo tempo il Sandonà nonostante la superiorità numerica getta alle ortiche la possibilità di far propria la partita. Risorge,<br />

invece, la giovane squadra di Fonti che mette in campo carattere e temperamento, chiude tutti gli spazi, confeziona discrete<br />

giocate, fa girare il pallone e sfrutta bene le fasce. I veneti calano il ritmo mentre i friulani creano diverse opportunità e<br />

trovano anche il tempo di fare un pensierino ai tre punti.Partono arrembanti i biancorossi. Al primo affondo però sono i gialloamaranto<br />

ad andare in vantaggio. L'azione è frutto del cross dalla sinistra di Bovo per l'incornata sottoporta di Pavani che<br />

piomba in area come un falco anticipando Piccolo. La reazione degli ospiti al 16' per iniziativa di Fantin in mezza girata ma<br />

Bagarollo sbroglia. Il Sandonà si ripresenta nella metà campo avversaria al 18' con un rasoterra telefonato di Zuccon che<br />

Piccolo blocca senza difficoltà. Al 25' ancora vicini alla segnatura i padroni di casa: sul terzo corner battuto da Zuccon la<br />

deviazione di testa di Perissinotto che mette di poco sopra la traversa.Ma dopo una manciata di minuti la Sanvitese pareggia.<br />

Mischia in area su un'azione insistita ed è il capitano Fantin ad insaccare trafiggendo Cionini. La partita si infiamma, tingendosi<br />

di rosso. Con un cross Biondo pesca Pavani che spreca a tu per tu con il portiere friulano. Un minuto dopo i biancorossi restano<br />

in dieci per l'uscita fallosa al limite dell'area di rigore di Piccolo su Pavani lanciato a rete da Marzocchella. La direzione di gara<br />

punisce Piccolo con il rosso diretto e Fonti è costretto a mettere dentro il secondo portiere Zanier sacrificando Beacco. Il<br />

Sandonà torna in vantaggio allo scadere. Biondo avvia l'azione scambiando con Melani che con una veloce progressione serve<br />

Zuccon che con una girata al volo spedisce un bolide all'incrocio dei pali alla sinistra dell'incolpevole Zanier. Viene giù lo<br />

Zanutto ma i primi minuti della ripresa riservano una doccia fredda ai sandonatesi con i friulani che pareggiano nuovamente i<br />

conti. Fantin firma la doppietta spedendo sul secondo palo un rasoterra angolato approfittando di una dormita generale della<br />

difesa. Un minuto dopo Sandonà ancora in avanti con il tentativo di testa di Pavani a sfiorare il palo. Al 12' i padroni di casa<br />

reclamano un penalty per l'atterramento in area di Zuccon da parte di Zanier ma l'arbitro ammonisce il sandonatese per<br />

simulazione. Stringe le maglie la Sanvitese mentre il Sandonà insiste al 18' con Pavani autore di un tiro da posizione centrale<br />

deviato da Zanier in volo plastico e al 24' con Melani che costringe Zanier a distendersi. A questo punto perde convinzione il<br />

Sandonà che non riesce a fare il forcing decisivo e organizzare le ripartenze. Cresce invece la Sanvitese che controlla il gioco e<br />

si propone ripetutamente in avanti. Al 34' la pericolosa incursione sul fondo del neoentrato Maiero fa guadagnare il corner<br />

battuto dai biancorossi. Al 35' due tiri in rapida successione di Benetti seguiti al 41' dalla punizione insidiosa di Garbini dal<br />

vertice sinistro dell'area con la sfera che sfiora il sette del primo palo. Allo scadere si ripropone Maiero lanciato in profondità<br />

ma spreca a distanza ravvicinata dal portiere sandonatese.Davide De Bortoli<br />

San Donà<br />

Ha il sapore amaro di un'occasione mancata il pareggio casalingo contro la Sanvitese (2-2). Due volte in vantaggio, il Sandonà<br />

si è visto sempre raggiungere a causa di alcune ingenuità difensive, fino ad arenarsi nella seconda frazione davanti alla<br />

solitamente arcigna difesa friulana. Il mister Tommaso Bellucci ammette lo scivolone: «Non posso essere scontento della<br />

prestazione, ma avremmo dovuto avere la capacità di chiudere la partita quando c'era la possibilità. Abbiamo condotto per<br />

larghi tratti, anche in virtù del fatto che l'avversario a un certo punto era rimasto in dieci. Trovandoci in una condizione di<br />

vantaggio nel punteggio alla fine del primo tempo (2-1) avremmo dovuto fare in modo che questo divario si ampliasse nella<br />

seconda parte». «E' anche vero - ha continuato Bellucci - che gli avversari hanno giocato con tanti attaccanti. Sono riusciti a<br />

creare degli imbarazzi, ricorrendo anche ad una risorsa particolare: una lunghissima rimessa laterale del difensore centrale,<br />

specialmente nel secondo tempo, complice un sole molto basso rendeva difficile la lettura delle traiettorie». La posizione in<br />

classifica per i biancocelesti non cambia. «La nostra era una situazione difficile e resta tale. Ma non credo ci saranno grandi<br />

differenze rispetto agli avversari che affronteremo. Il girone di ritorno livella molto i valori e la Sanvitese di oggi vale lo Jesolo<br />

di domenica prossima e tutte le altre squadre. Dobbiamo essere bravi a vincere anziché pareggiare o peggio a perdere».<br />

Nessuna recriminazione secondo Bellucci per la mancata concessione del penalty su Zuccon: «Mi trovavo ad una distanza<br />

decisamente maggiore rispetto all'arbitro, sulla diagonale opposta del campo. Sulle prime sembrava intenzionato a concedere<br />

il rigore, almeno da come ha mosso i primi passi dopo il presunto fallo. Poi ha interpretato una simulazione da parte di Zuccon,<br />

forse aiutato anche dal collaboratore». Bellucci alza gli occhi al cielo: «Dobbiamo rispettare la sua decisone, anche se in quel<br />

momento avere la possibilità di battere un rigore sarebbe stato per noi un grande vantaggio». Tra le note positive in campo i<br />

due marcatori: un sempre più convincente Pavani, al quarto centro, e uno Zuccon che ha dimostrato di essere in grado di<br />

prendersi in carico la squadra.<br />

In una nota la tifoseria biancoceleste dedica i due gol e una pronta guarigione a Flavia Sasso, attualmente ricoverata<br />

all'ospedale di San Donà e mamma di uno dei leder dei tifosi, Vincenzo Di Gaetano.<br />

