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Manuale di ricarica - Enciclopedia delle Armi di Edoardo Mori

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48<br />

La polvere nera, la prima polvere tornata<br />

in auge con le repliche, è costituita<br />

da carbone e zolfo in funzione <strong>di</strong> combustibili<br />

e <strong>di</strong> nitrato <strong>di</strong> potassio in funzione<br />

<strong>di</strong> comburente; essa è un «miscuglio»<br />

esplosivo ossia un'esplodente in<br />

cui ogni elemento costitutivo mantiene<br />

la propria struttura.<br />

Le polveri senza fumo sono dei «composti<br />

chimici« ben definiti, ognuna con<br />

una sua precisa struttura molecolare. II<br />

combustibile è rappresentato da carbonio<br />

ed idrogeno mentre il comburente<br />

è dato dall'ossigeno e dagli ossi<strong>di</strong> (prevalentemente<br />

<strong>di</strong> azoto) che entrano a far<br />

parte della struttura molecolare del<br />

composto.<br />

Quasi tutti i propellenti moderni sono<br />

costituiti da nitrocellulosa, con o senza<br />

nitroglicerina, gelatinizzati in vario modo<br />

e grado. La nitrocellulosa si ottiene<br />

per nitrazione della cellulosa ricavata<br />

dalla polpa del legno, da fibre <strong>di</strong> cotone,<br />

da tessuti e da altri derivati da fibre vegetali.<br />

Si evidenzia subito un primo fattore<br />

determinante le proprietà <strong>di</strong> una<br />

polvere: la qualità ed il grado <strong>di</strong> purezza<br />

della cellulosa <strong>di</strong> partenza che fornirà il<br />

carbonio e l'idrogeno. Detto in breve, il<br />

proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> nitrazione della cellulosa<br />

consiste nell'introdurre dei gruppi<br />

nitrici costituiti da acido nitrico e solforico<br />

in varie percentuali e titolo; con<br />

minori gruppi nitrici si ottiene il cotone<br />

collo<strong>di</strong>o, con maggiori il fulmicotone<br />

o cotone fulminante. La qualità e le<br />

caratteristiche della polvere chiaramente<br />

<strong>di</strong>penderanno dalla purezza dei gruppi<br />

nitrici, dalla precisione e costanza nel loro<br />

dosaggio e dall'accuratezza del sistema<br />

nitrante. I nitrocotoni così ottenuti<br />

sono esplosivi <strong>di</strong>rompenti veri e propri<br />

e quin<strong>di</strong> improponibili come polvere <strong>di</strong><br />

lancio. Le cellulose nitrate hanno però<br />

l'interessante proprietà <strong>di</strong> gelatinizzare<br />

sotto l'azione <strong>di</strong> certi solventi trasformandosi<br />

in una massa plastica e compat-<br />

ta, senza più traccia dell'originaria struttura<br />

fibrosa e con combustione regolabile.<br />

I nitrocotoni sono tutti solubili in<br />

acetone ed il cotone collo<strong>di</strong>o è pure solubile<br />

in miscele <strong>di</strong> alcool, etere e nitroglicerina.<br />

Il nitrocotone trattato con<br />

l'acetone subisce essiccamento che allontana<br />

il solvente dando così luogo alle<br />

polveri nitrocellulosiche gelatinizzate a<br />

solvente volatile su singola base. Se il<br />

cotone collo<strong>di</strong>o viene trattato con nitroglicerina-alcool-etere,<br />

all'essiccazione la<br />

nitroglicerina resta nel composto, non<br />

essendo volatile, ed avremo la categoria<br />

<strong>delle</strong> nitrocellulosiche gelatinizzate a<br />

solvente fìsso ovvero a doppia base.<br />

Polveri contenenti il 50% <strong>di</strong> nitroglicerina<br />

vengono definite balistiti e balistiti<br />

attenuate quando il tenore nitroglicerinicoscende<br />

sul 40%. Le più moderne<br />

polveri scendono ad un tenore nitroglicerinico<br />

ancor più basso (inferiore al<br />

30% che segna il limite <strong>delle</strong> cor<strong>di</strong>ti)<br />

partendo dal cotone fulminante trattato<br />

con l'acetone, operazione che consente<br />

l'introduzione della nitroglicerina. C'è<br />

da rilevare che nelle specifiche che caratterizzano<br />

le polveri spessissimo viene<br />

precisato che si tratta <strong>di</strong> polvere “completamente<br />

gelatinizzata”; infatti le primissime<br />

polveri da caccia erano composte<br />

da nitrocellulosa non gelatinizzata<br />

ma legata a sostanze varie. Di questa categoria,<br />

praticamente senza interesse nel<br />

settore <strong>delle</strong> anime rigate, ne sopravvivono<br />

alcune (Acapnia, Ran<strong>di</strong>te, Sabinite<br />

Super, ecc.) che si presentano granulari<br />

con laccatura superficiale. Caratteristica<br />

<strong>di</strong> questa categoria è la facile accen<strong>di</strong>bilità,<br />

la vivacità <strong>di</strong> combustione, la bassa<br />

densità e l'innocuità dei residui. Hanno<br />

la loro ragione d'essere per la facilità <strong>di</strong><br />

caricare a misurino con buona costanza<br />

e per l'ottima adattabilità ai piccoli calibri<br />

a pallini (specie il 28, 32, '36) nei<br />

quali le polveri completamente gelatinizzate<br />

e flemmatizzate bruciano male.<br />

Questa <strong>di</strong>vagazione per evidenziare

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