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pazza. Cosa avrebbe ottenuto ad escogitare di sana pianta certi particolari<br />

di facile riscontro? Nient'altro che il fatto di perdere ogni credibilità ai<br />

suoi occhi, ed è troppo furba, troppo determinata anche solo per<br />

rischiare di commettere un errore tanto madornale.<br />

Mirela non può essersi inventata tutto, rimugina Cristiano,<br />

mentre guida più veloce che può sulla superstrada che risale verso nord...<br />

Quando stava a Chisinau, dov’è nata, Mirela Petreana coltivava<br />

un unico sogno: andare a vivere in Italia. Patria di Eros Ramazzotti e<br />

Gianna Nannini, terra promessa da fotoromanza.<br />

Lavorava come aiuto parrucchiera presso il salone di suo cugino<br />

di secondo grado, Ovidiu, che quando era sobrio allungava regolarmente<br />

le mani su di lei e quando era ubriaco - il che capitava molto spesso -, e<br />

lei era nelle vicinanze, cercava di violentarla brandendo senza esitazione<br />

qualunque arma di fortuna avesse a disposizione: un coltello, un paio di<br />

forbici, persino il manico di metallo a forma di punteruolo di un vecchio<br />

pettine.<br />

Di solito Mirela riusciva a scappare e a mettersi in salvo, perché<br />

lui era troppo brillo e scoordinato nei movimenti per ottenere quello che<br />

voleva, ma in un'occasione lei era scivolata e lui l'aveva raggiunta e<br />

bloccata a terra premendole con forza una piastra per capelli arroventata<br />

contro la spalla.<br />

Mirela aveva urlato per il dolore e lui, nauseandola con il suo<br />

alito puzzolente mentre canticchiava una vecchia filastrocca rom che<br />

parlava di orchi, di draghi e di povere principesse costrette a fottere con<br />

un cavaliere nero a causa di uno sciagurato incantesimo, l'aveva pe<strong>net</strong>rata<br />

con il suo arnese barzotto dopo averle tirato indietro la gonna di jeans e<br />

scansato le mutande, venendosene quasi subito.<br />

Poi, dopo essersi tirato su i pantaloni e scusato ironicamente con<br />

lei, aveva finalmente aperto la bottega, facendo entrare una prima cliente<br />

già in procinto di andarsene, dopo aver atteso lì fuori per più di un<br />

quarto d'ora che finalmente Ovidiu si decidesse, quel pomeriggio, ad<br />

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