“DIVINA COMMEDIA”. - Campo de'fiori
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FRANCO<br />
FASANO VA<br />
“FORTISSIMIS-<br />
SIMO”.<br />
Il nuovo album.<br />
<strong>“DIVINA</strong><br />
<strong>COMMEDIA”</strong>.<br />
Il musical di<br />
Antonio Spaziano<br />
“LA CADUTA<br />
DELL’IDEA”.<br />
La mostra di<br />
Gianluca Bagliani
2<br />
SOMMARIO<br />
Editoriale:<br />
Walking in the rain........................................3<br />
L’intervista:<br />
Franco Fasano va<br />
“Fortissimissimo”...4-5<br />
<strong>“DIVINA</strong> <strong>COMMEDIA”</strong><br />
il viaggio di un uomo tra<br />
gl’inferi e il cielo. Il musical di<br />
Antonio Spaziano........6-7<br />
Curriculum vitae:<br />
Loris Iannamico............................................9<br />
Roma che se n’è andata:<br />
La Cappella Sistina: 500 anni ma non li<br />
dimostra...............................................10-11<br />
Suonare Suonare:<br />
PINO DANIELE......................................12-13<br />
In forma con ... il web!!!.........................14<br />
“<strong>Campo</strong> de’ fiori”<br />
al Teatro Sistina<br />
con la Miconi e Laganà per<br />
la regia di Quartullo.....15<br />
Cine Parade:<br />
Ted............................................................16<br />
Ecologia e ambiente:<br />
Veicoli veloci ... lentezza politica..................18<br />
VINTAGE: la moda del momento,<br />
il fascino del passato..............................20<br />
Saper adattare un Apparecchio Acustico.<br />
Un lavoro da Professionisti.....................21<br />
L’uomo è il luogo della manifestatività<br />
dell’essere................................................22<br />
Concessione pacheggio invalidi ed<br />
esonero cinture di sicurezza..................24<br />
Come eravamo:<br />
TURIDDO MADAMI ... questo sconosciuto....25<br />
Sua Eccellenza Divo Zadi da<br />
Montefollonico........................................26<br />
Yoga.........................................................27<br />
Maria Rita Innocenti alla ricerca della<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
I NOSTRI RECAPITI UTILI<br />
luce con amore e passione negli occhi di<br />
San Francesco.........................................28<br />
Che somaro! Le eccezioni che<br />
confermano la regola..............................29<br />
Le trasformazioni di Civita Castellana...30<br />
Trucco d’epoca:<br />
Gli anni ‘60 ...............................................31<br />
Campagna pubblicitaria sul ponte di<br />
Civita di Bagnoregio...............................32<br />
Carbognano.<br />
Occupazione tedesca.<br />
Anno 1944.<br />
Geltrude Ceccarelli una<br />
donna coraggiosa.............33<br />
Il Fumetto:<br />
March Story...............................................34<br />
L’angolo del collezionista.......................35<br />
Nel cuore.................................................35<br />
Un favola bellissima................................36<br />
Il Lions Club di Civita Castellana - Falerii<br />
Veteres....................................................37<br />
Una donazione di 2.100 per “I ragazzi<br />
del girasole”............................................38<br />
Indulgenza plenaria per il biennio giubilare...........................................................38<br />
Una “Fabrica di ricordi”:<br />
Peppa e Nina lo camposanto......................39<br />
Una nuova casa famiglia e centro diurno<br />
a Faleri.....................................................40<br />
“La caduta dell’idea”<br />
