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Una di noi - jesi e la sua valle

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Quin<strong>di</strong>cinale d’informazione n. 6 / 23 marzo 2013 / euro 2,00 / anno LII - Poste italiane s.p.a. - spe<strong>di</strong>zione in a.p. - d.l. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46) art 1, comma 1, dcb Ancona - contiene I.P.<br />

50<br />

Jesi e <strong>la</strong> <strong>sua</strong> Valle dal 1962<br />

°<br />

<strong>Una</strong> <strong>di</strong> <strong>noi</strong>


Grande, Laura!!!<br />

<strong>di</strong> Ro<strong>la</strong>ndo Romagnoli<br />

e<strong>di</strong>toriale | 3<br />

Ci <strong>la</strong>mentavamo <strong>di</strong> non avere, nelle scorse legis<strong>la</strong>ture, un rappresentante citta<strong>di</strong>no in<br />

Par<strong>la</strong>mento. Questa volta abbiamo avuto tutto. Dopo aver eletto tre <strong>jesi</strong>ne, una <strong>di</strong> loro,<br />

Laura Boldrini, è stata scelta come Presidente del<strong>la</strong> Camera dei Deputati. Al <strong>di</strong> là<br />

dell’appartenenza politica, è una grande sod<strong>di</strong>sfazione per tutta <strong>la</strong> città.<br />

Ci ha riempito d’orgoglio ascoltare il suo <strong>di</strong>scorso d’inse<strong>di</strong>amento, un ritorno ai valori<br />

fondanti del nostro Paese. Era tanto che non sentivamo contenuti come questi, ideali<br />

espressi con grande passione. L’intervento <strong>di</strong> Laura Boldrini, e poi quello <strong>di</strong> Piero Grasso<br />

eletto Presidente dei Senatori, ci hanno riconciliato, per un momento, con <strong>la</strong> politica, ci<br />

hanno fatto sentire che ancora può valere <strong>la</strong> pena impegnarsi per un futuro migliore.<br />

Parole che possono essere apprezzate da tutti, perché pronunciate da persone con una<br />

lunga storia <strong>di</strong> impegno, <strong>la</strong> Boldrini come portavoce dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i<br />

Rifugiati, Grasso come magistrato antimafia. I loro <strong>di</strong>scorsi sono intense lezioni <strong>di</strong><br />

democrazia.<br />

Mentre Laura par<strong>la</strong>va al<strong>la</strong> Camera, mi è tornato in mente quello che mi <strong>di</strong>sse durante<br />

un’intervista. Par<strong>la</strong>ndo del<strong>la</strong> <strong>sua</strong> formazione, raccontò <strong>di</strong> aver passato gli anni del<strong>la</strong> <strong>sua</strong><br />

giovinezza a Jesi, nel<strong>la</strong> parrocchia <strong>di</strong> San Giovanni Battista, al<strong>la</strong> “scuo<strong>la</strong>” <strong>di</strong> Don Attilio,<br />

dove aveva maturato le idee <strong>di</strong> giustizia e <strong>di</strong> solidarietà per i deboli del mondo.<br />

In uno dei commenti al<strong>la</strong> <strong>sua</strong> elezione sta scritto: “Laura Boldrini è nata nelle Marche,<br />

dove le persone si <strong>di</strong>stinguono per concretezza, capacità <strong>di</strong> far coesistere nel<strong>la</strong> propria<br />

esistenza elementi del<strong>la</strong> tra<strong>di</strong>zione e attenzione al<strong>la</strong> modernità, gente dal profondo senso<br />

del dovere, dal<strong>la</strong> grande etica del sacrificio, del risparmio e soprattutto del <strong>la</strong>voro”. Laura<br />

è una <strong>di</strong> <strong>noi</strong>, cresciuta nel<strong>la</strong> nostra comunità.<br />

Nel suo <strong>di</strong>scorso, Laura Boldrini ha ricordato i tanti problemi legati al<strong>la</strong> povertà, al<strong>la</strong><br />

per<strong>di</strong>ta del <strong>la</strong>voro e all’impossibilità <strong>di</strong> trovarlo, al<strong>la</strong> violenza che continua ad essere<br />

perpetrata contro le donne, ai tanti morti nel Me<strong>di</strong>terraneo in fuga dalle sofferenze. Ha<br />

fatto cenno all’elezione del nuovo Papa Francesco e alle molte speranze suscitate, ha<br />

ricordato Aldo Moro, uno dei gran<strong>di</strong> del nostro Paese, nell’anniversario del suo rapimento<br />

e dell’uccisione degli uomini del<strong>la</strong> scorta. Ha voluto richiamare i valori dell’antifascismo ed<br />

ha reso omaggio al Presidente del<strong>la</strong> Repubblica, Giorgio Napolitano, custode rigoroso<br />

dell’unità del<strong>la</strong> nazione e dei valori del<strong>la</strong> Costituzione repubblicana. Ha detto: “Facciamo<br />

<strong>di</strong> questa camera <strong>la</strong> casa del<strong>la</strong> buona politica”, ricordando il dovere <strong>di</strong> chi è eletto <strong>di</strong><br />

mettersi al servizio del Paese. E ha concluso: “La politica deve tornare ad essere una<br />

speranza, un servizio, una passione. Cercherò <strong>di</strong> portare <strong>la</strong> richiesta <strong>di</strong> cambiamento che<br />

a tutti <strong>noi</strong> rivolgono gli italiani, soprattutto i nostri figli”.<br />

<strong>Una</strong> giornata <strong>di</strong> sole in questo buio periodo. Cosa succederà in questi giorni è <strong>di</strong>fficile<br />

prevederlo, tuttavia, anche se questo nuovo Par<strong>la</strong>mento dovesse durare poco, le parole <strong>di</strong><br />

Laura Boldrini e <strong>di</strong> Piero Grasso resteranno punti <strong>di</strong> riferimento per <strong>la</strong> grande passione<br />

civile <strong>di</strong>mostrata.


La manifestazione per <strong>la</strong> Pace<br />

L’abbonato Alviero Ambrosi ci scrive:<br />

L’e<strong>di</strong>toriale del 12 gennaio scorso riporta, giustamente, il <strong>di</strong>sappunto del <strong>di</strong>rettore Ro<strong>la</strong>ndo<br />

Romagnoli, per <strong>la</strong> decisione dell’Amministrazione comunale <strong>di</strong> annul<strong>la</strong>re <strong>la</strong> manifestazione<br />

del<strong>la</strong> Pace del 6 gennaio, privando molti citta<strong>di</strong>ni, soprattutto i bambini, del<strong>la</strong> possibilità <strong>di</strong><br />

trasmettere <strong>la</strong> volontà <strong>di</strong> Pace, con l’invio dei palloncini in cielo, a genti <strong>di</strong> altre nazioni, <strong>di</strong><br />

altre religioni. La Pace è civiltà, è Amore!<br />

Mi associo, fermamente, a quanto scritto dal <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> Jesi e <strong>la</strong> <strong>sua</strong> Valle e a tutte quelle<br />

persone che non con<strong>di</strong>vidono <strong>la</strong> decisione dell’Amministrazione, mi auguro che l’anno<br />

prossimo si riprenda l’iniziativa, con lo stesso entusiasmo che c’è stato negli anni passati.<br />

La manifestazione è per <strong>la</strong> Pace! Per salvare il futuro delle nuove generazioni, pronte<br />

all’amore fra i popoli, perché si ponga fine a tutte le forme <strong>di</strong> terrorismo, perché si possano<br />

spezzare le nuove e vecchie catene che impe<strong>di</strong>scono lo sviluppo delle nazioni oppresse e<br />

sottosviluppate, perché le spese per gli armamenti, causa <strong>di</strong> guerre, siano devolute per gli<br />

aiuti umanitari, per <strong>la</strong> salvezza degli esseri umani. Perché <strong>la</strong> Pace si conquisti con l’Amore<br />

come ci ha in<strong>di</strong>cato il Signore. Trasmettiamo<strong>la</strong> ai bambini, ai giovani, al<strong>la</strong> nuova<br />

generazione che è <strong>la</strong> “porzione dell’umana società su cui sono fondate le speranze del<br />

presente e dell’avvenire, <strong>la</strong> porzione degna dei più attenti riguar<strong>di</strong>...” (San Giovanni Bosco).<br />

Mi <strong>di</strong>spiace <strong>di</strong>rlo, ma l’Amministrazione ha commesso un grande errore.<br />

MEZZO SECOLO DI JV<br />

Un grazie e una sorpresa<br />

Sono arrivati e stanno ancora arrivando abbonamenti benemeriti. Uno ad<strong>di</strong>rittura da<br />

500 euro. Abbiamo chiesto uno sforzo <strong>di</strong> generosità ai nostri abbonati, che sentono,<br />

insieme a <strong>noi</strong>, speciale questo 50° anno <strong>di</strong> vita <strong>di</strong> Jesi e <strong>la</strong> <strong>sua</strong> Valle: <strong>di</strong>cembre ’62 -<br />

<strong>di</strong>cembre ’12, mezzo secolo! Durante il corso del 2013, dunque, si svolgerà una<br />

serie <strong>di</strong> iniziative e <strong>di</strong> serate per celebrare l’anniversario: proiezione <strong>di</strong> un filmato<br />

sul<strong>la</strong> storia del<strong>la</strong> rivista, presentazione <strong>di</strong> libri con <strong>la</strong> partecipazione <strong>di</strong> autori, musica<br />

e foto d’epoca, iniziative per il prossimo autunno. E poi… non si dovrebbe <strong>di</strong>re, ma<br />

lo <strong>di</strong>ciamo lo stesso: per gli abbonati vecchi e nuovi ci sarà anche una più che<br />

gra<strong>di</strong>ta sorpresa e<strong>di</strong>toriale. Intanto un grazie <strong>di</strong> cuore a tutti.<br />

L’ultima <strong>di</strong> Woodstock<br />

<strong>la</strong> stoccata<br />

lettere | 5<br />

Grande scoperta in Pinacoteca:<br />

c’è un quadro <strong>di</strong> Rubens. Gli<br />

esperti si <strong>di</strong>vidono sul suo valore.<br />

Ma il sindaco Massimo Bacci,<br />

sempre pragmatico, è quello che<br />

ci va probabilmente più vicino:<br />

“Questo splen<strong>di</strong>do <strong>di</strong>pinto vale<br />

almeno 20 chilometri <strong>di</strong> strade<br />

asfaltate in città”.<br />

L’ambientalista Massimo<br />

Gianangeli, esponente <strong>di</strong> punta<br />

del Movimento 5 Stelle, è il nuovo<br />

presidente del<strong>la</strong> commissione <strong>di</strong><br />

stu<strong>di</strong>o sull’Ambiente. Come suo<br />

vice ha scelto il consigliere<br />

Alfredo Punzo, <strong>di</strong>rigente dell’Api<br />

<strong>di</strong> Falconara.<br />

Il sindaco Massimo Bacci<br />

apprezza l’operato del<strong>la</strong> nuova<br />

segreteria del Pd, partito che sta<br />

all’opposizione. La cosa strana è<br />

che al<strong>la</strong> Casa del Popolo ne<br />

vanno fieri!<br />

Nel nuovo Corso Matteotti non ci<br />

saranno alberi. Ci sarà invece il<br />

simbolo del<strong>la</strong> città, l’orgoglio <strong>di</strong><br />

un territorio, da troppo tempo<br />

relegato fuori delle mura:<br />

un’interminabile vigna.<br />

Rimpasto <strong>di</strong> Giunta a nemmeno<br />

nove mesi dall’avvio del mandato.<br />

Entra Mario Bucci all’Urbanistica.<br />

E a Cinzia Napolitano resta<br />

esclusivamente l’Ambiente. “È un<br />

settore talmente importante che<br />

serve un assessore a tempo<br />

pieno”, afferma il sindaco Bacci.<br />

È come quando Matteo Renzi<br />

assicura pieno appoggio a<br />

Pierluigi Bersani.


Petizione a favore del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> pubblica<br />

lettere | 7<br />

I genitori degli alunni degli Istituti Comprensivi <strong>di</strong> Jesi, Monsano e Santa Maria Nuova ci inviano <strong>la</strong> seguente<br />

petizione, che verrà spe<strong>di</strong>ta al Presidente del<strong>la</strong> Repubblica, al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e del<strong>la</strong> Ricerca<br />

La scuo<strong>la</strong> pubblica è l’istituzione che<br />

fornisce l’istruzione a tutti i ragazzi,<br />

in<strong>di</strong>pendentemente dalle con<strong>di</strong>zioni sociali<br />

ed economiche del<strong>la</strong> famiglia <strong>di</strong><br />

provenienza, per questo è lo strumento più<br />

democratico, quello che più contribuisce a<br />

realizzare <strong>la</strong> parità dei <strong>di</strong>ritti fra i citta<strong>di</strong>ni.<br />

L’istruzione è lo strumento che ci permette<br />

<strong>di</strong> percepire il nostro patrimonio culturale,<br />

artistico, tecnico, il percorso storico, le<br />

conquiste sociali, senza <strong>di</strong> essa non<br />

avremmo i mezzi per fruirne, progre<strong>di</strong>re,<br />

realizzare le nostre capacità e concorrere al<br />

miglioramento del Paese. Essa è garantita a<br />

tutti ed è gratuita. Come sancito dal<strong>la</strong> nostra<br />

Costituzione (Art. 34).<br />

Diceva Piero Ca<strong>la</strong>mandrei, riferendosi al<strong>la</strong><br />

scuo<strong>la</strong>: “crea il sangue, che rinnova<br />

quoti<strong>di</strong>anamente tutti gli altri organi, ... <strong>la</strong><br />

Personalizza <strong>la</strong> Tua ADAM da:<br />

c<strong>la</strong>sse <strong>di</strong>rigente, dalle fabbriche, alle<br />

aziende, coloro che insegnano, che<br />

scrivono, artisti, professionisti”.<br />

Eppure, questo patrimonio collettivo, questa<br />

conquista sociale, fonte <strong>di</strong> civiltà, non è<br />

tenuta nel<strong>la</strong> dovuta considerazione. Negli<br />

anni, è stata messa in <strong>di</strong>scussione dal<strong>la</strong><br />

sottrazione <strong>di</strong> risorse finanziarie, che ne<br />

limitano l’efficacia e vanno a svuotare <strong>di</strong><br />

significato il <strong>di</strong>ritto allo stu<strong>di</strong>o e ad una<br />

scuo<strong>la</strong> <strong>di</strong> qualità. In altri paesi con cui siamo<br />

abituati a confrontarci, come Francia e<br />

Germania, sono stati stanziati fon<strong>di</strong><br />

straor<strong>di</strong>nari aggiuntivi per <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> pubblica,<br />

come strumento strategico per superare <strong>la</strong><br />

crisi economica, e gettare le basi per il<br />

progresso futuro del paese, mentre in Italia,<br />

negli ultimi anni, è stata scelta <strong>la</strong> strada<br />

opposta, quel<strong>la</strong> <strong>di</strong> racimo<strong>la</strong>re fon<strong>di</strong> dal<strong>la</strong><br />

scuo<strong>la</strong> pubblica per far fronte ad altre<br />

esigenze <strong>di</strong> cassa, con il sospetto che lo<br />

scopo sia stato proprio quello <strong>di</strong> affossar<strong>la</strong>.<br />

I paesi che più investono in formazione e<br />

ricerca sono quelli che più progre<strong>di</strong>scono<br />

socialmente ed economicamente.<br />

L’indebolimento del<strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong> Pubblica è <strong>di</strong><br />

per sé un danno al Paese ed un<br />

impoverimento del suo futuro, ma stride<br />

ancor più se nel contempo lo stesso Stato<br />

eroga finanziamenti pubblici al<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong><br />

privata, che è libera <strong>di</strong> esistere ma “senza<br />

oneri per lo Stato” (Art. 33 del<strong>la</strong><br />

Costituzione), e ancora, delibera opere<br />

pubbliche dai costi sproporzionati rispetto<br />

all’utilità che è lecito attendersi o perpetua<br />

spese militari enormi quanto illegittime,<br />

come i cacciabombar<strong>di</strong>eri F-35 (Art. 11<br />

Costituzione).


10 FLASH<br />

1 Comune <strong>di</strong> Jesi, presentato<br />

il piano del verde pubblico<br />

L’Amministrazione presenta il piano triennale per i 126 ettari<br />

<strong>di</strong> verde pubblico del Comune <strong>di</strong> Jesi per una spesa me<strong>di</strong>a<br />

massima previsionale <strong>di</strong> 350mi<strong>la</strong> euro all’anno. Per contenere<br />

i costi si è deciso <strong>di</strong> procedere con interventi affidati sia a<br />

personale interno sia ad aziende esterne. Mentre per <strong>la</strong><br />

manutenzione del verde delle rotatorie o <strong>di</strong> altre aree si è<br />

scelta <strong>la</strong> via degli sponsor privati. Due i principali problemi<br />

del settore a cui l’assessore ai Lavori Pubblici, Sergio Garofoli,<br />

deve far fronte: carenza <strong>di</strong> personale interno e contenimento<br />

delle spese.<br />

3<br />

Fondo per le imprese, Bacci stanzia 20mi<strong>la</strong> euro<br />

2 Rimpasto in giunta, Mario Bucci<br />

all’Urbanistica<br />

Novità nel<strong>la</strong> giunta <strong>jesi</strong>na: il sindaco Massimo Bacci nomina il settimo<br />

assessore. È Mario Bucci, <strong>di</strong>rettore del Consorzio Zipa dal 1988 al<br />

2011, oggi in pensione, che assume <strong>la</strong> delega all’Urbanistica prima <strong>di</strong><br />

competenza <strong>di</strong> Cinzia Napolitano, a cui rimane quel<strong>la</strong> all’Ambiente. Il<br />

sindaco, inoltre, cede <strong>la</strong> delega al Patrimonio all’assessore Sergio<br />

Garofoli. La delega alle Politiche giovanili passa dal vice sindaco Butini<br />

a Barbara Traversi che assume anche <strong>la</strong> nuova delega all’Inclusione.<br />

Bucci, per il ruolo assunto, ha espresso <strong>di</strong> non volere percepire alcuna<br />

indennità.<br />

Il Comune <strong>di</strong> Jesi aderisce al Fondo <strong>di</strong> Garanzia Marche per agevo<strong>la</strong>re l’accesso al cre<strong>di</strong>to alle imprese del territorio e stanzia 20mi<strong>la</strong><br />

euro. Altrettanti saranno versati nel corso dell’anno. Il sindaco Massimo Bacci propone ai primi citta<strong>di</strong>ni del<strong>la</strong> Vallesina, inoltre, un “fondo<br />

intercomunale <strong>di</strong> <strong>di</strong>stretto” per una visione unitaria e strategica dell’economia locale.


