apri il file in formato pdf - nucleo comunista internazionalista
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sciov<strong>in</strong>ismo), che per altra via volta le spalle alle “<strong>in</strong>surrezioni dei popoli sfruttati e dipendenti” e<br />
alla rivoluzione <strong>in</strong>ternazionale.<br />
Questi meriti decisivi emersero nello scontro di classe accesosi alla scala <strong>in</strong>ternazionale sul<br />
f<strong>in</strong>ire degli anni ’70. In Iran, <strong>in</strong> particolare, <strong>il</strong> proletariato è stato la forza sociale determ<strong>in</strong>ante e<br />
la sp<strong>in</strong>a dorsale dell’<strong>in</strong>surrezione popolare che nel 1979 mise <strong>in</strong> fuga lo Scià. La rivoluzione <strong>in</strong><br />
Iran è stata <strong>il</strong> punto culm<strong>in</strong>ante di una prolungata rivolta della classe operaia contro la monarchia<br />
persiana, contro l’imperialismo e contro la borghesia iraniana, che ha co<strong>in</strong>volto e trasc<strong>in</strong>ato <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e<br />
nell’<strong>in</strong>surrezione di febbraio l’<strong>in</strong>tero proletariato, le masse lavoratrici e contad<strong>in</strong>e, le classi<br />
<strong>in</strong>termedie, f<strong>in</strong>o alla stessa borghesia nazionale islamica e liberale.<br />
L’onda dell’<strong>in</strong>surrezione sp<strong>in</strong>se alcune forze m<strong>il</strong>itanti della s<strong>in</strong>istra iraniana, poi costituitesi<br />
nel 1983 <strong>in</strong> Partito Comunista dell’Iran, a sv<strong>il</strong>uppare una critica alle correnti populiste, stal<strong>in</strong>iste e<br />
maoiste locali, dando vita a una tendenza agente nello scontro volta a ricollegarsi al marxismo<br />
autentico, prendendo a tal f<strong>in</strong>e l’<strong>in</strong>iziativa per una fitta rete di contatti sul piano <strong>in</strong>ternazionale più<br />
ampio.<br />
A questi compagni non facemmo mancare la nostra posizione di schieramento a fianco<br />
dell’<strong>in</strong>surrezione degli sfruttati <strong>in</strong> Iran e l’apporto della nostra battaglia e discussione, documentate<br />
nel quaderno marxista sull’Iran che abbiamo citato. In un franco e fraterno rapporto senza<br />
supponenze <strong>in</strong>giustificate, puntammo a <strong>in</strong>quadrare <strong>in</strong>sieme ai compagni iraniani i compiti del<br />
proletariato e del giovane partito <strong>comunista</strong> dell’Iran allo svolto del 1979 e negli anni successivi<br />
nell’ambito della strategia di una rivoluzione doppia strettamente ancorata al quadro mondiale della<br />
ripresa di classe. I compagni iraniani, sia pur con accentuazioni diverse e con qualche visib<strong>il</strong>e<br />
lacuna (Mantovani segnala la sottovalutazione della questione agraria e del ruolo delle masse<br />
contad<strong>in</strong>e), si avvic<strong>in</strong>arono alla concezione marxista della rivoluzione <strong>in</strong><strong>in</strong>terrotta, ritenendola<br />
valida per <strong>il</strong> proprio paese.<br />
A quasi 30 anni di distanza non abbiamo cambiato idea (né sul punto né <strong>in</strong> generale) e<br />
dunque ci fa piacere condividere con Mantovani la tesi di fondo che vediamo argomentata nel suo<br />
testo, quella che <strong>in</strong>quadra <strong>il</strong> percorso e i compiti della rivoluzione proletaria nei paesi islamici<br />
nell’ambito di una rivoluzione doppia.<br />
Ancor più condividiamo l’obiettivo di battaglia politica di Mantovani che -<strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea con<br />
l’idea fondamentale di Len<strong>in</strong>- richiama proletari e i comunisti d’Occidente ad appoggiare la lotta<br />
dei popoli oppressi contro <strong>il</strong> “proprio” imperialismo, senza accampare arretratezze ideologiche e<br />
religiose delle masse sfruttate di quei paesi per voltare le spalle alla loro lotta, da riconoscersi,<br />
<strong>in</strong>vece, come parte della stessa lotta di difesa (e un domani auspicab<strong>il</strong>mente di offesa) degli sfruttati<br />
d’ Occidente.<br />
Uno scritto del 1983 della sezione estera del Partito Comunista dell’Iran ci trasmette <strong>il</strong> senso<br />
e la portata degli eventi iraniani. Leggiamolo:<br />
“Alcuni compagni chiedono se c’è stata una rivoluzione <strong>in</strong> Iran. Ci sono alcuni punti da<br />
tenere <strong>in</strong> considerazione per rispondere a tale questione.”<br />
“In primo luogo una domanda del genere è stata formulata da coloro che vedono la<br />
rivoluzione solo <strong>in</strong> quanto puramente proletaria e <strong>in</strong> quanto puramente economica. (Al contrario<br />
Marx ha parlato di rivoluzione per l’<strong>in</strong>surrezione delle masse nel 1830 e nel 1848 <strong>in</strong> Francia, che<br />
aveva avuto la sua rivoluzione borghese nel 1789. Allo stesso modo le grandi <strong>in</strong>sorgenze del 1905 e<br />
del febbraio 1917 <strong>in</strong> Russia sono state descritte da Len<strong>in</strong> e da altri grandi rivoluzionari come le<br />
rivoluzione del 1905 e del 1917, pur non avendo un carattere proletario). In secondo luogo nel porre<br />
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