Viaggio nella Mediterraneità - Il racconto della dieta mediterranea
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Itinerari Unesco: da Napoli al Cilento il <strong>racconto</strong> <strong>della</strong> <strong>dieta</strong> <strong>mediterranea</strong><br />
Per le strade romane numerosi erano i venditori ambulanti che<br />
vendevano bibite, salsicce, olive, acciughe, pizzette, dolci.<br />
Alimentazione nel Medioevo<br />
L’alimentazione degli uomini ricchi nel Medioevo era a base di<br />
carne ed era normale mangiare carne e pesce.<br />
Nei giorni di festa si portavano arrosti giganteschi su enormi piatti<br />
d’argento. Un’altra caratteristica <strong>della</strong> cucina medioevale fu<br />
quella di unire il salato al dolce e di adoperare molte spezie. Una<br />
delle più usate era lo zafferano adoperato in cucina per<br />
conservare i cibi, ma anche dai pittori per fare il colore giallo e<br />
dalle signore per rendere lucidi i capelli.<br />
Nel medioevo si perse l’usanza di mangiare sdraiati, infatti, i<br />
commensali erano seduti su panche di legno.<br />
La via delle spezie<br />
Nel XV secolo tutti i popoli che avevano commerci marittimi<br />
cercavano nuove vie per raggiungere le spezie. A quei tempi le<br />
spezie erano preziose come l’oro perché aiutavano a prolungare<br />
la conservazione dei cibi e mascheravano l’odore <strong>della</strong> carne un<br />
po’ troppo frollata.<br />
Anche Colombo partì alla ricerca delle spezie. Al ritorno dai suoi<br />
viaggi, in realtà, non portò molte spezie in Europa, ma tanti altri<br />
prodotti. Tra questi il mais. In quelle terre lontane la farina di mais<br />
era usata per preparare il pane, delle focacce chiamate tortillas.<br />
Gli antichi abitanti delle Americhe, i Maya e gli Aztechi<br />
mangiavano mais, piselli, pomodori, peperoni e nelle acque dei<br />
laghi catturavano rane, gamberetti, girini, insetti acquatici e larve<br />
di cui si cibavano.<br />
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