di Gianluca<br />
Bagliani................41<br />
News.............................................42-43-44<br />
I concorsi della nostra rivista................45<br />
Le proposte editoriali di <strong>Campo</strong> de’<br />
fiori..........................................................46<br />
I nostri amici...........................................47<br />
Agenda...............................................48-49<br />
Messaggi............................................50-51<br />
Angolo del poeta.....................................52<br />
Roma com’era.........................................53<br />
Album dei ricordi........54-55-56-57-58-59<br />
Annunci gratuiti................................60-61<br />
Oroscopo.................................................62<br />
Selezione offerte immobiliari ..........63-64<br />
Foto di copertina di ELISA MORETTI<br />
SEDE OPERATIVA:<br />
OPERATIVA : PIAZZA DELLA DELLA LIBERAZIONE, 2 - CIVITA CASTELLANA (VT)<br />
TEL/FAX 0761.513117 - info@campodefiori.biz<br />
SEDE RAPPRESENTATIVA: VIALE MAZZINI, 140 - ROMA
<strong>Campo</strong> de’ fiori 3<br />
Walking<br />
in the rain<br />
Piove, piove a dirotto e l’acqua bagna le<br />
strade, scivola sui tetti, sui vetri e le finestre,<br />
e si fa mille fili d’argento alla luce dei<br />
lampioni.<br />
Mi vien voglia di uscire, mi copro bene, prendo<br />
l’ombrello grande, vado in centro. Le vie sono<br />
deserte ed il tamburellare dei milioni di gocce<br />
sulla mia testa mi fa compagnia. Mi sento bene<br />
a camminare da solo, con questa oscurità che<br />
di Sandro Anselmi<br />
mi avvolge e mi protegge. Ogni pensiero triste si<br />
allontana come lavato dalla pioggia e mi riapproprio,<br />
per un po’, di me stesso; è come quando guardo il cielo<br />
infinito, la neve che scende, il tramonto sul mare profondo, il<br />
fuoco del camino: bisogna uscire di tanto in tanto dal se stessi di<br />
tutti i giorni. Dalle finestre illuminate, appannate dal calore, figure<br />
si stagliano in controluce. Cammino cercando di non passare<br />
dove sono già passato, e mi perdo nel dedalo dei vicoli. Dai canali<br />
dei tetti l’acqua sbocca copiosa sul selciato e ruscella nei tombini<br />
con un sonoro gorgoglìo. I cammini accesi disperdono nell’aria<br />
tersa il loro fumo. Incrocio un viandante solitario quanto me;<br />
i nostri ombrelli quasi si toccano; mi saluta fugacemente scomparendo<br />
nell’oscurità . Questo è tutto profondamente nobile ed infinitamente<br />
poetico! Eppure d’un tratto m’assale l’immancabile tristezza<br />
ed il desiderio di piangere: mi sembra di non meritare tutto<br />
questo. Mi scivola una lacrima e si perde fra le infinite gocce di<br />
pioggia. È come se mi fosse venuto il rimorso per il mio comportamento<br />
inappropriato, inadeguato, non consono al momento,<br />
una vera mancanza di responsabilità! Non posso distrarmi, devo<br />
obbligatoriamente onorare quella enorme fetta di debito pubblico<br />
che io, irresponsabilmente, ho creato con le mie stesse mani!<br />
Vedo la faccia perennemente triste dei miei governanti, le loro<br />
lacrime, il loro rammarico di avere solo giovani sudditi, mammoni<br />
e choosy! Loro si stanno sacrificando per me: si sono ridotti gli<br />
stipendi, i rimborsi, i benefit… Come Churchill non hanno da offrire<br />
che “sangue, fatica, lacrime e sudore”. (Vedi i nostri poveri<br />
Bossi, Penati, Lusi, Fiorito, Maruccio …)<br />
Ed io? Me la passeggio sotto la pioggia?!<br />
Altro che “mille sfumature di grigio”! Una sola tinta decisa: il<br />
nero!