Davide De Bortoli


Jesolo – Rivignano 0 - 2<br />

NOSTRO SERVIZIO<br />

Lunedì <strong>11</strong> Febbraio <strong>2008</strong><br />

A Jesolo si festeggia con un filo di ritardo il Carnevale, mentre al "Picchi", giusto per rimanere in tema, lo scherzo bello grosso<br />

lo fa il Rivignano ultimo in classifica ai nerazzurri di Zanin, andando a trovare quella vittoria (la prima della gestione Borgato)<br />

che mancava dal 30 settembre 2007 (2-1 al Sandonà). A fine partita ci si guarda intorno, quasi increduli, ma ancora una volta<br />

i padroni di casa hanno steccato sul proprio terreno, sbagliando completamente partita, subendo due reti quasi senza<br />

rendersene conto e fallendo poi ogni tentativo di reazione, quasi sempre spegnendosi fra le braccia dell'ottimo giovane portiere<br />

Boscarol, o nemmeno arrivando alla porta. E, quasi come una condanna, lo Jesolo ha palesato la grande difficoltà a creare<br />

situazioni offensive, a causa anche dell'assenza di Gambino, che in partite come queste permette la profondità e la fisicità che<br />

gli altri non hanno saputo dare.<br />

La cronaca: partenza blanda con lo Jesolo che fatica a pungere. Si registrano solo due timide occasioni per entrambe, al 4' con<br />

punizione di Varutti e colpo di testa alto di Roccia per gli ospiti, e al 9', con Trevisiol imbeccato da Baiana che cincischia e non<br />

riesce a chiudere l'azione. Rivignano più spigliato: al 29' destro da fuori di Varutti, Borghetto respinge in due tempi. E così, con<br />

maggiore aggressività e quel pizzico di fortuna che mai non guasta, al 33' gli uomini di Borgato aprono la loro splendida<br />

giornata: mischia furibonda in area di rigore, Piccoli va a pressare e ci crede, riuscendo a toccare di lato per il giovane Filippo,<br />

destro a giro e Borghetto non ci arriva, è lo 0-1 che nessuno avrebbe mai voluto vedere al "Picchi". Botta pesante, che trova<br />

un seguito appena 2' dopo, quando stavolta Filippo, battendo una punizione dalla trequarti, restituisce il favore a Piccoli, che si<br />

avventa sul pallone e di testa supera Borghetto, quasi esterrefatto di quanto gli sta accadendo. Jesolo che ci ha anche abituato<br />

ad imprese impossibili, ma che trova coraggio e spazio per concludere due volte prima del riposo, al 39', con un tiro debole di<br />

capitan Baiana, fuori, e al 42', con la prima ottima parata di Boscarol sempre su colpo di testa di Baiana, ben servito dal cross<br />

di Lavagnoli. Ci si aspetta di più dalla ripresa, ma il Rivignano alza le barricate e giustamente difende il prezioso vantaggio: al<br />

15' guizzo di Tandurella, bel sinistro deviato da un difensore. Nulla da fare, nemmeno con l'ingresso di nuove forze per lo<br />

Jesolo: le uniche palle-gol degne di nota arrivano da Baiana, che non trova però fortuna, sia al 28' (sinistro alto di poco) e al<br />

35' (colpo di testa); nei restanti minuti ci prova anche Segato da lontano (41', ottima risposta di Boscarol) e al 47' con<br />

Perenzin, che esalta ancora le doti dell'estremo difensore ospite, il quale alla fine esulta con i compagni per una vittoria che<br />

può segnare la svolta verso la rincorsa ai playout.Federico Biondo<br />

Quando si perde così malamente c'è la possibilità di pensare a tanti motivi plausibili: la realtà è che il Città di Jesolo, perdendo<br />

2-0 contro il fanalino di coda Rivignano, ha ancora una volta gettato alle ortiche quanto di buono era riuscito a raccogliere in<br />

trasferta, confermando lo scarso feeling con il "Picchi", dove invece i friulani hanno ottenuto la prima vittoria con mister<br />

Borgato. Fra i motivi da snocciolare, di sicuro la mancanza di Gaetano Gambino lì davanti è di sicuro un aspetto che conferma<br />

la netta difficoltà che trovano i nerazzurri senza il suo bomber, prezioso non solo per il gol, ma anche per la costruzione delle<br />

azioni; non sono riusciti, nonostante la generosità, i vari Trevisiol, Tandurella e Cuneo a farlo rimpiangere. Poi l'aspetto fisico,<br />

dove nettamente hanno avuto la meglio i friulani: troppo leggeri in certi frangenti i nerazzurri, più forti ed aggressivi quelli del<br />

Rivignano, spinti probabilmente anche da motivazioni maggiori. Alla fine, mister Zanin non ha molta voglia di commentare.<br />

"C'è davvero poco da dire - afferma l'allenatore jesolano - in questi casi bisogna solo stare zitti e ripartire da martedì a<br />

lavorare sodo. La squadra ha avuto un approccio alla partita che non volevo, siamo riusciti ad esaltare tutte le insidie che il<br />

Rivignano avrebbe potuto crearci. Alla fine abbiamo fallito l'ennesima prova di maturità". Al di là del possibile e reale obiettivo<br />

playoff, ora bisogna agguantare quanto prima la quota salvezza, evitando spiacevoli sorprese. "E dovremo lottare per<br />

raggiungerla - continua Zanin - già a partire da domenica prossima, quando arriverà un Sandonà altrettanto bisognoso di<br />

punti". E di sicuro, giocando come col Rivignano, potrebbero essere dolori ulteriori. Insomma, una di quelle giornate dove non<br />

ne è andata dritta una. Dall'altra parte non si esalta molto mister Borgato, che comunque sa che il cammino è ancora<br />

difficilissmo per il suo Rivignano. A quanto pare, il "Picchi" gli porta bene, perchè ha sempre vinto, sia quando era a<br />

