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SU XERT'E CEA Storia della secolare contestazione - SantuJacu

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non essendo conveniente che per l’asineria di uno o due proprietari vada a perdersi l’armonia<br />

fra i due comuni”. 34<br />

Nonostante la buona volontà degli amministratori comunali, le schermaglie proseguivano.<br />

I privati soprattutto cercavano di creare nuove diffi coltà vuoi per pascolare il proprio<br />

bestiame, vuoi per non cedere dei terreni che avevano occupato abusivamente. Il Sindaco<br />

di Mandas, il 24 febbraio 1875, si trovava così a rispondere a quello di Orroli che non era<br />

affatto vero, come gli era stato riferito, che il Comune avesse affi ttato i terreni oggetto<br />

<strong>della</strong> permuta. Voci incontrollate, ma supportate sicuramente da interessi diretti. Sui quali<br />

interveniva il Sindaco Nicolò Massidda chiedendo come mai “gli “ orrolesi stanno dissodando il<br />

terreno, concesso a Mandas, in località Su camingioni, camingioni disboscando, per seminarvi cereali cereali?”.<br />

Si rispose che i terreni interessati al disboscamento erano privati, non quelli comunali facenti<br />

parte <strong>della</strong> permuta. Comunque, sia il 17 novembre, il Sindaco di Orroli scriveva che era<br />

opportuno verifi care congiuntamente quanto successo.<br />

Considerata la diffi cile situazione, forse per creare una forzatura dovuta alla mancata<br />

esazione delle imposte sugli immobili interessati, il Consiglio Comunale di Mandas, autorizzato<br />

il 2 marzo 1885 anche dalla Deputazione provinciale di Cagliari, deliberava di vendere al<br />

pubblico incanto i terreni di Cea Mulargia, su suergiu de sa murra e su bruncu de su<br />

monti perdis. Proprio il problema dei tributi, l’esazione dei censi dovuti dai privati, portò i<br />

due Comuni a rifl ettere sul problema sotto una diversa luce e conseguentemente, il 16 marzo<br />

1890, il Comunale di Orroli, dopo che quello di Mandas l’anno precedente aveva sollevato<br />

la diffi coltà di riscossione degli affi tti, approvò una delibera sulla “identifi cazione dei terreni<br />

di Cea Mulargia”. L’assemblea di Mandas riprese l’argomento, il 20 ottobre, lamentando che<br />

con il passaggio al nuovo Catasto dei 167 ettari originari di proprietà comunale, si era passati<br />

ai 77 attuali a tutto vantaggio di diversi privati orrolesi. La deliberazione era stata chiesta, il<br />

17 giugno, dal Prefetto che chiedeva informazioni sulla delimitazione territoriale.<br />

Ormai si doveva decidere. Erano trascorsi ben due secoli e mezzo da quando la <strong>contestazione</strong><br />

fra le due comunità ebbe inizio. Lo sapevano bene i due Sindaci don Francesco Santa Cruz<br />

per Mandas e Gavino Pala per Orroli che, la mattina del 2 settembre 1897, nel Palazzo<br />

Municipale di Mandas, “allo scopo di porre fi nalmente termine alla <strong>secolare</strong> <strong>contestazione</strong> sul<br />

terreno denominato Cea Mulargia“, fi rmarono, alla presenza dei testimoni Salvatore Siddi e<br />

Domenico Pingiori, l’ ”Atto ” di transazione tra il Comune di Mandas e il Comune<br />

di Orroli”. Orroli Il terreno di<br />

Cea Mulargia (unitamente a quelli di su suergiu de sa nurra, su<br />

bruncu mannu de monti pardis, arriu maiori e checchi), individuato nel catasto terreni<br />

al mappale 33, di superfi cie di 77 ettari, di proprietà del Comune di Mandas passava così a<br />

quello di Orroli. In cambio a Mandas era riservato il diritto di riscuotere le imposte degli<br />

ultimi 30 anni e il diritto di legnatico nei terreni di Su camingioni, sa pala de is ollastus,<br />

Fundoni, Serra Miana e Monte Surei.<br />

All’importante appuntamento si era giunti dopo un doppio passaggio nei Consigli<br />

Comunali (Mandas deliberò il 27 aprile ed il 29 maggio, mentre Orroli si espresse il 7 maggio<br />

ed il 26 giugno), mentre la Giunta Provinciale si era espressa favorevolmente il 21 agosto.<br />

Tra i passaggi più delicati vi era quello di riscuotere le imposte dai singoli possessori dei<br />

terreni che lo erano per la maggior parte in parola, non avendo atti o documenti attestanti<br />

la proprietà. Il Comune di Mandas, dopo aver affi dato all’ingegner Giuseppe Dessì, il compito<br />

Umberto Oppus pag. 20<br />

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