Viaggio nella Mediterraneità - Il racconto della dieta mediterranea

Itinerari Unesco: da Napoli al Cilento il racconto della dieta mediterranea
che saliamo nella struttura della piramide vengono raffigurati gli
alimenti che sarebbe necessario limitare; arrivati al vertice
troviamo gli alimenti (quali grassi, condimenti e dolci...) il cui
utilizzo dovrebbe essere davvero ristretto, in frequenza e
quantità.
Alla base della piramide potremmo inserire anche l’attività
fisica in quanto il suo svolgimento, frequente e regolare, è
importante per il mantenimento di uno stato di forma e salute
soddisfacente.
L’Indice di Adeguatezza Mediterraneo MEDITERRANEAN
ADEQUACY INDEX: si ottiene dividendo la percentuale
dell’energia fornita dagli alimenti caratterizzanti una dieta
mediterranea salutare (cereali, patate, legumi, ortaggi, frutta
fresca e secca, prodotti della pesca, olio vergine di oliva, vino)
per la percentuale dell’energia fornita dagli alimenti meno
caratterizzanti una dieta mediterranea salutare (carne, latte,
formaggi, uova, grassi di origine animale e margarine, dolciumi,
bevande zuccherine, zucchero).
Il “Seven Countries Study” si basa su uno studio scientifico
riguardante le popolazioni di sette paesi: Stati Uniti, Italia,
Finlandia, Grecia, Yugoslavia, Paesi Bassi e Giappone. Lo studio
documentato nella letteratura scientifica dal suo principale
coordinatore, Ancel Keys, va sotto il nome di Seven Countries
Study. È uno studio epidemiologico osservazionale, condotto su
oltre 12.000 uomini di età iniziale compresa tra 40 e 59 anni,
appartenenti a 16 coorti situate in 8 nazioni di 7 paesi e 3
continenti.
Dopo l’esame iniziale riesami successivi sono stati eseguiti quasi
ogni 5 anni con un follow-up complessivo, per quasi tutte le coorti,
di 40 anni.
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