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apri il file in formato pdf - nucleo comunista internazionalista

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isolamento della rivoluzione russa, mentre a partire dal 1905, dopo aver registrato <strong>il</strong> fondamentale<br />

cambiamento di f<strong>in</strong>e secolo derivante dalla compiuta <strong>in</strong>tegrazione dell’accumulazione e del mercato<br />

capitalistici mondiali, egli mette sempre più <strong>in</strong> chiaro che la rivoluzione russa dovrà la sua<br />

sopravvivenza e <strong>il</strong> passaggio a “compiti ulteriori” solo e soltanto allo sv<strong>il</strong>uppo della rivoluzione<br />

sociale nei paesi capitalisti avanzati.<br />

L’<strong>in</strong>tima <strong>in</strong>terdipendenza che nell’ambito del sistema organico dell’imperialismo si<br />

stab<strong>il</strong>isce tra paesi imperialisti e paesi dom<strong>in</strong>ati, l’importanza strategica dei paesi centro-asiatici e<br />

arabo-islamici che li pone al centro di questa <strong>in</strong>terdipendenza e ne costr<strong>in</strong>ge le masse sfruttate a<br />

fronteggiare immediatamente l’<strong>in</strong>tromissione e l’aggressione dell’imperialismo, hanno fatto<br />

dell’<strong>in</strong>surrezione popolare e proletaria del febbraio ’79 un episodio <strong>in</strong> ogni caso non fac<strong>il</strong>mente<br />

circoscrivib<strong>il</strong>e al solo Iran.<br />

Questo ovviamente non può significare che “nella fase imperialistica” sia dato ai comunisti<br />

di poter s<strong>in</strong>cronizzare <strong>il</strong> simultaneo <strong>in</strong>izio della rivoluzione al centro e alla periferia, né di poterne<br />

accendere a piacere le micce. Significa però che nel precipitare degli eventi del crollo della<br />

monarchia di Persia e dei suoi <strong>in</strong>evitab<strong>il</strong>i effetti a catena sullo scenario mondiale del 1979 (così<br />

come per la Russia nella prima guerra mondiale) si apre la possib<strong>il</strong>ità per un paese come l’Iran e per<br />

le sue masse <strong>in</strong>sorte di uscire dall’isolamento, di catapultare gli effetti del moto rivoluzionario<br />

“nazionale” <strong>in</strong> più ampio raggio d’area, di legarsi alla ripresa di lotta del proletariato occidentale,<br />

favorendola.<br />

Da questa possib<strong>il</strong>ità e da questo legame, quand’anche gli sfruttati iraniani e arabo-islamici<br />

fossero -e siano- ancora lontani (come lo è <strong>il</strong> proletario occidentale) dal “poter uccidere <strong>il</strong> proprio<br />

orso” (anche se lo Scià proprio una formich<strong>in</strong>a non era), ne derivano, nel ’79 e oggi, una serie di<br />

concreti compiti di battaglia per la riunificazione e l’autonomia del proletariato <strong>in</strong>ternazionale e<br />

contro l’azione di divisione dell’imperialismo, che, a partire dall’oggettiva diversità delle<br />

condizioni materiali e politiche esistenti, immette nelle f<strong>il</strong>a del proletariato metropolitano una<br />

mentalità sciov<strong>in</strong>ista che lo compatti ai propri <strong>in</strong>teressi di rapace presenza nei paesi arretrati e lo<br />

renda <strong>in</strong>differente, se non ost<strong>il</strong>e e cieco, nei confronti delle lotte del proletariato e degli sfruttati di<br />

quei paesi, sp<strong>in</strong>ti a loro volta anche per questo a chiudersi nelle spire soffocanti di un orizzonte<br />

esclusivamente nazionale e nazionalistico della propria lotta e a vedere un Occidente <strong>in</strong>teramente e<br />

<strong>in</strong>dist<strong>in</strong>tamente nemico.<br />

I comunisti devono lavorare <strong>in</strong>cessantemente per poter favorire <strong>il</strong> doppio movimento di<br />

distacco del proletariato dalla borghesia sciov<strong>in</strong>ista delle metropoli e dalla borghesia e piccola<br />

borghesia “nazionaliste” dei paesi arretrati. Possono farlo sulla base di una visione unitaria della<br />

ripresa del proletariato <strong>in</strong>ternazionale, che giammai, neanche nelle fasi <strong>in</strong>iziali e arretrate del<br />

percorso, separi <strong>in</strong> una considerazione slegata dall’<strong>in</strong>sieme vicende e lotte strettamente legate<br />

sul piano materiale ed oggettivo e che tali sono chiamate a divenire anche sul piano soggettivo di<br />

classe e di partito.<br />

Transitorio riassorbimento della crisi capitalistica e della sp<strong>in</strong>ta alla ripresa<br />

generale di classe<br />

Noi lavorammo con fiducia e “da vic<strong>in</strong>o” per quanto era dato all’auspicato avanzamento<br />

della rivoluzione <strong>in</strong> Iran, alla prospettiva di una sua estensione nell’area e <strong>in</strong> vista di una possib<strong>il</strong>e<br />

ripresa e saldatura con la lotta del proletariato europeo ed occidentale. Vedemmo allora una<br />

battaglia <strong>in</strong>gaggiata dalle masse rivoluzionarie e da un r<strong>in</strong>ascente, sia pur frag<strong>il</strong>e, movimento<br />

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