Cordignano, poi con la Sacilese e stavolta. "Evidentemente mi porta fortuna - dice il trainer del Rivignano - ma è chiaro che<br />

abbiamo fatto bene, attenti e concentrati. Una vittoria che ci voleva e che aspettavo da tempo, per me era diventato un peso<br />

ormai. Era una prova importante perchè volevo vedere se la squadra è ancora viva, è andata bene e possiamo continuare a<br />

sperare in un posto ai playout".<br />

Federico Biondo


Tamai – Itala San Marco 0 - 3<br />

NOSTRO SERVIZIO<br />

Lunedì <strong>11</strong> Febbraio <strong>2008</strong><br />

"Noi abbiamo Neto, loro no". La sintesi è di Franco Bonanno, presidente dell'Itala San Marco, capolista del girone, che col<br />

successo a Tamai, contemporaneo ai pareggi di Chioggia e Sambonifacese, va in fuga. Il brasiliano, autentico protagonista, si<br />

procura e trasforma due rigori nella prima frazione e nella ripresa chiude definitivamente la sfida con un autentico gioiello da<br />

collezione. Il resto dei 94' è tutto di marca Tamai, ma non basta per cambiare la storia del match. In occasione di entrambi i<br />

rigori concessi dal signor Marinelli i padroni di casa hanno protestato a lungo. Il primo è apparso ineccepibile, perché sul cross<br />

di Neto il pallone incoccia il braccio di Pivetta staccato dal corpo. Sul secondo il fallo di Zanette sullo stesso Neto è per lo meno<br />

iniziato fuori area. Certo è che le decisioni dei direttori di gara sono sempre sfavorevoli ai rossi. Tomei rinuncia al solito 4-3-3<br />

inserendo al posto di Calzavara Pivetta che completa la mediana. Zoratti risponde con Neto solo davanti e con Roveretto e<br />

Carli che a turno lasciano il centrocampo per dargli appoggio. L'attenzione posta da entrambi gli schieramenti consente solo<br />

conlusioni dalla lunga distanza (Talazzo e Francioni). Giordani colpisce una traversa, ma è in fuorigioco. Al 22' Moras dalla<br />

fascia sinistra spedisce al centro un buon pallone, Arcaba solo in area piccola colpisce male di testa e spedisce sul fondo. Fra il<br />

29' e il 31' i due penalty che spianano la strada all'Itala. Il primo per fallo di mano di Pivetta su cross di Neto, il secondo<br />

perché il brasiliano di fa stendere da Zanette. Già detto delle proteste, raccontiamo la reazione veemente del Tamai che con<br />

Nonis (44' e in recupero) impegna Tusini.<br />

L'avvio di ripresa è un autentico assedio delle furie che in 7' minuti collezionano 5 calci d'angolo. Sul primo (46') buona<br />

deviazione di testa di Pivetta, ma Tusini è attentisimo, come in occasione del sesto (7') quando respinge una pericolosa<br />

conclusione in mischia di Paolini. L'Itala non riesce più a passare la metà campo e al 56' rischia di capitolare. Viene salvata dal<br />

legno colpito da Nonis a Tusini battuto. Insiste il Tamai spinto dal pubblico. Ci provano ancora Nonis (para Tusini al 59'),<br />

Calzavara (conclusione alta al 62', appena 3' dopo il suo ingresso), Petris (piazzato alto al 64'). Splendida l'azione personale di<br />

Zambon al 73'. L'attaccante salta come birilli tre avversari, entra in area e lascia partire un destro a rientrare che sibila non<br />

molto lontano dal palo alla sinistra di Tusini. Tomei si gioca le ultime carte facendo entrare anche Tormen (ritorno dopo lunga<br />

convalescenza) e Da Ros. Zoratti che aveva già fatto entrare Cipracca al posto di Francioni e Mujesan per Roveretto risponde<br />

inserendo Racca al posto di Piscopo. Il trainer tamaiota non ha nemmeno il tempo di vedere se la sua mossa produce efetti.<br />

Neto infatti si fa dare palla, elude il controllo del diretto avversario e regala ai suoi sostenitori e a tutti gli esteti del calcio una<br />

conclusione liftata che salta Finotto e si infila nel sette alto alla sinistra del portiere. E' giusto, giusto il 75'. Il Tamai alza<br />

bandiera bianca. Gli ultimi 19' vanno giocati solo per regolamento mentre il pubblico del Comunale abbandona in largo anticipo<br />

li spalti.<br />

Dario Perosa<br />

SERIE D - GLI SPOGLIATOI DI TAMAI<br />

Super Neto fa volare l'Itala San Marco ma il<br />

Tamai piange i troppi gol mancati<br />

Brucia giocare bene, addirittura meglio della capolista e chiudere sotto di tre gol. È quanto è successo, ieri, al Tamai, opposto<br />

all'Itala. O, meglio, opposto a Leonidas Pereira, detto Neto, che ha firmato tutte le tre reti (le prime due su altrettanti rigori da<br />

lui stesso procurati) con le quali l'Itala ha violato il Comunale ed è andata in fuga. Buona la prestazione del collettivo delle<br />

Furie Rosse che, però, si sono dovute inchinare alla classe cristallina dell'attaccante deglla formazione ospite. A tessere le lodi<br />

del carioca sono tutti, indistintamente, compagni e avversari. Il primo è lo steso presidente degli isontini Franco Bonanno. «Il<br />

Tamai afferma ha giocato una buonissima partita. Noi l'abbiamo vinta perché abbiamo Neto. Sono anni che dico che<br />

meriterebbe di giocare fra i professionisti. Lo aveva preso la Triestina già quattro anni fa. È costretto a rimanere con noi per i<br />

regolamenti assurdi della Federazione». Aggiunge Giuliano Zoratti, tecnico dell'Itala: «La mia è una buona squadra dice che,<br />

rispetto ad altre squadre altrettanto buone, ha un furiclasse in più. Per questo credo alla fine la spunteremo noi». I pareggi di<br />

Sambonifacese (1-1 con la Sacilese) e Chioggia (0-0) con l'Eurotezze sembrano dargli già ragione. Chiude le lodi Ermanno<br />

Tomei: «Neto? Datelo a me e poi ne riparliamo». Dove non sono d'accordo ospiti e padroni di casa è sull'operato del signor<br />

Marinelli di Jesi. «Mi sembrano giusti afferma Zoratti entrambi i rigori. In occasione del primo la palla colpisce il braccio di<br />

Pivetta e il regolamento parla chiaro. Se il tiro è diretto è rigore, se la palla rimbalza prima no. L'arbitro ha applicato il<br />

regolamento. Sul secondo Zanette ha steso Neto che lo stava saltando». Non sono d'accordo i rossi. «A noi a Sacile ricorda<br />