4<br />

Me<strong>di</strong>a Vallesina, assegnate le deleghe<br />

Il neo presidente dell’Unione dei Comuni del<strong>la</strong> Me<strong>di</strong>a Vallesina,<br />

Olivio Togni, ha assegnato le deleghe, valide fino al<strong>la</strong> primavera del<br />

2014, ai rappresentanti del<strong>la</strong> giunta dell’organismo, nato nel 2003, e<br />

sottoscritto da sette comuni per <strong>la</strong> gestione <strong>di</strong> alcuni servizi. A<br />

Mirco Brega, vicepresidente, spetta seguire i Rapporti con gli altri<br />

enti sovracomunali; a Giancarlo Carbini <strong>la</strong> Polizia locale; a Tiziano<br />

Consoli <strong>la</strong> Protezione civile; a Tommaso Piazza <strong>la</strong> Programmazione<br />

delle funzioni e dei servizi e il servizio Statistica. Spettano a Sandro<br />

Barcaglioni il Trasporto sociale, le Colonie marine e l’Università<br />

degli adulti; a Demetrio Papadopoulos Bi<strong>la</strong>ncio e Catasto.<br />

>> Nel<strong>la</strong> foto, seduti, da sinistra, Demetrio Papadopoulos, il presidente<br />

Olivio Togni, Tiziano Consoli. In pie<strong>di</strong>, da sinistra, Giancarlo Carbini,<br />

Tommaso Piazza, Sandro Barcaglioni. Non presente Mirco Brega<br />

7<br />

Al via i controlli a forni e caminetti inquinanti<br />

5 Consulta del Turismo, ora è<br />

realtà<br />

Il Comune <strong>di</strong> Jesi ha ufficializzato <strong>la</strong> nascita del<strong>la</strong><br />

Consulta del Turismo. L’organismo, composto da<br />

rappresentanti dell’ente <strong>di</strong> Piazza In<strong>di</strong>pendenza,<br />

dalle associazioni <strong>di</strong> categoria e dagli operatori<br />

delle attività ricettive, ha tra gli obiettivi quelli <strong>di</strong><br />

promuovere il territorio, <strong>di</strong> organizzare eventi<br />

sinergici e reperire finanziamenti pubblici e privati.<br />

6<br />

Esino, intesa per i <strong>la</strong>vori<br />

Accordo fatto per superare le criticità lungo il fiume Esino. A<br />

sottoscriverlo <strong>la</strong> <strong>di</strong>rigente dell’area Servizi Tecnici del Comune<br />

<strong>di</strong> Jesi, Francesca Sorbatti, il segretario dell’Autorità <strong>di</strong> Bacino<br />

regionale Marcello Principi, il responsabile dell’Autorità idraulica<br />

del<strong>la</strong> Provincia Roberto Renzi, il <strong>di</strong>rettore dell’Oasi <strong>di</strong> Ripa<br />

Bianca David Belfiori e i rappresentanti dell’Enel. Presto al via i<br />

<strong>la</strong>vori nell’oasi per riportare una sezione del fiume - che aveva<br />

cambiato corso invadendo terreni agricoli - nel suo alveo<br />

naturale, garantendo l’operatività del<strong>la</strong> briglia Enel e le risorse<br />

idriche per il territorio sottostante.<br />

Partiti a Jesi i controlli su tutti gli impianti alimentati a biomassa (forni, caminetti a legna, stufe a pellet), censiti nelle attività produttive e<br />

commerciali come ristoranti, pizzerie, forni. Obiettivo: lotta allo smog. Dopo i pubblici esercizi, sarà <strong>la</strong> volta del censimento per gli<br />

impianti privati.


e<br />

FLASH economia<br />

Primo bi<strong>la</strong>ncio in rosso per Banca Marche.<br />

Ma il presidente: “l’istituto si salva da solo”<br />

Bi<strong>la</strong>ncio in rosso e niente <strong>di</strong>viden<strong>di</strong> per Banca Marche. Per <strong>la</strong> prima volta nel<strong>la</strong> storia<br />

dell’istituto <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to l’esercizio 2012 si chiude con una per<strong>di</strong>ta pari a -518milioni <strong>di</strong> euro,<br />

con una flessione del<strong>la</strong> raccolta complessiva che si attesta sui 18.750 milioni <strong>di</strong> euro, pari a<br />

-6,9%. Bene, invece, <strong>la</strong> raccolta <strong>di</strong>retta da cliente<strong>la</strong> “retail” che registra un +4,5% per un<br />

valore <strong>di</strong> 11.856 milioni. Nel corso dell’anno Banca Marche, nonostante <strong>la</strong> forte<br />

contrazione del<strong>la</strong> domanda <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to, ha erogato nuovi finanziamenti alle famiglie e alle<br />

attività produttive per un milione e 583mi<strong>la</strong> euro. Ma il protrarsi <strong>di</strong> una congiuntura<br />

economica negativa, che ha penalizzato in maniera significativa il settore dell’e<strong>di</strong>lizia, ha<br />

reso necessaria un’attività <strong>di</strong> profonda analisi del portafoglio cre<strong>di</strong>tizio con una<br />

ric<strong>la</strong>ssificazione dei debiti in essere. «Manteniamo, comunque sia – <strong>di</strong>ce Luciano Goffi,<br />

<strong>di</strong>rettore generale – un patrimonio <strong>di</strong> vigi<strong>la</strong>nza al <strong>di</strong> sopra dei limiti rego<strong>la</strong>mentari. Ci sono<br />

margini per significative riduzioni dei costi <strong>di</strong> gestione ed è nostra intenzione migliorare i<br />

modelli <strong>di</strong> servizio verso <strong>la</strong> cliente<strong>la</strong> per affermare <strong>la</strong> nostra missione <strong>di</strong> banca del territorio<br />

al servizio delle Pmi e delle famiglie». Nel 2012 i nuovi clienti sono stati 28.660; il numero<br />

depositanti tramite il canale on line è pari a 13.930 con una raccolta, al 28 febbraio 2013,<br />

<strong>di</strong> 795 milioni <strong>di</strong> euro. Il saldo tra ricavi e costi <strong>di</strong> gestione è positivo per un valore <strong>di</strong> 275<br />

milioni. Presto <strong>la</strong> presentazione del piano industriale, tra gli obiettivi quello del<br />

rafforzamento patrimoniale. «Banca Marche non ha bisogno <strong>di</strong> essere salvata – <strong>di</strong>ce il<br />

presidente Lauro Costa –, perché Banca Marche si salva da so<strong>la</strong>. E rimane sempre intatta<br />

<strong>la</strong> volontà <strong>di</strong> essere <strong>la</strong> banca del territorio». Di recente, l’istituto <strong>di</strong> via Fontedamo ha<br />

aumentato <strong>di</strong> 60 milioni <strong>di</strong> euro il p<strong>la</strong>fond per <strong>la</strong> sospensione delle rate dei mutui prima<br />

casa riservato ai soggetti in <strong>di</strong>fficoltà economica. Da maggio 2009 a febbraio 2013 Banca<br />

Marche ha autorizzato 3.862 sospensioni <strong>di</strong> mutui prima casa per un importo complessivo<br />

<strong>di</strong> circa 435 milioni <strong>di</strong> euro.<br />

Carifac in Veneto Banca<br />

Da giugno <strong>la</strong> Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong><br />

Fabriano e Cupramontana sarà incorporata<br />

in Veneto Banca pur rimanendo sul<br />

territorio il marchio storico. Veneto Banca<br />

è attualmente azionista <strong>di</strong> maggioranza <strong>di</strong><br />

Carifac con il 67% del capitale azionario.<br />

Export Marche,<br />

nel 2012 a +6%<br />

L'export marchigiano nel 2012 è cresciuto<br />

del 6%. Un risultato superiore al<strong>la</strong> me<strong>di</strong>a<br />

nazionale che è pari al 3,7%, ma meno<br />

bril<strong>la</strong>nte <strong>di</strong> quello dell’Italia centrale,<br />

+6,3%. L’incremento ha riguardato<br />

soprattutto i mercati extra Ue27<br />

(+12,8%), mentre i mercati Ue hanno<br />

registrato un aumento dell’1,5%. Tra primi<br />

venti paesi <strong>di</strong> destinazione mantengono le<br />

prime quattro posizioni Francia, Germania,<br />

Belgio e Russia.<br />

A febbraio cassa<br />

integrazione raddoppiata<br />

rispetto a gennaio<br />

Nel mese <strong>di</strong> febbraio sono stati richiesti<br />

nelle Marche 3,3 milioni <strong>di</strong> ore <strong>di</strong> cassa<br />

integrazione, <strong>di</strong> cui 2,2 milioni or<strong>di</strong>naria,<br />

602mi<strong>la</strong> straor<strong>di</strong>naria e 551 in deroga. Tra<br />

i settori interessati quello del legnomobile,<br />

del<strong>la</strong> meccanica, del<strong>la</strong> chimica e<br />

del<strong>la</strong> pelle-calzature. Secondo i dati, resi<br />

noti dall’Inps ed e<strong>la</strong>borati dall’Ires Marche,<br />

le ore <strong>di</strong> Cig or<strong>di</strong>naria richieste, ed<br />

autorizzate, nel mese scorso, sono<br />

raddoppiate rispetto a gennaio e quasi<br />

quintuplicate rispetto a febbraio 2012.


“I’m moving”, dalle Marche un’idea per <strong>la</strong> mobilità<br />

elettrica<br />

Si chiama “I’m moving”. È<br />

<strong>la</strong> nuova società creata da<br />

Energy Resources, realtà<br />

<strong>jesi</strong>na costituita da un<br />

gruppo <strong>di</strong> aziende<br />

impegnate nello sviluppo<br />

sostenibile, e dal<strong>la</strong> Faam <strong>di</strong><br />

Monterubbiano, leader nel<br />

segmento del<strong>la</strong> produzione <strong>di</strong> accumu<strong>la</strong>tori e veicoli ecologici. Obiettivi: produrre e<br />

commercializzare sia veicoli commerciali elettrici sia strutture per <strong>la</strong> ricarica e <strong>la</strong> sosta.<br />

JesiEnergia, 16 tecnici in cassa integrazione<br />

Crisi per JesiEnergia.<br />

La società, infatti,<br />

costituita da E<strong>di</strong>son<br />

spa, con quota <strong>di</strong><br />

partecipazione pari al<br />

70%, e dal Gruppo<br />

Maccaferri, con<br />

quota del 30%, sarà<br />

messa in<br />

conservazione dal<br />

mese <strong>di</strong> aprile. Già<br />

iniziati i <strong>la</strong>vori che porteranno allo stop operativo del<strong>la</strong> centrale termoelettrica <strong>di</strong> via del<strong>la</strong><br />

Barchetta, mentre è scattata <strong>la</strong> cassa integrazione per i se<strong>di</strong>ci tecnici che vi operano.<br />

JesiCube, presentate le prime quattro aziende<br />

I loro nomi sono Bio-erg,<br />

Greentech, Hyperlean e<br />

Nano-tech e operano nel<br />

settore delle energie<br />

rinnovabili, nelle bio e<br />

nanotecnologie e nell’Ict<br />

(Information&Communication<br />

Technologies).<br />

Sono i primi quattro progetti,<br />

già operativi, scelti e incubati<br />

da JesiCube, il primo<br />

incubatore <strong>di</strong> imprese delle<br />

Marche fondato, e promosso, dal Gruppo Eridania-Sadam, il Comune <strong>di</strong> Jesi e l’università<br />

Politecnica delle Marche. Ufficializzato anche il consiglio <strong>di</strong> amministrazione <strong>di</strong> questa<br />

realtà con sede in via del<strong>la</strong> Barchetta: Massimo Maccaferri (presidente), Donato<br />

Iacobucci (vicepresidente), Davide Be<strong>la</strong>r<strong>di</strong>nelli, Daniele Bragaglia e Marco Gialletti.<br />

Nuovi prodotti e un<br />

concorso per scoprire le<br />

Marche in casa Fileni<br />

Fileni, terzo produttore avicolo nazionale e<br />

primo nel comparto delle carni bianche<br />

biologiche, arricchisce <strong>la</strong> linea “Leggiadre”<br />

con tre novità: hamburger, spie<strong>di</strong>ni e<br />

salsicce. Inoltre, fino al 30 marzo è valido<br />

il concorso “Vinci le Marche”, un’iniziativa,<br />

legata a molti prodotti dell’azienda, che<br />

permette <strong>di</strong> concorrere all’estrazione<br />

giornaliera <strong>di</strong> tre viaggi premio, per due<br />

persone, nel<strong>la</strong> regione. «La nostra volontà<br />

– <strong>di</strong>ce Roberta Fileni, <strong>di</strong>rettore marketing<br />

e comunicazione <strong>di</strong> Fileni – è avvicinare i<br />

consumatori al territorio che ha visto<br />

nascere e crescere <strong>la</strong> straor<strong>di</strong>naria<br />

esperienza umana e impren<strong>di</strong>toriale<br />

dell’azienda, offrendo un’occasione <strong>di</strong><br />

conoscenza, <strong>di</strong>vertimento e re<strong>la</strong>x».<br />

Le imprese in rosa<br />

tengono <strong>la</strong> crisi<br />

Cna, «necessaria una cultura del <strong>la</strong>voro<br />

amica delle donne». Tengono <strong>la</strong> crisi le<br />

imprese artigiane guidate da donne.<br />

Soprattutto nel<strong>la</strong> provincia anconetana, in<br />

quel<strong>la</strong> <strong>di</strong> Ascoli Piceno e Fermo. A scattare<br />

<strong>la</strong> fotografia dal 2009 al 2012 Unioncamere<br />

e Cna Marche. Così negli ultimi quattro<br />

anni le aziende in rosa nel<strong>la</strong> provincia <strong>di</strong><br />

Ancona sono cresciute dell’1,9% con 106<br />

nuove imprese. Per Elisabetta Grilli e<br />

Adriana Bandoni, responsabili provinciali<br />

Cna-impresa donna, occorre impegnarsi<br />

<strong>di</strong> più «per creare una cultura del <strong>la</strong>voro e<br />

un ambiente professionale amico delle<br />

donne».


12 | news<br />

Moie, nasce “foKo”<br />

La riqualificazione <strong>di</strong> piazza Kennedy a Moie passa anche attraverso <strong>la</strong> realizzazione <strong>di</strong> un<br />

chiosco per <strong>la</strong> cucina e <strong>la</strong> <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> bevande ad uso delle associazioni nelle feste,<br />

sagre o eventi citta<strong>di</strong>ni. Si chiamerà “foKo” per dare continuità ad un altro progetto,<br />

sempre dell’architetto Marco Battistelli, quello del<strong>la</strong> fontana per l’erogazione <strong>di</strong> acqua<br />

refrigerata e gassata chiamata “aQa”. I <strong>la</strong>vori, presto avviati, saranno terminati ad inizio<br />

giugno.<br />

“Looking for identity?” al<strong>la</strong><br />

galleria Luz del Abyss a Jesi<br />

Fotografia, pittura me<strong>di</strong>ale e scultura. Le<br />

opere <strong>di</strong> Massimo Festi e Niba sono dal<br />

23 marzo al 30 giugno in esposizione<br />

al<strong>la</strong> galleria Luz del Abyss, a Jesi, in via<br />

XV settembre. “Looking for identity?” è,<br />

infatti, il nome del<strong>la</strong> mostra, curata da<br />

Rosa Maria Albino, che vuole essere una<br />

riflessione dei due artisti sulle<br />

problematiche identitarie, tra maschere,<br />

forme, ruoli fissi e vere essenze contro i<br />

limiti imposti dal<strong>la</strong> società.<br />

Al Pitti una statua dello<br />

scultore <strong>jesi</strong>no Ivo Barbaresi<br />

È collocata davanti al<strong>la</strong> vetrata del fondo<br />

scale <strong>di</strong> Pa<strong>la</strong>zzo Pitti, a Firenze, <strong>la</strong> statua <strong>di</strong><br />

Anna Maria Luisa de’ Me<strong>di</strong>ci, Elettrice<br />

Pa<strong>la</strong>tina, realizzata dall’artista <strong>jesi</strong>no Ivo<br />

Barbaresi (1915-1996). E qui rimarrà. La<br />

cerimonia <strong>di</strong> presentazione al pubblico con<br />

<strong>la</strong> definitiva collocazione dell’opera si è<br />

svolta sabato 9 marzo nel Saloncino delle<br />

Statue <strong>di</strong> Pa<strong>la</strong>zzo Pitti. La scultura in gesso<br />

venne realizzata dallo scultore nel 1945<br />

per partecipare al concorso dell’anno<br />

successivo in cui giunse terzo c<strong>la</strong>ssificato,<br />

<strong>di</strong>etro i modelli <strong>di</strong> Raffaello Salimbeni e<br />

Antonio Berti.<br />

Sa<strong>la</strong>ti, 12 tele donate a Castelbellino<br />

«Se si può dar cre<strong>di</strong>to al caso, questo che sto per raccontare è il frutto del suo<br />

potere che, senza averlo mai lontanamente immaginato, mi mise <strong>di</strong> fronte a due<br />

aspetti nuovi del<strong>la</strong> mia vita. Senza appartenere alle anime musicali (so appena<br />

riconoscere un fa da un do) <strong>la</strong> musica entrò in me come l’aria nei polmoni…». Inizia così<br />

il racconto che il pittore Augusto Sa<strong>la</strong>ti fa del suo “Requiem”, l’opera, composta da do<strong>di</strong>ci<br />

tele de<strong>di</strong>cate a Mozart e al<strong>la</strong> <strong>sua</strong> composizione, che saranno donate al Comune <strong>di</strong><br />

Castelbellino con una cerimonia in programma sabato 6 aprile, alle 16, al teatro Beniamino<br />

Gigli. Catalogo <strong>di</strong> Adriana Argalia. A seguire un concerto con il quartetto “F<strong>la</strong>uti gioiosi” dal titolo<br />

“Omaggio a Mozart”. Augusto Sa<strong>la</strong>ti è nato ad Ancona, vive a Falconara, ed espone al pubblico<br />

dagli anni Sessanta, tenendo, complessivamente, una trentina <strong>di</strong> personali in <strong>di</strong>verse città italiane.


