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apri il file in formato pdf - nucleo comunista internazionalista

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Ancora sì rispose la Terza Internazionale di Len<strong>in</strong> quando, con lo sguardo rivolto a Oriente,<br />

chiamò <strong>il</strong> partito proletario mondiale e i comunisti turchi, <strong>in</strong>diani, persiani, etc. ad assumere,<br />

f<strong>in</strong>anche “<strong>in</strong> una situazione precapitalistica” e laddove fosse “quasi del tutto assente <strong>il</strong> proletariato<br />

<strong>in</strong>dustriale”, una funzione di guida della rivoluzione democratica e nazionale <strong>in</strong> stretta alleanza<br />

con <strong>il</strong> “movimento sovietico” <strong>in</strong> Russia e con <strong>il</strong> proletariato europeo che non mancasse a<br />

congiungersi a questa alleanza vitale.<br />

Questa lezione e questo grido di battaglia non sono persi per sempre, anche se negli anni<br />

successivi lo stal<strong>in</strong>ismo ha def<strong>in</strong>itivamente fatto proprio <strong>il</strong> ribaltamento della prospettiva di Baku,<br />

laddove la cosiddetta “costruzione del socialismo <strong>in</strong> un solo paese”, che altro non poteva essere e<br />

altro non è stata se non costruzione di capitalismo, si è tradotta <strong>in</strong> una politica statuale dello Stato<br />

russo preoccupata dei propri esclusivi <strong>in</strong>teressi capitalistici e per questo volta a stab<strong>il</strong>ire buoni<br />

rapporti strategici <strong>in</strong>ter-statuali con le borghesie “progressiste” dei paesi dom<strong>in</strong>ati<br />

dall’imperialismo.<br />

Noi non disprezziamo affatto la costruzione del capitalismo <strong>in</strong> Russia <strong>in</strong> quanto tale, ma <strong>il</strong><br />

fatto che essa sia avvenuta al prezzo della mistificazione e dello sputtanamento del programma del<br />

comunismo <strong>in</strong>ternazionalista, concorrendo <strong>in</strong> tal modo ad approfondire <strong>il</strong> solco di divisone tra i<br />

proletari d’Occidente e i proletari e gli sfruttati del Sud del mondo che l’imperialismo ha costruito e<br />

cont<strong>in</strong>uamente alimenta.<br />

S<strong>in</strong> dagli anni immediatamente successivi al congresso di Baku i primi tentativi<br />

<strong>in</strong>surrezionali sovietici nei paesi d’Oriente furono da Mosca abbandonati di fatto a se stessi a<br />

vantaggio di una cooperazione “tattica” con le borghesie cosiddette progressiste e antimperialiste<br />

locali.<br />

Nei primi anni venti potevano sembrare “compromessi” transitori che consentissero alla<br />

Russia dei soviet di riprendere le forze ovvero forzature tattiche <strong>in</strong> attesa di sv<strong>il</strong>uppi positivi che<br />

consentissero <strong>il</strong> r<strong>il</strong>ancio complessivo della lotta. Ma pur considerando i limiti di una congiuntura a<br />

dir poco proibitiva, non può nascondersi, a futura memoria, che, a fronte di un’impostazione di<br />

pr<strong>in</strong>cipio perfetta, le ipotesi di traduzione <strong>in</strong> atto furono s<strong>in</strong> da subito molto azzardate e sul f<strong>il</strong>o del<br />

rasoio del rovesciamento nel contrario. La preoccupazione tattica da un punto di vista concreto<br />

<strong>in</strong>contrò ostacoli al tradursi <strong>in</strong> atto dell’impostazione di pr<strong>in</strong>cipio e questi ostacoli mandarono<br />

abbastanza presto a catafascio i card<strong>in</strong>i politici così impeccab<strong>il</strong>mente e vitalmente del<strong>in</strong>eati.<br />

Nel seguito lo stal<strong>in</strong>ismo è approdato alla dissoluzione di ogni residua vestigia di<br />

<strong>in</strong>ternazionalismo proletario e alla piena ed esclusiva difesa degli <strong>in</strong>teressi dello Stato russo, <strong>il</strong> quale<br />

veniva “dialettizzandosi” non con <strong>il</strong> proletariato, ma con i poteri borghesi degli altri Stati, allorché<br />

questi apparivano suscettib<strong>il</strong>i di promuovere lo sv<strong>il</strong>uppo del capitalismo russo.<br />

In questa ottica per decenni l’esercito proletario <strong>in</strong>ternazionale è stato chiamato ad<br />

appoggiare dal di fuori la presunta costruzione del socialismo <strong>in</strong> Russia, mentre nei paesi coloniali,<br />

dom<strong>in</strong>ati ed arretrati la consegna è divenuta quella dell’alleanza imperitura con la borghesia<br />

progressista, contro una forma (non certo contro la sostanza) della dom<strong>in</strong>azione imperialista, <strong>in</strong><br />

appoggio alla “patria del socialismo” russa “amica dei popoli”.<br />

Due anelli di una sola catena<br />

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