4<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
FRANCO FASANO VA<br />
“FORTISSIMISSIMO”!<br />
In uscita il nuovo album con le rivisitazioni di alcuni dei suoi più grandi successi<br />
Io amo, Ti lascerò , Mi manchi e<br />
tante altre canzoni di successo come<br />
queste, forse non tutti sanno che<br />
sono state scritte da un autore di grande<br />
talento e grande qualità quale Franco<br />
Fasano che incontriamo nella sua casa<br />
romana proprio in concomitanza dell’uscita<br />
del suo nuovo lavoro “Fortissimissimo”<br />
che contiene alcuni dei sui più<br />
grandi successi rivisitati.<br />
Franco, come è nata l’idea di un<br />
nuovo disco dopo oltre 10 anni da<br />
“Scherzando Scherzando” (2000)?<br />
“E’ stata una cosa che non è nata da un<br />
progetto discografico ma dalla voglia di<br />
festeggiare una data importante, quella<br />
dei miei 50 anni che viaggiano con i 30<br />
anni di attività ed ho deciso di invitare al<br />
mio compleanno le mie canzoni. E la cosa<br />
più bella è stata che, insieme alle mie<br />
canzoni, ho ritrovato gli amici che ho<br />
conosciuto grazie alla musica. Devo dire<br />
che stava per nascere uno spaccato dagli<br />
anni ‘80 ai giorni nostri, che avrebbe potuto<br />
diventare un vero documento testimoniale<br />
attraverso le canzoni che io ho scritto<br />
e che in tempi remoti (ma non tanto<br />
remoti!) sono diventate pietre miliari trovando<br />
rispettate in questo lavoro le loro<br />
origini in modo molto sincero. Perché canzoni<br />
come Io amo, Mi manchi, Ti lascerò<br />
, Regalami un sorriso, Certe cose<br />
si fanno, Ti voglio senza amore o addirittura<br />
Colpevole, sono canzoni che io ho<br />
scritto apposta per il “Festival di Sanremo”<br />
o per altre occasioni, e difatti non le ho<br />
scritte per chi le ha cantate ma le ho scritte<br />
per il gusto di scriverle e solo successivamente<br />
mi sono accorto che interpretate<br />
da quell’artista avevano più comunicabilità<br />
. Mi manchi, per esempio, in questo<br />
mio cd ha una strofa che a Sanremo era<br />
stata eliminata perché reputata troppo<br />
lunga; Ti lascerò, invece, il cui titolo originale<br />
era Le Ultime Tre Cose, riacquista il<br />
finale che trovo bellissimo scritto da<br />
Fabrizio Berlincioni. Insomma, a questo<br />
lavoro hanno preso parte quasi 350 addetti<br />
ai lavori tra musicisti, cantanti, grafici,<br />
fonici e autori e sono veramente contento<br />
di aver fatto un’ antologia sonora del mio<br />
pensiero!”<br />
Una delle canzoni più belle e forse<br />
passate nel tempo inosservate è Una<br />
Piccola Parte di Te, cantata a<br />
Sanremo 2009 da Fausto Leali...<br />
“La canzone era nata nel 2008 quando mi<br />
sono ritrovato da solo con mio figlio a<br />
Milano e lui si era addormentato sul divano.<br />
Il giorno dopo sarebbe dovuto andare<br />
a scuola ed alle due di notte, l’ho preso in<br />
braccio per portarlo a letto, dimenticandomi<br />
che era più alto di me rendendomi<br />
conto che era cresciuto... Lui si è svegliato<br />
all’improvviso dicendomi tante parolacce...Quella<br />
sera non sono riuscito ad<br />
addormentarmi ed ho tirato giù questa<br />
canzone pensando al rapporto tra padre e<br />
figlio e la difficoltà di riuscire ad accettare<br />
il fatto che i ragazzi vivano la propria<br />
vita e bisogna essere comprensivi anche<br />
quando non ti danno ascolto.”<br />
Se ti dico E Quel Giorno non mi perderai<br />
più?<br />
“E’ un brano a cui sono legato (terzo al<br />
