L'esposizione a chemioterapici antiblastici. La ... - Ospedale Sicuro
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Oltre alla diarrea acuta, il farmaco può indurre una diarrea tardiva, più importante.<br />
5 Antibiotici antitumorali<br />
<strong>La</strong> classe più utilizzata è quella delle antracicline. Il meccanismo d’azione non è definitivamente stabilito, ma sembra che<br />
il ruolo principale sia svolto dalla formazione di radicali liberi, che portano la cellula alla morte attraverso diverse via fra<br />
le quali è riconosciuta la perossidazione dei lipidi di membrana.<br />
Adriamicina<br />
Gli effetti collaterali principali includono la depressione midollare, la stomatite, la nausea ed il vomito e l’alopecia.<br />
L’effetto più pericoloso è però la cardiotossicità che è dose cumulativa dipendente e che si manifesta come scompenso<br />
cardiocircolatorio tipicamente non sensibile ai trattamenti, invalidante, che può essere aggravato dalla contemporanea<br />
somministrazione di altri farmaci cardiotossici quali la ciclofosfamide od il paclitaxel. <strong>La</strong> valutazione della frazione di<br />
eiezione ventricolare sinistra è un parametro importante perché la sua riduzione precede le manifestazioni cliniche.<br />
L’incidenza di cardiomiopatia da antraciclina è elevatissima per dosaggi cumulativi superiori a 550 mg/m 2 , dose considerata<br />
quindi la massima utilizzabile. Tale dose si riduce in presenza di contemporaneo trattamento con ciclofosfamide o taxolo.<br />
L’analogo epirubicina è stato sviluppato proprio nel tentativo di minimizzare la cardiotossicità da adriamicina pur mantenendo<br />
la notevole attività antitumorale. Sembra effettivamente che questo obiettivo sia stato in parte raggiunto forse attraverso<br />
ad una più veloce clearance plasmatica. L’analogo è tuttavia ancora cardiotossico, ma l’effetto cumulativo sembra<br />
spostato a dosi equivalenti maggiori.<br />
Mitomicina C<br />
Questo farmaco ha meccanismi di azione differenti in presenza od in assenza di ossigeno, per cui rappresenta<br />
uno dei pochi farmaci attivi comunque anche in situazioni di ipossia. Tuttavia, il solo meccanismo noto è quello<br />
in presenza di ossigeno, caratterizzato dalla formazione di radicali liberi.<br />
<strong>La</strong> tossicità dose-limitante è legata alla mielodepressione, in genere prolungata ed indirizzata a tutte le linee<br />
di maturazione (pancitopenia). Altri effetti collaterali sono rappresentati da nausea, vomito, diarrea, anoressia, stomatite.<br />
Fra le tossicità rare va ricordata una polmonite interstiziale simile a quella indotta dalla radioterapia e che può rispondere<br />
alla terapia steroidea.<br />
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