31.05.2013 Views

*Bollettino Rovato N°5-2012.indd - Oratorio di Rovato

*Bollettino Rovato N°5-2012.indd - Oratorio di Rovato

*Bollettino Rovato N°5-2012.indd - Oratorio di Rovato

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Più oscura è la notte, più risplendono le stelle<br />

Stu<strong>di</strong>ando la storia tutti ci ren<strong>di</strong>amo conto che le<br />

gran<strong>di</strong> trasformazioni avvenute in certe epoche<br />

(es. la scoperta dell’America, l’invenzione della<br />

stampa, la rivoluzione industriale…) hanno<br />

cambiato l’umanità, ma spesso <strong>di</strong>mentichiamo<br />

quanto tempo hanno impiegato a realizzarsi. Se<br />

guar<strong>di</strong>amo alla Chiesa i cambiamenti auspicati dai<br />

vari Concili hanno richiesto secoli.<br />

Noi siamo dentro un cambiamento strutturale<br />

della storia dell’umanità, anzi, oserei <strong>di</strong>re, il più<br />

complesso cambiamento <strong>di</strong> tutta la storia. Il processo<br />

<strong>di</strong> globalizzazione e il gigantesco progresso<br />

delle scienze non possiamo sapere quale posto<br />

riserveranno alla persona, come concretizzeranno<br />

le relazioni umane, quale valore daranno a Dio e<br />

alla fede nelle vita dell’uomo.<br />

Ora noi siamo dentro, immersi, in questa<br />

trasformazione e, a nostra scelta, possiamo viverla<br />

da spettatori o da attori. Vita politica, sociale,<br />

economica, religiosa: tutte sono in “crisi” cioè<br />

sono forzatamente costrette a ripensare e trovare<br />

strade nuove per esprimersi. In questo momento<br />

a me interessa la crisi religiosa, la graduale<br />

scristianizzazione che stiamo osservando. Non<br />

voglio parlare del mondo intero (la mancanza <strong>di</strong><br />

libertà religiosa, le persecuzioni, le violenze del<br />

fanatismo, la proibizione <strong>di</strong> <strong>di</strong>re buon Natale…)<br />

ma della nostra comunità.<br />

Purtroppo devo rilevare un tasso alto <strong>di</strong> analfabetismo<br />

religioso: non ci si preoccupa <strong>di</strong> conoscere le verità<br />

fondamentali della fede che si <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> professare.<br />

È da elogiare l’impegno <strong>di</strong> quei genitori che,<br />

approfittando del cammino <strong>di</strong> Iniziazione Cristiana<br />

dei figli, colgono l’occasione <strong>di</strong> recuperare le<br />

fondamenta della propria fede. Ma abbiamo<br />

ancora troppi adulti che sono estranei alla vita<br />

della comunità perché a Messa non frequentano,<br />

all’oratorio non vanno, il bollettino (o stampa<br />

cattolica) non lo leggono, a gruppi <strong>di</strong> impegno non<br />

partecipano… eppure hanno il coraggio <strong>di</strong> <strong>di</strong>rsi<br />

cristiani. Certamente questo stile <strong>di</strong> vita induce a<br />

subire la crisi e a viverla nel lamento quoti<strong>di</strong>ano,<br />

vendendo la propria coscienza “all’ammasso” dei<br />

masme<strong>di</strong>a.<br />

In una delle chiese dei monasteri <strong>di</strong> Subiaco fu<br />

trovata questa iscrizione: “Più oscura è la notte, più<br />

risplendono le stelle”. Le stelle sono i <strong>di</strong>scepoli <strong>di</strong><br />

