Il libro di Deuteronomio R.Marletta - Comunità Evangelica ADI San ...
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• Con il risultato: affinché viviate e moltiplichiate<br />
• Ricordandosi però <strong>di</strong> tutto il cammino svolto, dalla liberazione, all’umiliazione, alla preservazione (il<br />
vestito non si è logorato, le scarpe neanche e neanche i pie<strong>di</strong> si sono gonfiati) v.3-4<br />
• Essendo certo che è Dio che ti ha condotto v.15<br />
• Che è <strong>di</strong>o che ha fatto sgorgare l’acqua dalla roccia;<br />
• Che è Dio che ti ha nutrito nel deserto e non la tua mano.<br />
Guardati dal <strong>di</strong>menticare tutto questo pensando che è stata la tua forza e la tua potenza a procurarti questi beni<br />
v.17, perché la forza e la salute te la da il Signore v.18. L’orgoglio è un pericoloso nemico…guardati!<br />
Capitolo 9 Se il precedente capitolo rammemora tutti i lati positivi del cammino nel Signore, questo capitolo<br />
ricorda loro gli sbagli che i loro padri fecero e le conseguenze <strong>di</strong> tali atti.<br />
<strong>Il</strong> capitolo inizia ancora una volta con: Ascolta Israele! È il continuo del secondo <strong>di</strong>scorso fatto in un secondo<br />
momento, o al culto successivo, o al sabato seguente. Sono contenuti alcuni avvisi:<br />
• <strong>Il</strong> primo avviso è <strong>di</strong> stare attento a dopo il fiume Giordano che dovevano ancora attraversare, il nemico è<br />
più grande, più forte, e più numeroso <strong>di</strong> quelli che hai conosciuto sino ad ora. Dopo il battesimo la vita<br />
<strong>di</strong> testimonianza è dura, e bisogna perseverare sino alla fine, il nemico è grande, forte e spesso vuole<br />
tentarci, provarci, scoraggiarci, <strong>di</strong>ssuaderci perché è astuto, v. 1<br />
• ma tu non vacillare perché devi sapere che il Signore marcia alla tua testa, come un fuoco che <strong>di</strong>vora e<br />
purifica dove Egli passa v.3<br />
• ma non credere che ciò sia per i tuoi meriti speciali ma per la malvagità dei reprobi v.4/B. Anzi ricordati<br />
che sei stato, etichettato e schedato da Dio stesso come “popolo dal collo duro” v.6.<br />
Perché era un popolo dal collo duro? Perché vi sono state dei gravi episo<strong>di</strong> in passato, cose che le nuove<br />
generazione non devono nuovamente ricadere:<br />
• Ricordati cosa è successo in Oreb v.8 dove <strong>di</strong>o scrisse le tavole della legge con il Suo <strong>di</strong>to e dopo 40<br />
giorni e 40 notti Dio <strong>di</strong>ede le tavole a Mosè esortandolo a scendere presto ed a sbrigarsi perché il suo<br />
popolo si era corrotto, facendosi un’immagine da adorare.<br />
• Dio era a<strong>di</strong>rato fortemente anche contro Aronne che non seppe tenere a freno il popolo, tanto che voleva<br />
farlo morire ma Mosè intercedette per lui e la sua vita gli fu risparmiata. Prese il vitello d’oro v.21 lo<br />
<strong>di</strong>strusse, lo gettò nel fuoco e le polveri li <strong>di</strong>sperse nel torrente facendoli poi bere a tutti i peccatori.<br />
• Dovevano ricordarsi <strong>di</strong> Tabera o ardente fuoco dove Dio fece <strong>di</strong>vampare un incen<strong>di</strong>o a causa dei<br />
mormorii Numeri 11:3<br />
• Dovevano ricordarsi <strong>di</strong> Massa o le tentazioni dove sfidarono l’Onnipotente Esodo 17:7;<br />
• Dovevano ricordarsi <strong>di</strong> quanto successo a Chibrot-Attava o le tombe dei lussuriosi dove le prelibatezze<br />
<strong>di</strong>vennero veleno Numeri 11:34<br />
• Ricordatevi <strong>di</strong> Kades-Barnea dove nel punto cruciale delle vostre scelte aveste paura e solo 2 esploratori<br />
ebbero il coraggio <strong>di</strong> andare avanti e 10 fecero marcia in<strong>di</strong>etro adducendo scuse carnali.<br />
Errare è umano ma perseverare è <strong>di</strong>abolico.<br />
Capitolo 10 In questo capitolo vengono descritti le motivazioni della riconciliazione <strong>di</strong> Dio con il suo popolo,<br />
la prima viene rivolta all’interme<strong>di</strong>ario a Mosè con un invito a salire da Lui, è molto bella questa espressione<br />
che rapporta un invito amichevole <strong>di</strong> chi è a piano terra o nel portone e viene invitato a prendere un caffè un<br />
qualcosa <strong>di</strong> comunione con un grande personaggio.<br />
Come tutte le visite non ci si va a mani vuote, e Mosè è invitato a tagliarsi delle tavole <strong>di</strong> pietra ed a prepararsi<br />
un’arca <strong>di</strong> legno. Qua in altre parole viene rinnovato il patto della sua grazia, la legge <strong>di</strong> Dio prepara il cuore<br />
alla grazia <strong>di</strong> Dio, la legge scritta da Dio non doveva e non poteva fare la fine che fece la prima volta, cioè la<br />
<strong>di</strong>struzione, ma Dio già preparava l’uomo a preservare la legge custodendola nell’arca, la parola <strong>di</strong> Dio oggi va<br />
custo<strong>di</strong>ta nei nostri cuori moderne arche v.5.<br />
Quando Mosè salì la seconda volta sul monte aveva ricevuto l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> consacrare la tribù <strong>di</strong> Levi all’Eterno ed<br />
al Suo servizio perché si erano <strong>di</strong>stinti nello zelo contro gli adoratori del vitello d’oro v.8-9.<br />
Dal v. 12 troviamo un’accorata esortazione all’ubbi<strong>di</strong>enza…cos’altro richiede da te l’Eterno?...che tu tema…<br />
che tu cammini…che tu lo ami…che tu lo serva con tutto te stesso.<br />
In altre parole abbiamo dei doveri noi stessi circoncidendo il nostro cuore, v.16 cioè mortificate la carne con le<br />
sue concupiscenze, dei doveri verso il prossimo v.18-19 (orfani, vedove e stranieri sono oggetto dell’attenzione<br />
<strong>di</strong> Dio), e dei doveri verso Dio che dobbiamo temerlo e farne oggetto della nostra lode per la sua grande<br />
liberazione v.20-22.<br />
Capitolo 11 La continuazione con il capitolo precedente e chiara anche se tocca un argomento scottante: la<br />
<strong>di</strong>sciplina, che non è mai gra<strong>di</strong>ta, ma <strong>di</strong>menticata, ma sempre preziosa quando produce ravve<strong>di</strong>mento.