Festival di Sanremo) ed è del 1989. Era<br />
la 2° volta che andavo a Sanremo come<br />
interprete. La prima fu con Un Isola alle<br />
Hawaii. Avrebbero dovuta cantarla la Oxa<br />
e Leali ma durante i provini Fio Zanotti,<br />
che li produceva, decise che non andava
ene per le loro voci e volle propormi<br />
come nuova proposta. Accettai e nacque<br />
quella canzone che ritengo sia stata la<br />
dimostrazione che non era sempre vero,<br />
come mi dicevano i discografici, che le<br />
canzoni che scrivevo dovevano cantarle i<br />
personaggi famosi. A distanza di tempo<br />
quella canzone ha lasciato un segno e mi<br />
fa piacere perché mi ha dato la forza di<br />
tornare a cantare”.<br />
L’anno successivo Franco Fasano arriverà<br />
secondo alle spalle di Masini con “Vieni a<br />
Stare Qui“. E’ del 1994 l’incontro con<br />
Paolo Zavallone e Maria Perego (l’ideatrice<br />
di Topo Gigio), che lo porta a collaborare<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
con lo Zecchino D’Oro, scrivendo<br />
Goccia dopo Goccia<br />
che diventerà la sigla per<br />
oltre 300 puntate dello<br />
Zecchino. Nel frattempo le<br />
sue canzoni continuano a trovare<br />
spazio in manifestazioni<br />
tipo San-remo: Colpevole<br />
(Nicola Arigliano, 2005), Una<br />
Piccola Parte di Te (Fausto<br />
Leali, 2009), Ti Voglio Senza<br />
Amore (Iva Zanic-chi, 2009).<br />
Collabora con Bruno Lauzi<br />
(Piccolo Angelo) e scrive per<br />
Fiordaliso, Drupi, Mina,<br />
Califano e tanti altri grandi<br />
interpreti.<br />
Ma torniamo al disco<br />
nuovo “Fortissimissimo”:<br />
come è stato realizzato?<br />
“Devo dire che queste canzoni<br />
sono state arrangiate senza fare riferi-<br />
mento ai pezzi originali anche perché<br />
c’era il divieto di riarrangiare se stessi.<br />
Tredici grandi firme della storia della musica,<br />
da Stefano Barzan a Fio Zanotti, da<br />
Pippo Caruso a Pinuccio Pirazzoli ed altri,<br />
mi hanno aiutato a realizzare il disco che<br />
spero arrivi al cuore di chi mi ascolta, proprio<br />
come l’ho pensato io. Ho voluto altresì<br />
escludere i duetti con colleghi tranne<br />
nel caso di Il giorno che la musica finì,<br />
scritta in collaborazione con Gatto<br />
Panceri“.<br />
Insomma, sicuramente con l’arrivo del<br />
nuovo anno attenderemo anche il ritorno<br />
live di Franco Fasano nella nostra regione.<br />
E state certi che ve lo comunicheremo in<br />
anteprima!<br />
Sandro Alessi<br />
5
“Divina Commedia” è un musical<br />
composto da 36 brani inediti composti<br />
da Antonio Spaziano liberamente<br />
ispirati alla “Divina Commedia” di Dante<br />
che ne cura anche la regia. Lo spettacolo<br />
traccia il percorso dell’uomo nel prendere<br />
coscienza della morte da cui scaturisce,<br />
poi, il vero significato della vita. A guidare<br />
Dante in questo percorso, oltre a Virgilio e<br />
Beatrice, è l’amore mostrato nelle sue<br />
molteplici forme. Incontriamo gran parte<br />
del cast nella sala prove Santinelli in Roma<br />
e, in un momento di pausa, incontriamo<br />
l’autore e regista Antonio Spaziano e la<br />
coreografa Antonella Perazzo.<br />
Antonio, da quanto tempo state lavorando<br />
su questo musical?<br />
“Stiamo provando dal mese di maggio,<br />
ma il nostro lavoro è iniziato ancor prima,<br />
da marzo, quando abbiamo cominciato a<br />
lavorare sul casting. Abbiamo fatto un’anteprima<br />
a Giugno ed ora siamo finalmente<br />
pronti.”<br />
Antonella, come viene scelto il cast<br />
per un musical?<br />
“Il cast di Divina Commedia è composto<br />