Cristo che nella fedeltà alla loro vocazione svolgono<br />

nel mondo il loro servizio e<strong>di</strong>ficando la Chiesa e<br />

la città dell’uomo. Per i cristiani convinti l’attuale<br />

cambiamento epocale rappresenta una miniera <strong>di</strong><br />

opportunità per accendere luci <strong>di</strong> speranza. Diceva<br />

giustamente Pier Giorgio Frassati (1901-1925):<br />

“tenendo fisso lo sguardo alla vita eterna, voglio<br />

vivere e non vivacchiare”.<br />

In altre parole afferma che lui punta alla santità<br />

(cioè alla misura più alta della vita) perché la<br />

ritiene l’unico modo per dare speranza al mondo<br />

contemporaneo.<br />

Noi abbiamo tra le mani la parola del Vangelo<br />

che da duemila anni fa fermentare la storia<br />

umana, una Parola che nessuno è riuscito a<br />

soffocare, nemmeno le rivoluzioni più brutali:<br />

bisogna però che questa Parola entri nella mente<br />

e cambi il cuore. Non riduciamo il Natale a<br />

un momento emotivo o, peggio ancora, ad un<br />

formalismo <strong>di</strong> luci e dolci, ma preoccupiamoci <strong>di</strong><br />

contemplare la verità <strong>di</strong> Cristo che dona la pace<br />

dei cuori. Dentro questa crisi lasciamoci guidare<br />

dal Vangelo: è il modo per vivere il tempo da<br />

protagonisti. Il consumismo ha indebolito il vivere<br />

umano a tal punto che siamo inconsapevoli<br />

schiavi delle “cose”. Chi è capace <strong>di</strong> vivere<br />

tre giorni (ma ne basta uno) senza TV, cellulare,<br />

internet, frigorifero, macchina...? E <strong>di</strong>re che Dio<br />

ha fatto l’uomo dotandolo <strong>di</strong> coscienza e libertà,<br />

perché fosse padrone delle cose, responsabile del<br />

creato e capace <strong>di</strong> fare ciò che nessuna macchina<br />

potrà mai fare: amare, donando la vita. Questo è<br />

il messaggio del Natale!<br />

Nella buia notte <strong>di</strong> questa crisi noi cristiani abbiamo<br />

l’opportunità (o il dovere) <strong>di</strong> far risplendere lo stile <strong>di</strong><br />

vita che Cristo ha mostrato con la sua Incarnazione.<br />

Nella “vetrina della vita” noi facciamo brillare<br />

gli stili <strong>di</strong> vita improntati alle virtù evangeliche<br />

e sempre spiegati dal magistero della Chiesa.<br />

Siamo aiutati dal pressante invito del Papa a dare,<br />

nella vita, il primo posto a Dio, a riconoscere e<br />

a staccarci dal peccato, a me<strong>di</strong>tare la Parola <strong>di</strong><br />

Dio, a vivere i sacramenti della Confessione e<br />

dell’Eucaristia, a vedere il matrimonio sacramento<br />

come vocazione, a vivere la domanda: “cosa devo<br />

fare per ere<strong>di</strong>tare la vita eterna?”. L’anno della fede<br />

deve risvegliare le nostre convinzioni religiose.<br />

La memoria del Concilio Vaticano II è l’invito a<br />

stu<strong>di</strong>are il magistero della Chiesa: trattandosi <strong>di</strong> un<br />

osservatorio mon<strong>di</strong>ale che ha come fine l’annuncio<br />

del Vangelo e del Regno <strong>di</strong> Dio, il magistero offre<br />

in<strong>di</strong>cazioni precise per <strong>di</strong>scernere la via della pace<br />

e della concor<strong>di</strong>a.<br />

Il Natale sia l’occasione per arricchirci spiritualmente<br />

e riprendere fiducia e speranza.<br />

Domanda: io personalmente/noi come comunità,<br />

qui a <strong>Rovato</strong> nell’anno 2013, come posso e<br />

possiamo annunciare il Vangelo, essere segno <strong>di</strong><br />

speranza, vivere la carità?<br />

Buon Natale a tutti con la mia bene<strong>di</strong>zione.<br />

La voce del prevosto<br />

3

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!