Mo<strong>di</strong>fiche statutarie e taglio<br />

dei costi <strong>di</strong> gestione<br />

La Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Jesi,<br />

aderendo all’invito rivolto alle Fondazioni<br />

dall’A.C.R.I. (Associazione delle Casse <strong>di</strong><br />

Risparmio Italiane), ha approvato le<br />

mo<strong>di</strong>fiche allo Statuto. L’Ente si è adeguato<br />

al<strong>la</strong> Carta delle Fondazioni, approvata<br />

nell’aprile del 2012 dall’Assemblea delle<br />

Fondazioni. In partico<strong>la</strong>re, l’art. 23 prevede<br />

che i componenti degli Organi statutari<br />

non possono restare in carica per più <strong>di</strong><br />

due mandati (ciascun mandato previsto<br />

per quattro anni); <strong>la</strong> rielezione può<br />

avvenire soltanto dopo un intervallo <strong>di</strong><br />

almeno cinque anni. <strong>Una</strong> Commissione,<br />

nominata per il controllo dei costi <strong>di</strong><br />

gestione del<strong>la</strong> Fondazione, ha ricevuto<br />

dall’Organo <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo una guida<br />

operativa per <strong>la</strong> riduzione degli stessi. Le<br />

riduzioni <strong>di</strong> costi <strong>di</strong> “governance”<br />

ammontano, orientativamente, al 30-40%<br />

dei costi complessivi sostenuti.<br />

«Esprimo <strong>la</strong> mia più grande sod<strong>di</strong>sfazione<br />

perché tutti, in<strong>di</strong>stintamente, gli Organi<br />

del<strong>la</strong> Fondazione hanno risposto, con<br />

entusiasmo, all’impostazione delle<br />

mo<strong>di</strong>fiche statutarie ed al<strong>la</strong> rivisitazione dei<br />

costi <strong>di</strong> gestione, in un clima <strong>di</strong><br />

compattezza, solidarietà e col<strong>la</strong>borazione»<br />

ha detto il presidente Giancarlo Giacani.<br />

news | 13<br />

Cena con Delitto<br />

Venerdì 22 marzo, al ristorante “La Chioccio<strong>la</strong>” <strong>di</strong> Barbara (An), presentazione<br />

(ore 20,00) del giallo “Adriatico, gli occhi del puma” <strong>di</strong> Luciana Quattrini. A<br />

seguire, Cena con Delitto, nel senso che si mangia, si beve e si indaga al<strong>la</strong><br />

ricerca dell’assassino. Cena (tagliatelle ai pomodorini, ceci e guanciale-maialino<br />

al forno con patate e insa<strong>la</strong>ta mista-vino-acqua-caffè-<strong>di</strong>gestivo), e spettacolo<br />

euro 25,00. Prenotazione obbligatoria: 349/2847583 - 333/8543712 –<br />

071/5880095<br />

Taekwondo: nuovo Consiglio regionale<br />

Sabato 2 marzo, si sono<br />

svolte al Pa<strong>la</strong>sport Rossini<br />

<strong>di</strong> Ancona, nel<strong>la</strong> sa<strong>la</strong><br />

riunioni del CONI<br />

regionale, le elezioni per<br />

rinnovare il Consiglio<br />

Regionale Federazione<br />

Italiana Taekwondo<br />

Marche per il<br />

quadriennio olimpico<br />

2013/2016.<br />

Hanno votato 21 società<br />

marchigiane su 22 dando<br />

fiducia al nuovo gruppo <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro che è composto dai consiglieri Moreno Buontempi e<br />

Federico Trastulli, dal rappresentante tecnico Paolo Barboni e dal rappresentante atleti<br />

Nico<strong>la</strong> Elia Ciccomascolo. Presidente del Consiglio Regionale è il dott. Marco Porcarelli.<br />

Pasqua artistica al Kolbe<br />

Cinque scene che ricreano <strong>la</strong> passione e <strong>la</strong> resurrezione <strong>di</strong><br />

Cristo. La parrocchia <strong>di</strong> San Massimiliano Kolbe, a Jesi,<br />

in occasione del<strong>la</strong> Pasqua ospita questa esposizione aperta al<br />

pubblico dal 28 marzo al primo aprile, dalle ore 7,30 alle<br />

ore 19,30.<br />

Per il prossimo Natale, inoltre, sarà allestita una<br />

mostra-concorso sia per presepi artistici sia per quelli realizzati<br />

dalle famiglie. Per informazioni, tel. 0731.605145 oppure<br />

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Risultati 2012: sostanziale pareggio, fotografia <strong>di</strong> una crisi affrontata in anticipo e con rigore<br />

UBI Banca Popo<strong>la</strong>re <strong>di</strong> Ancona:<br />

ca<strong>la</strong> <strong>la</strong> red<strong>di</strong>tività ma il patrimonio non è intaccato<br />

La Banca Popo<strong>la</strong>re <strong>di</strong> Ancona, appartenente al Gruppo UBI,<br />

nel novero degli Istituti <strong>di</strong> Cre<strong>di</strong>to <strong>di</strong> massima affidabilità, ha<br />

presentato nei giorni scorsi i risultati del 2012: i morsi del<strong>la</strong> crisi<br />

si sono fatti e si fanno sentire, ma costi e ricavi sono in sostanziale<br />

equilibrio. Il bi<strong>la</strong>ncio al 31 <strong>di</strong>cembre scorso si chiude con<br />

un utile lordo <strong>di</strong> 12.138 milioni <strong>di</strong> euro (-79,57% rispetto al<br />

2011) e un risultato netto in sostanziale pareggio. È <strong>la</strong> fotografia<br />

<strong>di</strong> una Banca ben ra<strong>di</strong>cata sul territorio e che per questo<br />

non può non vedere riflesse le <strong>di</strong>fficoltà economiche <strong>di</strong> questi<br />

ultimi anni.<br />

«Se <strong>la</strong> nostra Banca è sana è perché ha avuto il merito – ha<br />

commentato in sede <strong>di</strong> presentazione il presidente del<strong>la</strong> BPA,<br />

Corrado Mariotti – <strong>di</strong> guardare al<strong>la</strong> crisi non come una fase<br />

temporanea, ma come conseguenza <strong>di</strong> un <strong>di</strong>fetto strutturale. È<br />

così che abbiamo potuto giocare d’anticipo – ha continuato –,<br />

facendo molta attenzione al contenimento dei costi, riducendo<br />

il personale ed anche <strong>di</strong>verse nostre filiali».<br />

«Il Gruppo UBI Banca <strong>di</strong> cui facciamo parte – ha affermato il<br />

Direttore Generale, Nunzio Tartaglia –, oltre ad aver risposto<br />

adeguatamente alle sollecitazioni ed alle verifiche del<strong>la</strong> Banca<br />

d’Italia, è considerato uno dei più soli<strong>di</strong> gruppi bancari europei<br />

e ciò significa che stiamo reggendo alle <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> questo<br />

tempo, in maniera adeguata, anche se gli utili sono quasi<br />

impercettibili, per quanto si sono ridotti. Non intaccare il nostro<br />

patrimonio in tempi tanto <strong>di</strong>fficili è stato il risultato migliore.<br />

Questo è accaduto – prosegue Tartaglia – perché con l’intento<br />

<strong>di</strong> sostenere imprese e famiglie del territorio (<strong>la</strong> BPA è presente<br />

in sette regioni, dall’Emilia Romagna al<strong>la</strong> Campania, passando<br />

per Abruzzo, Molise, Umbria e Lazio, oltre alle Marche),<br />

a fronte <strong>di</strong> una raccolta <strong>di</strong>retta pari a 6,4 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro, abbiamo<br />

impiegato 7,7 miliar<strong>di</strong>, con una <strong>di</strong>fferenza pari a 1,3 miliar<strong>di</strong>».<br />

Insomma, <strong>la</strong> Banca Popo<strong>la</strong>re <strong>di</strong> Ancona ha più dato che ricevuto.<br />

La crisi, si sa, è insorta ormai tempo fa: cosa è accaduto<br />

negli ultimi tre anni? I proventi operativi del 2012 sono stati pari<br />

ai 301.463 milioni, mentre nel 2011 erano stati <strong>di</strong> 328.880<br />

milioni e nel 2008 valevano circa 460 milioni. Facile valutare<br />

che in cinque anni <strong>la</strong> crisi si è portata via un terzo del fatturato<br />

BPA. «Ciò nonostante – ha aggiunto il Vice Direttore Generale,<br />

Genesio Rispoli –, <strong>la</strong> banca ha visto crescere gli impieghi a<br />

famiglie e imprese del 6% rispetto a fine 2009, per un impegno<br />

<strong>di</strong> 3 miliar<strong>di</strong> e 280 milioni nel triennio (2009-2012). Dall’esame<br />

dei risultati del 2012 emerge anche il dato sullo stato <strong>di</strong> salute<br />

dell’impren<strong>di</strong>toria territoriale; il portafoglio cre<strong>di</strong>ti è costituito<br />

per il 51% da impieghi su posizioni a basso rischio; per il 28%<br />

su posizioni a rischio me<strong>di</strong>o; per il 10% su situazioni ad alto<br />

rischio. A bi<strong>la</strong>ncio sono poi iscritti 431.570 milioni <strong>di</strong> incagli<br />

(6%) e 385.171 milioni <strong>di</strong> sofferenze (5%).<br />

Ma <strong>la</strong> crisi ha anche prodotto l’aumento delle rettifiche <strong>di</strong> valore<br />

sui cre<strong>di</strong>ti che sono passate dai 43.334 milioni <strong>di</strong> euro del<br />

2011 ai 73.458 milioni del 2012, con una crescita del 69,51%.<br />

Come ha potuto far fronte a tanta congiuntura sfavorevole <strong>la</strong><br />

Popo<strong>la</strong>re <strong>di</strong> Ancona? La risposta è nel<strong>la</strong> <strong>sua</strong> capacità gestionale<br />

e, in partico<strong>la</strong>re, nel calo degli oneri operativi (da 225.567<br />

milioni del 2011 a 214,932 milioni del 2012) e dunque nel<strong>la</strong><br />

riduzione dei costi amministrativi e del personale. Di recente<br />

sono stati prepensionati 80 <strong>di</strong>pendenti (il personale è passato<br />

in 3 anni da 1.805 a 1.613 unità) ed è stato ridotto <strong>di</strong> 40 il<br />

numero delle filiali, così che ora gli sportelli sono 221, <strong>di</strong> cui 86<br />

nelle Marche.<br />

informazioni promozionali


16 | f<strong>la</strong>sh sport<br />

a cura <strong>di</strong> Fabrizio Romagnoli<br />

RISULTATI E CLASSIFICHE<br />

BASKET – Serie A2 maschile<br />

Capo d’Or<strong>la</strong>ndo – Fileni BPA 116-91<br />

C<strong>la</strong>ssifica<br />

Pistoia 32, Casale Monferrato 28, Barcellona 26,<br />

Brescia 24, Scafati 22, Forlì 22, Verona 20,<br />

Bologna 20, Trieste 18, Trento 18, Capo d’Or<strong>la</strong>ndo<br />

18, Veroli 16, Ferentino 16, Fileni BPA Jesi 16,<br />

Imo<strong>la</strong> 12<br />

CALCIO – Serie D girone F<br />

Amiternina – Jesina 1-1<br />

Jesina – Isernia 4-2<br />

C<strong>la</strong>ssifica<br />

San Cesareo 57, Sambenedettese 55, Termoli 51,<br />

Maceratese 50, Ancona 45 Astrea 43, Agnonese<br />

43, Vis Pesaro 43, Jesina 38, Fidene 34, Ango<strong>la</strong>na<br />

32, Amiternina 30, Isernia 30, Civitanovese 29,<br />

Ce<strong>la</strong>no 25, Recanatese 22, Città <strong>di</strong> Marino 18, San<br />

Nicolò 16<br />

VOLLEY FEMMINILE – Serie B2 girone F<br />

Rieti – Monteschiavo Jesi 3-1<br />

E<strong>di</strong>l Ceccacci – Gabicce 3-1<br />

Monteschiavo Jesi – E<strong>di</strong>l Ceccacci Moie 0-3<br />

C<strong>la</strong>ssifica<br />

Pagliare 49, E<strong>di</strong>l Ceccacci Moie 45, Ternana 40,<br />

Recanati 40, Rieti 36, Fabriano 36, Omg Perugia<br />

34, Gabicce 34, Macerata 27, Monteschiavo Jesi<br />

22, Marsciano 21, Montecchio 17, Nautilus Roma<br />

7, Madebus Fermo 0<br />

RUGBY – Serie C Elite<br />

Bologna – Jesi 29-21<br />

C<strong>la</strong>ssifica<br />

Parma 68, Terni 57, Jesi 52, Bologna 44, Imo<strong>la</strong> 42,<br />

Forlì 36, Siena 35, Firenze 22, Cesena 20, San<br />

Benedetto 20, Città <strong>di</strong> Castello 11<br />

Fileni BPA brutto tonfo<br />

Dopo il successo casalingo con Forlì, che<br />

aveva fatto pensare a speranze riaperte sul<br />

fronte p<strong>la</strong>yoff, <strong>la</strong> Fileni Bpa riposa in<br />

occasione del<strong>la</strong> final four <strong>di</strong> Coppa Italia e<br />

poi riparte dal<strong>la</strong> trasferta <strong>di</strong> Capo<br />

d’Or<strong>la</strong>ndo. Quanto al<strong>la</strong> prima, il trofeo vinto<br />

dall’Aurora nel 2008, e che aveva visto gli<br />

arancioblú finalisti lo scorso anno, lo vince<br />

Trento, organizzatore del<strong>la</strong> final four in<br />

casa propria. Quando si ricomincia, l’Aurora<br />

riparte dall’epopea <strong>di</strong> un sabato <strong>di</strong> viaggio<br />

in treno per raggiungere <strong>la</strong> Sicilia, dove<br />

Maggioli e compagni debbono affrontare<br />

Capo d’Or<strong>la</strong>ndo. Scontro cruciale per<br />

aspirare ai p<strong>la</strong>yoff, ma in campo non c’è<br />

partita: gli arancioblu subiscono 37 punti<br />

nei primi 10’ e 69’ nei primi 2’, al<strong>la</strong> fine è<br />

116-91 per i padroni <strong>di</strong> casa. Ora al<br />

Pa<strong>la</strong>Triccoli con Scafati, poi a Veroli.<br />

La Jesina si avvicina al<strong>la</strong> salvezza<br />

Nonostante assenze e defezioni, nel campionato <strong>di</strong> calcio <strong>di</strong><br />

serie D <strong>la</strong> Jesina coglie risultati positivi e si avvicina al<strong>la</strong><br />

soglia salvezza. A Scoppito, in casa dell’Amiternina, i<br />

leoncelli vanno senza gli squalificati Nico<strong>la</strong> Car<strong>di</strong>nali,<br />

Alessandro Gabrielloni, capitan Strappini e passano in<br />

vantaggio grazie ad un gol del c<strong>la</strong>sse 1995, al debutto da<br />

tito<strong>la</strong>re, Carnevali. Peccato che lo stesso si tolga <strong>la</strong> maglia<br />

per festeggiare e, già ammonito, riceva così secondo<br />

cartellino giallo ed espulsione. Finisce 1-1. Al<strong>la</strong> successiva<br />

gara casalinga con l’Isernia, <strong>la</strong> Jesina si presenta<br />

aggiungendo agli squalificati <strong>di</strong> cui sopra anche Carnevali,<br />

Lucarini e gli infortuni <strong>di</strong> Sartori e del bomber Stefanelli. La squadra <strong>di</strong> Amaolo però se <strong>la</strong><br />

cava al<strong>la</strong> grande: in vantaggio con D’Aniello (1-0) e rimontata dai molisani (1-2), <strong>la</strong> Jesina<br />

risale a <strong>sua</strong> volta con una tripletta <strong>di</strong> Tommaso Gabrielloni e vince 4-2. Prima <strong>di</strong> Pasqua,<br />

scontri salvezza con Renato Curi e San Nicolò.<br />

Boxe, successo a Montegranaro per i pugni dello <strong>jesi</strong>no <strong>di</strong> Nigeria<br />

Successo a Montegranaro nel Torneo Elite III° Serie Marche-Umbria, categoria -81 Kg<br />

(pesi me<strong>di</strong>omassimi), per Hassan Murphy Babatunde, c<strong>la</strong>sse 1980, del<strong>la</strong> A.S.D.<br />

Pugilistica Jesina. Da un anno e mezzo a Jesi, dove ha iniziato a frequentare <strong>la</strong> palestra <strong>di</strong><br />

Via Tabano sotto lo sguardo attento del Maestro Alessandrini, Murphy ha prima<br />

affrontato, in un match al car<strong>di</strong>opalma, il pugile del<strong>la</strong> A.S.D. Boxe Foligno Gianluca Sa<strong>la</strong>ri:<br />

tre riprese tutte concentrate sul<strong>la</strong> corta <strong>di</strong>stanza, tanti colpi potentissimi andati a segno<br />

da parte <strong>di</strong> entrambi col pugile <strong>jesi</strong>no più preciso e continuo, fino ad aggiu<strong>di</strong>carsi <strong>la</strong><br />

finale. Qui, Murphy ha incontrato l’anconetano Giancarlo Torres Perez ed ha cambiato<br />

modo <strong>di</strong> boxare, preferendo <strong>la</strong> lunga e me<strong>di</strong>a <strong>di</strong>stanza, <strong>la</strong>vorando con meno potenza, ma<br />

con belle combinazioni al viso portate in scioltezza ed all’unanimità si è aggiu<strong>di</strong>cato il<br />

verdetto! La storia <strong>di</strong> Murphy, <strong>di</strong> origine nigeriana (è partito dal<strong>la</strong> città <strong>di</strong> Lagos) è quel<strong>la</strong><br />

<strong>di</strong> un profugo sbarcato a Lampedusa dopo essere dovuto fuggire dal<strong>la</strong> Libia, dove viveva<br />

da circa 10 anni. Al<strong>la</strong> Pugilistica Jesina ha trovato accoglienza, ospitalità, amicizia e<br />

solidarietà, nello spirito del<strong>la</strong> boxe!<br />

Bene Jesi agli Italiani <strong>di</strong> corsa<br />

campestre AICS<br />

Due ori ed un argento per gli atleti <strong>di</strong> Jesi<br />

ai Campionati Italiani <strong>di</strong> corsa campestre<br />

AICS (Associazione Italiana Cultura e<br />

Sport) svoltisi a Senigallia. Hanno<br />

primeggiato il sempre verde Fabrizio Merli<br />

(primo nel<strong>la</strong> categoria M50 e quarto<br />

assoluto) e Tommaso Pellegrini, vero astro<br />

nascente del po<strong>di</strong>smo locale e primo<br />

assoluto sul<strong>la</strong> <strong>di</strong>stanza dei 6 km. La<br />

medaglia d’argento è stata invece<br />

conquistata dal<strong>la</strong> più giovane dei tre<br />

rappresentanti <strong>di</strong> Jesi, Maria Albanesi, che<br />

si è piazzata al secondo posto nel<strong>la</strong><br />

categoria esor<strong>di</strong>enti B (atleti nati negli anni<br />

2004 e 2005) sul<strong>la</strong> <strong>di</strong>stanza dei 400 metri.<br />

Scherma: Di Francisca si ripete<br />

contro <strong>la</strong> Russia a Tauber<br />

Prima dell’unica tappa italiana <strong>di</strong> Torino<br />

(22-24 marzo), <strong>la</strong> Coppa del Mondo <strong>di</strong><br />

fioretto femminile passa per Tauber, in<br />

Germania, dove Elisa Di Francisca chiude<br />

al secondo posto, suo miglior risultato sino<br />

ad ora nel 2013, l’in<strong>di</strong>viduale.<br />

In finale, vince <strong>la</strong> russa Derig<strong>la</strong>zova, che<br />

aveva battuto in semifinale l’altra<br />

azzurra Errigo.<br />

Nel<strong>la</strong> gara a squadre, l’Italia affidata per <strong>la</strong><br />

terza volta ad Andrea Cipressa, vince,<br />

battendo <strong>di</strong> nuovo in finale, come a San<br />

Pietroburgo, <strong>la</strong> Russia <strong>di</strong> Stefano Cerioni,<br />

con <strong>la</strong> <strong>jesi</strong>na Di Francisca ancora<br />

protagonista.


