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degli argomenti - ClinicaVirtuale.altervista.org

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seme (si ritiene che gli Egiziani staccassero i blocchi di pietra necessari per costruire le<br />

piramidi, praticando dei fori all'interno dei quali facevano dilatare dei bastoni di legno per<br />

imbibizione).<br />

1.10.3 Le soluzioni acquose ed il pH<br />

Ma l'azione biologica probabilmente più importante svolta dall'acqua è quella di agire da<br />

mezzo disperdente per le molecole.<br />

Tutte le reazioni chimiche che avvengono all'interno della cellula richiedono infatti che i<br />

reagenti siano intimamente mescolati a livello molecolare. Il sistema che ne deriva prende il<br />

nome di soluzione acquosa. In una soluzione acquosa l'acqua è il solvente, mentre le<br />

sostanze presenti in concentrazione minore sono i soluti. Le reazioni che avvengono in<br />

soluzione sono molto più veloci di reazioni di tipo diverso, poiché essendo i reagenti<br />

completamente mescolati a livello molecolare hanno una maggior probabilità di scontrarsi e<br />

reagire.<br />

Inoltre le sostanze disciolte in acqua possono essere trasportate all'interno dell'<strong>org</strong>anismo in<br />

modo semplice ed efficiente (sangue, linfa etc).<br />

L'acqua non scioglie qualsiasi sostanza, ma solo le sostanze dotate di carica elettrica (ioniche e<br />

polari) per le quali presenta grande affinità. Infatti i dipoli che costituiscono le molecole<br />

d'acqua vengono attirati dagli ioni o dalle molecole polari. L'attrazione che l'acqua esercita su<br />

tali particelle (interazioni idrofile) è talmente elevata da arrivare a vincere le forze interne di<br />

coesione. Le molecole di soluto vengono quindi staccate ad una ad una, rivestite di molecole<br />

d'acqua (idratazione) e portate in soluzione.<br />

Nel caso ad esempio di un soluto ionico, come il Cloruro di Sodio, gli ioni Na + vengono<br />

circondati da molecole d'acqua che puntano verso di essi il proprio polo negativo (Ossigeno),<br />

mentre gli ioni Cl - attirano i poli positivi delle molecole d'acqua (Idrogeno).<br />

Se il soluto è costituito di particelle di dimensioni superiori a 10 -3 (1 = 10 -3 mm) e inferiori<br />

a 1, (sopra il micron si parla di sospensioni) la soluzione presenta delle caratteristiche<br />

particolari e viene detta soluzione (o sistema) colloidale. Nei colloidi il soluto prende il nome<br />

di fase dispersa. A differenza di quanto avviene nelle soluzioni vere, nei colloidi è possibile<br />

evidenziare le particelle della fase dispersa tramite l'effetto Tyndall, illuminando cioè il<br />

colloide ed osservandolo perpendicolarmente alla direzione del fascio luminoso. Le particelle<br />

della fase dispersa, avendo dimensioni dell'ordine di grandezza della lunghezza d'onda della<br />

luce impiegata per illuminarle, la diffondono e diventano così visibili (è lo stesso effetto che si<br />

produce quando un raggio di sole che entra da una finestra si “materializza” illuminando il<br />

pulviscolo atmosferico).<br />

Inoltre se aumentiamo la concentrazione di una soluzione vera il soluto si deposita come corpo<br />

di fondo cristallino, mentre in un sistema colloidale ciò non avviene ed esso o diventa<br />

gelatinoso o coagula (floccula) formando grossi agglomerati irregolari (albume d'uovo, sangue<br />

etc). I colloidi diluiti sono simili alle soluzioni vere e sono detti sol, quelli più concentrati<br />

presentano un aspetto gelatinoso e sono detti gel.<br />

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