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Il libro di Deuteronomio R.Marletta - Comunità Evangelica ADI San ...

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attuta per ridere. Coloro che commettevano adulterio erano destinati (se scoperti) entrambi alla lapidazione,<br />

poi è chiaro che nella società corrotta anche le meretrici avevano un posto ai margini delle città Genesi 38:15<br />

Giosuè 2:1, particolare è la storia <strong>di</strong> Raab che viene trasformata da una vita <strong>di</strong>ssoluta per un atto <strong>di</strong> fede. In tutta<br />

questa storia compren<strong>di</strong>amo che è meglio accontentarsi <strong>di</strong> quello che si ha e cercare <strong>di</strong> vivere lietamente con la<br />

sposa della propria giovinezza piuttosto che cacciarsi nei guai per cambiamenti fatti per il malcontento della<br />

convivenza Proverbi 5:15-21. È importante che una moglie ed un marito facciano <strong>di</strong> tutto per mantenere vivo<br />

l’amore fra <strong>di</strong> loro e che evitino tutto ciò che li potrebbe estraniare l’uno dall’altra 1 Corinzi 7:1. Adesso viene<br />

contemplato solo questo caso, perché tra credenti il resto non dovrebbe esistere, il timore del Signore dovrebbe<br />

unire secondo quei principi che abbiamo ripetuto in tante occasioni, adesso che due coniugi si o<strong>di</strong>no, si<br />

detestino, si fanno del male…e poi vengono ai culti pregando e testimoniando…io dubito della loro vera<br />

conversione, in quei casi posso <strong>di</strong>re che è la loro coscienza e la propria responsabilità che deve emergere e non<br />

scaricare sul pastore, o su un parente o un amico questa pesante decisone affinché non si possa <strong>di</strong>re un giorno è<br />

stato lui a consigliarmi così (poi finisce sempre così). Altra cosa è per i <strong>di</strong>vorziati il ministero, cioè lo svolgere<br />

incarichi pastorali e <strong>di</strong> <strong>di</strong>aconato in tale con<strong>di</strong>zione che è vietato dalla bibbia 1 Timoteo 3:2 Tito 1:6 non perché<br />

ci siano dei pregiu<strong>di</strong>zi, perché ciò che Dio trasforma è trasformato completamente ma affinché la potenza della<br />

parola <strong>di</strong> Dio e la testimonianza non possa essere attaccata.<br />

La conclusione saggia che Dio annuncia per mezzo il suo servo Paolo è: 1Corinzi 7:20-24 Ognuno rimanga nella<br />

con<strong>di</strong>zione in cui era quando fu chiamato. Sei stato chiamato essendo schiavo? Non te ne preoccupare, ma se puoi <strong>di</strong>ventar libero, è<br />

meglio valerti dell'opportunità. Poiché colui che è stato chiamato nel Signore, da schiavo, è un affrancato del Signore; ugualmente<br />

colui che è stato chiamato mentre era libero, è schiavo <strong>di</strong> Cristo. Voi siete stati riscattati a caro prezzo; non <strong>di</strong>ventate schiavi degli<br />

uomini. Fratelli, ognuno rimanga davanti a Dio nella con<strong>di</strong>zione in cui si trovava quando fu chiamato.<br />

• Uno sposino v.5 è esonerato a partire in guerra il primo anno affinché sia felice con la propria moglie.<br />

• V. 6 Non si potranno chiedere in pegno le macine perché sarebbe come togliere il <strong>di</strong>ritto al prossimo <strong>di</strong><br />

mangiare, allora la farina non era nei sacchi <strong>di</strong> plastica, se la dovevano polverizzare al bisogno;<br />

• V.7 le conseguenze dei soprusi e dei rapimenti;<br />

• V.8 …avrete cura <strong>di</strong> fare…La prevenzione nei casi <strong>di</strong> lebbra, non erano ammesse scorciatoie, si doveva<br />

passare dal sacerdote, non poteva essere nascosto, come i casi <strong>di</strong> coscienza ed il peccato non può avere sconti<br />

si deve passare dal sacerdote che lo porterà al periodo <strong>di</strong> purificazione finché Dio non lo ristabilisca.<br />