da 9 interpreti: 5 cantanti e 4 danzatori ,<br />
tra cui anch’io; alcuni di loro interpreteranno<br />
anche personaggi diversi.”<br />
Antonio, quando è nata l’idea?<br />
“L’ idea è nata 4/5 anni fa e la mia intenzione<br />
era di comporre un melodramma in<br />
chiave moderna che avesse come tema<br />
Da sx: l’autore e regista, Antonio Spaziano,<br />
Sandro Alessi e la coreografa, Antonella Perazzo<br />
un’opera letteraria del passato;<br />
ho scelto la Divina Commedia<br />
perché avevo riscoperto col<br />
tempo l’amore per questa<br />
opera, liberandomi del retaggio<br />
scolastico che ne limitava la<br />
conoscenza, ed una volta finite<br />
le composizioni mi sono accorto<br />
che anche i brani musicali si<br />
prestavano bene ad un musical.“<br />
Antonella, è stato difficile<br />
trovare gli interpreti giusti?<br />
“Abbiamo fatto delle selezioni<br />
molto dure... si sono presentate<br />
più di 200 persone ed abbiamo<br />
dovuto scegliere bene.<br />
Abbiamo selezionato anche in<br />
base alla capacità espressiva,<br />
al di là della bravura tecnica dei<br />
danzatori. Oggi la compagnia è<br />
formata da Marco Pasquetti<br />
(Dante), Andrea Meli Marco<br />
Gandolfi Vannini (Virgilio),<br />
Vita Rosa Pugliese e<br />
Claudio Crisafulli (Anime),<br />
Serena Troiani (Beatrice),<br />
Eugenio Picchiani (Caronte,<br />
Lucifero, etc), Pamela<br />
Scarponi (Francesca) ed i<br />
danzatori Antonella Perazzo,<br />
Roberta Guerrini, Vincenzo<br />
Gambuzza e Angelo Recchia.“<br />
La prima assoluta sarà il 10 Novembre al<br />
Teatro Moderno di Latina, poi a Roma<br />
dal 30 Novembre al 2 Dicembre al Teatro<br />
Roma, e ci saranno altre date tra cui 14-<br />
15-16 Dicembre a Fabrica di Roma (VT)<br />
al Teatro Palarte e da Gennaio 2013 in<br />
tournèe per l’Italia.<br />
Sandro Alessi
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
Curriculum vitae<br />
In questi giorni si tiene a Roma<br />
“Fonopoli in scena”, e, tra le tante proposte<br />
di giovani esordienti, vogliamo<br />
parlarvi di Loris Iannamico. Già all’età<br />
di 10 anni si avvicina allo studio del pianoforte<br />
ed anni dopo si sente attratto dallo<br />
studio dei grandi cantautori italiani, da<br />
Battisti a De Andrè , da Guccini, a De<br />
Gregori e molti altri.<br />
Abruzzese, prende parte a numerosi concorsi<br />
canori regionali e nazionali riuscendo<br />
anche a formare un gruppo Pop Rock<br />
Rifugio 41, ricoprendone il ruolo di voce<br />
ed autore. Il brano presentato quest’anno<br />
alla rassegna si intitola “Se fosse stato”<br />
e, se nel suo primo lavoro “Che favola<br />
sei”, Loris ci ha parlato di amore, colpi di<br />
fulmine e sentimenti forti ed improvvisi, in<br />
questo brano lo spazio è tutto per una<br />
riflessione antropologica su chi fa musica.<br />
Questo singolo, proposto anche in videoclip,<br />
si pone dunque un difficile obiettivo:<br />
capire come e quanto è cambiata la musica<br />
italiana, in particolare quella passata<br />
Loris Iannamico<br />
dalle grandi firme<br />
degli anni Sessanta<br />
e Settanta ai talenti<br />
‘costruiti’ in studio,<br />
che occupano in<br />
maniera massiccia le<br />
prime serate dei<br />
palinsesti televisivi<br />
nazionali ed esteri.<br />
Ricordiamo che, nel<br />
corso della sua formazione<br />
canora, ha<br />
avuto modo di intraprendere<br />
un percorso<br />
di studio con la<br />
cantante Edda Dell’Orso, voce strumentale<br />
di Ennio Morricone, Roberta<br />
Petteruti e la cantautrice Chiara Grillo.<br />