Nicola Paolini, ex di turno in situazione analoga non ce l'hanno dato. È da un po' di tempo che tutte le decisioni arbitrali ci sono<br />

sfavorevoli. Non ho mai visto tanti rigori dubbi contro». Ancora più categorico Ermanno Tomei: «Il mio titolo ci suggerisce<br />

sarebbe: Neto e Marinelli battono il Tamai. Scherzi a parte, non posso proprio rimproverare nula ai miei ragazzi. Il primo rigore<br />

non c'era. Il fallo era involontario. Sul secondo l'intervento di Zanette è cominciato (verissimo!) un paio di metri fuori area.<br />

Abbiamo giocato sempre nella metà campo dell'Itala, Tusini (portiere ospite, ndr) ha fatto miracoli e abbiamo anche colpito un<br />

palo (Nonis). Se fossimo riusciti a segnare avemmo riaperto la sfida. Poi invece Neto ha inventato un terzo gol da cineteca».<br />

Dario Perosa


Este – Belluno 0 - 1<br />

NOSTRO SERVIZIO<br />

Lunedì <strong>11</strong> Febbraio <strong>2008</strong><br />

La quinta stecca dell'Este (i giallorossi sono riusciti a inanellare cinque sconfitte di fila nel girone di ritorno) ha i rintocchi di una<br />

brutta campana, stonata e un po' lugubre: l'ennesimo tonfo con una diretta concorrente nella lotta per la salvezza (ora in zona<br />

porta i padovani a pochi passi dalla zona play-out, come nel remake di un film già visto lo scorso anno.<br />

Per più di un'ora, quella messa in campo dagli atestini è la peggiore prestazione dell'anno, poi le cose cambiano e<br />

l'inseguimento sembra potersi trasformare in un pari inglorioso. Ma non è proprio l'anno buono e i ragazzi di Turetta incappano<br />

nella terza disfatta consecutiva senza reti siglate, regalando al Belluno tre punti facili.<br />

Mattatore della gara Roman Del Prete, una vera e propria spina nel fianco per la difesa casalinga, che lo perde di vista in<br />

continuazione e gli permette di galleggiare fra le linee, creando continui grattacapi a Missaglia e compagni. È la punta<br />

bellunese che dà il via alle ostilità, facendosi deviare a fil di palo una bella conclusione da Bianchi. Al 20' ci riprova,<br />

impegnando stavolta Ongarato, che deve allungarsi per sventare la minaccia. L'Este non è pervenuto e la squadra messa in<br />

campo da Turetta non riesce ad ingranare la marcia. Troppi errori in fase di impostazione, una frenesia inconsueta nel rinviare<br />

dalla difesa, poche idee e gambe molli trasformano gli estensi nello sparring partner ideale per il Belluno, sceso nel padovano<br />

con la chiara intenzione di raggranellare punti preziosi. L'unica fiammata giallorossa arriva alla mezz'ora, quando Costantini<br />

inventa un bel cross sottoporta per l'accorrente Battaglia, che batte a rete sfruttando un'indecisione del portiere. L'arbitro<br />

spegne l'euforia atestina annullando per un fuorigioco più che dubbio. La ripresa si apre nuovamente sotto il segno dei<br />

bellunesi, che si riportano subito in avanti e mettono paura alla traballante retroguardia di casa con un doppio tentativo di<br />

Ferronato, i cui tentativi si infrangono al limite dell'area piccola sul muro eretto da Missaglia e Borriero. All'8' è il turno di<br />

Mazzetto, che va al tiro da distanza ravvicinata dopo un pregevole scambio sulla trequarti, ma la bordata si perde alle stelle.<br />

Poi, attorno al 10', succede il finimondo. Ligarotti incoccia a botta sicura su traversone dalla destra, un avversario smorza la<br />

traiettoria con la mano e l'arbitro fa cenno di proseguire, innescando la ripartenza fulminea degli ospiti: Roman Del Prete<br />

riceve palla al limite, calcia malamente in direzione della porta indovinando la deviazione di Borriero e la sfera si infila beffarda<br />

dove Ongarato non può arrivare. A questo punto i locali si accorgono di avere un filo d'orgoglio lasciato da qualche parte in<br />

soffitta ed iniziano a macinare gioco. Al 21' Battaglia controlla bene in area e di testa inganna il portiere in uscita, mancando il<br />

pari di pochi centimetri, mentre alla mezz'ora Costantini si trova per due volte sui piedi la palla buona. La prima conclusione<br />

costringe Fantin a tuffarsi per sventare l'insidia, la seconda esce di un soffio. L'occasione più ghiotta arriva però al 36', quando<br />

un colpo di testa di De Giorgi da due passi viene respinto dal portiere sui piedi di Agostini, che a porta vuota coglie un palo<br />

clamoroso. Sul gol mancato si spengono le speranze per l'Este e si aprono inquietanti scenari.<br />

Ferdinando Garavello<br />

IL CASO<br />

adb) Undici sorrisi e una porta sbattuta. Al termine di Este-Belluno, la notizia dell'improvviso addio di Edoardo Frassetto (nella<br />

foto sotto), anticipata ieri dalGazzettino e confermata poi dal sito web ufficiale della società, è stata ribadita anche da mister e<br />

direttore sportivo. Resta una discordanza sulle cause: lavorative e familiari per la società, di rapporti secondo le voci di<br />

corridoio (il giocatore non si sentiva considerato). Quel che non cambia è la modalità e la tempistica con cui Frassetto ha dato<br />

il ben servito. «È vero, il ragazzo non è più un giocatore del Belluno - conferma a fine gara mister Andreucci - ed è un peccato,<br />

perché contavamo su di lui e perché stava crescendo. Purtroppo ha voluto fare questa scelta, legata a problemi familiari e di<br />

lavoro, che però, detta in tutta sincerità, ci mette in difficoltà». «Sicuramente la tempistica non è stata delle migliori -<br />

aggiunge il dt Toni Tormen -. Dieci giorni fa abbiamo detto di no a parecchi '87, e ora il mercato è chiuso. Per il momento<br />

restiamo quelli che siamo, poi si vedrà». Il perché del disappunto di mister e direttore tecnico è presto detto. «Con il suo addio<br />

abbiamo ora un problema sia di ruolo, sia di fuoriquota (Edoardo è un 1987) - spiega Andreucci - In difesa infatti abbiamo un<br />

solo fuoriquota, Nogarè, al quale si aggiunge Peterle, al debutto qui a Este. E poiché giocare con una difesa di soli esperti è<br />

difficile, per questioni di equilibrio della squadra, ormai le soluzioni non sono più molte».<br />

