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207-233-Cap6-Def.fm Pagina 212 giovedì 15 gennaio 2009 16:30 6 ITINERARI TEMATICI NELLA GIURISPRUDENZA DEI GIUDICI DI PACE 212 In una sentenza risalente al 1997 12 la concessione del risarcimento del danno «da disagio subito in periodo di vacanza per sua natura destinato allo svago e al relax», pari a € 929,62, è stata giustificata dalla «oggettiva difficoltà, se non impossibilità, dell’attore di fornire la prova del danno subito» in occasione di sovra-prenotazione. A ben vedere, tale impossibilità è dovuta non tanto alla difficoltà di rinvenire nel caso concreto idonei mezzi di prova, quanto piuttosto al fatto che il disagio sofferto dall’attore costituisca un pregiudizio futile, che ognuno, parafrasando il par. 3.11 delle “quattro gemelle”, deve sopportare in virtù del dovere di tolleranza (ricavabile dall’art. 2 Cost.) che la convivenza civile ci impone per offese così irrisorie. Non mancano pronunce in applicazione della disciplina errata: ad esempio il Giudice di pace di Porto Torres, 16 febbraio 1999 13 ha applicato la normativa relativa all’overbooking per il ritardo subito dai passeggeri cui era stato negato l’imbarco a causa dell’utilizzo di un volo più piccolo, considerato un necessario accorgimento tecnico per evitare pericoli, dato il distaccamento di una lastra di asfalto dalla pista dovuto alle elevate temperature atmosferiche. Paradossalmente in una situazione che avrebbe potuto configurare un’ipotesi di ritardo, in quanto, di fatto, il passeggero era stato imbarcato sul volo del giorno successivo, il Giudice di pace ha applicato pedissequamente la disciplina comunitaria al momento vigente (Reg. CEE/1991/295), senza concedere ulteriori risarcimenti ed incorrere in duplicazioni. Anche il Giudice di pace di Alghero, 4 agosto 2004 14 ha legato i disagi psicofisici patiti dal viaggiatore a seguito di cancellazione del volo e rinvio al giorno successivo, alla disciplina sull’overbooking, liquidando € 150,00 a titolo di indennizzo ai sensi del Reg. CE/295/1991, oltre ad € 75,00 per i disagi di cui sopra, comprendendovi anche vitto ed alloggio. 6.1.3 segue: la normativa in vigore ... Attualmente la tutela, contenuta nel Reg. CE/2004/261, in caso di ritardo lieve (la cui rilevanza è determinata in relazione alla lunghezza della tratta del volo, come osservato al Cap. 5, par. 4) prevede per la compagnia aerea l’obbligo di assistenza del passeggero durante l’attesa, mentre, per un ritardo superiore alle cinque ore, sorge, in capo a quest’ultimo, anche il diritto al rimborso del biglietto; se poi il volo fosse addirittura cancellato, è prevista la compensazione pecuniaria. La disciplina vigente si ispira a quanto già enunciato sia nella Convenzione di Varsavia del 1929, al cui art. 19 si prevedeva la responsabilità del vettore per il danno cagionato da un ritardo nel trasporto aereo di persone, bagagli o merci, sia nell’art. 19 della Convenzione di Montreal del 1999, che esonerava il vettore qualora dimo- Giudice di pace di Torino, 10 novembre 1997, in Il Giudice di pace, 1998, 291 con nota di A. PAL- 12 MIERI. In Dir. trasp., 2001, 185 con nota di L. TULLIO. 13 14 In Dir. turismo, 2005, 373 con nota di B. COSSU.
207-233-Cap6-Def.fm Pagina 213 giovedì 15 gennaio 2009 16:30 213 IL DANNO DA INADEMPIMENTO CONTRATTUALE NELLA GIURISPRUDENZA DEI GIUDICI DI PACE 6 strasse di aver adottato tutte le misure che potevano essere ragionevolmente richieste per evitare il danno, oppure nel caso risultasse impossibile adottarle. 6.1.4 segue: ... e le relative applicazioni La giurisprudenza di prossimità tende, tuttavia, anche in simili circostanze, a liquidare somme ulteriori rispetto al sistema di indennizzi elaborato a livello comunitario, incorrendo spesso in duplicazioni risarcitorie. A tale trend fanno capo anche sentenze recenti come Giudice di pace di Catanzaro, 19 settembre 2006 15 che, oltre alla compensazione pecuniaria di cui al suddetto regolamento, concede {{ il danno esistenziale consistente nelle afflizioni, sofferenze e dolori fisici e/o psichici cagionati da un illecito civile dovuto ad un comportamento antigiuridico del vettore aereo convenuto. }} Altre pronunce, i cui fatti si sono verificati in un momento antecedente all’entrata in vigore della disciplina comunitaria, risarciscono il danno sulla base del mancato superamento della presunzione di cui all’art. 942 cod. nav., in combinato disposto con l’art. 1681 c.c. (che si ispira ai medesimi principi di cui al Reg. CE/2002/889), nonché con l’art. 1218 c.c. 16 . Nelle medesime decisioni si ravvisa, inoltre, una tendenza a liquidare il danno non patrimoniale, più precisamente il danno esistenziale, pur in assenza di un’idonea allegazione probatoria, nonché di una reale ingiustizia del danno, in virtù, piuttosto, del turbamento del regolare svolgimento delle attività dei passeggeri. In particolare per il Giudice di pace di Lecce, 6 settembre 2006 17, i disagi causati dalle sei ore di ritardo costituiscono un danno considerato «certo, ma impossibile da dimostrare nel suo preciso ammontare» riconducibile alla lesione consistente nel «dispendio di energia psicofisica per la differente organizzazione al fine di raggiungere la destinazione»; mentre il Giudice di pace di Maglie, 23 aprile 2004 18 ha liquidato in via equitativa una somma pari ad € 200,00 a titolo di danno esistenziale, argomentando la propria decisione con il presunto legame sussistente tra il ritardo del volo e la limitazione della libertà personale (id est un interesse costituzionalmente rilevante). Il Giudice del mandamento barese, in due sentenze del novembre 2003 19 , ha addi- 15 In Resp. e risarc., 2006, 10, 60 con nota di L. NOCCO. 16 Per una ricostruzione sulla risarcibilità dei danni occasionati da inadempimento del vettore, si veda F. TESCIONE, Il danno non patrimoniale da contratto, Napoli, 2008, 137 ss. 17 In Resp. e risarc., 2006, 10, 58 con nota di L. NOCCO. 18 In Danno e Resp., 2005, 309 con nota di B. SIEFF. 19 Giudice di pace di Bari, 7 novembre 2003 e Giudice di pace di Bari, 26 novembre 2003, in Danno e Resp., 2004, 624 con nota di G. BELLANTUONO.
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