Siamo in attesa dell’uscita del suo album<br />
“Il mondo a testa in giù”, che presenterà<br />
presto nel suo tour 2012/2013.<br />
Sandro Alessi<br />
9<br />
Inviate il vostro Curriculum<br />
vitae! Verrà pubblicato sulle<br />
pagine della nostra rivista per<br />
dare ancor più lustro al vostro<br />
lavoro di attore, attrice,<br />
cantante, suobrette. L’indirizzo è<br />
info@campodefiori.biz
10 <strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
Roma che se n’è andata: luoghi, figure, personaggi<br />
LaCappella Sistina : 500 anni ma non li dimostra<br />
di Riccardo<br />
Consoli<br />
Johann Wolgang von<br />
Goethe, durante il suo<br />
viaggio in Italia, dopo<br />
avere ammirato la<br />
Cappella Sistina, ebbe a<br />
scrivere: “ … senza aver<br />
visto la Cappella Sistina<br />
non è possibile formare<br />
un’idea apprezzabile di<br />
cosa un uomo sia in<br />
grado di ottenere … “.<br />
Giorgio Vasari, per parte sua, sosteneva<br />
che: “ … quest’opera è stata veramente<br />
un faro della nostra arte … nessun pittore<br />
potrà mai superare Michelangelo … “, probabilmente<br />
ciò non è vero, qualcuno lo<br />
ha superato, e questo qualcuno è lo stesso<br />
Michelangelo, egli soltanto è riuscito ad<br />
oscurare la volta della Cappella Sistina<br />
dipingendo sulla parete dietro l’altare il<br />
“Giudizio Universale”.<br />
E pensare che Michelangelo non si considerava<br />
neanche un pittore, come noto,<br />
infatti, non era la pittura la principale attività<br />
di questo indiscusso protagonista del<br />
Rinascimento Italiano, a riprova di ciò ,<br />
esiste una lettera del gennaio 1509, indirizzata<br />
da Michelangelo Buonarroti al<br />
padre in cui l’artista affermava: “ … ellavoro<br />
mio non va innanzi in modo che a me<br />
paia meritare, e questa diffichultà del<br />
lavoro e ancora el non esser la mia professione<br />
…”.<br />
Michelangelo, fino al quel momento non<br />
aveva maturato alcuna esperienza nella<br />
tecnica dell’affresco, tant’è che, all’inizio,<br />
ricevuto quell’incarico, dovette chiedere<br />
aiuto ad alcuni suoi collaboratori fra cui un<br />
pittore, tale Francesco Granacci, lo stesso<br />
che lo aveva introdotto nella bottega del<br />
Ghirlandaio.<br />
Dedicata alla Vergine Assunta in Cielo,<br />
costruita per volere di Sisto IV, Francesco<br />
della Rovere, 1471 - 1484, dal quale prende<br />
il nome, che ne ordinò la costruzione<br />
facendo restaurare l’antica Cappella<br />
Magna, di forma rettangolare, la Cappella<br />
Sistina misura metri 40.93 x 13.41 per<br />
un’altezza di metri 20.70, le identiche<br />
dimensioni del Tempio di Salomone a<br />
Gerusalemme.<br />
Il programma delle decorazioni pittoriche<br />
prevedeva: in basso, lo zoccolo con finti<br />
tendaggi, un secondo ordine con scene del<br />
Vecchio e Nuovo Testamento e, in alto, la<br />
rappresentazione di Pontefici martirizzati,<br />
la volta, infine, venne decorata con un<br />
cielo stellato secondo una consolidata tradizione<br />
medievale.<br />
Numerosi i pittori e le loro “Botteghe”<br />
Il Giudizio Universale<br />
impegnati, anche per merito di Lorenzo de’<br />
Medici Signore di Firenze che, nell’ambito<br />
di una politica di riconciliazione con il<br />
Papa, volle invitare i migliori artisti presenti<br />
sulla scena fiorentina chiedendo loro di<br />
intervenire come “Ambasciatori di bellezza”;<br />
fu così che Sandro Botticelli, Luca<br />
Signorelli, Perugino, Domenico Ghirlandaio,<br />