Caso Frassetto a parte, come valuta l'esordio di Peterle?<br />

«Una buona partita la sua. Ha tenuto bene, e quando alla fine l'ho visto soffrire su una fascia in cui anche Roman del Prete<br />

iniziava ad accusare stanchezza ho preferito sostituirlo con il più tranquillo Nogarè. Anche perché il ragazzo era appena stato<br />

ammonito». Importante, questa vittoria. «I sei punti portati a casa in questi primi cinque turni di ritorno mi danno fiducia. Ora<br />

ci aspettano due mesi e mezzo in cui dovremo lottare su ogni singolo pallone. Proprio come a Este. È stata una vittoria molto<br />

importante, contro una formazione che dopo quattro sconfitte non ne voleva sapere proprio di perdere ancora». Bene<br />

l'approccio, meglio ancora il carattere. «L'approccio è dal match con il Sarone che non lo toppiamo più. I ragazzi hanno dato<br />

prova del loro carattere, nella prima mezz'ora mi sono piaciuti molto e anche la difesa, così giovane, tutto sommato ha<br />

funzionato. Sapevamo che l'esperienza ci sarebbe mancata, ma movimenti e coperture hanno funzionato come dovevano».


Lunedì <strong>11</strong> Febbraio <strong>2008</strong><br />

CALCIO Serie D A Este arriva una vittoria di misura con una rete dell’attaccante friulano, su<br />

tiro deviato: «È vero, però è un gol tutto mio»<br />

Roman del Prete: «Belluno bravo e fortunato»<br />

Dal match-winner a Fantin fino a De Mattia dallo spogliatoio esce un coro: «Non<br />

fermiamoci qui, ora prendiamo chi ci sta sopra»<br />

A Cesare quel che è di Cesare, e al Belluno un po' di buona sorte. Manuel Roman del Prete, autore di uno dei gol più pesanti<br />

della stagione, non ammette repliche. La paternità del gol di Este è tutta sua. Deviazione o non deviazione. «È vero, un loro<br />

difensore ci ha messo lo zampino, ma il portiere era nettamente in ritardo, la palla si sarebbe comunque infilata nell'angolino.<br />

La deviazione insomma non ha influito sulla direzione. Il gol è mio».<br />

Ed è un gol che pesa. «Un gol davvero importante, è vero. Perché vincere 1-0 vuol dire vincere bene: senza subìre gol e<br />

sapendo gestire il risultato. Quella che portiamo a casa da Este è una vittoria pesantissima che mi fa essere ottimista per il<br />

futuro. Dopo questi tre punti non possiamo che guardare a un domani positivo». A Este si è vista una squadra concentrata e<br />

matura.«E lo è stata per tutti i 90', più recupero. È così che si deve giocare, rischiando poco in difesa e sapendo sfruttare al<br />

meglio le occasioni create in avanti. Chiudersi e ripartire: è così che abbiamo vinto». Nell'ultimo quarto d'ora si è sofferto. «Sì,<br />

ma nella maniera giusta, ovvero rischiando poco. Hanno attaccato, ci hanno messo là, ma di occasioni non ne ho viste<br />

tantissime. Siamo rimasti concentrati fino all'ultimo e nel primo tempo, in particolare la prima mezz'ora, abbiamo anche<br />

giocato un bel calcio. Insomma, la vittoria è assolutamente meritata». Questa volta è stata dalla vostra anche la fortuna.<br />

«Direi proprio che dopo un girone abbondante ci stia che ogni tanto giri anche dalla nostra. I tre punti ci stanno tutti». I primi<br />

di tanti, si spera. Ora iniziano gli scontri diretti. «Assolutamente. La settimana prossima arriva il Montecchio e sarà un'altra<br />

avversaria da battere a tutti i costi. Già aver inguaiato l'Este è una bella cosa. Guai a fermarsi però: adesso che li abbiamo<br />

battuti dobbiamo anche andare a prenderli». Identico, se non più ambizioso ancora, il pensiero di Igor De Mattia. «Adesso<br />

dobbiamo infilare risultati utili fino alla fine del campionato. Questa è una vittoria importantissima, in cui abbiamo finalmente<br />

colto il risultato pieno del tanto lavoro che da mesi facciamo. Nel primo tempo abbiamo giocato bene, con un ottimo approccio<br />

alla gara. Che poi loro nella ripresa si facessero sentire era ovvio e logico». Avanti Savoia. «Ora però non dobbiamo fermarci.<br />

Ci aspetta immediatamente un altro scontro diretto, e poi altri ancora, tutti da affrontare con un unico obiettivo: acchiappare<br />

chi ci è davanti e staccare chi è dietro. Non possiamo fare diversamente». Quindi la chiosa sul clamoroso gol fallito da Agostini,<br />

capace a un metro dalla porta sguarnita del Belluno di centrare il palo esterno. «Incredibile, l'avevo già vista dentro. Due<br />

settimane fa quella palla sarebbe finita dentro. Questa volta, per fortuna, no». «La loro occasionissima? - aggiunge un<br />

Giacomo Fantin praticamente disoccupato per 90' -: erano anni che non vedevo qualcuno mangiarsi un gol così». La fortuna<br />

d'altronde sorride agli audaci. Ovvero a quegli undici gialloblu che contro un'avversaria che dopo quattro kappao poteva solo<br />

vincere, sono scesi in campo decisi, determinati e pimpanti, portando a casa tre punti d'oro. Che il Belluno abbia finalmente<br />

scoperto il suo lato B? Alessandro De Bon<br />

Pesa l'espulsione di Polesana<br />

SGRÒ 6: la frase sembra fatta, ma non ha colpe sulle reti subite. Per il resto sbriga l'ordinaria amministrazione. POLESANA 5:<br />

intenzionale o meno il suo fallo (ammesso che sia stato tale) ha lasciato la squadra in inferiorità numerica in un momento<br />

fondamentale del campionato. GORZA 6,5: ha spinto generosamente sulla fascia, proponendo alcuni cross interessanti e<br />

costringendo gli avversari a retrocedere. FAVERO 7: complimenti al fuoriquota. Ha giocato con l'intensità di un veterano,<br />

recuperando palloni e proponendosi per l'appoggio. Una base per il futuro. STRAPPAZZON 6,5: ha messo ancora una volta la<br />

sua duttilità al servizio della squadra, dimostrando di crescere di partita in partita. GOTTARDO 6: ha cercato inutilmente di<br />

sfruttare il suo carisma per spronare la squadra anche in inferiorità numerica. Peccato per le sbavature di tutto il reparto in<br />

occasione delle due marcature ospiti. VANZ 6: a una notevole prestanza fisica che lo supporta nella manovra non fa<br />

corrispondere un'adeguata efficacia nei momenti conclusivi dell'azione. ZUCCO 6: è partito molto bene, come vero metronomo<br />

della squadra, ma alla lunga non si è potuto esprimere con continuità. Non brillante nei calci piazzati, sua specialità. FERRETTI<br />

