NUMERO UNICO.pmd - SMAlp

STEANI GIACOMO (Si Presenti)
Pistaiolo per vocazione, «svaccato» di nascita,
odia tutto ciò che ha a che fare con l’educazione
fisica, ma non disdegna lo sforzo puro. Maniaco
dell’ordine e della pulizia. Capocamerata
fin dal 1° giorno di corso, ha fatto tremare ad
ogni contrappello i soffitti della 1ª Compagnia.
Resterà famoso per aver messo sull’attenti un
Sottotenente dei Carabinieri, (da cui il soprannome).
Unica debolezza: il cibo.
BELLORA GIANRANCO
(Ufficio Timbri)
«Spazzola d’oro 1993»: ha trascorso
quattro (dei cinque)
mesi di corso a lucidare vibram
e stivaletti da lancio,
nonché la sua bianca
dentatura. Aspirante
Carabiniere o perlomeno
ufficio timbri,
vero Alpino da sedia.
E’ il tipico «Gianduja»,
bravo ragazzo,
tutto casa e studio.
ZANINI
STEANO (Zanna)
Controcarro pentito, è
arrivato come nuovo inquilino
dopo un mese di corso.
Integratosi immediatamente
nella camerata, assimilato rapidamente
lo spirito mortaista, ha sempre
lavorato con fin troppo impegno rischiando
di provocare una caduta d’immagine
del plotone stesso: di lui non si puo dir
altro che bene. Sembra persino impossibile, eppure
la «Massicia» che ha ospitato le «croste»
ha vissuto dei momenti di vera gloria!
CHIARI CLAUDIO
(Venticello)
Ha approfondito le conoscenze di aerodinamica
e turbolenze proprio qui alla scuola, riuscendo
addirittura a laurearsi in ingegneria aeronautica
durante il corso. Baffato della camerata,
sempre incline alle precisazioni e alle puntualizzazioni
ci ha fatto conoscere le «dolcezze» del
buschese (...«mi raccomando, Busca, e non Cuneo!!»).
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D’AMBROSO MAURO
(Pessimismo Cosmico)
II soprannome dice tutto: riesce ad essere serio
e ombroso anche nelle situazioni piu divertenti;
quando però è bioritmicamente positivo se ne
esce con delle battute esilaranti. Sempre serio
e fin troppo studioso e si è condannato nei primi
due mesi al domicilio coatto volontario, usufruendo
della libera non uscita. Il suo peggior difetto
è quello di aver fatto vibrare con le russate i letti
de «la Massiccia».
ZANOTTO RANCESCO
(Checco, Zac)
Egocentrico con simpatia,
fuciliere mancato supplisce
il difetto d’essere
uomo tubo
organizzando imboscate
durante le
tranquille pause
pranzo del plotone
mortai. acilmente
irascibile,
...ma il più delle
volte è un fuoco
di paglia, ha trascorso
il corso
rievocando le
sue mitiche imprese
eroiche in
quel di Marostica
(...stum, stum,...).
ANTONACCI RANCO
(Il Predicatore)
Ha rallegrato tutte le notti della camerata con
«attenti», «riposo» e «presentat’arm» da... materasso.
Ha ripetutamente tentato con le sue doti
diplomatiche di riappacificare le normali scaramucce
di camerata, esibendosi in grandi numeri
di dialettica pura (da cui il soprannome). Memorabile
la sua conduzione di plotone con «retro
front» e «rompete le righe, avanti marsch! ».