apri il file in formato pdf - nucleo comunista internazionalista
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operaia fu soppressa <strong>in</strong> Ingh<strong>il</strong>terra nel 1799, che sempre <strong>in</strong> Ingh<strong>il</strong>terra una legislazione più<br />
favorevole sul diritto di associazione fu conquistata nel 1824-25 e quella sulla giornata lavorativa di<br />
dieci ore nel 1847.<br />
In questo stadio <strong>in</strong>iziale gli operai formano una massa dispersa e sparpagliata. La borghesia<br />
concentra nelle sue mani tutto <strong>il</strong> movimento storico. L’unione dei proletari è più <strong>il</strong> frutto della<br />
unione della borghesia, la quale mette <strong>in</strong> moto <strong>il</strong> proletariato per raggiungere i propri f<strong>in</strong>i, lo<br />
trasc<strong>in</strong>a nel moto politico, dandogli gli elementi della propria educazione e le armi che poi<br />
rivolgerà contro di essa. Così accade nelle lotte operaie del 1830-32 <strong>in</strong> Ingh<strong>il</strong>terra per la riforma del<br />
parlamento; e nel 1830 francese, dove la piazza operaia e popolare pone f<strong>in</strong>e alla d<strong>in</strong>astia dei<br />
Borboni e consegna <strong>il</strong> potere alla borghesia liberale e al suo nuovo re.<br />
In questi prodromi di battaglia operano, <strong>in</strong> particolare <strong>in</strong> Belgio e Francia, gruppi di<br />
orientamento buonarrotiano, che proseguono <strong>il</strong> lascito dei congiurati di Babeuf e delle istanze dei<br />
primi proto-comunisti già vive nella rivoluzione francese.<br />
Quale fosse <strong>in</strong> quella fase aurorale la reale condizione del movimento proletario (e a monte<br />
lo stadio di sv<strong>il</strong>uppo del capitalismo) lo leggiamo nelle annotazioni di Engels Per la storia della<br />
Lega dei comunisti del 1885: “Il gruppo nucleare della Lega erano i sarti… Fra le comunità<br />
parig<strong>in</strong>e della Lega, nel 1846 due erano composte <strong>in</strong> prevalenza da sarti, una da stipettai… I<br />
membri, <strong>in</strong> quanto <strong>in</strong> genere operai, erano <strong>in</strong> realtà quasi esclusivamente artigiani. L’uomo che li<br />
sfruttava era, anche nelle grandi metropoli, nella maggior parte dei casi soltanto un piccolo maestro<br />
artigiano… Lo sfruttamento su grande scala ... era allora perf<strong>in</strong>o a Londra soltanto agli <strong>in</strong>izi… Non<br />
erano ancora nemmeno proletari nel vero senso della parola, ma solo un’appendice della piccola<br />
borghesia <strong>in</strong> via di trasformarsi <strong>in</strong> moderno proletariato, appendice che non era ancora <strong>in</strong> contrasto<br />
diretto con la borghesia, cioè col grande capitale… Essi stessi speravano di diventare alla f<strong>in</strong>e dei<br />
piccoli maestri artigiani… e gli artigiani tedeschi di quell’epoca erano ancora affetti da una quantità<br />
di idee corporative tradizionali”. In connessione a ciò “la dottr<strong>in</strong>a sociale della Lega… manifestava<br />
un grandissimo difetto”, riducendosi ad un “limitato comunismo egualitario”, mentre i “vecchi<br />
pregiudizi artigianeschi… li facevano <strong>in</strong>ciampare ogni volta che si trattava di criticare nei suoi<br />
particolari la società esistente, cioè di analizzare i fatti economici”.<br />
Nel 1843 Marx ed Engels decl<strong>in</strong>arono l’<strong>in</strong>vito ad aderire alla Lega, pur non r<strong>in</strong>unciando a<br />
<strong>in</strong>fluenzarne la discussione e l’<strong>in</strong>iziativa.<br />
Poi però videro che “con lo sv<strong>il</strong>uppo degli avvenimenti <strong>il</strong> carattere della Lega cambiava”: “<strong>il</strong><br />
comunismo dei francesi e dei tedeschi, <strong>il</strong> cartismo degli <strong>in</strong>glesi ora non apparivano più come<br />
qualcosa di casuale, che avrebbe anche potuto non esservi… apparivano ora come un<br />
movimento della moderna classe oppressa, del proletariato, come forme più o meno<br />
sv<strong>il</strong>uppate della lotta storicamente necessaria di questa classe contro la classe dom<strong>in</strong>ante, la<br />
borghesia”. Pur su basi di arretratezza (di sv<strong>il</strong>uppo del capitalismo, di composizione sociale del<br />
proletariato e di coscienza della sua nascente organizzazione), nondimeno “questi artigiani” erano<br />
<strong>in</strong> grado “di anticipare ist<strong>in</strong>tivamente la loro evoluzione futura e di costituirsi <strong>in</strong> partito del<br />
proletariato, anche se non ancora con piena coscienza”.<br />
Inoltre nella Lega veniva a costituirsi <strong>il</strong> primo movimento operaio <strong>in</strong>ternazionale <strong>in</strong><br />
generale. La Lega, da tedesca, divenne a poco a poco <strong>in</strong>ternazionale. Oltre a tedeschi e svizzeri, vi<br />
si trovavano scand<strong>in</strong>avi, olandesi, ungheresi, cechi, slavi e anche russi e alsaziani.<br />
Diveniva <strong>in</strong>ternazionale non solo praticamente, ma anche teoricamente e cioè “per la<br />
comprensione che ogni rivoluzione, per essere vittoriosa, doveva essere europea. NON SI<br />
ANDAVA ANCORA PIU’ IN LA’; MA LA BASE ERA POSTA”. (A caratteri cubitali per<br />
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