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Arte e tecnica del Capo - Associazione Guide e Scouts San Benedetto

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24 <strong>Arte</strong> e <strong>tecnica</strong> <strong>del</strong> <strong>Capo</strong><br />

<strong>tecnica</strong> mascherata in sapere. La salvezza <strong>del</strong> mondo, oggi, sembra debba essere<br />

un risultato <strong>del</strong>la quantità o <strong>del</strong>l'organizzazione. Nasce una nuova fede, ansiosa,<br />

nella materia, la macchina e il calcolo.<br />

Poi, il comfort. L'uomo <strong>del</strong>la città vive nell'angoscia, quando non ne può<br />

più si ferma e si butta nel comfort favoloso. La divinità che ritorna.<br />

L'idolatria casalinga si trasforma in comfort stupefacente. C'è una rottura<br />

fra lavoro, comfort e vita. L'uomo vive scisso dall'ambiente. Non vive dove<br />

respira, là dove vive non respira.<br />

Infine, Satana... Ma perché sogghignate così?... Ho detto Satana, campione<br />

dei fuochi d'artificio, scintillante nel suo carnevale, affascina tanto bene<br />

che rende ciechi. Il suo genio, al momento, tocca il sublime. Si limita ad<br />

insinuare, a non far dubitare, che si ha il vento in poppa e che ci porta<br />

verso il meglio. Non c'è nessun bisogno di scrutare l'orizzonte perché ci è<br />

sufficiente la velocità, al di fuori di ogni problema di direzione. I confini<br />

sono inutili, quelli <strong>del</strong> passato sono ridicoli, quelli <strong>del</strong>l'avvenire non si<br />

possono discernere. L'uomo è in permanenza in un imbroglio.<br />

Antonio - Se ciò che lei ci dice è vero, Luigi, e io sarei tentato di crederlo,<br />

non bisogna temere di pensare troppo e di concludere «che sotto certi<br />

aspetti almeno, la specie umana è in pericolo...».<br />

Giovanni - E dopo di voi non si avrà nemmeno bisogno di distruzioni<br />

atomiche, di violenti assalti o di cataclismi, i muri resteranno in piedi, il<br />

cemento armato diventerà millenario, i nostri templi verranno visitati.<br />

come quegli degli Incas.<br />

Luigi - Voi andate un poco in fretta, ma io calcolo, in effetti, che la specie<br />

umana è in pericolo di annullarsi nel suo intimo. Se un uomo può morire<br />

di cuore per il “surmenage”, la specie può fare altrettanto. A forza di<br />

oscillazioni frequenti fra la paura e la speranza, fra l'immagine e la realtà,<br />

fra il momento e l'angoscia, a forza di vivere in stato d'inibizione permanente,<br />

l'uomo è minacciato, a partire da oggi, dalla disperazione o dalla noia. A forza di<br />

oltrepassare i limiti, perde i sensi, pronto ad adorare il suo nulla.<br />

Giovanni - Certamente, si può infischiarsene totalmente e godere, anche<br />

con un cancro al fegato. Se “l'avventura si fa beffe <strong>del</strong> protoplasma”, come<br />

dice Jean Rostand e doveva ridursi per noi a 50 anni di avvenire, sarà

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