Protocolli operativi per la prevenzione e il controllo della ... - ASL AL
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Valutazione dei rischi, c<strong>la</strong>ssificazione delle strutture e misure di contenimento<br />
Il rischio di contagio <strong>per</strong> un o<strong>per</strong>atore sanitario è direttamente proporzionale al tempo di esposizione, al numero e al<strong>la</strong><br />
contagiosità dei pazienti con cui viene a contatto ed inversamente al numero di ricambi d’aria nell’ambiente: a parità di<br />
condizioni ambientali e strutturali i rischi sono dunque dipendenti dal numero di soggetti contagiosi che possono essere<br />
ricoverati e dal tempo in cui questo contatto dura nel tempo: quest’ultimo è funzione a sua volta del tempo intercorso tra<br />
<strong>il</strong> primo contatto con <strong>il</strong> paziente e <strong>la</strong> diagnosi di tubercolosi contagiosa, tra <strong>la</strong> diagnosi e un efficace iso<strong>la</strong>mento e<br />
l’instaurazione di un’efficace terapia.<br />
E’ preliminare ad ogni programma di <strong>controllo</strong> una valutazione dei rischi, da inserire nel documento di valutazione dei<br />
rischi redatto dal datore di <strong>la</strong>voro a cura del Servizio di Prevenzione e Protezione dai Rischi (SPP), del Medico<br />
Competente (MC) sentiti i Rappresentanti dei Lavoratori <strong>per</strong> <strong>la</strong> Sicurezza (RLS) (art 4 2a, art 78 Dlgs 626/94). A tale<br />
documento deve essere allegato un piano di <strong>controllo</strong> confacente con quanto previsto dal Dlgs sul Piano di<br />
Sicurezza.(art. 4 -2 c Dlgs 626/94)<br />
Per <strong>la</strong> valutazione dei rischi da TB e da altri agenti biologici a trasmissione aerea (condotta anche avvalendosi di<br />
consulenze epidemiologiche) deve essere basata (fig. 1) sul<strong>la</strong> conoscenza di <strong>per</strong>icoli potenziali (P):<br />
I. l’epidemiologia del<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia nel bacino d’utenza (prof<strong>il</strong>o del<strong>la</strong> comunità); <strong>il</strong> riferimento sono i dati del<br />
sistema SIMI a livello Nazionale, Regionale o di <strong>ASL</strong>. Ove disponib<strong>il</strong>i sono da acquisire dati di incidenza,<br />
prevalenza, suscettib<strong>il</strong>ità ai farmaci.<br />
II. <strong>la</strong> tipologia dei pazienti che afferiscono al<strong>la</strong> struttura, in partico<strong>la</strong>re numero di pazienti con TB (o altre ma<strong>la</strong>ttie<br />
aerotrasmesse = MAT) che annualmente contattano <strong>la</strong> struttura o vengono ricoverati (sorveglianza dei casi<br />
mediante ad esempio con esame del registro dei dimessi, <strong>controllo</strong> a campione delle cartelle cliniche)<br />
I dati derivanti dalle survey tubercoliniche degli esposti nel<strong>la</strong> struttura sono, allo stato, non ut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>i allo scopo di<br />
valutare <strong>il</strong> rischio base: infatti <strong>la</strong> misura di tale rischio non è generalmente disponib<strong>il</strong>e in Italia.<br />
Il confronto può avvenire rispetto ad una popo<strong>la</strong>zione di riferimento comparab<strong>il</strong>e (<strong>per</strong> es. <strong>per</strong>sonale sicuramente non<br />
esposto a rischio) ma gli eventuali eccessi sono diffic<strong>il</strong>mente calco<strong>la</strong>b<strong>il</strong>i in gruppi di dimensione ridotte dove differenti<br />
distribuzioni di età, sesso, esposizioni non professionali e <strong>la</strong> stessa incertezza statistica possono su<strong>per</strong>are le differenze di<br />
prevalenza. Sul<strong>la</strong> base di queste valutazioni le strutture sono c<strong>la</strong>ssificate in livelli di “<strong>per</strong>icolo potenziale” (P) secondo<br />
le linee guida:<br />
1. P 1 o minimo: <strong>la</strong> struttura non accetta pazienti con TB ed ha un bacino d'utenza in cui nell'ultimo anno non<br />
sono stati segna<strong>la</strong>ti casi di TB;<br />
2. P 2 o molto limitato: i pazienti con TB non sono ricoverati ma possono essere valutati in ambu<strong>la</strong>torio<br />
(ambu<strong>la</strong>tori);<br />
3. P 3 limitato abitualmente non sono ricoverati pazienti affetti da TB ma occasionalmente fino a 6 pazienti affetti<br />
l’anno vengono a contatto con <strong>la</strong> struttura<br />
4. P 4 o medio: <strong>la</strong> struttura ricovera abitualmente e intenzionalmente ma<strong>la</strong>ti di TB: 6 o + casi di TB anno ricoverati<br />
o trattati.<br />
Il documento di valutazione dei rischi deve contenere analisi di eventuali carenze strutturali, ed<strong>il</strong>izie o di organizzazione<br />
del <strong>la</strong>voro che impediscano o rendano difficoltosa l’adozione di misure di contenimento del rischio ove previste.<br />
A livello di prima valutazione si può o<strong>per</strong>are <strong>la</strong> seguente c<strong>la</strong>ssificazione semplificata dei rischi 1 , rispettando le<br />
precedenti definizioni di <strong>per</strong>icolo potenziale (P) e assumendo l’indice di danno (D) costante<br />
(Rischio R =PxD):<br />
R 1: non sono segna<strong>la</strong>ti casi nel bacino di utenza (pediatrie)<br />
R 2: i pazienti con TB possono occasionalmente accedere al<strong>la</strong> struttura ma <strong>la</strong> <strong>per</strong>manenza è comunque limitata nel<br />
tempo (ambu<strong>la</strong>tori)<br />
R 3: i pazienti con TB di norma non vengono intenzionalmente ricoverati ma possono essere occasionalmente<br />
ricoverati (tutti i reparti)<br />
R 4: i pazienti con TB sono intenzionalmente e frequentemente ricoverati (tisiologie, ma<strong>la</strong>ttie infettive).<br />
I livelli 1 e 2 si applicano, di norma, all’intero presidio con eventuali eccezioni (strutture amministrative, pediatrie).<br />
1 Nel<strong>la</strong> valutazione dei rischi <strong>il</strong> livello di attenzione viene di norma calco<strong>la</strong>to come prodotto del P (Pericolo<br />
potenziale) con <strong>la</strong> gravità del danno (D) conseguente al verificarsi dell’evento: <strong>il</strong> peso del D è sicuramente diverso <strong>per</strong><br />
le diverse ma<strong>la</strong>ttie a trasmissione aerea potenzialmente presenti in una struttura sanitaria ma si può ut<strong>il</strong>izzare <strong>il</strong> Livello<br />
in cui è inquadrato l’agente nel Dlgs 626/894; nel caso del<strong>la</strong> TB <strong>il</strong> D è, p.es., 3. Al fine delle considerazioni di questo<br />
documento faremo coincidere Rischi, Livelli di Attenzione e <strong>per</strong>icoli potenziali: <strong>il</strong> fattore di correzione 3 <strong>per</strong> D può<br />
essere valutato nel piano di sicurezza <strong>per</strong> stab<strong>il</strong>ire le priorità di intervento rispetto ad altri rischi.<br />
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