6: un bel gol, altre buone opportunità, grande impegno. Un'uscita di scena, come diciamo a parte, non all'altezza della sua<br />

prova (st 33'ARGENTA sv: è stata l'ultima carta giocata da Tollardo per scardinare la difesa ospite). CITTADELLA 7: ci mette<br />

l'anima per essere l'anima della squadra. Pennella sulla testa di Ferretti un pallone della <strong>serie</strong> "prego, lo accomodi in gol".<br />

Sgomita, si dà da fare, mai domo. ZUCCOLILLI 6: una sostituzione più tecnica che per demeriti, anche se altre volte era stato<br />

più incisivo (st 1'PILOTTI 6: risistema la difesa e cerca di farsi vedere anche in attacco).<br />

di Gianni Piazza


Montecchio Maggiore – Montebelluna 1 - 0<br />

NOSTRO SERVIZIO<br />

Lunedì <strong>11</strong> Febbraio <strong>2008</strong><br />

Un gol lampo di Guerra regala al Montecchio, che finalmente lascia il penultimo posto, 3 punti pesanti nella rincorsa alla<br />

salvezza e trascina il Montebelluna in zona play-out. Partita dai due volti: padroni di casa più intraprendenti e incisivi nei primi<br />

45', pallino del gioco perennemente in mano ai trevigiani nel corso della ripresa con i locali arroccati sulla propria tre quarti.<br />

Avvio di partita scoppiettante. I locali sbloccano il risultato al 6': Roverato serve in profondità Napoli, l'attaccante punta il<br />

portiere, lo supera al vertice area piccola ma la sua conclusione è ribattuta dal palo, sulla respinta la sfera arriva a Guerra che<br />

non ha difficoltà ad appoggiare in rete a porta vuota. Immediata, ma non altrettanto fortunata, la risposta del Montebelluna<br />

che al'8' ha di che imprecare contro la sfortuna: il tiro di Nicoletti dalla media distanza va a sbattere sulla faccia interna della<br />

traversa, la palla picchia sulla linea di porta, ritorna ad incocciare sulla traversa e ricade in campo. Ospiti ancora pericolosi al<br />

14' quando Bellio controlla il traversone di Furlanetto e spara di prima intenzione: la conclusione, seppur violenta, è però<br />

centrale e Posocco respinge con i pugni. Segue una fase di sostanziale equilibrio, con l'undici di Pasa che non riesce a trovare<br />

varchi e quella di Vittadello pronta a sfruttare l'errore avversario. Al 30' punizione dai 25 metri di Roverato a scavalcare la<br />

barriera, l'esecuzione però pecca di potenza e Cavarzan blocca in tuffo senza particolare problemi. Due minuti dopo i locali<br />

potrebbero raddoppiare: Roverato con un lungo taglio innesca Guerra che entra in area e serve all'indietro Vallarsa, tocco<br />

smarcante per Napoli che può battere indisturbato ma l'attaccante spara addosso a Cavarzan in uscita disperata. Un minuto<br />

dopo la giovane punta arrivata a gennaio dal Pisa è ancora protagonista in area avversaria destreggiandosi tra i difensori come<br />

tra i paletti di uno speciale, ma anche questa volta sul suo diagonale trova Cavarzan a dirgli di no. Ripresa. Alla ripresa delle<br />

ostilità il Montecchio riprova a sorprendere il Montebelluna: su un contro-rilancio scatta ancora Napoli ma Cavarzan in uscita lo<br />

anticipa fuori dall'area. Poi il pallino del gioco passa nelle mani del Montebelluna che sfiora il pari all'8': cross dalla destra di<br />

Rodato, a centro area spara al volo Bellio, miracoloso l'intervento d'istinto di Posocco che alza in corner e salva il risultato. Gli<br />

ospiti pressano, i locali commettono parecchi errori in fase di appoggio e la palla ristagna a centrocampo. Pasa mette mano<br />

alla formazione nel tentativo di rompere gli equilibri, ma senza esisti particolari. Al 15' va alto un colpo di testa di Guerra<br />

servito da Roverato. Risponde al 16' Nicoletti sparando sopra la traversa. La pressione trevigiana si fa costante ed allora ecco<br />

che anche Vittadello innesta forze fresche. Al 23' Guerra aggancia in area ma spara fuori. Al 28' ancora sfortunato Nicoletti che<br />

dal limite gira di prima intenzione l'assist di Schiavon, Posocco è battuto ma c'è il palo interno ad impedire alla sfera di entrare<br />

in rete. Sarà l'ultima vera opportunità per il Montebelluna di pareggiare. Al 30' ci prova Masiero che parte da centrocampo ed<br />

arriva al limite dell'area dove porge a Tessaro che però spreca tutto spedendo sul fondo. Al 40' Cavarzan non trattiene un<br />

lungo spiovente di Montagnan, Guerra cerca di approfittarne ma a contatto con Balardin va a terra e reclama la massima<br />

punizione senza però trovare d'accordo l'arbitro. Il Montecchio potrebbe chiudere le ostilità al 45': punizione di Roverato sul<br />

secondo palo a cercare la testa di Ferrari che però, al momento dell'incornata, è ostacolato dal compagno Tommasoni e così la<br />

sfera passa sopra la traversa. Nel recupero il Montebelluna prova il tutto per tutto ma la retroguardia castellana regge.<br />

Giorgio Zordan<br />

Montecchio dedica il successo a Sarrapochiello<br />

Dedichiamo questo successo a Sarrapochiello. Sono queste le prime parole di Mario Vittadello a conclusione del match con il<br />

