30.05.2013 Views

Laura Baraldi Esternalità di rete - Economia - Università degli Studi ...

Laura Baraldi Esternalità di rete - Economia - Università degli Studi ...

Laura Baraldi Esternalità di rete - Economia - Università degli Studi ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Q(S) = [A + f(S)](2n − 1)/2n<br />

Π l = [A + f(S)] 2 /4n<br />

P (S) = [a + f(S)]/2n<br />

Π f = [A + f(S)] 2 /4n 2<br />

Quantità, prezzo e profitti sono funzione <strong>di</strong>retta delle ven<strong>di</strong>te attese S<br />

ma profitti e prezzo sono funzione inversa del numero <strong>di</strong> imprese. Dato che<br />

in equilibrio le aspettative sono realizzate, avremo che S ∗ = Q(S ∗ ) e dunque<br />

S ∗ =[A + f(S ∗ )](2n − 1)/2n<br />

E’ possibile <strong>di</strong>mostrare che esiste almeno un equilibrio in cui le aspettative<br />

sono sod<strong>di</strong>sfatte, perché, per S =0, Q(0) > 0 (cioè la curva Q(S) a<br />

zerogiaceal<strong>di</strong>sopradellacurvaa45 o ), e per S grande la pendenza <strong>di</strong> Q(S)<br />

è minore <strong>di</strong> 1. Quin<strong>di</strong> la Q(S) elarettaa45 o si devono incontrare almeno<br />

una volta (fig. 13)<br />

Quando il monopolista ha incentivo a far entrare le imprese concorrenti<br />

nel mercato? Scriviamo il profitto del leader in equilibrio con S ∗ = Q(S ∗ )<br />

Π ∗l =[A + f(S ∗ )] 2 /4n =(S ∗ ) 2 n/(2n − 1) 2 .<br />

Tale profitto è una funzione continua <strong>di</strong> n e <strong>di</strong> S ∗ = S ∗ (n). Facendone<br />

la derivata prima rispetto ad n è possibile separare l’effetto <strong>di</strong> network <strong>di</strong><br />

una variazione del numero <strong>di</strong> concorrenti dall’effetto competitivo<br />

dΠ l (n, S ∗ (n))<br />

dn<br />

= ϑΠl<br />

ϑn<br />

ϑΠl<br />

+<br />

ϑS∗ dS∗ dn<br />

dove ϑΠl<br />

ϑn misura l’effetto competitivo (un incremento della competizione<br />

riduce i profitt1) e ϑΠl dS∗<br />

ϑS∗ dn<br />

misura l’effetto <strong>di</strong> network. L’effetto totale sarà positivo (cioè un aumento<br />

del numero <strong>di</strong> imprese incrementerà il profitto del leader) solo se<br />

f (S) > 2n/(2n +1)<br />

quin<strong>di</strong> se l’effetto <strong>di</strong> network più che compensa l’effetto competitivo. Solo<br />

in questo caso il monopolista avrà incentivo a cedere la propria tecnologia<br />

ai concorrenti.<br />

Questo modello è formalmente equivalente ad un modello <strong>di</strong> integrazione<br />

strategica tra imprese che operano in due mercati <strong>di</strong> beni complementari:<br />

con beni complementari (come hardware e software), un ampliamento della<br />

base <strong>degli</strong> utenti, e dunque delle ven<strong>di</strong>te, porta ad una riduzione futura<br />

39

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!