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per sferrare un cazzotto in faccia al parroco, che rovina a terra. - Tu la<br />
devi smettere, prete del cazzo! La devi smettere, hai capito? Qua non<br />
finisce proprio niente, stronzo! Chi sei tu per dire certe cose?<br />
Menagramo del cazzo!<br />
Gaetano e Baldassare riescono a stento a trattenere la furia<br />
dell'amico, mentre don Claudio, con la bocca sanguinante, si rimette in<br />
piedi a fatica. Evita lo sguardo di Mula, si porta un fazzoletto alla bocca<br />
per tamponare il sangue. Poi si avvicina alla statua, tira via la tovaglia. - È<br />
a lui che lo devi dire, se ne hai il coraggio - mormora infine, sputando<br />
sangue.<br />
- Gua... guardate! Ha cambiato espressione! - grida Gaetano. - Ci<br />
sta fissando!<br />
In effetti lo sguardo di San Filomatte non è più perso nel vuoto,<br />
intento a scrutare un orizzonte immaginario, così come aveva voluto<br />
rappresentarlo l'autore della scultura. Adesso, più accigliato che mai, è<br />
diretto giusto davanti a sé.<br />
L'ideale linea prospettica che si dipana dalle pupille scolorite del<br />
santo, da una parte, e l'ideale prolungamento nello spazio della sancta<br />
erectio, dall'altra, convergono in un unico punto, quello dove stazionano,<br />
basiti, Gaetano, Sebastiano e monsignor Baldassare, a cui presto s'unisce<br />
anche il parroco. - È... è come se stesse prendendo... la mira - dice<br />
quest'ultimo.<br />
- Dove cazzo state?<br />
La voce di Enzuccio Bottega, da fuori, gli giunge come un'eco<br />
lontana. Sono ipnotizzati da quel nuovo segno, atterriti e sconvolti dalla<br />
capacità del santo di tornare sempre al centro della scena.<br />
Enzuccio Bottega ha lasciato la macchina sul ciglio della strada.<br />
Quando torna a Larmano - e la festa di San Filomatte è un'occasione<br />
imperdibile - rinuncia sempre alla scorta e all'auto di servizio. Gli piace<br />
farsi vedere in giro per il paese a bordo della sua decappottabile sportiva,<br />
in maniche di camicia e capelli al vento.<br />
Lui è uno del popolo. I suoi sudditi sanno benissimo che tra il<br />
sovrano e la sua gente c'è un abisso di potere, di quattrini, di lusso, di<br />
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