Cosimo Rossetti, Pinturicchio, Piero<br />
di Cosimo, Bartolomeo della Gatta, accettarono<br />
di partire alla volta di Roma.<br />
L’esecuzione degli affreschi originari ebbe<br />
inizio nel 1481 e furono portati a termine<br />
nel 1482; nell’agosto del 1483, Sisto IV<br />
poteva consacrare la nuova Cappella.<br />
Nel 1503 sale sul Soglio Pontificio Giulio II,<br />
Giuliano della Rovere, 1503 - 1513, nipote<br />
di Sisto IV il quale decide di modificare l’originario<br />
progetto commissionando a<br />
Michelangelo Buonarroti la ripittura della<br />
volta; il cielo stellato dovrà essere sostituito<br />
con la raffigurazione dei dodici<br />
Apostoli ospitati in altrettante “lunette”.<br />
Ben presto, però , il Pontefice si rende<br />
conto che, per la migliore riuscita dell’opera,<br />
era opportuno concedere “libertà di<br />
progetto” a Michelangelo, anche perchè<br />
l’artista aveva avuto “l’ardire” di rappresentare<br />
al Pontefice il proprio punto di<br />
vista: egli considerava la rappresentazione<br />
dei soli dodici Apostoli, una idea davvero<br />
“poverella”.<br />
Esiste uno scritto dello stesso<br />
Michelangelo, del 1523, che si riferisce al<br />
contratto stipulato: “ … Papa Giulio missemi<br />
a dipingere la volta di Sisto, e facemmo<br />
a patti tremila ducati. E’l disegno prima di<br />
detta opera furono dodici Apostoli nelle<br />
lunette, e’l resto un certo patimento ripieno<br />
d’adornamenti come si usa … dipoi<br />
cominciai detta opera, mi parve riuscissi<br />
cosa povera, e dissi al Papa, come facendovi<br />
gli Apostoli soli mi parea che riuscissi<br />
casa povera. Mi domandò perché : io gli<br />
dissi, perché furon poveri anche loro.<br />
Allora mi dette nuova commissione ch’io
Il soffitto<br />
facessi ciò che io volevo, e che mi contenterebbe,<br />
e che io dipingessi fino alle<br />
storie di sotto … “<br />
Ha così inizio la grandiosa opera di ripittura<br />
della volta della Cappella Sistina, un<br />
decoro che interessa interamente l’enorme<br />
spazio con scene della Creazione del<br />
mondo, Profeti, Sibille, testimoni della<br />
Rivelazione Divina, per un totale di più di<br />
trecento figure in luogo dei dodici Apostoli<br />
iniziali; completato il lavoro, Michelangelo<br />
poteva affermare: “ … io ho finita la<br />
Chappella che io dipingevo: el Papa resta<br />
assai ben soddisfatto … “<br />
Ma vediamo adesso come l’artista fiorentino<br />
si sia approcciato alla realizzazione di<br />
questa grandiosa opera e in quali condizioni<br />
egli sia stato costretto a lavorare.<br />
Innanzi tutto doveva mettere a punto un<br />
ponteggio idoneo a quell’impresa, la volta<br />
da affrescare si trova a 25 metri da terra.<br />
Per la verità ricevette diversi consigli non<br />
sempre disinteressati ma, capita l’antifona,<br />
Michelangelo decise di costruirsi da solo<br />
l’impalcatura affrontando quell’immane<br />
lavoro soltanto con l’aiuto di pochi fidatissimi<br />
collaboratori.<br />
I problemi non tardarono a manifestarsi, lo<br />
strato d’intonaco steso sulla volta cominciò<br />
subito a ammuffire a causa della troppa<br />
acqua impiegata nella preparazione<br />
della malta, per cui dovette ricominciare<br />
daccapo rimuovendolo e stendendone uno<br />
nuovo che, questa volta,<br />
resistette molto bene; per<br />
quattro lunghi anni fu<br />
costretto a dipingere assumendo<br />
una postura innaturale,<br />
ossia con la testa girata<br />
indietro tanto che, ultimato il<br />
lavoro, per alcuni mesi,<br />
dovette “stare storto” non<br />
