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degli argomenti - ClinicaVirtuale.altervista.org

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Alcuni isotopi sono instabili, sono cioè soggetti a decadimento radioattivo (radioisotopi). Il<br />

decadimento radioattivo comporta l'emissione di particelle energetiche con trasformazione<br />

<strong>degli</strong> isotopi instabili in isotopi di elementi diversi.<br />

Vi sono due tipi fondamentali di decadimenti: alfa e beta.<br />

1) decadimento (beta): un neutrone del nucleo si trasforma in un protone (che rimane nel<br />

nucleo, aumentando di un'unità il numero atomico e quindi trasformando l'elemento in quello<br />

che lo segue nella tabella periodica), e in un elettrone ed un antineutrino (che si allontanano<br />

dal nucleo ad elevata velocità).<br />

<br />

n p e<br />

Nel decadimento inverso un protone del nucleo, colpito da un elettrone, si trasforma in un<br />

neutrone (che rimane nel nucleo, diminuendo di un'unità il numero atomico e quindi<br />

trasformando l'elemento in quello che lo precede nella tabella periodica) e in un neutrino (che<br />

si allontana dal nucleo).<br />

p<br />

<br />

e<br />

n<br />

Una reazione equivalente prevede che un protone emetta un positrone (l'antiparticella<br />

dell'elettrone) ed un neutrino trasformandosi in un neutrone, che rimane nel nucleo.<br />

<br />

p n e<br />

2) decadimento (alfa): il nucleo di un isotopo espelle un nucleo di Elio (2 protoni + 2<br />

neutroni) o particella (diminuendo di due unità il proprio numero atomico e trasformandosi<br />

nell'elemento che lo precede di due posti nella tabella periodica).<br />

Molti radioisotopi hanno un'interesse rilevante nella ricerca scientifica.<br />

Un'applicazione notevole si ha nella datazione di rocce e fossili. Il metodo si basa<br />

sull'osservazione che ciascun radioisotopo impiega un tempo ben determinato per trasformarsi,<br />

in genere attraverso una lunga serie di elementi intermedi instabili, in un isotopo stabile. Tutti<br />

gli isotopi radioattivi decadono obbedendo alla stessa legge di decadimento:<br />

t<br />

Nt<br />

N0<br />

e<br />

dove<br />

N0 = numero di atomi iniziali<br />

Nt = numero di atomi residui (che non hanno ancora subito il decadimento) dopo un tempo t<br />

= costante di decadimento (diversa da elemento ad elemento)<br />

t = tempo<br />

Ponendo<br />

N 0<br />

4<br />

<br />

<br />

<br />

Nt è possibile determinare il cosiddetto tempo di dimezzamento (<br />

2<br />

T1 2 ) o di<br />

semitrasformazione o emivita, cioè il tempo necessario affinchè decadano metà <strong>degli</strong> atomi<br />

iniziali. La legge di decadimento diventa<br />

ed il tempo di dimezzamento<br />

T<br />

1 2<br />

N <br />

N e<br />

0<br />

2<br />

0<br />

T1<br />

2<br />

loge<br />

2 0,<br />

69315<br />

<br />

<br />

I fisici hanno determinato con grande accuratezza il tempo di dimezzamento dei<br />

radioisotopi.<br />

isotopo instabile decadimento isotopo stabile tempo di dimezz.<br />

(in anni)<br />

238 Uranio - 238<br />

92 U<br />

8 e 6<br />

206 Piombo - 206<br />

82 Pb<br />

4,51 miliardi

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