31.05.2013 Views

rivista della associazione diplomati istituto aldini valeriani - aliav

rivista della associazione diplomati istituto aldini valeriani - aliav

rivista della associazione diplomati istituto aldini valeriani - aliav

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

ALIAV Associazione Diplomati Istituto Aldini Valeriani 7<br />

soluzione tecnica (il doppio diffusore,<br />

insomma, il retro con il buco) scartata<br />

dagli ingegneri dei team più importanti<br />

perché reputata irregolare. Ma Max<br />

Mosley e Bernie Ecclestone avevano tutto<br />

l’interesse a mettere in difficoltà i grandi<br />

costruttori, mortificandone le ambizioni.<br />

In un colpo solo, la Ferrari e la McLaren,<br />

la Renault e la Bmw sono state estromesse<br />

dal gioco iridato. È stato un colpo di<br />

mano, una furbata anglosassone, una trovata<br />

alla quale forse il vecchio Drake<br />

avrebbe reagito con un gesto clamoroso.<br />

In breve. Sprovvista del diabolico marchingegno,<br />

la F60 era chiaramente una<br />

macchina sbagliata. Di sicuro inadeguata<br />

alla competizione. Quando, a primavera<br />

inoltrata, anche Massa e Raikkonen<br />

hanno avuto a disposizione il doppio diffusore,<br />

era troppo tardi. Button, con la<br />

Brawn miracolata, aveva già preso il<br />

largo.<br />

piloti. Dopo di che, condan-<br />

Q uattro<br />

nata ad un infruttuoso inseguimento,<br />

la Ferrari è stata costretta a fare i conti<br />

con la Paura. A fine luglio, il drammatico<br />

incidente di Budapest ha tolto agli ingegneri<br />

di Maranello il pilota sul quale facevano<br />

maggiore affidamento. La molla perduta<br />

dalla vettura di Rubens Barrichello<br />

ha messo in pericolo la vita stessa di<br />

Felipe Massa. Per fortuna le cose hanno<br />

avuto una evoluzione positiva, ma nella<br />

seconda parte del campionato la Rossa si<br />

è ritrovata con un solo pilota vero. In<br />

questa situazione, Kimi Raikkonen ha<br />

dato il meglio di se stesso. Ha recuperato<br />

le motivazioni e la fiducia. Era troppo<br />

tardi per garantirsi la permanenza in<br />

Emilia, la scelta presidenziale era da<br />

tempo caduta su Alonso. Ma al biondino<br />

ex beone si debbono gli squarci di luce<br />

che hanno illuminato la Ferrari: magnifica,<br />

in particolare, è stata la vittoria strappata<br />

con i denti dal finnico sul circuito<br />

più difficile e prestigioso, sulle Ardenne<br />

di Spa Francorchamps. Purtroppo, a Kimi<br />

è mancato un compagno. La sventura di<br />

Massa aveva suggerito un romantico ripescaggio<br />

del vecchio zio tedesco: ma<br />

anche i Fenomeni invecchiano e problemi<br />

di salute hanno vietato a Michael<br />

Schumacher il clamoroso ritorno. Allora il<br />

buco è stato tappato con il veterano Luca<br />

Badoer: troppi, però, si sono rivelati i<br />

dieci anni di assenza dai Gran Premi.<br />

Infine, in una sorta di omaggio alla carriera<br />

del pilota romano, la Ferrari ha<br />

offerto il posto a Giancarlo Fisichella. Bel<br />

gesto a livello mediatico, ma di nessuna<br />

consistenza sul piano pratico: il “Fisico” è<br />

andato piano esattamente come Badoer e<br />

IL CALENDARIO 2010<br />

Raikkonen è rimasto solo a reggere la<br />

baracca.<br />

Il futuro. Tutto sommato, meglio mandarlo<br />

in archivio in fretta, il 2009. Meglio<br />

allungare lo sguardo sull’anno che verrà.<br />

Alonso è una garanzia, per curriculum e<br />

per prestigio. Ha anche fame di successi:<br />

ormai sono anni che è lontano dal trono<br />

mondiale si può supporre che vorrà legare<br />

il suo nome ad un nuovo ciclo di trionfi<br />

rossi. Il vero punto interrogativo riguarda<br />

il rapporto tra il pupillo di Re Juan Carlos<br />

e Felipe Massa. Il brasiliano è guarito e<br />

già ad ottobre, sulla pista di Fiorano, è tornato<br />

al volante di una monoposto. Felipe<br />

è un tipo tosto, non ha dimenticato di<br />

aver perso un mondiale per appena un<br />

punto e non concederà nulla al nuovo<br />

arrivato. Spetterà a Stefano Domenicali, il<br />

successore di Jean Todt alla guida del<br />

Reparto Corse, la gestione di una relazione<br />

delicata, come già le polemiche postume<br />

sul Gp di Singapore del 2008 (vinto<br />

dall’iberico e costato il titolo al sudamericano)<br />

si sono incaricate di dimostrare. In<br />

assoluto, il 2010 sarà l’anno <strong>della</strong> verità e<br />

del riscatto. La Ferrari ha abituato troppo<br />

bene il suo popolo e nessuno è disposto a<br />

sopportare un’altra stagione di amarezze e<br />

di brividi. Nemmeno Luca Cordero di<br />

Montezemolo.<br />

Il campionato 2010 di Formula 1 si presenta con alcune novità. La gara inaugurale non sarà più a Melbourne (Australia)<br />

ma, come al solito, in Bahrain. La Corea del Sud e il Canada sono le due nuove presenze. La gara di chiusura non si<br />

correrà ad Abu Dhabi, come accaduto quest’anno, ma sul classico circuito di Interlagos, in Brasile. Ecco il dettaglio.<br />

14 marzo Bahrain (Sakhir)<br />

28 marzo Australia (Melbourne)<br />

4 aprile Malaysia (Setang)<br />

18 aprile China (Shanghai)<br />

9 maggio Spain (Barcelona)<br />

16 maggio Monaco (Monte Carlo)<br />

30 maggio Turkey (Istanbul)<br />

13 giugno Canada (Montreal)<br />

27 giugno Europe (Valencia)<br />

11 luglio Great Britain<br />

(Silverstone)<br />

25 luglio Germany (Hockenheim)<br />

1 agosto Hungary (Budapest)<br />

29 agosto Belgium<br />

(Spa-Francorchamps)<br />

12 settembre Italy (Monza)<br />

26 settembre Singapore<br />

10 ottobre Japan (Suzuka)<br />

24 ottobre South Korea (Yongam)<br />

7 novembre Brazil (Interlagos)<br />

14 ottobre AbuDhabi (Yas Marina)<br />

(è stato un disastro di strategia)

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!