• V.10-13 i prestiti! Anche questo argomento è interessante, quante volte ci siamo prestati qualcosa, che poi<br />

magari superficialmente abbiamo <strong>di</strong>menticato <strong>di</strong> restituire, non si proibisce <strong>di</strong> richiedere dei pegni, ma il<br />

cre<strong>di</strong>tore non sarebbe potuto entrare nella casa del vicino per esigere il suo pegno, doveva aspettare fuori, ed<br />

avrebbe dovuto restituire il pegno al tramonto affinché il già umiliato debitore non sprofon<strong>di</strong> in depressione e<br />

sconforto ma per la gioia della restituzione bene<strong>di</strong>rà Dio ed anche il cre<strong>di</strong>tore è tutto ciò sarà messo in conto<br />

da Dio come atto <strong>di</strong> giustizia. Proverbi 22:7.<br />

• V.14-15 ai padroni viene or<strong>di</strong>nato <strong>di</strong> essere giusti nei confronti dei loro servitori, non dovranno opprimerli<br />

avendo particolare cura <strong>di</strong> dare il suo giusto salario ed al momento della sua paga, perché come potrà<br />

comprare il pane necessario alla sua famiglia se non sarà pagato alla fine della giornata?<br />

• V.16 evidenzia la responsabilità umana dove ciascuno pagherà le conseguenza delle proprie azione.<br />

• V.17-18 vengono preservate tre categorie <strong>di</strong> bisognosi: stranieri, orfani e vedove, dovevano essere rispettati<br />

nei loro <strong>di</strong>ritti affinché un potente non li schiacci, perché un tempo anche tu fosti straniero e schiavo, non<br />

<strong>di</strong>menticarlo.<br />

Infine il capitolo si conclude, vv.19-22, con un invito a non essere ingor<strong>di</strong>, se nel capitolo precedente era data<br />

facoltà ai poveri <strong>di</strong> passare per i campi e raccogliere il giusto e necessario che poteva stare in una mano, adesso<br />

viene data istruzione a non essere avi<strong>di</strong> e se nell’abbondanza del raccolto qualche olivo, o qualche spiga <strong>di</strong><br />

grano, dei grappoli d’uva o altro rimane nel campo dopo la raccolta non ritornerai in<strong>di</strong>etro per fare piazza pulita<br />

ma li lascerai affinché i poveri abbiano <strong>di</strong> che tirare avanti. Ruth 2:3-9.<br />

Capitolo 25 Capita <strong>di</strong> avere delle liti? Come comportarsi? Come superare questo problema? È la cosa più<br />

comune e più naturale, sarebbe buono che non avvengano mai, ma è impossibile che ciò si verifichi in un<br />

mondo che giace nel maligno Luca 17:1; Geremia 17:9-10. La sequenza è semplice:<br />

• Entrambi andranno in giu<strong>di</strong>zio (cioè non andranno in giro a farsi dei compari);<br />

• Entrambi saranno giu<strong>di</strong>cati<br />

• Sarà data ragione a chi ha ragione, non a chi fa pena! Affinché il giu<strong>di</strong>zio sia giusto.<br />

Sembrano banalità, ma in un contesto <strong>di</strong> furbizia e/o eloquenza oratoria il più debole soccomberebbe ma in<br />

questa maniera è preservato. Se il colpevole meritava la fustigazione, sarebbe stato fatto stendere a terra e fatto<br />

frustare con una quantità <strong>di</strong> colpi pertinenti la sua condanna, il massimo dei colpi erano 39 perché secondo<br />

credenza al 40° si sarebbe morti o che si era sbagliati a contare, anche se un giu<strong>di</strong>ce contava a parte, o perché

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