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Luglio - Moked

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pagine ebraiche n. 7 | luglio 2012<br />

la vita<br />

Pavel Wolberg, nato a Leningrado nel 1966,<br />

emigra a sette anni in Israele con la madre<br />

e la nonna entrambe sioniste. Gli anni in<br />

Russia sono formativi per la sua cultura visiva,<br />

in particolare la collezione dei libri<br />

d’arte materni dove ricorda l’impressione<br />

per la composizione del quadro di David “Il<br />

giuramento degli Orazi”, ma anche le ore<br />

trascorse tra le collezioni dell'Hermitage.<br />

Dei primi periodi in Israele lo colpisce la lu-<br />

ú–– Susanna<br />

Scafuri<br />

photo editor<br />

Èl'aspetto iconico della<br />

vita ad interessare Pavel<br />

Wolberg che si è<br />

avvicinato alla fotografia solo<br />

dopo un corso alla Camera<br />

Obscura School of Art di Tel<br />

Aviv. La sua consacrazione al<br />

pubblico internazionale è stata<br />

sancita con la Biennale di<br />

Venezia del 2007 dove ha<br />

esposto alcuni lavori. Per scelta<br />

ritrae la quotidianità soprattutto<br />

della sua terra di elezione<br />

Israele, dove si è trasferito<br />

a sette anni, dall'allora Leningrado,<br />

con la madre e la nonna.<br />

Nei vari lavori fotografici coglie<br />

i diversi aspetti della società<br />

e della cultura israeliana<br />

racchiudendo in uno scatto<br />

la sintesi di emozioni individuali<br />

e collettive, molto spesso<br />

con un linguaggio estraniante,<br />

del complesso mosaico<br />

culturale che è Israele.<br />

Nella serie Soldiers ha affrontato<br />

situazioni di routine quotidiana<br />

con uno sguardo realistico<br />

che invita a meditare<br />

sulla condizione umana del<br />

soldato.<br />

Estremamente forte è l'immagine<br />

di un militare con scialle<br />

di preghiera, inginocchiato<br />

mentre si tappa le orecchie<br />

perché poco lontano un carro<br />

armato sta sparando. In altre<br />

Il 2012 è per Tel Aviv l’anno dell’arte. Per celebrare<br />

una proposta culturale che vede in campo<br />

istituzioni, musei e spazi pubblici rinnovati o<br />

aperti ex novo sono stati creati numerosi eventi<br />

che dallo scorso marzo animano la città. La Cinématheque,<br />

il teatro Nazionale Habima e il Museo<br />

d’arte (ampliato rispetto a quello del 2004) si pre-<br />

ce, quel sole cui non è abituato e che lo porta<br />

a chiudere per mesi le imposte della loro<br />

casa a Be’er Sheva. Solo dopo il servizio militare<br />

e il corso alla Camera Obscura School<br />

of Art di Tel Aviv (1994), acquista una Nikon<br />

e inizia a fotografare. Tra i primi reportage,<br />

uno sul sistema scolastico e uno dedicato a<br />

Rabbi Yisrael Abuhatzeira, che lo faranno<br />

approdare al neonato settimanale Anashim<br />

e in seguito ad Haaretz, dove si affermerà<br />

sentano rinnovati al pubblico con un programma<br />

multidisciplinare di performance, proiezioni, conferenze,<br />

spettacoli e mostre che investiranno luoghi<br />

pubblici e privati. Nel sud della città ha aperto<br />

le sue porte lo Shpilman Institute for Photography,<br />

voluto dal grande collezionista Shalom Shpilman,<br />

che inaugura con la mostra intitolata Luma,<br />

PORTFOLIO / P35<br />

come fotogiornalista. A questo ruolo dedicherà<br />

molte delle sue riflessioni affermando:<br />

“I fotografi sono considerati in basso alla<br />

piramide giornalistica, al massimo sono<br />

dei fornitori”.<br />

Dal 1997 espone nella prestigiosa Dvir Gallery<br />

di Tel Aviv dove fino al 14 luglio sono<br />

visibili le sue opere in formato panoramico<br />

nella mostra Recent Photographs. In contemporanea<br />

è esposta la serie Masquerade<br />

una raccolta di opere della prima metà<br />

del Ventesimo secolo. Riapre il 5 luglio,<br />

appena fuori Tel Aviv, a Holon, il Museo<br />

del Design. Con la sua avveniristica struttura<br />

a fasce circolari in acciaio rosso, progettata<br />

da Ron Arad (nella foto), racconta<br />

le esperienze del design israeliano e ha<br />

al Museo d’Arte Ashdod di Tel Aviv. Ha preso<br />

parte a mostre collettive internazionali e<br />

alcune sue immagini sono conservate presso<br />

musei e fondazioni come il Fond National<br />

d'Art Contemporain in Francia, il The Israel<br />

Museum a Gerusalemme, il Jewish Museum<br />

di New York e il Tel Aviv Museum of Art.<br />

www.pavelwolberg.com<br />

www.dvirgallery.com<br />

Lo strano mosaico israeliano di Pavel<br />

A TEL AVIV E’ L’ANNO DELL’ARTE<br />

www.moked.it<br />

© PAVEL WOLBERG © PAVEL WOLBERG © PAVEL WOLBERG<br />

immagini di questa serie tutti,<br />

israeliani e palestinesi, sono<br />

uomini che condividono lo<br />

stato di tensione di alcune zone<br />

del paese.<br />

Biblical View è una serie in<br />

formato panoramico in bianco<br />

e nero che ritrae topos o<br />

rimandi a luoghi e oggetti delle<br />

storie bibliche. Jewish State<br />

Border descrive la vita sui<br />

confini israeliani mentre Masquerade<br />

è un reportage che<br />

tratta ironicamente e a volte<br />

in modo estremo la festa di<br />

Purim, dalle strade più vivaci<br />

di Tel Aviv ai quartieri più ortodossi<br />

di Gerusalemme.<br />

Ciò che importa a Wolberg è<br />

far emergere le contraddizioni<br />

dell'esistenza umana e un invito<br />

a soffermarsi sulla precarietà<br />

dell'esistenza e sulla necessità<br />

di un equilibrio, elementi<br />

che non sempre hanno<br />

trovato luogo negli scatti<br />

commissionati prima dal settimanale<br />

Anashim e poi dal<br />

quotidiano Haaretz.<br />

Wolberg è infatti molto critico<br />

sul riconoscimento del<br />

ruolo del fotoreporter nella<br />

comunicazione, tanto da aver<br />

scelto di abbandonare i periodici<br />

per dedicarsi alla fine<br />

art dove utilizza un formato<br />

panoramico in bianco nero,<br />

così lontano dalle necessità<br />

della stampa, da ammirare<br />

nella mostra alla galleria Dvir<br />

di Tel Aviv.<br />

u Dall’alto: Moses, Tel Aviv<br />

Central Station, 2012; Purim,<br />

Hebron, 2012; Haoman 17, Tel<br />

Aviv, 2008.<br />

in programma mostre dedicate a designer<br />

e stilisti internazionali.<br />

Per saperne di più:<br />

www.artyear.co.il<br />

www.thesip.org<br />

www.dmh.org

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