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LA DISABILITA' DA GRAVI CEREBROLESIONI ACQUISITE IN ...

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LE <strong>GRAVI</strong> <strong>CEREBROLESIONI</strong><br />

Giovanni Pietro Salvi 1 e Marcello Simonini 2<br />

Il termine Grave Cerebrolesione Acquisita (GCA) comprende una varietà di lesioni cerebrali acute a<br />

eziologia traumatica e non, caratterizzate da uno stato di coma più o meno prolungato, e dalla<br />

contemporanea presenza di menomazioni motorie, sensoriali, cognitive e/o comportamentali.<br />

L’inquadramento nosologico delle Gravi Cerebrolesioni Acquisite è caratterizzato da una comune<br />

gravità delle fasi iniziali (stato di coma) ma presenta una evoluzione tale da dar luogo a una<br />

molteplicità di sindromi. Nella maggior parte dei casi, infatti, permangono sequele che rendono<br />

necessari interventi di carattere sanitario e sociale a lungo termine, volti ad affrontare menomazioni<br />

e disabilità presenti e difficoltà di reinserimento famigliare, sociale, scolastico e lavorativo. Sono<br />

tutti aspetti che spesso provocano importanti cambiamenti dello stile e della qualità della vita sia<br />

del soggetto che del nucleo famigliare.<br />

Per questo è importante comprendere i bisogni riabilitativi ed assistenziali delle persone affette da<br />

Gravi Cerebrolesioni Acquisite e delle loro famiglie sia nella fase acuta, sia in fase post-acuta e<br />

soprattutto nella fase degli esiti.<br />

Le principali associazioni e società scientifiche italiane interessate alla riabilitazione delle Gravi<br />

Cerebrolesioni Acquisite hanno affrontato questi problemi promuovendo diverse “Consensus<br />

Conference”.<br />

La scelta della procedura della Consensus Conference indica il riconoscimento che un problema,<br />

così complesso e significativo per la vita di molte persone, debba essere affrontato con un<br />

approccio multidisciplinare, interprofessionale, sistematico, metodologicamente rigoroso e radicato<br />

nei progressi scientifici più recenti. La Consensus Conference ha, infatti, lo scopo di produrre<br />

raccomandazioni “attraverso un processo formale di accordo tra diverse figure rispetto a questioni<br />

sanitarie particolarmente controverse e complesse, favorendo la scelta di orientamenti il più<br />

possibile uniformi nella pratica clinica, nell’ottica di fornire ai pazienti la migliore qualità di cura in<br />

rapporto alle risorse disponibili”.<br />

Il lavoro degli esperti focalizzato sulle domande critiche identificate dai comitati scientifici promotori<br />

delle Consensus e attraverso l’analisi della letteratura scientifica ha portato alla stesura di revisioni<br />

sistematiche secondo gli standards della Evidence-Based Medicine (EBM).<br />

Riguardo all’Evidence-Based Medicine, va ricordato che si tratta di un approccio alla pratica clinica<br />

in cui le decisioni derivano dall’integrazione tra l’esperienza del medico e l’utilizzo coscienzioso,<br />

1 Neurologo, Responsabile dell’Unità operativa di Recupero e Riabilitazione funzionale, Casa di cura “Quarenghi”, San<br />

Pellegrino Terme (BG); Presidente della Rete (Associazioni Riunite per il Trauma Cranico e le Gravi Cerebrolesioni<br />

Acquisite)<br />

2 Medico, Casa di cura “Quarenghi”, San Pellegrino Terme (BG)<br />

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