27.05.2013 Views

Arte e tecnica del Capo - Associazione Guide e Scouts San Benedetto

Arte e tecnica del Capo - Associazione Guide e Scouts San Benedetto

Arte e tecnica del Capo - Associazione Guide e Scouts San Benedetto

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

28 <strong>Arte</strong> e <strong>tecnica</strong> <strong>del</strong> <strong>Capo</strong><br />

volta obbedire, vedere il peggio e pazientare, ma l'attesa non durava<br />

molto. Era sinistro e <strong>del</strong>izioso nello stesso tempo, tutto ciò. Questi tempi<br />

sono terminati. Fornita d'una G maiuscola, la parola Giovinezza tende,<br />

attualmente, a indicare un mondo vasto, di «parecchi milioni di esseri umani<br />

in via di maturità». Questo strato sociale, si dice, aspira alla coerenza<br />

interna e si dà <strong>del</strong>le finalità particolari. “La Gioventù è uno Stato nello<br />

Stato che sceglie da sola i suoi capi, i suoi compiti e i suoi modi di vita”.<br />

Questa fu, nel 1935, in bocca a Baldur von Schirach, una <strong>del</strong>le<br />

enunciazioni fondamentali <strong>del</strong>la Gioventù hitleriana.<br />

Questo è uno degli assiomi sottointesi o formulati da quasi tutte le<br />

organizzazioni attuali. La Gioventù tende a diventare o a considerarsi una<br />

specie di costellazione Nova, un universo a parte, capace di trascinare la<br />

Storia nella sua gravitazione. Decine di osservatori, da Francois Giroud a<br />

Witold Tedliki (a dire il vero più socialisti che sociologhi) hanno espressamente<br />

sviluppato questa confusione <strong>del</strong>la Gioventù formante un tutto.<br />

Essi la descrivono come uno slancio che non si può reprimere.<br />

Distinguono appena i mediocri dalle nullità, o gli aggressivi dagli inerti.<br />

Alcuni l'ornano di tutte le mancanze, altri la opprimono di tutte le virtù, a<br />

seconda che la vedano di faccia o di profilo, fra due twists o due<br />

pellegrinaggi.<br />

Con l'immaginazione saturata da racconti e d'inchieste di cui i<br />

professionisti <strong>del</strong>la sensazione riforniscono quotidianamente la stampa,<br />

troppi osservatori oggi finiscono per accordare più realtà alla Gioventù<br />

che ai giovani, più attenzione al treno che ai viaggiatori. Quasi nessuno, in<br />

tutti i casi, oggi, sembra dubitare che fra il 1945 e il 1965 abbiamo assistito<br />

alla nascita, senza troppo dolore, di una “nouvelle Vague” d'umanità, di<br />

una Nuova Razza, di una Nuova Classe. Si trascinava un tempo il<br />

proletariato, eccoci superati dalla Gioventù. Prima di sapere se questa<br />

promozione dal multiplo al numero rischiara o astrae il problema<br />

<strong>del</strong>l'Uomo e se è da questa parte che bisogna attendere i conquistatori,<br />

conviene considerare qualche dato.<br />

In certi paesi d'Europa, la natalità ha ripreso, dopo il 1945, il corso<br />

ascendente che mezzo secolo di malthusianesimo aveva inceppato. Non<br />

era confortante fra il 1900 e il 1940 constatare la regressione di certi grandi<br />

popoli, che passavano, quasi nella incoscienza, da 42 a 40, poi a 38 milioni

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!