Il Family Day Fileni<br />

torna al Pa<strong>la</strong>triccoli<br />

il 14 aprile<br />

Un giorno <strong>di</strong> sport per tutta<br />

<strong>la</strong> famiglia. Il Family Day<br />

Fileni 2013 è in rampa <strong>di</strong><br />

<strong>la</strong>ncio e pronto a tornare<br />

protagonista, domenica 14<br />

aprile prossimo al<br />

Pa<strong>la</strong>zzetto dello sport Ezio<br />

Triccoli. Dalle 16, spazio al<br />

<strong>di</strong>vertimento all’insegna<br />

del<strong>la</strong> pal<strong>la</strong>, del<strong>la</strong><br />

pal<strong>la</strong>canestro per tutti, in<br />

partico<strong>la</strong>re per i bimbi da<br />

tre anni in su. Ingresso ovviamente<br />

gratuito, gadget griffati dagli sponsor Fileni<br />

Bpa e t-shirt per ciascuno dei partecipanti<br />

al<strong>la</strong> kermesse, presenziata da tutti i<br />

giocatori e dallo staff del<strong>la</strong> prima squadra<br />

dell’Aurora Basket, impegnata nel<br />

campionato <strong>di</strong> pal<strong>la</strong>canestro <strong>di</strong> Legadue.<br />

I giganti arancioblu saranno a <strong>di</strong>sposizione<br />

dei più piccoli per gare <strong>di</strong> tiro e giochi, in<br />

un lungo pomeriggio <strong>di</strong> <strong>di</strong>vertimento<br />

formato famiglia. Garantito, anche dal<strong>la</strong><br />

partecipazione dei Vip clown onlus, che si<br />

<strong>di</strong>vertiranno tra palloncini e trucca bimbi, e<br />

dal<strong>la</strong> animazione <strong>di</strong> Scimpa.<br />

Il clou del pomeriggio, lo costituirà <strong>la</strong><br />

tra<strong>di</strong>zionale ed ormai irrinunciabile partita<br />

amichevole fra giocatori ed allenatori<br />

aurorini, con coach Andrea Pecchia ed il<br />

suo staff in campo insieme ai ragazzi del<strong>la</strong><br />

squadra.<br />

f<strong>la</strong>sh sport | 17<br />

Il tutto, nel mezzo del<strong>la</strong> festa che riunirà<br />

tutti i baby del vivaio arancioblu, ma più in<br />

generale tutti i piccoli, e le loro famiglie,<br />

gravitanti intorno al mondo Fileni ed alle<br />

emozioni domenicali del<strong>la</strong> pal<strong>la</strong> a spicchi.<br />

Non solo: il Family Day Fileni Bpa sarà<br />

anche l’occasione perfetta per girare il<br />

filmato dell’Harlem Shake, il nuovo ballo<br />

tormentone protagonista sul web e non<br />

solo, versione Aurora Basket.


18 | attualità<br />

UNA<br />

JESINA ai<br />

VERTICI<br />

DELLO<br />

STATO<br />

Laura Boldrini porta <strong>la</strong><br />

novità, <strong>la</strong> freschezza e<br />

l’impegno civile al<strong>la</strong><br />

presidenza del<strong>la</strong> Camera<br />

<strong>di</strong> F<strong>la</strong>vio Donati<br />

Che Laura Boldrini fosse pronta per un proficuo <strong>la</strong>voro nel nuovo par<strong>la</strong>mento era convinzione<br />

unanime. Che <strong>la</strong> <strong>sua</strong> grande esperienza internazionale al servizio dei più deboli, <strong>di</strong> quel<br />

mondo <strong>di</strong> poveri e <strong>di</strong> <strong>di</strong>sperati che abbandonano i propri paesi per sfuggire alle guerre e al<strong>la</strong><br />

fame, potesse in qualche modo trovare sbocco nel nuovo governo, era speranza <strong>di</strong> molti.<br />

Pochi però avevano pensato a lei come al<strong>la</strong> nuova Presidente del<strong>la</strong> camera dei deputati.<br />

E invece è accaduto. Per sfuggire allo stallo che l’esito del voto ha provocato nel nuovo par<strong>la</strong>mento,<br />

il centrosinistra, che da solo non ha <strong>la</strong> maggioranza, ma senza il quale nessuna<br />

maggioranza è possibile, è uscito dagli schemi. Messi in un cantuccio i politici <strong>di</strong> lungo<br />

corso aspiranti al<strong>la</strong> presidenza dei due rami del par<strong>la</strong>mento, ha can<strong>di</strong>dato a tali ruoli Laura<br />

Boldrini e Piero Grasso. Entrambi non politici, che del<strong>la</strong> politica, in quanto governo del<strong>la</strong><br />

società, hanno tuttavia grande considerazione e rispetto.<br />

Can<strong>di</strong>dature impeccabili quanto ad esigenza <strong>di</strong> cambiamento e fortissime rispetto ad impegno<br />

civile, competenza e moralità. Can<strong>di</strong>dature che con <strong>la</strong> loro cre<strong>di</strong>bilità hanno rimesco<strong>la</strong>to<br />

le carte <strong>di</strong> una partita <strong>di</strong>fficilissima, che attende ancora <strong>di</strong> risolvere il nodo dell’elezione<br />

del nuovo presidente del<strong>la</strong> repubblica e quello, ancora più intricato, del<strong>la</strong> formazione del<br />

nuovo governo.<br />

Le elezioni <strong>di</strong> Laura Boldrini al<strong>la</strong> presidenza del<strong>la</strong> camera dei deputati, terza carica dello<br />

Stato, e quel<strong>la</strong> <strong>di</strong> Piero Grasso al senato, sono importanti per almeno due motivi: <strong>di</strong>mostrano<br />

che cambiare è possibile e che <strong>la</strong> novità non è necessariamente <strong>di</strong>sgiunta dal<strong>la</strong> competenza.<br />

Senza peraltro <strong>di</strong>menticare che questa novità, <strong>la</strong>ddove coerentemente perseguita<br />

anche nei prossimi passaggi par<strong>la</strong>mentari, potrà favorire un governo finalmente capace <strong>di</strong><br />

mettere mano alle emergenze economiche ed istituzionali che affliggono il nostro Paese.<br />

Dopo Nilde Iotti e Irene Pivetti, Laura Boldrini è <strong>la</strong> terza donna, in 65 anni <strong>di</strong> storia par<strong>la</strong>mentare,<br />

ad occupare un ruolo così importante. Ed alle donne, troppo spesso vittime <strong>di</strong> un<br />

malinteso amore, ha voluto de<strong>di</strong>care un passaggio del suo bellissimo <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento.<br />

Un <strong>di</strong>scorso nel quale ha ricordato non solo le sofferenze degli ultimi del mondo,<br />

dei <strong>di</strong>sperati che fuggono dalle guerre e dal<strong>la</strong> fame, ma anche <strong>di</strong> quanti oggi, nel nostro<br />

stesso Paese, stanno perdendo certezze e speranze.<br />

<strong>Una</strong> lotta al<strong>la</strong> povertà e non ai poveri, ha detto. Con il par<strong>la</strong>mento che non deve <strong>di</strong>menticarsi<br />

<strong>di</strong> chi perde il <strong>la</strong>voro né <strong>di</strong> chi un <strong>la</strong>voro non l’ha mai trovato; o dei tanti impren<strong>di</strong>tori<br />

che costituiscono una risorsa essenziale per l’economia italiana, ma sono oggi schiacciati<br />

dal peso del<strong>la</strong> crisi.<br />

Belle parole con in più il senso <strong>di</strong> autenticità conferito dal venire da chi al<strong>la</strong> politica non deve<br />

nul<strong>la</strong>; da chi gode <strong>di</strong> notorietà e <strong>di</strong> rispetto in Italia e nel mondo per l’impegno profuso nel<strong>la</strong><br />

<strong>di</strong>fesa dei <strong>di</strong>ritti umani; da chi è nuova tra i nuovi par<strong>la</strong>mentari.<br />

Al suo primo impegno politico, è stata can<strong>di</strong>data in queste elezioni da sel nell’ambito del<strong>la</strong><br />

coalizione <strong>di</strong> centrosinistra, come capolista nelle Marche ed in Sicilia, due regioni in qualche<br />

modo simbolo del<strong>la</strong> <strong>sua</strong> vita. Le Marche, perché qui è nata ed è vissuta fino a quando<br />

si è iscritta all’università <strong>di</strong> Roma; <strong>la</strong> Sicilia, perché è il primo approdo in Europa <strong>di</strong> quel<br />

popolo <strong>di</strong> <strong>di</strong>sperati al cui riscatto ha de<strong>di</strong>cato tutto il suo impegno.<br />

Donna <strong>di</strong> parte quin<strong>di</strong>, ma “buona politica” non è mai sinonimo <strong>di</strong> “neutralità” nutrendosi,<br />

al contrario, <strong>di</strong> forti passioni e <strong>di</strong> impegno civile. La <strong>sua</strong> elezione al<strong>la</strong> presidenza del<strong>la</strong> camera<br />

dei deputati non risponde quin<strong>di</strong> ad una sorta <strong>di</strong> ecumenismo delle idee bensì all’esigenza<br />

<strong>di</strong> un rinnovamento del<strong>la</strong> politica tuttavia saldamente ancorata a ben identificabili valori<br />

<strong>di</strong> riferimento. E del resto, nel<strong>la</strong> novità, queste presidenze <strong>di</strong> camera e senato hanno una<br />

loro forte connotazione politica resa evidente dalle reazioni delle altre forze par<strong>la</strong>mentari.<br />

Tiepidezza da parte dei montiani, che speravano in una più “tra<strong>di</strong>zionale” <strong>di</strong>stribuzione<br />

delle cariche. Deciso scetticismo dei berlusconiani, che nel<strong>la</strong> scelta <strong>di</strong> una donna che<br />

ha sempre biasimato il centrodestra in materia <strong>di</strong> immigrazione e in quel<strong>la</strong> <strong>di</strong> un magistrato<br />

che ha del<strong>la</strong> giustizia idee non proprio coincidenti con le loro, vedono tramontare<br />

ogni residua speranza <strong>di</strong> “governissimo”. Contenuta sod<strong>di</strong>sfazione dei grillini, che


estano <strong>di</strong>ffidenti, ma prendono atto del<strong>la</strong> novità.<br />

Se Laura Boldrini e Piero Grasso rappresentano indubbiamente un primo inizio <strong>di</strong> cambiamento<br />

nei comportamenti del<strong>la</strong> politica, occorre infatti ricordare che questo è, altrettanto<br />

indubbiamente, dovuto al<strong>la</strong> grande affermazione del movimento 5 stelle. Un movimento che<br />

ha canalizzato in forme democratiche lo scontento degli italiani. Uno scontento <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni<br />

tali da portarlo ad essere, almeno al<strong>la</strong> camera, il primo partito italiano.<br />

Anche se Grillo ha par<strong>la</strong>to <strong>di</strong> loro come <strong>di</strong> una “foglia <strong>di</strong> fico” per nascondere le “vergogne”<br />

del partito democratico, l’elezione <strong>di</strong> Laura Boldrini e <strong>di</strong> Piero Grasso, anche a prescindere<br />

dai 14-15 voti grillini che hanno sostenuto Grasso al senato, apre una breccia al loro interno.<br />

Perché, pensano alcuni <strong>di</strong> loro, se cambiare è possibile, non farlo per cercare in nuove<br />

elezioni una maggioranza assoluta, che <strong>di</strong>fficilmente verrà, significa tra<strong>di</strong>re <strong>la</strong> ragione stessa<br />

per cui sono stati eletti.<br />

Infine, un’ultima notazione tutta locale. Laura Boldrini è stata eletta presidente del<strong>la</strong> camera<br />

con 327 voti, 13 in meno <strong>di</strong> quelli <strong>di</strong> cui <strong>di</strong>sponeva il centrosinistra. Segno che nel pd il<br />

“vecchio” resiste ancora. Ma <strong>di</strong>cono anche che in Valentina Vezzali e in Donatel<strong>la</strong><br />

Agostinelli <strong>la</strong> fedeltà <strong>di</strong> parte ha prevalso rispetto all’apprezzamento per <strong>la</strong> novità, al<strong>la</strong> solidarietà<br />

<strong>di</strong> genere e, anche se in forma ovviamente residuale, al<strong>la</strong> comune origine <strong>jesi</strong>na.<br />

personaggi | 19<br />

LAURA BOLDRINI è nata a Macerata<br />

il 28 aprile 1961. Vive a Roma insieme<br />

al<strong>la</strong> figlia Anastasia.<br />

La <strong>sua</strong> famiglia, padre avvocato e<br />

madre insegnante, si trasferisce a Jesi<br />

poco dopo <strong>la</strong> <strong>sua</strong> nascita. E nel<strong>la</strong><br />

nostra città cresce insieme a tre fratelli<br />

e ad una sorel<strong>la</strong> compiendovi il proprio<br />

ciclo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> fino al liceo.<br />

Subito dopo il <strong>di</strong>ploma, appena<br />

ventenne, vive per tre mesi in uno<br />

sperduto paesino del Venezue<strong>la</strong>,<br />

Ca<strong>la</strong>bozo, per <strong>la</strong>vorare insieme ai<br />

conta<strong>di</strong>ni in una risaia. Un’esperienza<br />

dura che è all’origine del suo impegno<br />

per dare voce ai più deboli.<br />

Frequenta l’università <strong>la</strong> Sapienza <strong>di</strong><br />

Roma <strong>la</strong>ureandosi in giurisprudenza<br />

nel 1985. Giornalista pubblicista,<br />

<strong>la</strong>vora per un periodo in Rai fino a che,<br />

nel 1989, inizia <strong>la</strong> <strong>sua</strong> carriera all’ONU.<br />

Prima al<strong>la</strong> FAO, poi al Programma<br />

Alimentare Mon<strong>di</strong>ale per approdare<br />

infine all’Alto Commissariato per i<br />

Rifugiati (UNHCR), <strong>di</strong> cui è stata<br />

portavoce dal 1998 al 2012.<br />

Si è occupata dei flussi dei migranti e<br />

dei rifugiati nel Me<strong>di</strong>terraneo,<br />

svolgendo inoltre numerose missioni<br />

nei principali luoghi <strong>di</strong> crisi: dal<strong>la</strong> ex<br />

Jugos<strong>la</strong>via all’Afghanistan, dall’Iraq al<br />

Sudan e al Ruanda.<br />

Dal 2004, è cavaliere dell’or<strong>di</strong>ne al<br />

merito del<strong>la</strong> Repubblica e nel 2009 il<br />

settimanale “Famiglia Cristiana” l’ha<br />

nominata italiana dell’anno per il suo<br />

impegno a favore dei migranti e contro<br />

<strong>la</strong> politica dei respingimenti praticata<br />

dal governo italiano.<br />

Per Rizzoli, nel 2010 ha pubblicato<br />

“Tutti in<strong>di</strong>etro”, un libro in cui racconta<br />

<strong>la</strong> propria esperienza nelle crisi<br />

umanitarie con cui si è confrontata.<br />

Mercoledì scorso, sempre per Rizzoli,<br />

è uscito il suo secondo libro, “Solo le<br />

montagne non si incontrano mai.<br />

Storia <strong>di</strong> Murayo e dei suoi padri” in<br />

cui racconta <strong>di</strong> una bambina soma<strong>la</strong>,<br />

giunta in Italia nel 1994, che dopo 14<br />

anni ritrova il proprio padre naturale.


