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Untitled - Comune di Reggio Emilia

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La sera c’era il coprifuoco e si stava in casa a leggere.<br />

Si leggevano anche i libri <strong>di</strong> scuola.<br />

24 25<br />

TEMPI DI GUERRA<br />

"Era una trage<strong>di</strong>a, mancava il cibo e c’era povertà. Mancava anche l’acqua.<br />

Avevamo una tessera che serviva per il pane e per il sale. Dovevamo andare<br />

obbligatoriamente nei posti in<strong>di</strong>cati e prendere la quantità che ci veniva assegnata,<br />

non <strong>di</strong> più! Che una famiglia fosse più o meno numerosa contava poco.<br />

Noi bambini stavamo davanti al fuoco e ci veniva dato solo un po’ <strong>di</strong> pane <strong>di</strong><br />

granturco (quello giallo) su cui era stato strofinato un po’ d’aglio e con l’olio sopra.<br />

Se noi bambini brontolavamo troppo rischiavamo anche <strong>di</strong> "buscarne"…<br />

Non c’era carne, se non qualche pollo che però spesso veniva preso dalle truppe<br />

tedesche. A volte bisognava fare un buco per terra per nascondere il formaggio<br />

o altro cibo, perché altrimenti veniva portato via. Altre volte lo si appoggiava su<br />

delle assi <strong>di</strong> legno coperte poi dal fieno.<br />

La <strong>di</strong>ttatura non l'auguro neanche a un cane.<br />

Molti <strong>di</strong> quelli che sono partiti per la Germania non sono più tornati.<br />

A 70 chilometri da casa mia c'era un campo <strong>di</strong> concentramento. I Tedeschi<br />

partivano in squadre e portavano con sé delle persone <strong>di</strong> cui non si è più saputo<br />

nulla. Scomparivano e basta. Lo abbiamo scoperto dopo, quello che succedeva<br />

là dentro.<br />

Non era una scelta andare in guerra. Un amico <strong>di</strong> mio padre è stato fortunato,<br />

perchè aveva una ferita in un occhio e non vedeva bene, quin<strong>di</strong> non c'è andato.<br />

Quando c'erano i bombardamenti, suonava l'allarme e ci rifugiavamo in una grotta<br />

scavata nel terreno.<br />

I Tedeschi hanno bombardato la casa <strong>di</strong> una famiglia che conoscevamo e su 12<br />

persone ne sono sopravvissute 2 o 3.<br />

A volte è successo anche che gli Americani sbagliassero bersaglio e colpissero<br />

case anzichè obiettivi militari.

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