NUMERO UNICO.pmd - SMAlp

Di certo si sa che da buon veneziano e un grande
ammiratore dei lagunari sin da piccolo (cioè
da sempre e per sempre) quando era gondoliere
e piccolo fan dei Pitura reska.
A parte gli scherzi ha goduto della nostra totale
stima per tutto il corso, ha rappresentato un valido
esempio di Sotto Tenente da emulare e con
lui ci siamo molto divertiti dando un calcio al luogo
comune che vuole i controcarri imboscati;
invece come lui sostiene siamo tutti dei figli di...
buona donna.
Sottotenente CARBONATTI
Boh! La galassia piu sconosciuta nell’universo
Sotto Tenenti, buono come il pane, convinto ed
efficace alla pari di Rambo, indomito guerriero,
animale da boscaglia, fu lui il primo che v e -
demmo alla stazione. Dietro gli
occhialoni scuri percepimmo
dal suo volto segnato, pur
coperto da quattro peli
biondi, cosa ci sarebbe
capitato. Non ha mai tradito
la sua anima da paracadutista,
non ha mai
dimenticato, lunghi mesi
passati da najone, e ne è
conferma l’attenti rigorosamente
con le mani sul didietro.
Di pochissime parole:
«Uehh signooori in tempo
zero...» si è trovato a comandare
il plotone più
svaccato (II Pl. Naja Putrida)
e operativo (?) della
compagnia.
Di vastissima cultura..., a
memoria conosceva “Commando”
al segno leggeva
“Raids”, nel tempo libero, se
non correva, leggeva “Rid” o
“Panorama difesa”. Con gioia
immensa esibiva il suo boomerang;
mai lo dimenticheremo sfoggiare la sua
tuta nera della olgore, che ben presto capimmo
essere unicamente una banfata.
Sottotenente GORIA
Purtroppo il Sotto Tenente Goria è stato poco
tempo con noi, dico purtroppo perché fin dai primi
durissimi giorni a noi «topini» risultarono evidenti
le sue capacita di comandante, di educatore
e di istruttore, condite da una grande carica
di simpatia che ne hanno fatto uno dei coman-
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danti piu apprezzati dei nostri primi due mesi di
SMALP.
Esperto di tiro e di comportamento in poligono,
nonché di armi, specialità del S.Ten. Goria erano
le lezioni nel piazzale della caserma Ramires,
le bacchettate sull’elmetto nei primi tragici
poligoni, i ritmi olimpionici impressi agli addestramenti
in quel di Pollein.
Grande operativo e «pistaiolo», dimentico del
suo passato di posto branda-discarica, distribuiva
nastri di punizioni ad ogni contrappello e ispezione
delle camerate.
In quel di Pollein il giorno dell’addio abbiamo tributato
al Sotto Tenente Goria un meritato applauso
e lui ci ha ricambiato con un breve discorso
rotto dall’emozione che ci ha fatto sentire
una volta di più, veramente tutti partecipi, allievi
ed ufficiali, a quella unica realtà che è la
Seconda Compagnia.
Sottotenente PASSERINI
Un nome, la garanzia: quando corre... vola.
Sin dal primo Clou Neuf abbiamo sperimentato
dal vivo l’ordine di grandezza della velocità
della luce. Presente a tutte le iniziative
di Compagnia, iperattivo e inarrestabile,
esperto in topografia non è mai riuscito
a realizzare un inquadramento topografico,
in quanto non gode dei favori di Giove
pluvio. Sempre di ottimo umore ci ha «iniziato»
all’arte del mortaio e con il suo sorriso
ci ha insegnato quanto bello puo essere
arrivare fino in cima nonostante la pioggia e
la fatica.
Sottotenente DINI
Tra gli ultimi arrivati in 2ª Compagnia fu subito
affiliato, «per sua sfortuna», al III plotone.
Ci hai provato subito Antonio a farti crescere
la barba ma ce n’è voluto del tempo eh?!
In effetti la formalità non ti è simpatica ed è
forse questo che ci sei subito piaciuto! E poi
hai sempre saputo condire con lo spirito e la parlata
toscana le nostre grigie giornate colorandole
di nuovo. Ti diamo del tu perchè sei stato un
amico prima che un Tenente e sappiamo ti farà
piacere. Di te ricordiamo la reazione fisica del
mattino dove «non è che si corre quel gran che»
e la tua «convinta» espressione di accondiscendenza
quando iI Capitano presentandoti a Pollein
ha detto che, pur essendo della prima, ora,
eri contento di essere finalmente giunto in seconda!?
Auguri.