“<br />

Le congratu<strong>la</strong>zioni del<br />

Sindaco per l’elezione<br />

del<strong>la</strong> Boldrini al<strong>la</strong><br />

presidenza del<strong>la</strong> Camera<br />

Le più vive e sentite<br />

congratu<strong>la</strong>zioni a Laura<br />

Boldrini nuovo presidente<br />

del<strong>la</strong> Camera dei Deputati.<br />

La <strong>sua</strong> storia personale, <strong>la</strong><br />

<strong>sua</strong> esperienza, <strong>la</strong> <strong>sua</strong><br />

umanità, <strong>la</strong> <strong>sua</strong> capacità <strong>di</strong><br />

guardare <strong>la</strong> società dal<strong>la</strong><br />

parte degli ultimi sono<br />

solide garanzie per una<br />

autorevole guida morale<br />

in grado <strong>di</strong> dare priorità<br />

alle vere esigenze ed<br />

emergenze <strong>di</strong> questo<br />

nostro Paese. A nome<br />

del<strong>la</strong> città <strong>di</strong> Jesi, dove<br />

Laura è cresciuta ed ha<br />

compiuto i suoi stu<strong>di</strong> fino<br />

al<strong>la</strong> maggiore età,<br />

ricevendo<br />

quell’educazione e quei<br />

valori che le hanno<br />

permesso <strong>di</strong> intraprendere<br />

uno straor<strong>di</strong>nario percorso<br />

<strong>di</strong> vita personale,<br />

i migliori auguri <strong>di</strong> buon<br />

<strong>la</strong>voro.<br />

Per <strong>noi</strong> tutti è motivo <strong>di</strong><br />

grande orgoglio.<br />

”<br />

<strong>di</strong> Matteo Tarabelli<br />

NOVE MESI<br />

da Sindaco<br />

Massimo Bacci traccia un<br />

primo bi<strong>la</strong>ncio a quasi un<br />

anno dall’inse<strong>di</strong>amento<br />

Sacrificare famiglia e <strong>la</strong>voro per provare a risolvere i problemi <strong>di</strong> una città. È ciò che fa, quoti<strong>di</strong>anamente,<br />

qualsiasi sindaco. Per Massimo Bacci, che mai ha militato in un partito, l'impatto<br />

è stato forse anche più pesante. A poco più <strong>di</strong> nove mesi dall'inse<strong>di</strong>amento, l'entusiasmo<br />

del<strong>la</strong> campagna elettorale si è un po’ ridotto <strong>di</strong> fronte al<strong>la</strong> dura realtà amministrativa.<br />

Mutano così i programmi, i sogni si ri<strong>di</strong>mensionano. E crescono, come è naturale quando<br />

si assume un ruolo politico, gli oppositori. Un primo rimpasto <strong>di</strong> Giunta, intanto, è già<br />

stato effettuato. Mario Bucci, ex <strong>di</strong>rettore del Consorzio Zipa, è stato nominato assessore<br />

all’Urbanistica, a costo zero (non percepirà indennità, su <strong>sua</strong> richiesta ndr.). Ri<strong>di</strong>mensionata<br />

Cinzia Napolitano, che mantiene solo l’Ambiente, ma con l’aggiunta del<strong>la</strong> delega ai<br />

Finanziamenti europei.<br />

Sindaco Bacci, qual è il suo giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> questi primi nove mesi?<br />

«L’inizio è stato stimo<strong>la</strong>nte, molto bello. Poi, <strong>di</strong> fronte alle enormi criticità, è subentrato il realismo.<br />

Se riuscirò a raggiungere anche solo una porzione degli obiettivi sarà un gran<strong>di</strong>ssimo<br />

successo».<br />

Se potesse tornare in<strong>di</strong>etro si rican<strong>di</strong>derebbe?<br />

«Sì. Sono fortemente legato a questa città. Vale <strong>la</strong> pena sacrificare famiglia e <strong>la</strong>voro per<br />

assumere il ruolo <strong>di</strong> sindaco. Se non avessi avuto questo attaccamento non lo avrei fatto».<br />

La sod<strong>di</strong>sfazione più grande?<br />

«Aver in<strong>di</strong>viduato ottimi assessori, costituendo fin da subito un gruppo coeso. Si è instaurato<br />

inoltre un bel rapporto con i <strong>di</strong>pendenti comunali».<br />

E <strong>la</strong> delusione più cocente?<br />

«Alcune strumentalizzazioni da parte degli oppositori, spesso con argomentazioni che non<br />

stanno in pie<strong>di</strong>. Atteggiamenti <strong>di</strong> chiusura poco costruttivi. Se ci fossi stato io in minoranza<br />

non mi sarei comportato così».<br />

Si riferisce sia al Pd che al Movimento 5 Stelle?<br />

«Il gruppo Pd è molto scollegato, ognuno va per <strong>la</strong> <strong>sua</strong> strada. Dal partito più importante<br />

del<strong>la</strong> città mi aspetto altro, anche se devo <strong>di</strong>re che <strong>la</strong> nuova segreteria si sta muovendo<br />

bene. Sui 5 Stelle non so davvero che <strong>di</strong>re. Dovevamo apparentarci, <strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione iniziale<br />

è stata proficua. Adesso proprio no. È ora che prendano coscienza del ruolo che<br />

hanno. Assumendosene le responsabilità».<br />

Le è già capitato <strong>di</strong> ammettere l’errore, evento raro in politica. Ha cambiato idea pure sul


l’operato dei predecessori?<br />

«No. Ferma restando <strong>la</strong> grande<br />

stima personale per Fabiano<br />

Belcecchi, non con<strong>di</strong>vido molte<br />

sue decisioni amministrative.<br />

Anzi, <strong>di</strong>rei del<strong>la</strong> <strong>sua</strong> maggioranza.<br />

I <strong>la</strong>vori pubblici si erano<br />

completamente fermati. Ora<br />

stanno ripartendo, grazie ad un<br />

assessore tecnico (Sergio Garofoli<br />

ndr.). Riba<strong>di</strong>sco che un infermiere (il<br />

riferimento è a Stefano Tonelli ndr.), ma<br />

anche un commercialista, non sarebbero in<br />

grado <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nare tale settore».<br />

È sod<strong>di</strong>sfatto del <strong>la</strong>voro <strong>di</strong> Giunta?<br />

«La squadra è molto affiatata. Poi, è chiaro,<br />

c’è chi si sta muovendo meglio».<br />

Cinzia Napolitano, quin<strong>di</strong>, non è fra questi...<br />

«Ho ritenuto utile avere un assessore a tempo<br />

pieno all'Ambiente. Cinzia, purtroppo,<br />

non conosce bene <strong>la</strong> città ed i professionisti<br />

del settore. Avrebbe sicuramente colmato<br />

questo gap, ma in tempi troppo lunghi.<br />

Ho corretto subito <strong>la</strong> rotta».<br />

Ci <strong>di</strong>ca <strong>la</strong> verità, come sta finanziariamente<br />

il Comune?<br />

«La situazione è <strong>di</strong>fficilissima. E devo <strong>di</strong>re<br />

che è anche grazie al <strong>la</strong>voro svolto dal<strong>la</strong><br />

Progetto Jesi (<strong>la</strong> municipalizzata per le alienazioni),<br />

coor<strong>di</strong>nata dal sottoscritto fino a<br />

poco tempo fa, se non è tragica. È grave, fra<br />

l’altro, che una parte delle risorse derivanti<br />

da ven<strong>di</strong>te patrimoniali sia stata utilizzata<br />

per le spese correnti, e non per gli investimenti.<br />

Vorremmo perciò tagliare le spese<br />

improduttive per far ripartire <strong>la</strong> crescita. Il<br />

nodo principale resta il costo abnorme del<br />

personale, su cui si può intervenire a ma<strong>la</strong>pena.<br />

Abbiamo comunque ridotto i <strong>di</strong>rigenti,<br />

e evitato <strong>di</strong> sostituire i pensionamenti».<br />

Passiamo alle questioni spinose: mense sco<strong>la</strong>stiche.<br />

Si va verso l'esternalizzazione. Ma i dati<br />

a supporto non sembrano così dettagliati...<br />

«La gestione attuale è imbarazzante. Ci<br />

sono ottanta persone che ruotano attorno a<br />

nove centri cottura. Voglio sperare che non<br />

sia il solito serbatoio <strong>di</strong> voti. Spen<strong>di</strong>amo<br />

quasi 100 mi<strong>la</strong> euro annui in più del costo<br />

ipotizzabile per gli alimenti. L’appalto al<strong>la</strong><br />

<strong>di</strong>tta esterna è stato rinnovato svariate<br />

volte, così come il personale, al <strong>di</strong> fuori delle<br />

normali procedure. E soprattutto <strong>la</strong> situazione<br />

è <strong>di</strong>sparitaria, con bambini che mangiano<br />

nelle scuole con cucina e altri che ricevono<br />

i pasti preparati all'esterno. I genitori<br />

<strong>di</strong> questi ultimi stanno <strong>di</strong> fatto mantenendo<br />

i centri cottura comunali, pur non avvalendosene».<br />

Qual è, dunque, <strong>la</strong> soluzione?<br />

«Pensiamo <strong>di</strong> realizzare un unico grande<br />

centro cottura al<strong>la</strong> Casa <strong>di</strong> Riposo, dando <strong>la</strong><br />

possibilità a più aziende <strong>di</strong> partecipare al<br />

bando per <strong>la</strong> fornitura, me<strong>di</strong>ante cucina<br />

comunale appunto, dei 290 mi<strong>la</strong> pasti<br />

annui. Il risparmio sarà superiore ai 300<br />

mi<strong>la</strong> euro. Ed inseriremo c<strong>la</strong>usole per favorire<br />

il re-impiego <strong>di</strong> chi ha già <strong>la</strong>vorato nelle<br />

mense <strong>jesi</strong>ne, oltre, chiaramente, alle 9<br />

cuoche a tempo indeterminato e, probabilmente,<br />

alle 21 aiuto-cuoche che <strong>la</strong> Jesi<br />

Servizi potrebbe dover stabilizzare».<br />

Capitolo ascensori: è in<strong>di</strong>spensabile un<br />

nuovo impianto lungo le scalette del<strong>la</strong><br />

morte?<br />

«Credo proprio <strong>di</strong> sì. Per ri<strong>la</strong>nciare il centro<br />

storico, fronteggiando <strong>la</strong> politica scellerata<br />

fatta sui megastores, dobbiamo renderlo<br />

accessibile. Interreremo l’impianto che<br />

doveva nascere alle Conce e vorremmo poi<br />

dare un senso anche all'ascensore delle ex<br />

carceri».<br />

A proposito <strong>di</strong> centri commerciali, quello<br />

previsto al<strong>la</strong> ex Sadam non piace. Ma avete<br />

mai formu<strong>la</strong>to ipotesi alternative?<br />

«Certo. <strong>Una</strong> è stata già bocciata. Ora stiamo<br />

amministrazione | 21<br />

approfondendo un’altra soluzione. Temo<br />

tuttavia che il gruppo Maccaferri voglia<br />

andare avanti sui megastores. Sempre che<br />

vi siano acquirenti».<br />

Senso unico in Corso Matteotti, fra l’Arco e<br />

via Mura Occidentali, chiusura del Montirozzo,<br />

inversione <strong>di</strong> via Setificio. Tante le<br />

proposte sul tavolo per migliorare <strong>la</strong> viabilità.<br />

Sono necessarie?<br />

«Mi fido dell’assessore Garofoli. È lui stesso<br />

a <strong>di</strong>rmi che in viabilità è sempre tutto sperimentale.<br />

Fino a quando non funziona».<br />

Buche, marciapie<strong>di</strong> rotti, verde incolto, strisce<br />

pedonali che si staccano. Ci sono i sol<strong>di</strong><br />

per risolvere questi problemi?<br />

«Stiamo facendo <strong>di</strong> tutto per migliorare le<br />

con<strong>di</strong>zioni dei nostri manti d'asfalto e del<br />

verde. Qualcosa abbiamo già realizzato. I<br />

miracoli, però, sono impossibili, tanto più<br />

nel<strong>la</strong> situazione ere<strong>di</strong>tata. Non abbiamo<br />

pagato, per il momento, le <strong>di</strong>tte che si sono<br />

occupate delle strisce pedonali. Le rifaranno<br />

in primavera».<br />

Vigili Urbani anche <strong>di</strong> notte?<br />

«D’estate sicuramente. Il comandante Liliana<br />

Roval<strong>di</strong> ci sta <strong>la</strong>vorando».<br />

Sogni da realizzare?<br />

«<strong>Una</strong> cittadel<strong>la</strong> dello sport, in zona Tabano,<br />

riqualificando il Car<strong>di</strong>naletti per renderlo lo<br />

sta<strong>di</strong>o del<strong>la</strong> città. E poi un luogo aperto per<br />

svolgere attività amatoriali e d'aggregazione.<br />

Oltre al<strong>la</strong> nuova Casa <strong>di</strong> Riposo e al<strong>la</strong><br />

sistemazione definitiva del cimitero».<br />

Per cosa vorrebbe essere ricordato al termine<br />

del mandato?<br />

«Per l’impegno profuso. Mi accontenterò <strong>di</strong><br />

essere considerato un sindaco serio, onesto<br />

e responsabile».


22 | città<br />

<strong>di</strong> Fabrizio Romagnoli<br />

«Un primo passo da cui inten<strong>di</strong>amo partire<br />

per tornare a rendere il centro storico una<br />

parte vissuta del<strong>la</strong> città». Il Sindaco, Massimo<br />

Bacci, lo ha presentato così il progetto<br />

<strong>di</strong> rifacimento <strong>di</strong> corso Matteotti, piazza<br />

Pergolesi e piazza del<strong>la</strong> Repubblica, illustrato<br />

al pubblico da Amministrazione comunale<br />

e professionisti autori del progetto in un<br />

partecipato incontro al pa<strong>la</strong>zzo dei<br />

Convegni.<br />

«Stiamo <strong>la</strong>vorando per creare le con<strong>di</strong>zioni<br />

perché sia sempre più agevole raggiungere<br />

il centro e perché questo possa rappresentare<br />

una alternativa vera ai centri commerciali.<br />

<strong>Una</strong> zona, come un tempo, in cui passeggiare,<br />

fare acquisti, vivere» <strong>di</strong>ce Bacci ad<br />

un u<strong>di</strong>torio in cui non mancano i critici.<br />

E soprattutto affiorano preoccupazioni e<br />

timori <strong>di</strong> commercianti ed operatori del<br />

“salotto buono”, interessati ai <strong>la</strong>vori ed, in<br />

partico<strong>la</strong>re, ai tempi in cui verranno eseguiti,<br />

oltre che coinvolti nell’idea (“Ci ren<strong>di</strong>amo<br />

conto che può non piacere a tutti” <strong>di</strong>ce<br />

Bacci) <strong>di</strong> un centro sempre più libero dalle<br />

auto.<br />

Il volto nuovo del passeggio citta<strong>di</strong>no è<br />

stato presentato, appunto, da Bacci, dall’assessore<br />

ai <strong>la</strong>vori pubblici Sergio Garofoli<br />

e dagli architetti Anita Sardellini ed Andrea<br />

Marasca che hanno <strong>la</strong>vorato al progetto.<br />

Novità principale, <strong>la</strong> pavimentazione <strong>di</strong><br />

corso Matteotti, dal<strong>la</strong> quale scompaiono<br />

asfalto e marciapiede. Appare invece una<br />

fascia in arenaria <strong>la</strong>rga circa 60 cm (a<br />

destra del<strong>la</strong> strada, guardando in <strong>di</strong>rezione<br />

dell’Arco Clementino) e lungo questa panchine<br />

e <strong>la</strong>mpioncini per l’illuminazione.<br />

Almeno nell’idea <strong>di</strong> quanto proposto dai<br />

professionisti, perché sull’arredo urbano,<br />

quando sarà il momento <strong>di</strong> passare al progetto<br />

esecutivo, qualcosa cambierà.<br />

Ad esempio, gli architetti prevedono lungo<br />

<strong>la</strong> fascia in arenaria anche alberi ed aiuole,<br />

che però <strong>di</strong>fficilmente troveranno posto<br />

nel<strong>la</strong> concreta messa in pratica del<strong>la</strong> realizzazione.<br />

Per i problemi <strong>di</strong> manutenzione e<br />

pulizia che potrebbero crearsi, come suggerito<br />

da alcuni degli interventi. Ma anche<br />

e soprattutto per scongiurare il timore che<br />

le ra<strong>di</strong>ci possano in futuro creare problemi<br />

al<strong>la</strong> pavimentazione rinnovata.<br />

Novità anche per piazza Pergolesi. «Uno<br />

spazio <strong>di</strong> cui riappropriarsi, in una piazza<br />

che ora come ora <strong>di</strong> fatto non c’è» hanno<br />

detto gli architetti al pubblico. In piazza<br />

Pergolesi il monumento al compositore si<br />

sposta più in<strong>di</strong>etro, sullo sfondo, e l’e<strong>di</strong>co<strong>la</strong><br />

arretra <strong>la</strong>sciando posto ad altre panchine,<br />

ed aprendo lo spazio al passeggio davanti<br />

al<strong>la</strong> chiesa delle Grazie. Altri alberi sorge-<br />

Ecco il<br />

NUOVO<br />

CORSO<br />

Con le panchine ma<br />

senza gli alberi<br />

rebbero alle spalle <strong>di</strong> Pergolesi, <strong>di</strong>fferenti<br />

dagli attuali cipressi dell’Arizona, e davanti<br />

al complesso dell’ex convento delle Giuseppine.<br />

Il fianco <strong>di</strong> San Nicolò sarebbe<br />

liberato dalle siepi attuali. I quin<strong>di</strong>ci posti<br />

auto ora presenti, si ridurrebbero a sei.<br />

Nel progetto complessivo rientra anche<br />

piazza del<strong>la</strong> Repubblica: pavimentata, con<br />

<strong>di</strong>scesa e gradoni per arrivare al Teatro<br />

Pergolesi; e pure qui spostamento dell’e<strong>di</strong>co<strong>la</strong>,<br />

nell’attuale posteggio taxi. Per ora,<br />

però, non se ne parlerà: coinvolti solo i 550<br />

metri <strong>di</strong> corso Matteotti, dal<strong>la</strong> chiesa <strong>di</strong> San<br />

