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L'esposizione a chemioterapici antiblastici. La ... - Ospedale Sicuro

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Ifosfamide<br />

<strong>La</strong> tossicità limitante di questo analogo della ciclofosfamide è la cistite emorragica. Inoltre il farmaco può provocare danni<br />

renali che sono dose-dipendenti e che possono portare alla comparsa di insufficienza renale. Nausea vomito ed alopecia<br />

sono sovrapponibili alla ciclofosfamide, mentre il danno ematologico è assai meno importante. Per dosi molto elevate<br />

(>5 gr/m 2 in singola somministrazione o >8mg/m 2 in 5 giorni) può comparire una grave neurotossicità che include<br />

segni di disfunzione cerebellare, ma anche disturbi ideativi.<br />

2 Complessi del platino<br />

Il meccanismo d’azione è dovuto al legame stabile di questi composti con il DNA, con la creazione di ponti inter<br />

ed intrafilamento. Il meccansimo è quindi sovrapponibile a quello degli alchilanti. Tuttavia l’azione dei composti del platino<br />

si estende anche al RNA, proteine ed altre molecole di importanza cruciale per la sopravvivenza della cellula.<br />

Cisplatino<br />

È il primo farmaco di questa famiglia e tutt’oggi il più utilizzato. Le tossicità più comuni includono:<br />

• Nausea e vomito, frequenti e dose-dipendenti. Sono sia acuti (poche ore dalla somministrazione), sia tardivi<br />

(da 24 a 120 ore dalla terapia)<br />

• Mielotossicità: l’effetto più pronunciato, di tipo cumulativo, è a carico delle piastrine, mentre l’effetto leucopenizzante<br />

è relativamente modesto.<br />

• Nefrotossicità: ha un carattere progressivo ed è solo parzialmente reversibile. Il farmaco provoca un danno tubulare<br />

che può arrivare fino alla necrosi. Il danno si associa ad ipomagnesiemia, ipercreatininemia, iperazotemia e progressiva<br />

riduzione della clearance della creatinina con iperuricemia.<br />

• Neurotossicità: è generalmente una neuropatia periferica dose dipendente. Insorge più rapidamente in soggetti anziani<br />

e debilitati o in pazienti pretrattati con farmaci a loro volta dotati di neurotossicità, o portatori di patologie associate<br />

a neuropatie (diabete). <strong>La</strong> neuropatia è di tipo sensitivo con tipica distribuzione a guanto o a calza. <strong>La</strong> neuropatia<br />

può essere particolarmente grave con interferenze nella motilità fine e nella deambulazione, può peggiorare<br />

per un certo tempo anche dopo l’interruzione del trattamento e persiste in maniera cronica o subcronica.<br />

• L’ototossicità è una particolare neurotossicità che porta in circa il 10% dei pazienti ad una riduzione importante dell’udito.<br />

Sembra essere legata al picco plasmatico dopo la somministrazione ed è quindi più rara nelle somministrazioni refratte<br />

in 2-5 giorni.<br />

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