Montebelluna. Un pensiero dunque per lo sfortunato attaccante che in allenamento s'è rotto il legamento crociato del ginocchio<br />

destro.<br />

Poi ovviamente il discorso scivola sul match. Bisognava assolutamente vincere. Il Montecchio c'è riuscito. Il Montebelluna<br />

avrebbe meritato miglior sorte, ma analoga situazione i biancorossi l'avevano vissuta quindici giorni fa sul campo della<br />

Sanvitese. Importava solo vincere. Ci siamo riusciti. Non in maniera brillantissima prosegue il mister ma in questo momento<br />

va bene anche così. Avremmo potuto chiudere la partita nel corso del primo tempo ma non abbiamo sfruttato appieno le<br />

occasioni costruite. Nella ripresa il Montebelluna ha tenuto il pallino del gioco, avrebbe potuto anche pareggiare ma Posocco ci<br />

ha messo del suo. A noi era capitato a San Vito al tagliamento di fare i complimenti al portiere avversario. I risultati che<br />

arrivano dagli altri campi non sono proprio quelli che si sperava: il Belluno, prossimo avversario del Montecchio, è andato a<br />

vincere ad Este, il sandonà ha pareggiato con la Sanvitese e quindi conserva una lunghezza di vantaggio, la Virtus Vecomp è<br />

andata a violare il campo dell'Union Quinto. Unico responso positivo quello del Sarone, caduto in casa ad opera del Domegliara<br />

che lascia così la terzultima posizione ai castellani. Come vado ripetendo da un po' di tempo continua Vittadello noi non<br />

dobbiamo guardare gli altri ma concentrarci solo su noi stessi, fare leva sulle nostre forze. Col Montebelluna vi siete spartiti un<br />

tempo ciascuno. Nella prima frazione abbiamo costruito tre limpide palle gol. Avessimo trovato il raddoppio probabilmente<br />

avremmo visto una partita diversa. Al Montebelluna vanno i miei complimenti: è una squadra ordinata, che sa attaccare e<br />

difendere allo stesso tempo, brava nei tagli di campo. Nella ripresa la squadra ha risentito di andia da prestazione: non è facile<br />

giocare con sulle spalle la responsabilità di dover fare risultato a tutti i costi. Qualcosina inoltre i ragazzi l'hanno pagata<br />

nell'adeguarsi alle novità apportate a livello di disposizione in campo.<br />

Giorgio Zordan


Sarone – Domegliara 0 - 3<br />

NOSTRO SERVIZIO<br />

Lunedì <strong>11</strong> Febbraio <strong>2008</strong><br />

Nulla da fare per i padroni di casa che, dopo aver resistito per più di un'ora mostrando anche apprezzabili trame e sfiorando<br />

ripetutamente il vantaggio, si sciolgono davanti al Domegliara, alla terza vittoria consecutiva. La prima occasione è proprio gli<br />

ospiti dopo 3': sgroppata di Mainetti sulla destra e palla in mezzo dove Pereira aggancia ed incrocia il destro appena fuori.<br />

Scampato il pericolo, i padroni di casa sfiorano il vantaggio in 3 nitide opportunità in sequenza. Ad aprire le danze al 9' è<br />

Pagnucco, che trova spazio centralmente e lascia partire un gran bolide dalla distanza, andando a scheggiare la parte alta della<br />

traversa. Passano solo 60" e Timoty concede il bis. Il giovane numero <strong>11</strong> stoppa in area di petto e da posizione ravvicinata<br />

azzarda un destro al volo, sparacchiando però alto. L'ultima chance per l'<strong>11</strong> di De Pieri di sbloccare il confronto arriva al 12'.<br />

Pedol si esibisce in un'ottima sovrapposizione sull'out mancino, guadagna il fondo e crossa al centro, dove Faggian, all'altezza<br />

del lato corto dell'area, tenta la correzione in girata, trovando però la puntuale opposizione di un attento Santin. Passata la<br />

furia dei minuti iniziali i ritmi si abbassano vistosamente ed il match si fa più equilibrato. Gli ospiti, pur manovrando un pò<br />

meglio dei padroni di casa, non riescono a trovare spunti convincenti. Al 27' Pereira semina il panico sulla destra, entra in area<br />

ed appoggia all'indietro, dove l'accorrente Lima sciupa tutto svirgolando al momento del tiro. Il Sarone ci riprova al 7' della<br />

ripresa ma il colpo di testa di Pizzol, su angolo di Giacometti, termina alto. E' l'ultimo spunto degno di nota per i padroni di<br />

casa perchè al 12' Vanoli azzecca la mossa, mandando in campo Lucchini e il Domegliara con un poderoso 1-2 stende i friulani.<br />

Al 23' il vantaggio ospite porta la firma di Girlanda, che devia in mischia dopo un angolo. La difesa spazza ma la palla era già<br />

dentro.<br />

Passa solo 1' e Lucchini incontenibile s'incunea sulla sinistra ed indirizza a centro area per Pereira. Il numero 10 ospite<br />

controlla all'altezza del vertice dell'area piccola, si gira e scarica di forza il destro alle spalle di uno sconsolato Cristin. L'opera<br />

del Domegliara si completa al 29'. E' ancora una volta Lucchin a dare il "la" all'azione con un assist millimetrico per Cossato,<br />

che deve limitarsi semplicemente a spingere il pallone in rete da due passi.<br />

Mario Pagano<br />

Quinto – V.V.Verona 0 - 2<br />

NOSTRO SERVIZIO<br />

Colpo grosso della Virtus Vecomp Verona che sbanca il campo dell'Union Quinto per 2 a 0 e si toglie dalla zona playout. Per i<br />

trevigiani invece arriva la terza sconfitta consecutiva (senza aver fatto nemmeno un gol) e ora i punti di margine sulla<br />

sest'ultima si riduce a 4 lunghezze.<br />

Dopo un primo tempo equilibrato l'Union ha sprecato due occasioni in avvio di ripresa prima di venire castigato da un<br />

contropiede della Virtus che poi, al 91', ha raddoppiato. Troppi i giocatori fuori condizione fra i padroni di casa costretti per<br />

tutta la partita a rincorrere l'avversario.<br />

La prima conclusione in porta arriva all'8' con Zanardo che calcia da oltre 20 metri impegnando Sonato che blocca. Al 10'<br />

risponde la Virtus e per poco non ci scappa il gol. Pavan serve in area Lallo che al momento di battere a rete viene chiuso da<br />