Giovanni Battista all’inizio del<strong>la</strong> Ztl, e piazza<br />

Pergolesi. L’Amministrazione vorrebbe che<br />

fra luglio ed agosto i <strong>la</strong>vori partissero almeno<br />

per quanto riguarda piazza Pergolesi.<br />

Lungo il corso, l’occasione permetterà anche<br />

il rifacimento dei sottoservizi, condotte<br />

idriche e fognarie, al<strong>la</strong>cci <strong>di</strong> energia, gas e<br />

telefono, con partecipazione dei soggetti<br />

interessati.<br />

L’intervento complessivo è finanziato da un<br />

contributo regionale <strong>di</strong> 667 mi<strong>la</strong> euro, residuo<br />

<strong>di</strong> un bando a cui il Comune aveva partecipato<br />

nel 2010 rimanendo fuori <strong>di</strong> un<br />

soffio dall’assegnazione delle risorse.<br />

guarda il video su www.<strong>valle</strong>sina.tv<br />

nel<strong>la</strong> sezione de<strong>di</strong>cata a Jesi e <strong>la</strong> <strong>sua</strong> Valle


DA AZIENDA<br />

ARTIGIANALE<br />

A LEADER<br />

IN EUROPA<br />

CLABO GROUP srl<br />

ZIPA - Viale dell’Industria - Jesi<br />

www.c<strong>la</strong>bogroup.com<br />

www.artic.it<br />

www.orionstyle.it<br />

www.fbderanieri.it<br />

Nel<strong>la</strong> foto, l’inaugurazione dello showroom Orion<br />

All’inizio del 1980, l’Ing. C<strong>la</strong>u<strong>di</strong>o Bocchini concretizza l’idea <strong>di</strong> passare<br />

dall’impren<strong>di</strong>toria dell’arredo e delle vetrine refrigerate per <strong>la</strong> ristorazione<br />

al<strong>la</strong> vera industria <strong>di</strong> prodotti standar<strong>di</strong>zzati.<br />

Nasce così a Jesi <strong>la</strong> ORION, specializzata nel<strong>la</strong> fabbricazione <strong>di</strong> vetrine<br />

in serie.<br />

Un balzo in avanti viene fatto nel 2000 con l’ampliamento delle superfici<br />

produttive e <strong>la</strong> creazione del<strong>la</strong> nuova sede per ospitare il quartier generale<br />

del gruppo che stava conquistando spazi rilevanti <strong>di</strong> mercato.<br />

Significativo poi il passaggio da una <strong>di</strong>stribuzione prevalentemente italiana<br />

all’ambizioso progetto <strong>di</strong> rendere ORION il marchio più conosciuto in<br />

Europa, perseguito attraverso <strong>la</strong> produzione <strong>di</strong> 5.000 vetrine l’anno proposte<br />

in ogni parte del mondo grazie anche all’apporto <strong>di</strong> una rete ven<strong>di</strong>ta<br />

strutturata e competente, in grado <strong>di</strong> offrire servizi e assistenza praticamente<br />

ovunque.<br />

Numerose sono state le vetrine del marchio che hanno <strong>la</strong>sciato un segno<br />

nel modo <strong>di</strong> conservare e <strong>di</strong> esporre il ge<strong>la</strong>to artigianale. Nel 1980 ED,<br />

acronimo <strong>di</strong> esposizione doppia, in gamma fino al 1990; nel 1993 GHEA,<br />

<strong>la</strong> prima vetrina con piano espositivo inclinato; nel 1997 KOREIA, che ha<br />

introdotto il vetro doppio camera sferico. Nel 2003-2007 vengono <strong>la</strong>nciate<br />

TRILOGY e 365, che hanno portato un concreto contributo nel mondo<br />

tecnologico e del design. In partico<strong>la</strong>re, 365 è in grado <strong>di</strong> cambiare <strong>la</strong> <strong>sua</strong><br />

funzione d’uso in cinque minuti, trasformandosi da vetrina ge<strong>la</strong>to a<br />

pasticceria, a snack bar e viceversa.<br />

CLABO GROUP negli anni ha acquisito molti marchi importanti del settore<br />

quali FB, DERANIERI, ARTIC, OTIELLE. Acquisita da CLABO<br />

GROUP nel 2004, FB dà il via ad una rivoluzione e rivalutazione totale<br />

del marchio stesso riconfermando l’impegno verso l’innovazione tecnologica<br />

e il gusto raffinato del suo design.<br />

CLABO GROUP, guidata da Pierluigi Bocchini, è stata e resta ancora oggi il<br />

vero ed unico precursore delle nuove tendenze dei suoi mercati <strong>di</strong> riferimento.<br />

Dopo il piano industriale 2009-2012, che ha previsto un percorso <strong>di</strong><br />

ristrutturazione interna, il bi<strong>la</strong>ncio del<strong>la</strong> CLABO GROUP è ora tornato in<br />

utile. Il generare ancora nuovi profitti, grazie anche all’internazionalizzazione,<br />

ha permesso all’azienda <strong>di</strong> essere fiduciosa per il futuro, organizzando<br />

anche eventi importanti come l’inaugurazione <strong>di</strong> uno showroom <strong>di</strong><br />

400 mq nel<strong>la</strong> sede <strong>di</strong> Jesi e l’assunzione <strong>di</strong> nuovo personale.<br />

informazioni promozionali


24 | imprese e territorio<br />

ARRIVA MANHATTAN<br />

®<br />

by Carducci Marmi<br />

Il design <strong>jesi</strong>no che affascina <strong>la</strong> Cina<br />

Da Shanghai, capitale economica del<strong>la</strong> Cina e <strong>la</strong> più popolosa città del<br />

mondo, a Jesi per il design. Qui, nel<strong>la</strong> piazza de<strong>di</strong>cata allo scrittore Rafael<br />

Sabatini, c’è il quartier generale del<strong>la</strong> Carducci Marmi. Qui, dove si <strong>la</strong>vora<br />

il marmo dagli anni Sessanta, il Made in Italy si è fatto strada grazie a<br />

un’idea che è <strong>di</strong>ventata realtà.<br />

Si chiama, infatti “Manhattan” il partico<strong>la</strong>re taglio su pietra naturale brevettato<br />

da Leonardo e Andrea Carducci, fratelli e tito<strong>la</strong>ri dell’azienda. «Tutto è<br />

nato ca<strong>sua</strong>lmente da un’intuizione – <strong>di</strong>ce Leonardo Carducci –. Questi<br />

intagli su marmo o granito, che <strong>noi</strong> facevamo nel nostro <strong>la</strong>boratorio, hanno<br />

colpito alcuni architetti, designer e clienti. Da qui ci siamo mossi per perfezionare<br />

l’applicazione e brevettar<strong>la</strong>».<br />

Quello che hanno creato è una superficie fatta <strong>di</strong> linee rette che si incrociano<br />

a ritmo libero, come il famoso quartiere <strong>di</strong> New York da cui prende il<br />

nome, se osservato dall’alto. Un gioco <strong>di</strong> spazi pieni e <strong>di</strong> vuoti, un retico<strong>la</strong>to<br />

<strong>di</strong> chiari e <strong>di</strong> scuri «incisi su tutte quelle pietre adatte a rivestire pareti,<br />

superfici, piani <strong>di</strong> appoggio per locali, negozi, bar».<br />

E così con un gioco <strong>di</strong> squadra, grazie anche al<strong>la</strong> consulenza <strong>di</strong> Massimo<br />

Surdo, l’internazionalizzazione <strong>di</strong>venta realtà. «Tanto che il <strong>di</strong>rettore generale<br />

dell’agenzia governativa <strong>di</strong> Shanghai per il commercio e per l’industria<br />

aerospaziale è arrivato a Jesi dal<strong>la</strong> Cina per toccare <strong>di</strong> persona “Manhattan”,<br />

rimanendo molto colpito dall’originalità del prodotto». Ma non solo. «Questo<br />

<strong>di</strong> Car<strong>la</strong> Troiani/<br />

foto <strong>di</strong> Augusto Giglietti


Alcune immagini <strong>di</strong> realizzazioni dove è visibile <strong>la</strong> partico<strong>la</strong>re <strong>la</strong>vorazione in marmo del<strong>la</strong> Carducci Marmi. Nel<strong>la</strong> pagina a fianco i fratelli Carducci:<br />

in pie<strong>di</strong> Andrea e seduto Leonardo.<br />

tipo <strong>di</strong> <strong>la</strong>vorazione è piaciuto molto anche a<br />

clienti russi e tedeschi che ristrutturano<br />

nelle Marche caso<strong>la</strong>ri per farne agriturismi o<br />

abitazioni private».<br />

Ora l’obiettivo è fare conoscere meglio questo<br />

brevetto in Italia e portarlo all’estero.<br />

Il prossimo Made Expo <strong>di</strong> Mi<strong>la</strong>no e una<br />

fiera specifica del settore in Qatar, nel Me<strong>di</strong>o<br />

Oriente, potrebbero essere le prossime<br />

tappe <strong>di</strong> questo percorso. Insomma, in perio<strong>di</strong><br />

dove è <strong>di</strong>fficile sognare, investire sull’innovazione<br />

dà i suoi frutti e permette <strong>di</strong> progettare.<br />

«Da qualche anno <strong>la</strong> nostra filosofia<br />

è cambiata – spiega Andrea Carducci –.<br />

Non ci si può permettere più <strong>di</strong> attendere<br />

che qualcuno bussi al nostro ufficio o<br />

aspettare al<strong>la</strong> finestra per vedere l’aria che<br />

tira. Noi abbiamo scelto <strong>di</strong> muoverci, nonostante<br />

tutto e continuare a rischiare».<br />

Il 2013, infatti, ha portato in questo <strong>la</strong>boratorio,<br />

<strong>di</strong>verse novità. Anche un giovane <strong>la</strong>ureato<br />

in Economia con il compito <strong>di</strong> potenziare<br />

il marketing e <strong>la</strong> rete commerciale.<br />

Nicolò Tassi ha 25 anni ed è qui da metà<br />

gennaio. «A fine 2012 il nostro progetto,<br />

che prevede l’avviamento <strong>di</strong> un giovane<br />

neo<strong>la</strong>ureato alle mansioni commerciali<br />

estere, ha vinto il bando per aziende dal<br />

titolo “Talenti per <strong>la</strong> crescita”, promosso<br />

dal<strong>la</strong> Camera <strong>di</strong> commercio <strong>di</strong> Ancona e<br />

dall’università Politecnica delle Marche.<br />

Spetta ora al nostro borsista Nicolò, che si<br />

sta formando da <strong>noi</strong>, capire come va il mercato<br />

e cosa chiede, occupandosi <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>te,<br />

marketing e internazionalizzazione insieme<br />

ai nostri consulenti e rappresentanti».<br />

Da un anno poi c’è uno show-room a Jesi,<br />

in via Cavour. «Vogliamo crescere, e crescere<br />

vuol <strong>di</strong>re anche comunicare <strong>di</strong> più e farsi<br />

conoscere. Il mercato in pochi anni è cambiato<br />

molto, ma vogliamo continuare a sfidarlo<br />

come abbiamo fatto in passato. Con<br />

armi anche nuove e <strong>di</strong>verse».<br />

Tra le prime nel<strong>la</strong> città <strong>di</strong> Federico II a <strong>la</strong>vorare<br />

il marmo e graniti (pioniere in questo<br />

settore uno zio) l’azienda nasce negli anni<br />

Sessanta dal<strong>la</strong> volontà <strong>di</strong> due fratelli<br />

Giovanni e Ulderico, a cui si unirà, in un<br />

secondo momento, il cognato Antonio<br />

Bartoloni. Oggi, si <strong>la</strong>vorano, all’anno, una<br />

me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> circa cinque-sei mi<strong>la</strong> metri quadrati<br />

<strong>di</strong> marmi e graniti, <strong>di</strong> varie provenienze.<br />

Dall’Italia, tra cui il marmo <strong>di</strong> Carrara «estratto<br />

ancor oggi dalle cave che hanno dato al<strong>la</strong><br />

luce le più famose statue, il travertino proveniente<br />

dalle cave più antiche dai cui sono<br />

usciti i blocchi per il Colosseo»; e dall’estero,<br />

con graniti e pietre provenienti dall’In<strong>di</strong>a,<br />

Brasile, America e Australia. Il core business<br />

è sia nell’e<strong>di</strong>lizia e nell’arredamento, che nei<br />

complementi per cucine e bagni. Qui, in<br />

piazza Sabatini, arrivano le <strong>la</strong>stre grezze<br />

provenienti appunto da ogni parte del<br />

mondo, le quali poi sono tagliate a misura,<br />

lucidate, per poi passare quin<strong>di</strong> al<strong>la</strong> finitura,<br />

al controllo qualità ed infine all’imbal<strong>la</strong>ggio.<br />

Non tutto, però, fanno le macchine. «Noi<br />

<strong>la</strong>voriamo ancora a mano. Siamo scalpellini<br />

e l’unicità <strong>di</strong> un pezzo è dato non solo dal<br />

valore del materiale, ma anche dal<strong>la</strong> <strong>sua</strong><br />

<strong>la</strong>vorazione. Le imprecisioni del <strong>la</strong>voro<br />

manuale rendono un pezzo davvero originale».<br />

Le macchine aiutano, l’artigianalità,<br />

l’esperienza e <strong>la</strong> creatività rimangono gli<br />

attori principali. Così per toccare le nuove<br />

idee arrivano, a Jesi, gli stranieri.<br />

Piazzale Rafael Sabatini 8<br />

60035 Jesi (AN) Italy<br />

tel 0731.203510<br />

fax 0731.710122<br />

e-mail: info@carduccimarmi.com<br />

http://www.carduccimarmi.com


26 | città<br />

GLI ORTI<br />

URBANI<br />

Saranno<br />

108 lotti da 50 mq in via Karl Marx e 12<br />

lotti, che vanno da un minimo <strong>di</strong> 95 mq a un<br />

massimo <strong>di</strong> 199 mq, tra via Tessitori e viale<br />

don Minzoni, al Parco del<strong>la</strong> Granita. Sono<br />

questi gli orti urbani che, nel giro dei prossimi<br />

mesi me<strong>di</strong>ante un apposito bando<br />

comunale, verranno assegnati a coloro che<br />

ne faranno rego<strong>la</strong>re richiesta.<br />

Ma quali sono i requisiti necessari per aggiu<strong>di</strong>carsi<br />

uno dei lotti <strong>di</strong>sponibili? «Hanno<br />

<strong>di</strong>ritto all’assegnazione degli orti i fruitori<br />

unicamente <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to da pensione a qualsiasi<br />

titolo e le persone <strong>di</strong>soccupate residenti<br />

nel Comune <strong>di</strong> Jesi che siano in grado<br />

<strong>di</strong> provvedere <strong>di</strong>rettamente, anche con<br />

l’aiuto <strong>di</strong> un componente del proprio nucleo<br />

famigliare, al<strong>la</strong> coltivazione dell’orto assegnato»<br />

recita un punto del rego<strong>la</strong>mento <strong>di</strong><br />

assegnazione e gestione degli orti urbani,<br />

<strong>di</strong> I<strong>la</strong>ria Cofanelli<br />

assegnati<br />

120 appezzamenti,<br />

ne avranno <strong>di</strong>ritto<br />

<strong>di</strong>soccupati e<br />

pensionati, con basso<br />

red<strong>di</strong>to, in grado <strong>di</strong><br />

provvedere al<strong>la</strong><br />

coltivazione<br />

<strong>di</strong>sponibile al sito www.comune.<strong>jesi</strong>.an.it,<br />

cliccando su Atti e Rego<strong>la</strong>menti.<br />

Titoli preferenziali saranno il red<strong>di</strong>to basso<br />

risultante dall’attestazione ISEE, il numero<br />

dei componenti del nucleo familiare e l’età<br />

anagrafica (precedenza ai richiedenti più<br />

anziani).<br />

L’assegnazione ha durata <strong>di</strong> tre anni, durante<br />

i quali personale addetto, in col<strong>la</strong>borazione<br />

con i vigili urbani, si occuperà <strong>di</strong> verificare<br />

che gli orti siano ben curati e coltivati con<br />

rego<strong>la</strong>rità, pena <strong>la</strong> revoca degli stessi.<br />

Inoltre, il Comune potrebbe anche attribuire<br />

i terreni ai centri e alle comunità per <strong>di</strong>sabili<br />

ed ex-tossico<strong>di</strong>pendenti o ex-carcerati e<br />

alle associazioni e cooperative senza scopo<br />

<strong>di</strong> lucro che si occupano <strong>di</strong> utenti svantaggiati.<br />

Attualmente risultano occupati 31 lotti in via<br />

Karl Marx e 8 al Parco del<strong>la</strong> Granita: i pensionati<br />

che si occupano <strong>di</strong> questi orti pagano<br />

57 euro l’anno per i lotti accanto al<strong>la</strong><br />

palestra Carbonari; per quelli del Parco<br />

del<strong>la</strong> Granita 1,13 euro al mq, in base al<strong>la</strong><br />

metratura. È prevista una riduzione del 50%<br />

del canone annuo nel caso in cui l’assegnatario<br />

abbia un red<strong>di</strong>to ISEE inferiore ai 7500<br />

euro. Il nuovo rego<strong>la</strong>mento prevede che i<br />

39 assegnatari “uscenti” abbiano precedenza<br />

e, quin<strong>di</strong>, probabilmente per altri tre<br />

anni continueranno a coltivare gli orti.<br />

Coloro che si aggiu<strong>di</strong>cheranno i lotti dovranno<br />

osservare partico<strong>la</strong>ri prescrizioni,<br />

come coltivare in modo ineccepibile l’orto,<br />

curando in partico<strong>la</strong>r modo l’aspetto estetico<br />

ed igienico, osservare le norme <strong>di</strong> buon<br />

vicinato, vigi<strong>la</strong>re sull’insieme degli orti e<br />

delle aree ver<strong>di</strong> limitrofe, segna<strong>la</strong>ndo al<br />

