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Arte e tecnica del Capo - Associazione Guide e Scouts San Benedetto

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42 <strong>Arte</strong> e <strong>tecnica</strong> <strong>del</strong> <strong>Capo</strong><br />

fredda sono estenuanti, sono risentiti dai giovani con più disperazione che<br />

dai vecchi, ma checché si dica attualmente, la gioventù occidentale è una<br />

Gioventù assennata. Non ha provocazioni violente. Non ha, come i<br />

proletari, incitazioni permanenti alla lotta. Essa è protetta, alloggiata,<br />

nutrita, “scolarizzata”, in condizioni soggette a perfezionamenti, ma mai<br />

arrivate a tanto. “Se ci saranno rivolte, dice G. Matzneff, ciò sarà perché la<br />

nostra nouvelle vague è la più precocemente borghese che si sia vista da<br />

molto tempo...”. Gonfiando la provocazione, nella speranza di ottenere<br />

un'azione più sicura, si rischia di creare nei giovani la fissazione <strong>del</strong>la<br />

rivendicazione; li si porta a compiacersi di un giuoco quasi teatrale, dove<br />

non cresce che la loro avidità. Propagando la segregazione, lasciandoli da<br />

soli di fronte ad una società intollerabile, li si spinge al nichilismo o alle<br />

più violente follie.<br />

Lasciare creder alla Gioventù che va a conquistare il mondo costituita in<br />

generazione non la si porta che alle pretese o al disincantamento. Anche<br />

se ciò diverte e sembra riuscire per un momento, è pericoloso farsi beffe di<br />

una Gioventù, esacerbando la sua volontà di potenza collettiva, e voler rilanciare<br />

il mito <strong>del</strong> superuomo per quello <strong>del</strong>la generazione-fenomeno. È poco onesto<br />

dare a questa Gioventù la sensazione che essa costituisce nell'avventura<br />

<strong>del</strong> mondo un caso originale, specifico, e che si attende solo essa per<br />

cominciare la Storia.<br />

“Ch'essi stessi... siano persuasi che non hanno più nulla da imparare,<br />

perdoniamolo alla loro inesperienza, ma che tanti adulti prendano parte a<br />

questa illusione e lavorino a ricostituire il mito di una gioventù capace di<br />

costruire prima di aver appreso, è uno dei segni più allarmanti <strong>del</strong><br />

disordine degli spiriti e <strong>del</strong>l'inanità degli educatori” 25 . La crescita <strong>del</strong> mito<br />

<strong>del</strong>la Gioventù a ebollizione fa evaporare la lucidità e falsa la visione <strong>del</strong><br />

reale.<br />

La Gioventù non è che un volume nominale prestato alle molteplici<br />

manifestazioni <strong>del</strong>la Specie nella sua perpetua primavera.<br />

Che l'effetto <strong>del</strong>la massa intervenga, che la socializzazione sproni, non è<br />

certamente da trascurare, tutte le conseguenze <strong>del</strong>l'urbanizzazione intensa<br />

e <strong>del</strong>la natalità sostenuta sono da valutarsi, ma definendo una potenza<br />

25 JEAN RIMAUD, Education, direction de la croissance, Aubier.

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