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Metamorfosi proteiforme La metamorfosi nelle arti e nelle scienze

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Andò subito in cerca di uno specchio, per potersi vedere; ma non trovando uno specchio, empì<br />

D’acqua la catinella del lavamano e, specchiando visi dentro, vide quel che non avrebbe mai<br />

voluto vedere: vide, cioè, la sua immagine abbellita di un magnifico paio di orecchi asinini.<br />

<strong>La</strong>scio pensare a voi il dolore, la vergogna e la disperazione del povero Pinocchio.<br />

Cominciò a piangere, a strillare, a battere la testa nel muro; ma quanto più si disperava, e più i<br />

suoi orecchi crescevano e diventavano pelosi verso la cima.<br />

1.5 L’alienazione moderna in Kafka<br />

Il tema metamorfico è ben attestato, tra Otto e Novecento, <strong>nelle</strong> letterature moderne anche straniere.<br />

È il caso appunto de <strong>La</strong> <strong>metamorfosi</strong>, breve romanzo di Franz Kafka (9) scritto nel 1912 e pubblicato<br />

nel 1915. In esso il commesso viaggiatore Gregor Samsa narra di come, una mattina al risveglio, si<br />

sia trovato trasformato in scarafaggio.<br />

F. KAFKA, <strong>La</strong> <strong>metamorfosi</strong> in Tutti i racconti, Milano, 2003.<br />

Gregor Samsa, svegliandosi una mattina da sogni agitati, si trovò<br />

trasformato, nel suo letto, in un enorme insetto immondo. Riposava<br />

sulla schiena dura come una corazza, e sollevando un poco il capo<br />

vedeva il suo ventre arcuato, bruno e diviso in tanti segmenti<br />

ricurvi, in cima a cui la coperta da letto, vicina a scivolar giù tutta,<br />

si manteneva a fatica. Le gambe, numerose e sottili da far pietà,<br />

rispetto alla sua corporatura normale, tremolavano senza tregua in<br />

un confuso luccichio dinanzi ai sui occhi.<br />

Cos’ era avvenuto? Pensò. Non era un sogno. <strong>La</strong> sua camera, una<br />

stanzetta di giuste proporzioni, soltanto un po’ piccola, se ne stava<br />

tranquilla fra le quattro ben note pareti. Sulla tavola, un campionario<br />

disfatto di tessuti- Samsa era un commesso viaggiatore- e sopra, appeso alla parete, un ritratto<br />

ritagliato da lui […].<br />

Lo sguardo di Gregor si rivolse allora verso la finestra, e il cielo fosco (si sentivano battere le<br />

gocce di pioggia sullo zinco della finestra) lo immalinconì completamente. Che avverrebbe se io<br />

dormissi ancora un poco e dimenticassi ogni pazzia? Pensò, ma ciò era assolutamente<br />

impossibile, perché Gregor era abituato a dormire sulla destra, ma non poteva, <strong>nelle</strong> sue attuali<br />

condizioni, mettersi in quella posizione.<br />

Il racconto della <strong>Metamorfosi</strong> si <strong>arti</strong>cola per gran parte intorno al modificarsi di tutti i rapporti<br />

familiari nei riguardi di Gregor. Queste modifiche sono le “piccole <strong>metamorfosi</strong>” che sembrano<br />

interessare di più, piuttosto che la “grande <strong>metamorfosi</strong>” iniziale.<br />

<strong>La</strong> <strong>metamorfosi</strong> di Gregor Samsa deriva quindi dalla sua alienazione dalla società e questo fatto<br />

comporta, nella tecnica narrativa kafkiana, un allegorismo di tipo p<strong>arti</strong>colare: non comunica un<br />

significato o un messaggio positivo o una tesi precisa e razionale, come faceva invece l’allegoria<br />

tradizionale, ma esprime un bisogno di significato che resta senza risposta. Per questo la critica del<br />

Novecento ha coniato per Kafka la formula di ”allegorismo vuoto”. Kafka, infatti, rappresenta una<br />

vicenda per “dire altro”; ma questo “altro” resta indecifrabile e dunque indicibile.<br />

Nella <strong>Metamorfosi</strong> si percepisce inoltre un gran senso di colpa (legato alla figura autoritaria del<br />

padre) che raggiunge una dimensione assoluta e metaforica. Gregor - insetto è la colpa perché il suo<br />

stesso esistere è sentito come tale. Tuttavia la colpa di Gregor è legata a doppio filo con l’innocenza.<br />

Poiché se da un lato il protagonista è l’insetto-parassita che umilia i suoi familiari e che è colpevole<br />

per l’incapacità di agire, dall’altro questa stessa passività lo rende innocente. Quella di Gregor, in<br />

effetti, è l’innocenza di un figlio condannato a permanere in una condizione infantile e comunque<br />

pre-adulta da una tirannica figura paterna.<br />

9

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