Comune qualunque anomalia, e comunicare<br />

l’assenza prolungata dal terreno per<br />

vacanza o ma<strong>la</strong>ttia.<br />

Il nuovo rego<strong>la</strong>mento, approvato dal Consiglio<br />

comunale il 28 gennaio, va anche a<br />

rego<strong>la</strong>rizzare una situazione in stallo da più<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>eci anni. È dal 2001, infatti, che non si<br />

riunisce più <strong>la</strong> Commissione addetta all’assegnazione<br />

dei lotti urbani.<br />

La novità introdotta dal nuovo rego<strong>la</strong>mento<br />

è l’estensione dell’assegnazione dei lotti anche<br />

ai <strong>di</strong>soccupati, non solo ai pensionati,<br />

come era stato finora. Da qualche mese,<br />

infatti, <strong>di</strong>versi persone senza <strong>la</strong>voro si erano<br />

rivolte all’assessore ai servizi sociali, Barbara<br />

Traversi, per avere accesso a questi appezzamenti<br />

<strong>di</strong> terreno. «Abbiamo allora rivisto<br />

il rego<strong>la</strong>mento – spiega l’assessore<br />

Traversi – per permettere anche a chi, in<br />

questo periodo <strong>di</strong> crisi, si trova in <strong>di</strong>fficoltà<br />

essendo senza <strong>la</strong>voro <strong>di</strong> poter rientrare nell’assegnazione,<br />

anche con l’auspicio dell’assistente<br />

sociale dell’Azienda Pubblica<br />

dei Servizi al<strong>la</strong> Persona (ASP Ambito 9). Per<br />

una famiglia in <strong>di</strong>fficoltà, poi, cre<strong>di</strong>amo sia<br />

più <strong>di</strong>gnitoso coltivare un appezzamento <strong>di</strong><br />

terra, piuttosto che ricevere pacchi <strong>di</strong> generi<br />

alimentari».<br />

Verze e cavolfiori d’inverno, pomodori,<br />

peperoni e me<strong>la</strong>nzane d'estate. Sono questi<br />

gli ortaggi preferiti tra quelli coltivati negli<br />

orti urbani <strong>jesi</strong>ni. «Ogni stagione ha le sue


criticità, – ci spiega Luigi, 61 anni, uno dei<br />

pensionati che ha in gestione un orto urbano<br />

– d’inverno le ge<strong>la</strong>te notturne o, peggio,<br />

<strong>la</strong> neve. Che incubo, l’anno scorso con quel<br />

“nevone”! Tutto <strong>la</strong>voro sprecato. D’estate,<br />

invece, <strong>la</strong> siccità è un vero e proprio spauracchio».<br />

Abbiamo domandato ad alcuni assegnatari,<br />

fino ad ora, degli orti urbani <strong>di</strong> via Karl Marx<br />

e del Parco del<strong>la</strong> Granita, quali siano le coltivazioni<br />

che vanno per <strong>la</strong> maggiore in questo<br />

periodo dell’anno. E se con i prodotti<br />

che ricavano nel piccolo appezzamento <strong>di</strong><br />

terreno, riescono a provvedere al sostentamento<br />

del<strong>la</strong> propria famiglia, almeno per<br />

quanto riguarda le porzioni <strong>di</strong> verdura.<br />

«Fortunatamente sì – ci risponde Luigi. –<br />

D’inverno riesco a coltivare patate, cavoli e,<br />

se il tempo non è dei peggiori, anche un po’<br />

<strong>di</strong> insa<strong>la</strong>ta, tanto che non dobbiamo nemmeno<br />

acquistare al supermercato nessun<br />

tipo <strong>di</strong> verdura fresca, men che meno quelle<br />

surge<strong>la</strong>te!».<br />

Tutti prodotti genuini, insomma. Tra l’altro, lo<br />

stesso Luigi ci rive<strong>la</strong> che alcune varietà <strong>di</strong><br />

ortaggi, tipiche del periodo invernale, traggono<br />

giovamento proprio dalle ge<strong>la</strong>te notturne.<br />

Sembrerebbe che a guadagnarci sia<br />

>> Orti Granita<br />

il gusto. Ma il fatto che una persona riesca<br />

a coltivare le verdure, e magari anche qualche<br />

tipo <strong>di</strong> frutta d’estate, sufficienti al fabbisogno<br />

del<strong>la</strong> propria famiglia, è un punto in<br />

più a favore dei tanti <strong>jesi</strong>ni che vanno sempre<br />

più ad ingrossare le file dei <strong>di</strong>soccupati<br />

e che potranno vedersi assegnare proprio<br />

quei lotti <strong>di</strong> terreno messi nel bando.<br />

Certo che, comunque, il <strong>la</strong>voro nei campi,<br />

anche se si tratta <strong>di</strong> piccoli lotti, richiede<br />

una grande pazienza e un impegno costante,<br />

praticamente giornaliero. Il terreno, infatti,<br />

va preparato con cura. «È necessario –<br />

spiega un altro dei pensionati intervistati –<br />

che il terreno venga tutto ripulito sia dalle<br />

piante appassite, sia da quelle che d’inverno<br />

non si coltivano più, come zucchine, me<strong>la</strong>nzane,<br />

peperoni e pomodori che richiedono<br />

tante ore <strong>di</strong> sole al giorno e trovano perciò<br />

spazio d’estate».<br />

«Fiori <strong>di</strong> zucca “a stufo”! – ricorda Franca, 74<br />

anni, che fino a qualche anno fa era assegnataria<br />

<strong>di</strong> un lotto insieme al marito Socrate,<br />

prima <strong>di</strong> trasferirsi in un altro comune<br />

e perdere, quin<strong>di</strong>, <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto <strong>la</strong> gestione dell’orto.<br />

– Durante <strong>la</strong> bel<strong>la</strong> stagione, il campo<br />

ci fruttava pomodori da vendere! Con mio<br />

città | 27<br />

marito tutte le mattine alle cinque, d’estate,<br />

eravamo all’orto, per annaffiarlo. Ogni lotto<br />

aveva infatti un rubinetto a<strong>di</strong>bito proprio a<br />

questo. Avevamo in gestione, sempre nello<br />

spazio assegnatoci, anche una casetta per<br />

gli attrezzi, dove riponevamo tutto l’occorrente<br />

necessario al <strong>la</strong>voro».<br />

Franca racconta anche i piccoli suggerimenti<br />

che si scambiavano tra loro i “vicini<br />

d’orto”. Ecco, quin<strong>di</strong>, come quei lotti messi<br />

a <strong>di</strong>sposizione dal comune <strong>di</strong> Jesi vadano<br />

anche a rappresentare un valore sociale, <strong>di</strong><br />

con<strong>di</strong>visione, <strong>di</strong> scambio e integrazione.<br />

guarda il video su www.<strong>valle</strong>sina.tv<br />

nel<strong>la</strong> sezione de<strong>di</strong>cata a Jesi e <strong>la</strong> <strong>sua</strong> Valle


28 | cultura<br />

Il Rubens <strong>jesi</strong>no fissa il dramma un attimo<br />

prima che si compia. Il paesaggio è fosco,<br />

in sintonia con <strong>la</strong> vicenda che si sta consumando.<br />

Due squarci <strong>di</strong> luce <strong>la</strong>ttiginosa<br />

bucano le nubi. Il <strong>la</strong>mpo <strong>di</strong> luce a sinistra<br />

illumina un denso boschetto sul<strong>la</strong> riva del<br />

fiume. L’altro, a destra, fa risaltare un giovane<br />

albero, agitato da una fo<strong>la</strong>ta <strong>di</strong> vento,<br />

come <strong>la</strong> passione che <strong>di</strong>vora il centauro.<br />

Le nubi sono spinte dal vento dell’ovest,<br />

come <strong>la</strong> fiamma del<strong>la</strong> fiacco<strong>la</strong> e <strong>la</strong> capigliatura<br />

del centauro. Il giovane albero, invece,<br />

e le vesti dei protagonisti sono agitati da<br />

uno sbuffo da est. Come se anche <strong>la</strong> natura<br />

partecipasse dalle contrapposte passioni<br />

che agitano <strong>la</strong> scena.<br />

Deianira, conquistata da Eracle dopo una<br />

furibonda lotta con il rivale Acheloo, giunge<br />

Il Rubens <strong>jesi</strong>no<br />

<strong>Una</strong> sensazionale riscoperta<br />

<strong>di</strong> Dino Mogianesi / foto <strong>di</strong> Augusto Giglietti<br />

con il compagno alle rapide dell’Eveno. Il<br />

fiume è in piena. Ercole lo attraversa a<br />

nuoto. Deianira è sgomenta. La donna ha<br />

un filo <strong>di</strong> perle al collo, graziosi orecchini e<br />

un elegante <strong>di</strong>adema sulle bionde chiome.<br />

La <strong>sua</strong> raffinata bellezza non è fatta per sfidare<br />

<strong>la</strong> furia del<strong>la</strong> corrente. Le viene in aiuto<br />

il centauro Nesso. Lei si affida fiduciosa e<br />

così potrà congiungersi al marito sul<strong>la</strong> riva<br />

opposta.<br />

Ecco l’attimo fissato nel quadro. Il centauro,<br />

stregato dal<strong>la</strong> bellezza <strong>di</strong> Deianira, <strong>la</strong> rapisce,<br />

confidando nel<strong>la</strong> velocità dei suoi zoccoli,<br />

sotto gli occhi <strong>di</strong> un Ercole, impotente<br />

a gareggiare in velocità col tra<strong>di</strong>tore.<br />

Deianira ha compreso le intenzioni del traghettatore.<br />

Tenta <strong>di</strong> <strong>di</strong>vinco<strong>la</strong>rsi dall’abbraccio<br />

che l’imprigiona. Un rossore intenso<br />

colora il suo viso. Lo sguardo è <strong>di</strong> paura e<br />

<strong>di</strong>sgusto. Gli occhi del centauro, più che<br />

<strong>la</strong>scivi, rive<strong>la</strong>no <strong>la</strong> follia lubrica, che cerca il<br />

possesso, non l’amore.<br />

Un puttino con <strong>la</strong> fiacco<strong>la</strong> affonda <strong>la</strong> manina<br />

nelle chiome <strong>di</strong> Nesso. È l’allegoria del<strong>la</strong><br />

ragione, fragile e nuda, che tenta <strong>di</strong> trattenere<br />

il centauro, <strong>la</strong> cui natura animale vince<br />

l’umana.<br />

Nell’angolo <strong>di</strong> sinistra, Ercole incocca <strong>la</strong><br />

freccia, prende <strong>la</strong> mira, l’arco è teso, il dardo<br />

ha un <strong>la</strong>mpo. Tra un attimo <strong>la</strong> freccia trapasserà<br />

<strong>la</strong> schiena del fuggiasco. Il quale sente<br />

che <strong>la</strong> sconfitta gli mangia le forze. Le<br />

zampe posteriori affondano come piombo<br />

nel fango. Le anteriori, ancora vigorose,<br />

annaspano nell’ultimo sforzo vano.<br />

A destra, una coppia assiste al<strong>la</strong> scena. Lui,


il nume fluviale, con un <strong>di</strong>adema sul capo e<br />

una preziosa fusciacca, punta lo sguardo al<br />

cielo, come a trovare una risposta al<strong>la</strong> trage<strong>di</strong>a<br />

terrena. Lei, sorpresa e spaventata,<br />

copre le intimità del <strong>di</strong>o. Sono i testimoni<br />

unici del dramma, i narratori muti.<br />

La struttura è sapiente. Nel grande triangolo,<br />

che ha il vertice sul viso <strong>di</strong> Deianira, altre<br />

geometrie, che si chiamano e si respingono,<br />

legano tra loro sguar<strong>di</strong>, capigliature,<br />

panneggi, braccia e gambe/zampe dei protagonisti.<br />

La dott.sa Loretta Mozzoni, nel<strong>la</strong> lezione <strong>di</strong><br />

mercoledì 6 marzo, ha presentato il quadro<br />

come opera originale, dovuta al<strong>la</strong> mano,<br />

almeno nel<strong>la</strong> parte centrale, del pittore<br />

Pieter Paul Rubens (Siegen, 28 giugno<br />

1577 – Anversa, 30 maggio 1640). Un olio<br />

su tavo<strong>la</strong> <strong>di</strong> quercia (cm 132 x71), con<br />

impercettibili fi<strong>la</strong>ture in corrispondenza<br />

delle suture orizzontali delle tre assi che <strong>la</strong><br />

compongono. Risale al 1636, quattro anni<br />

prima del<strong>la</strong> morte del maestro. È in deposito<br />

temporaneo da un paio d’anni al<strong>la</strong><br />

Pinacoteca civica <strong>di</strong> Jesi. L’identità dei proprietari<br />

è coperta dal riserbo, così come il<br />

possibile valore economico dell’opera.<br />

Appartenenti al<strong>la</strong> stessa collezione, sono<br />

altri due quadri <strong>di</strong> Antonio Guar<strong>di</strong>. Un tesoro<br />

<strong>di</strong> cui <strong>la</strong> città potrebbe e dovrebbe beneficiare<br />

anche sul piano turistico.<br />

La dott.ssa Mozzoni è sicura del<strong>la</strong> <strong>sua</strong> scoperta.<br />

«Non è una scoperta vera e propria – si<br />

schermisce –. Si è trattato <strong>di</strong> mettere insieme<br />

alcuni elementi storici e filologici e <strong>di</strong><br />

tirare le logiche conclusioni. Il quadro è arrivato<br />

con una perizia firmata a metà del<br />

secolo scorso dal massimo esperto <strong>di</strong><br />

Rubens, il critico Ludwig Burchard.<br />

L’expertise <strong>la</strong> chiese il senatore Crespi, del<strong>la</strong><br />

facoltosa famiglia già proprietaria del<br />

Corriere del<strong>la</strong> Sera, al momento <strong>di</strong> acquistare<br />

il quadro, attorno al 1950. La descrizione<br />

che ne fece il Burchard corrisponde esattamente<br />

al tema qui rappresentato. <strong>Una</strong> volta<br />

entrata in una collezione prestigiosa, ma<br />

privata, dell’opera si perdono le tracce.<br />

Infatti, Michael Jaffe, erede del Burchard,<br />

tra le 1.500 opere catalogate <strong>di</strong> Rubens,<br />

colloca <strong>la</strong> tavo<strong>la</strong> al n. 1.112, <strong>di</strong>chiarandone<br />

ignota <strong>la</strong> collocazione».<br />

Scusi <strong>la</strong> franchezza: è sicura del<strong>la</strong> <strong>sua</strong> scoperta?<br />

Si è confrontata con altri critici e stu<strong>di</strong>osi?<br />

«Sono sicura sul<strong>la</strong> base delle mie conoscenze,<br />

delle testimonianze scritte, delle<br />

loro concor<strong>di</strong> coincidenze, dell’analisi filologica<br />

e del<strong>la</strong> tecnica pittorica rive<strong>la</strong>ta dal<strong>la</strong><br />

tavo<strong>la</strong>. A questo punto, l’onere del<strong>la</strong> prova<br />

ricade su chi negasse l’attribuzione a<br />

Rubens. L’unica cosa che non si può <strong>di</strong>re<br />

con certezza è se sia o no un’opera preparatoria<br />

per una grande te<strong>la</strong> destinata, come<br />

altre commissionate al pittore fiammingo, al<br />

Casino <strong>di</strong> caccia dell’imperatore Filippo IV<br />

d’Asburgo, a Madrid, <strong>di</strong>strutte poi da un<br />

incen<strong>di</strong>o».<br />

Perché l’incertezza su questo partico<strong>la</strong>re?<br />

«Perché non abbiamo un riscontro preciso.<br />

Certo è che Rubens era solito <strong>di</strong>pingere<br />

una sorta <strong>di</strong> provino prima <strong>di</strong> mettere mano<br />

alle gran<strong>di</strong> tele. Amava <strong>di</strong>pingere queste<br />

opere preparatorie su tavo<strong>la</strong>, perché il pennello<br />

scorreva rapido e i colori rimanevano<br />

più bril<strong>la</strong>nti, non essendo assorbiti dal<strong>la</strong> te<strong>la</strong><br />

per quanto ben preparata. Dunque, è probabile<br />

che l’opera depositata nel<strong>la</strong> nostra<br />

Pinacoteca sia <strong>di</strong> questa natura. Ma non<br />

possiamo affermarlo con certezza. Del<br />

resto, l’eventuale te<strong>la</strong> definitiva è andata<br />

<strong>di</strong>strutta con le altre nell’incen<strong>di</strong>o che devastò<br />

il Casino e <strong>la</strong> Torre de <strong>la</strong> Parada».<br />

Un’ipotesi che sembra suggerita anche<br />

dal<strong>la</strong> torsione approssimativa del braccio<br />

sinistro del centauro e dal<strong>la</strong> mano accennata;<br />

una soluzione in<strong>di</strong>viduata, ma rimandata,<br />

forse, al<strong>la</strong> grande te<strong>la</strong> definitiva perduta.<br />

L’opera non reca alcuna firma, però.<br />

«È normale. Queste opere preparatorie non<br />

erano destinate al pubblico. Rubens ne era<br />

geloso e <strong>di</strong>spose che non fossero alienate se<br />

non dopo <strong>di</strong>ciassette anni dal<strong>la</strong> <strong>sua</strong> morte.<br />

Aveva intenzione <strong>di</strong> <strong>la</strong>sciarle a quel figlio che<br />

avesse continuato <strong>la</strong> <strong>sua</strong> professione».<br />

In quale contesto si situa il soggetto rappresentato<br />

dal quadro?<br />

«Negli ultimi anni del<strong>la</strong> <strong>sua</strong> vita, Rubens<br />

ebbe commesse importanti e numerose. La<br />

<strong>sua</strong> attività fu molto intensa e <strong>di</strong>resse una<br />

bottega ricca <strong>di</strong> col<strong>la</strong>boratori e allievi. Molte<br />

corti richiesero <strong>la</strong> <strong>sua</strong> opera. L’imperatore<br />

Filippo IV d’Asburgo chiese a Rubens <strong>di</strong><br />

>> La dott.ssa Loretta Mozzoni, già<br />

<strong>di</strong>rettrice del<strong>la</strong> Pinacoteca civica.<br />

Nel<strong>la</strong> pagina precedente, il quadro <strong>di</strong> Rubens<br />

<strong>di</strong> proprietà privata, collocato nel<strong>la</strong><br />

collezione <strong>jesi</strong>na.<br />

<strong>di</strong>pingere una gran quantità <strong>di</strong> tele destinate<br />

al suo Casino <strong>di</strong> caccia. Che, evidentemente,<br />

non serviva solo come base per le<br />

cacce imperiali, ma per tutta una serie <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>strazioni e piaceri. Mentre <strong>di</strong>pingeva,<br />

Rubens amava ascoltare musica e testi, in<br />

partico<strong>la</strong>re, <strong>di</strong> Omero, Virgilio, Tito Livio e <strong>di</strong><br />

poeti <strong>la</strong>tini. Rimasto vedovo, il maestro aveva<br />

sposato una ragazza molto più giovane <strong>di</strong><br />

lui, che deve avergli fatto risvegliare un forte<br />

richiamo sen<strong>sua</strong>le. Ecco, dunque, che il<br />

luogo <strong>di</strong> destinazione, gli interessi letterari, il<br />

momento del<strong>la</strong> <strong>sua</strong> vita sentimentale lo convinsero<br />

a ispirarsi alle Metamorfosi <strong>di</strong> Ovi<strong>di</strong>o,<br />

che gli fornivano una gamma vastissima <strong>di</strong><br />

avventure, storie mondane e personaggi».<br />

Il centauro, poi, si strapperà <strong>la</strong> freccia. Un<br />

fiotto <strong>di</strong> sangue velenoso uscirà dal<strong>la</strong> ferita<br />

mortale, poiché il dardo era stato intinto nel<br />

sangue del mostro <strong>di</strong> Lerna. Nesso, per<br />

ven<strong>di</strong>carsi, suggerirà a Deianira <strong>di</strong> far<br />

indossare ad Ercole, nel caso in cui si fosse<br />

<strong>di</strong>samorato <strong>di</strong> lei, <strong>la</strong> veste intrisa del suo<br />

sangue. Terribile sarà il destino dei due<br />

amanti, quando Ercole indosserà <strong>la</strong> camicia<br />

avvelenata, intrisa del sangue bollente del<br />

nemico ucciso.


