NUMERO UNICO.pmd - SMAlp

CAMERATA 10
Strappata ai fux, ha ospitato per tutto il corso i
massicci controcarri; ben imboscata in fondo al
corridoio, permetteva di rilassarsi nelle poche
pause e di sedersi al contrappello in attesa dell’Ufficiale
di Servizio, oltre che di organizzare
silenziose festicciole notturne. Pulita e strapulita
più volte al giorno, ospitava comunque uno
zoo di rare bestie nei diversi armadietti, fino ad
un’opportuna disinfestazione. Popolata da tre
veneti, due friulani, un «bisiacco», un giuliano e
un genovese, sono rispettivamente come segue:
RAMINA MICHELE (Alcatraz)
II suo nominativo tattico deriva dalla sua particolare
predisposizione, specie nei primi giorni
del corso, a prendere le punizioni più strane:
mitica la sua performance in una pizzeria di Aosta,
che gli costò ben sette giorni e probabili
posizioni in classifica. Veneto purosangue, totalmente
dipendente dalla sua ragazza (di nome
Erika), poeta a tempo perso, durante il corso ha
acquisito una grande predisposizione a diventare
«uccel di bosco» quando gli si presentava
l’occasione giusta: praticamente sempre! rase
tipica: «Me manca la mia tosa!».
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AVERO GIORGIO (Josefat)
Probabilmente il suo santo protettore, vista le
sue particolari attitudini, è San Giorgio in Bosco.
A lui erano dovute, abbiamo poi saputo, le
velocissime ispezioni delle camerate con gli armadietti
aperti da parte dei nostri Sottotenenti;
più di una volta questi ultimi erano tentati di entrarvi
con la cassetta campale RAC/83 per per
la difesa NBC. Si narra che sia quello che più di
tutti abbia visto in assoluto la «Luce» in senso
lato...
E’ ricordato, con affetto, per l’episodio avvenuto
nei pressi della Valle del Comboè, quando un
suo compagno di camerata dovette inseguirlo
per farsi dare il cambio nel portare l’MG!
rase tipica: «Questo zainetto fa ca... al tempo...
fa ca... al tempo... fa cadere le braccia!».
CORREDIG MAURO (The Cube)
Deve il suo nominativo tattico alla sua particolare
conformazione «geometrica» del fisico. Alquanto
spigoloso, ha puntato subito ai massimi
voti di attitudine militare, trascurando decisamente
gli studi, ma non trascurando neppure un minuto
di far «pista» ai propri colleghi di camerata
e di compagnia!
Come un suo famoso compagno di classe già
da tempo Sottotenente alla SMALP, ha dapprima
tentato di instaurare un regime dittatoriale
in camerata; non riuscendoci,
ha posto come obiettivo primario
la completa emulazione
del suddetto Sottotenente
(di nome Ricci).
rase tipica: «...ma chi è,
tuo fratello?».