Manuale di ricarica - Enciclopedia delle Armi di Edoardo Mori
Manuale di ricarica - Enciclopedia delle Armi di Edoardo Mori
Manuale di ricarica - Enciclopedia delle Armi di Edoardo Mori
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
14<br />
a) risulta robusta in rapporto ai calibri<br />
trattati;<br />
b) presenta accurato allineamento fra pistone<br />
<strong>di</strong> spinta, asse del bossolo ed asse<br />
del <strong>di</strong>e;<br />
e) pistone e shell holder non hanno giochi<br />
consistenti.<br />
Sulla coassialità del sistema aprioristicamente,<br />
ossia in sede <strong>di</strong> acquisto, non<br />
possiamo pronunciarci: la pressa parla<br />
solo sul banco. L'unico test suggeribile<br />
sarà <strong>di</strong> provare la precisione <strong>di</strong> scorri<br />
mento del pistone mentre un modesto<br />
gioco dello shell holder può anche risultare<br />
favorevole specie con le presse che<br />
lavorano inclinate.<br />
La pressa chiusa o ad O<br />
Il controllo della coassialità dell'insieme<br />
è facile quando la pressa è montata, basta<br />
sottoporre un bossolo a calibratura<br />
totale quin<strong>di</strong> porlo su un piano girevole<br />
avendo a retro uno squadro o carta millimetrata.<br />
Ruotando il bossolo, accertato<br />
che appoggi su un piano in bolla d'aria,<br />
il suo profilo non deve «sbandare» ri-<br />
spetto al riferimento retrostante ed il più<br />
vicino possibile ad evitare errori <strong>di</strong> parallasse.<br />
Con quale tipo <strong>di</strong> pressa conviene iniziare?<br />
A parte quanto anzidetto, riteniamo<br />
che una buona pressa a C, massiccia<br />
e pesante, servirà ottimamente per quei<br />
bossoli che non richiedono notevoli<br />
sforzi <strong>di</strong> ricon<strong>di</strong>zionamento. Trattando<br />
bossoli resistenti, quali i magnum per<br />
carabina, meglio optare per una pressa<br />
ad O oppure ad H.<br />
Per chi tratta solo 2-3 calibri riterremmo<br />
preferenziale una pressa sovra<strong>di</strong>mensionata<br />
del tipo a telaio chiuso; per<br />
chi tratta molti calibri riterremmo conveniente<br />
«partire» con una pressa a C<br />
pesante. In un secondo tempo passare ai<br />
calibri duri, quando l'esperienza ci in<strong>di</strong>cherà<br />
quanto veramente ci serve, sia<br />
come pressa che <strong>di</strong> accessori. Potremo<br />
allora sbarazzarci della prima pressa oppure<br />
tenerle entrambe, cosa che, spazio<br />
permettendo, riteniamo utile; personalmente<br />
manteniamo due presse a banco,<br />
una per bossoli corti e leggeri (7,65 Br,<br />
30 Luger, 38 Special, 44 Special, 32<br />
S&W Long ecc.) ed una per bossoli lunghi<br />
e duri (dal 243 Win ai Magnum). La<br />
seconda pressa conviene sia esuberante<br />
nel senso che con minimo sforzo si abbia<br />
grande potenza, sufficiente per il case<br />
forming ossia capace <strong>di</strong> trasformare<br />
un calibro in un altro, passare ad esempio<br />
dal bossolo 30/06 al 308 o al 25/06<br />
oppure formare calibri wildcat fuori<br />
commercio impiegati per tiro varmint o<br />
bench rest come il 6 mm P.P.C., il<br />
30/338, il 44/357 Davis e simili. Ogni<br />
parte della pressa soggetta ad attriti radenti<br />
o volventi deve essere lubrificata,<br />
preferibilmente con lubrificanti non oleosi<br />
affinché non siano trattenuti detriti,<br />
particelle <strong>di</strong> polvere o altro. In particolare<br />
il pistone non dovrebbe mai lavorare<br />
a secco ma nemmeno a velo d'olio<br />
in quanto la maggioranza <strong>delle</strong> presse