30 | agenda<br />

Turni farmacie<br />

Servizio feriale <strong>di</strong>urno (13,00-16,00) notturno (dalle 20,00)<br />

Lunedì 25 marzo Grammercato Grammercato<br />

Martedì 26 marzo Comunale 2 Comunale 2<br />

Mercoledì 27 marzo Moretti Coppi<br />

Giovedì 28 marzo Barba Coppi<br />

Venerdì 29 marzo Martini Coppi<br />

Lunedì 1 aprile Comunale 1 Comunale 1<br />

Martedì 2 aprile Delle Grazie Delle Grazie<br />

Mercoledì 3 aprile Coppi Coppi<br />

Giovedì 4 aprile Grammercato Grammercato<br />

Venerdì 5 aprile Comunale 2 Comunale 2<br />

Sabato <strong>di</strong>urno<br />

(13,00-16,00)<br />

pomeriggio notturno<br />

(dalle 20,00)<br />

Sabato 23 marzo Cerni Cerni, Coppi Coppi<br />

Sabato 30 marzo Calcatelli Calcatelli, Cerni Calcatelli<br />

Il mattino del sabato le farmacie sono tutte aperte<br />

Domenica <strong>di</strong>urno (8,30-20,00) notturno (dalle 20,00)<br />

Domenica 24 marzo Coppi Coppi<br />

Domenica 31 marzo Cerni Coppi<br />

Farmacie <strong>di</strong> Jesi In<strong>di</strong>rizzo Telefono<br />

Barba Via Roma, 162/a 0731.204579<br />

Calcatelli Via Puccini, 5 0731.56482<br />

Cerni Via Garibal<strong>di</strong>, 84 0731.53793<br />

Comunale 1 Via San Francesco, 75/d 0731.207066<br />

Comunale 2 Via Ancona, 13 0731.57656<br />

Coppi Via F. Coppi, 31 0731.200858<br />

Delle Grazie Corso Matteotti, 43 0731.209076<br />

Grammercato Via Marconi, 6 0731.56516<br />

Martini Corso Matteotti, 29/a 0731.59790<br />

Moretti Corso Matteotti, 13 0731.209162<br />

Numeri utili<br />

Carabinieri - Pronto Intervento tel. 112<br />

Polizia Stradale - Soccorso Pubblico tel. 113<br />

Vigili del Fuoco - tel. 115<br />

Soccorso Stradale - ACI tel. 116<br />

Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza tel. 117<br />

Emergenza Sanitaria tel. 118<br />

Vigili Urbani - Pronto Intervento<br />

tel. 0731.538234<br />

Telefono Azzurro gratuito per i bambini<br />

tel. 19696<br />

Telefono Amico tel. 0731.59878<br />

Guar<strong>di</strong>a Me<strong>di</strong>ca e Veterinaria <strong>di</strong> Jesi<br />

tel. 0731.5555<br />

Croce Rossa Italiana - Servizio ambu<strong>la</strong>nze<br />

tel. 0731.5544<br />

Croce Rossa Italiana - Volontari<br />

tel. 0731.57891<br />

Croce Verde - Servizio ambu<strong>la</strong>nze<br />

tel. 0731.57159<br />

Ospedale - Pronto Soccorso<br />

tel. 0731.534240<br />

ASUR n. 5 - Centralino tel. 0731.534111<br />

Centro Unico Prenotazione (Cup) regionale<br />

tel. 800.098.798<br />

Corpo Forestale dello Stato tel. 1515<br />

Protezione Civile - Volontari tel. 0731.538330<br />

Anagrafe<br />

Nati residenti a Jesi<br />

Cofariu Edoard Gabriel, Tramontano Gaia,<br />

Brocani Anna, Terrani Vio<strong>la</strong>, Bilik Alex, Curzi<br />

Riccardo, Miah Sa<strong>di</strong>a, Mosaid Sara, Renzaglia<br />

Guido, Sinani Martina, Shamsud<strong>di</strong>n<br />

Rapidbeen, Mancini Lorenzo, Marinozzi<br />

Annalisa, Brocaccini Gloria, Piccioni Carlo,<br />

Felcini Rocco, Amos Progress Eghe, Ceci<br />

Eros, Di Stora Margherita, Maric Marko,<br />

Tauqir Tausif, De<strong>la</strong> Cruz Jonaline Regacho,<br />

Ben Salem Na<strong>di</strong>ne, Ciampichetti Sofia,<br />

Martarelli Asia, Albanesi Federico.<br />

Nati residenti in Vallesina<br />

Silenzi Samuele <strong>di</strong> Monte Roberto, Mecarelli<br />

Lorenzo <strong>di</strong> Chiara<strong>valle</strong>.<br />

Deceduti residenti a Jesi<br />

Mattei Albina <strong>di</strong> anni 80, Cacciamani Primo <strong>di</strong><br />

anni 82, Federici Malvina <strong>di</strong> anni 91, Ta<strong>la</strong>cchia<br />

Adolfa <strong>di</strong> anni 93, Secon<strong>di</strong>ni Quinto <strong>di</strong> anni 74,<br />

Sassaroli Gino <strong>di</strong> anni 85, Romagnoli Pietro <strong>di</strong><br />

anni 86, Bartolini Tina <strong>di</strong> anni 99, Ceccacci<br />

Pietro <strong>di</strong> anni 77, Beldomenico Italo <strong>di</strong> anni 74,<br />

Giaccaglia Ivo <strong>di</strong> anni 83, Novelli Sara <strong>di</strong> anni<br />

75, Giacomoni Lucia <strong>di</strong> anni 91, Piretti Alda <strong>di</strong><br />

anni 78, Barchetta Dino <strong>di</strong> anni 93, Carletti<br />

Federico <strong>di</strong> anni 86, Callimaci Edmondo <strong>di</strong><br />

anni 82, Poeta Palmina <strong>di</strong> anni 94, Piano<br />

Andrea <strong>di</strong> anni 73, Montanaro Vittorio <strong>di</strong> anni<br />

72, Pieralisi Mario <strong>di</strong> anni 83, Campanelli Li<strong>di</strong>a<br />

<strong>di</strong> anni 92, Romagnoli Geniale <strong>di</strong> anni 68,<br />

Pirani Armando <strong>di</strong> anni 75, Bocchini Elvia <strong>di</strong><br />

anni 89, Romagnoli Anita <strong>di</strong> anni 88,<br />

Mazzarini Dario <strong>di</strong> anni 72, Cardelli Gina <strong>di</strong><br />

anni 85, Cerioni Io<strong>la</strong>nda <strong>di</strong> anni 91, Poeta<br />

Maria Luisa <strong>di</strong> anni 62, Testa<strong>di</strong>ferro Sesto <strong>di</strong><br />

anni 79, Barchiesi Aldo Teodoro <strong>di</strong> anni 83,<br />

Nicolini Carlo <strong>di</strong> anni 80, Bassotti Emore <strong>di</strong><br />

anni 80, Fioretti Agostino <strong>di</strong> anni 87,<br />

Be<strong>la</strong>r<strong>di</strong>nelli Francesco <strong>di</strong> anni 75, Bigi<br />

Umberto Mario <strong>di</strong> anni 74, Prencipe Leonardo<br />

<strong>di</strong> anni 94, Mancinelli Debora <strong>di</strong> anni 39,<br />

Bonelli Mario <strong>di</strong> anni 97, Sparaciari Maria <strong>di</strong><br />

anni 91, Suffer Marcello <strong>di</strong> anni 85, Pieroni<br />

Guglielmo <strong>di</strong> anni 68.<br />

Deceduti residenti in Vallesina<br />

Allegrezza Giulietti Alberto <strong>di</strong> anni 72 <strong>di</strong><br />

Monte San Vito, Mercuri Santa <strong>di</strong> anni 90 <strong>di</strong><br />

Staffolo, Regnicoli Giuliano <strong>di</strong> anni 83 <strong>di</strong><br />

Poggio San Marcello, Car<strong>di</strong>nali Elsa <strong>di</strong> anni<br />

91 <strong>di</strong> Monte San Vito, David Maria <strong>di</strong> anni 85


<strong>di</strong> Cupramontana, Petrellini Erina <strong>di</strong> anni 88 <strong>di</strong><br />

Rosora, Tarabelli Enrica <strong>di</strong> anni 82 <strong>di</strong> Cingoli,<br />

Feliziani Colombo <strong>di</strong> anni 81 <strong>di</strong> Filottrano,<br />

Albanesi Olivo <strong>di</strong> anni 72 <strong>di</strong> Filottrano,<br />

Albanesi Faustino <strong>di</strong> anni 74 <strong>di</strong> Morro d’Alba,<br />

Bel<strong>la</strong>gamba Alfredo <strong>di</strong> anni 93 <strong>di</strong> Santa Maria<br />

Nuova, Giuliodori Elvia <strong>di</strong> anni 87 <strong>di</strong> Filottrano,<br />

Rosciolini Leovina <strong>di</strong> anni 80 <strong>di</strong> Maio<strong>la</strong>ti<br />

Spontini, Traversi Rosa <strong>di</strong> anni 97 <strong>di</strong> Maio<strong>la</strong>ti<br />

Spontini, Gregori Luigia <strong>di</strong> anni 94 <strong>di</strong><br />

Filottrano, Col<strong>la</strong>mati Maria Matilde <strong>di</strong> anni 77<br />

<strong>di</strong> San Marcello, Frezzotti Maria Annunciata<br />

<strong>di</strong> anni 91 <strong>di</strong> Arcevia, Giacoponi Romeo <strong>di</strong><br />

anni 73 <strong>di</strong> Maio<strong>la</strong>ti Spontini, Scuppa Vito <strong>di</strong><br />

anni 91 <strong>di</strong> Cupramontana, Carloni Ulderico <strong>di</strong><br />

anni 91 <strong>di</strong> Maio<strong>la</strong>ti Spontini, Bavari Anita <strong>di</strong><br />

anni 91 <strong>di</strong> Cingoli, Masè Rita <strong>di</strong> anni 83 <strong>di</strong><br />

Cupramontana, Bracaccini Leonardo <strong>di</strong> anni<br />

89 <strong>di</strong> Barbara, Brunori Aldesina <strong>di</strong> anni 78 <strong>di</strong><br />

Apiro, Teodori Atonia <strong>di</strong> anni 91 <strong>di</strong> Rosora,<br />

Marcantognini Pasquale <strong>di</strong> anni 73 <strong>di</strong> Belvedere<br />

Ostrense, Polenta Enrico <strong>di</strong> anni 85 <strong>di</strong><br />

Filottrano, Filipponi Luigi <strong>di</strong> anni 69 <strong>di</strong> Apiro,<br />

Bartoloni Alfredo <strong>di</strong> anni 82 <strong>di</strong> Maio<strong>la</strong>ti<br />

Spontini, Taini Giuseppe <strong>di</strong> anni 85 <strong>di</strong> Poggio<br />

San Vicino, Zenobi Car<strong>la</strong> <strong>di</strong> anni 76 <strong>di</strong> Poggio<br />

San Marcello, Nar<strong>di</strong> C<strong>la</strong>ra <strong>di</strong> anni 85 <strong>di</strong><br />

Monte San Vito, Ciarmatori Marianna <strong>di</strong> anni<br />

93 <strong>di</strong> Maio<strong>la</strong>ti Spontini, Biron Vito <strong>di</strong> anni 79<br />

<strong>di</strong> Filottrano, Del Fabbro Bianca <strong>di</strong> anni 77 <strong>di</strong><br />

Maio<strong>la</strong>ti Spontini, Giuliani Elia <strong>di</strong> anni 86 <strong>di</strong><br />

Chiara<strong>valle</strong>.<br />

Matrimoni<br />

Ottaviani Luigi e Ruiz Grandez Tanya.<br />

ALFIO BRACACCINI<br />

n. 20.08.1967 m. 04.04.2012<br />

nel 1º anniversario del<strong>la</strong> morte<br />

È già passato un anno dal<strong>la</strong> tua morte,<br />

ma il dolore è sempre più forte in <strong>noi</strong>.<br />

La tua mancanza ci rattrista in ogni<br />

momento del giorno sia a me che ai<br />

tuoi bambini <strong>di</strong> così tenera età. Con<br />

tanto amore hai insegnato loro belle<br />

cose, ma <strong>la</strong> tua breve vita strappata nel<br />

momento più bello, ci ha <strong>la</strong>sciato soli e<br />

sgomenti in un mare <strong>di</strong> <strong>la</strong>crime.<br />

Papà caro, ci manchi tanto, <strong>la</strong> mamma<br />

ci <strong>di</strong>ce che <strong>la</strong> stel<strong>la</strong> più grande in cielo<br />

sei tu, ma lei a volte si nasconde e<br />

piange. Ti prego, aiutaci sempre e<br />

sostienici nel cammino del<strong>la</strong> nostra vita.<br />

I tuoi bambini Lorenzo e Aurora e tua<br />

moglie Loretta Zoccari. Con dolore e<br />

immutato affetto anche da quanti ti<br />

hanno voluto bene e stimato.<br />

<strong>Una</strong> s. messa in suffragio sarà celebrata il<br />

giorno 4 aprile alle ore 18.30 nel<strong>la</strong><br />

parrocchia <strong>di</strong> S. Antonio Abate a Minonna.<br />

JESI E LA SUA VALLE<br />

quin<strong>di</strong>cinale d’informazione<br />

n. 06_23/03/2013<br />

Direttore responsabile<br />

Dino Mogianesi<br />

Direttore Ro<strong>la</strong>ndo Romagnoli<br />

In redazione Marina Marini<br />

Segretaria <strong>di</strong> redazione<br />

Samanta Vecci<br />

Grafica Elisabetta Carletti -<br />

Valentina Quagliatini<br />

Fotografia Augusto Giglietti<br />

Pubblicità Marco Focante<br />

Amministrazione Pao<strong>la</strong> Perlini<br />

Gruppo E<strong>di</strong>toriale Informazione<br />

via Petrucci, 11 Jesi (An)<br />

www.<strong>jesi</strong>e<strong>la</strong><strong>sua</strong><strong>valle</strong>.it<br />

e.mail: redazione@<strong>jesi</strong>e<strong>la</strong><strong>sua</strong><strong>valle</strong>.it<br />

tel 0731/4855 - fax 0731/209128<br />

stampa TJ, Jesi<br />

associato a: Unione Stampa Perio<strong>di</strong>ca Italiana;<br />

Reg. trib. <strong>di</strong> Ancona n. 262/62 del 9.11.1962;<br />

agenda | 31<br />

TINA BARTOLINI ved. FILONZI<br />

n. 28.07.1913 m. 14.02.2013<br />

I familiari annunciano <strong>la</strong> scomparsa <strong>di</strong><br />

Tina Bartolini, vedova Filonzi, e <strong>la</strong><br />

ricordano con tanto affetto.<br />

La redazione porge le condoglianze<br />

al<strong>la</strong> famiglia per <strong>la</strong> scomparsa del<strong>la</strong><br />

cara Tina, abbonata da sempre, fin dal<br />

1962, al<strong>la</strong> rivista Jesi e <strong>la</strong> <strong>sua</strong> Valle.<br />

I familiari continueranno nel<strong>la</strong><br />

tra<strong>di</strong>zione.<br />

spe<strong>di</strong>zione in abbonamento postale.<br />

<strong>Una</strong> copia euro 2,00 (arretrata euro 4,00)<br />

abbonamento annuale euro 35,00 /<br />

estero euro 90,00 / sostenitore euro 70,00<br />

È possibile sottoscrivere un abbonamento<br />

benemerito a partire da euro 100,00<br />

C/c postale 12544607 intestato a:<br />

Gruppo E<strong>di</strong>toriale Informazione soc. coop.<br />

via Petrucci 11 Jesi<br />

Bonifico bancario Banca delle Marche Jesi<br />

IT17F0605521205000000010038<br />

Abbonamento anche presso <strong>la</strong> redazione e le<br />

tre e<strong>di</strong>cole del centro<br />

Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione:<br />

presidente Marcello Focante,<br />

vice presidente Ro<strong>la</strong>ndo Romagnoli;<br />

consiglieri: Elisabetta Carletti, Marina<br />

Marini, Dino Mogianesi<br />

In copertina:<br />

Laura Boldrini, eletta nelle liste Sel<br />

Marche, neopresidente del<strong>la</strong> Camera dei<br />

Deputati

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