NUMERO UNICO.pmd - SMAlp

Cervinia, 4 luglio 1993
Come tutto, al principio fu un ordine, ma ben presto
assunse le sembianze di un coro.
u affidato ad un timido paffutello allievo che divenne
ben presto il temutissimo ed autoritario, se
non dispotico, Gen. Cav. Ruffini. Tutti credevamo
fosse uno scherzo, un modo come un altro per far
pista ad allievi ancora «topastri», che, stonati o no,
avrebbero dovuto ubriacarsi di Alpinità, rincoglionendosi
davanti a filmati di gesta eroiche e storpiando
le storiche canzoni degli antenati.
E invece no! L’ordine divenne esecutivo e il coro
prese forma. Con il sospetto che qualcuno ci «marciasse»
vi presero parte dalle 15 persone quando
le prove erano fissate nell’orario di libera uscita,
alle 90 se invece lo spazio era concesso durante
lo studio obbligatorio.
Il gruppo, pur clamorosamente variabile nel numero
dei partecipanti, ben presto divenne un caposaldo
all’interno della compagnia e tra tutti si diffuse la
convinzione che prima o poi bisognasse umiliarsi
in pubblico. Dopo poco giunse la notizia che il 4
luglio ad un raduno ai piedi del Monte Cervino, in
commemorazione del Btg. omonimo, il coro avreb-
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be dovuto esibirsi cantando un numero di canzoni
delle quali ovviamente nessuno conosceva alcunché.
Le settimane antecedenti la cerimonia furono da
panico. Il Capitano esaltatissimo, dapprima come
un padre «mi raccomando ragazzi forza e coraggio,
fatevi onore e date il meglio di voi» poi con
tono autoritario «Ruffini venga mi raccomando voglio
che questa canzone sia cantata a 12 voci e
che questo assolo sia capace di annichilire Pavarotti»
alla fine da vero Comandante di compagnia
«Ruffini se steccate... già sa, Ruffini se cos’è la
2ª... la migliore, l’unica, e il suo coro deve essere...
il migliore! Ragazzi incideremo un LP!!!».
Il coro da quel momento in poi fu sottoposto ad
una pista orrenda. Le prove furono comandate in
ogni momento libero della giornata: tra uno sbalzo
e l’altro a Pollein, prima, durante e dopo i pasti.
Quei giorni furono estenuanti ed interminabili, ed
alla vigilia come un fulmine a ciel sereno uscì il
programma. Sveglia paurosamente anticipata alle
ore 6 quando normalmente di domenica si viene
catapultati dal letto alle 7,30. L’abbigliamento pre-