Bittante che lo contrasta in scivolata. Al 23' altra nitida palla gol per gli ospiti. Lallo dalla sinistra lancia Galliazzo che, in<br />

posizione sospetta di fuorigioco, entra in area ma calcia altissimo davanti a Marcato. Dopo 2' De Silvestro per l'Union prova a<br />

sorprendere Sonato con una punizione mancina ma l'estremo veronese si salva parando in due tempi. Al 27' combinazione fra<br />

Cominotto e De Silvestro che di sinistro non riesce ad inquadrare lo specchio. Al 33' gran rasoterra dalla distanza per la Virtus<br />

con Romeo che costringe Marcato alla difficile parata. Al 36' Bittante dalla sinistra mette a centro area dove Cominotto incrocia<br />

con il sinistro ma mette sul fondo.<br />

Al rientro dagli spogliatoi le due formazioni si ripresentano in campo con gli stessi schieramenti e nei primi minuti sono i<br />

padroni di casa a rendersi pericolosi. All'8' Bittante centra dalla sinistra in area per Cominotto che stoppa di petto e supera<br />

Sonato con un colpo sotto prima di venire steso dal portiere veronese: la palla termina lentamente sul fondo e per il direttore<br />

di gara non ci sono gli estremi per concedere il rigore. Al 13' bel taglio di De Silvestro in area per Cominotto che calcia in porta<br />

ma trova Pavan a salvare il gol sulla linea di porta rifugiandosi in angolo. Al 18' si rivede la Virtus con un destro da fuori di<br />

Bortignon che Marcato accompagna sul fondo. E al 22' la squadra di Gigi Fresco sblocca la partita. Galliazzo parte dalla<br />

trequarti-sinistra del campo e si fa tutta la fascia prima di crossare dal fondo per Dal Corso che ad un metro dalla porta<br />

insacca con un tuffo di testa. Passano 2' e De Silvestro cerca il pareggio direttamente da calcio di punizione ma Sonato è bravo<br />

a non farsi sorprendere. Nel finale la Vecomp sfrutta gli ampi spazi concessi e chiude la partita. Al 36' sugli sviluppi di un tiro<br />

di Galliazzo ribattuto da Martignon, Barilaro fallisce la semirovesciata all'altezza dell'area piccola. Dopo 60 secondi Bortignon<br />

calcia a botta sicura dal limite ma trova Martignon appostato sulla linea a negargli il 2 a 0. Al 43' calano i titoli di coda sulla<br />

partita. Cervellin si fa ingenuamente soffiare palla da Galliazzo che entra in area e viene atterrato da Marcato in uscita. Rigore<br />

netto e inevitabile cartellino rosso per il portiere trevigiano. Entra in campo il giovane Lanza che tocca il penalty di Romeo ma<br />

non riesce a trattenere subendo il raddoppio.Alberto Duprè


Sambonifacese – Sacilese 1 - 1<br />

NOSTRO SERVIZIO<br />

Lunedì <strong>11</strong> Febbraio <strong>2008</strong><br />

Niente da fare: la Sambonifacese non riesce a ritrovare la via della vittoria. Anche ieri si è dovuta accontentare di uno<br />

stiracchiato pareggio, il quinto nelle ultime ¨6 gare. E il distacco dalla capolista è salito a 6 lunghezze. "Comunque - commenta<br />

mister Ottoni - non è il caso di fare drammi. In fin dei conti siamo stati bloccati da un avversario di tutto rispetto che ha<br />

confermato di non essere presuntuoso quando si candida ad un posto sul treno che può portare ai play-off".<br />

Sacilese brava, in avvio, a frenare i tentativi dei padroni di casa, abile per tutto il primo tempo a gestirsi con raziocinio nello<br />

sviluppare la manovra e, quel che più conta, cinica in apertura di ripresa quando ha sfruttato l'occasione giusta per andare in<br />

gol. A ben pensare le si può muovere un solo appunto, cioè avere sprecato, una volta andata in vantaggio, un paio di occasioni<br />

per il raddoppio. Fosse stata più precisa nelle rifiniture e nelle conclusioni (vero Kabine ?) i veronesi non avrebbero avuto<br />

scampo.<br />

Ma serve poco recriminare. In fin dei conti, un pareggio conquistato sul terreno di una delle più forti avversarie del girone è<br />

pur sempre risultato di rispetto. Merito di un centrocampo apprezzabile quando è stato chiamato a contenere le iniziative<br />

veronesi e, dopo il riposo, ad impostare la manovra. Le cose migliori le hanno offerte Pettarini e Kabine, veri catalizzatori del<br />

gioco bene coadiuvati, ancorchè con qualche "pausa", da Capalbo e Bertagno. Le due punte, dal canto loro, si sono mosse con<br />

intelligenza e continuità tenendo sempre sotto pressione la retroguardia avversaria. Se si dovesse dare una preferenze<br />

sarebbe giusto scegliere per merito Cristofoli, più in palla sul piano dinamico. Sul fronte difensivo i meccanismi hanno<br />

funzionato a dovere. Non ci sono state negligenze tattiche o disattenzioni. Il rigore che ha permesso ai padroni di casa di<br />

pareggiare è stato la conseguenza di un normale contrasto di gioco e non di un errore. Apprezzabili, tra l'altro, sono risultati i<br />

continui sganciamenti in avanti dei due esterni ogniqualvolta si è verificato un cambiamento del fronte. Non è stato un caso,<br />

quindi, che la rete del provvisario vantaggio sia stata realizzata da Fantin, uno dei migliori in campo.<br />

La cronaca segnala che la Sambo in apertura (4') ha colpito due legni consecutivi con Arma, il primo (traversa) a seguito di<br />

una deviazione di testa e il secondo (montante) sulla ribattuta dopo un centro di Donzella. Di contro, la Sacilese è andata<br />

vicino alla marcatura al 15', allorchè Kabine, superato Caobelli, presentatosi al tiro da fuori area ha costretto Valentini ad una<br />

spettacolare deviazione in angolo. Dopo il riposo, gli uomini di De Agostini hanno premuto subito sull'acceleratore e sono<br />

arrivati al bersaglio grosso con Fantin che si è fatto trovare pronto alla botta vincente sugli sviluppi di una punizione dal limite<br />

calciata di potenza da Favero e con palla non trattenuta dal portiere veronese. Il pareggio dei padroni di casa è arrivato al 34'<br />

quando Arma ha trasformato un rigore concesso dal direttore di gara per una trattenuta in area di Artusi ai danni di Arma.<br />

Germano Mosconi

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