riuscendo a tenerla eretta,<br />
tra l’altro, a causa della posizione<br />
tenuta per così lungo<br />
tempo, contrasse una scoliosi,<br />
ma soffrì anche di una<br />
fastidiosa infiammazione agli<br />
occhi a causa dei colori che<br />
gli gocciolavano sul volto.<br />
Ritratto di Michelangelo<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori 11<br />
Il 17 ottobre 1509 Michelangelo scrive: “…<br />
io sto qui in grande afanno e chon grandissima<br />
fatica di corpo, e non ò amici di<br />
nessuna sorte, e non ne voglio; e non ò<br />
tanto tempo che io possa mangiare el<br />
bisogno mio … “<br />
Come se tutto ciò non bastasse, è sempre<br />
senza soldi e, quindi, impossibilitato a<br />
comperare i materiali occorrenti per portare<br />
avanti i lavori, tutto ciò a causa di<br />
Giulio II che, impegnato nelle sue campagne<br />
militari, ritarda i pagamenti al<br />
Buonarroti che deve anche provvedere alle<br />
necessità di una famiglia bisognosa.<br />
Il 15 settembre 1510 scrive al padre: “ …<br />
ellui (il Papa) se partito di qua e non m’à<br />
lasciato ordine nessuno, imodo che mi<br />
trovo senza danari, ne sso quello m’abbia<br />
a fare … io non ò danari. Questi che io vi<br />
mando, me gli cavo dal cuore e anche non<br />
mi par lecito domandarne, perché , io no<br />
fò lavorare e lavoro poco … “<br />
“Non fo lavorare e lavoro poco” perché<br />
Michelangelo non aveva operai sotto di lui<br />
a differenza degli artisti che, degni di questo<br />
nome, possedendo una propria<br />
“Bottega” tenevano sotto di loro altre persone;<br />
non era questo il caso di<br />
Michelangelo che “non fa lavorare” gli altri<br />
con la conseguenza che porta avanti il<br />
lavoro da solo e l’avanzamento di questo è<br />
unicamente commisurato alle sue forze.<br />
Giulio II che, da un lato non corrisponde<br />
con puntualità la giusta mercede<br />
all’artista, dall’altro non<br />
manca di recarsi assiduamente<br />
presso la Cappella,<br />
accompagnato dalla sua<br />
Corte, per chiedere a<br />
Michelangelo a che punto<br />
fossero i lavori; la domanda<br />
è sempre la stessa:<br />
“Michelangelo, ma quando<br />
finisci?”, sempre uguale la<br />
risposta: “Santità finisco<br />
quando il lavoro è finito!”<br />
Quando, nell’agosto del<br />
1511, in occasione di una<br />
visita ufficiale alla presenza<br />
del Papa Michelangelo potè<br />
osservare per la prima volta l’insieme della<br />
sua opera da terra, riuscì a restare molto<br />
insoddisfatto e decise di apportare una<br />
serie di cambiamenti, soprattutto alle<br />
dimensioni dei personaggi; tutto ciò in<br />
virtù della sua capacità di “sentire” lo<br />
spazio, in questo luogo, infatti, la pittura<br />
prende “forma” perchè l’artista fiorentino<br />
è riuscito a trasportare nella pittura le fondamenta<br />
della sua immensa arte di scultore.<br />
Il 31 ottobre 1512 la volta della Cappella<br />
Sistina è completata, Michelangelo ha soltanto<br />
38 anni.<br />
Successivamente Gregorio VII, Giulio de<br />
Medici, 1523 - 1534, decide l’ultima grande<br />
decorazione della Cappella commissionando<br />
allo stesso Michelangelo l’enorme<br />
affresco del “Giudizio Universale” realizzato,<br />
in gran parte, sotto il Pontificato di<br />
Paolo III, Alessandro Farnese, 1534 -<br />
1549.<br />
La prima testimonianza circa le intenzioni<br />
del Pontefice, trova riscontro in una lettera<br />
del 17 luglio 1533, nonostante le iniziali<br />
resistenze di Michelangelo, nel 1533<br />
queste sono vinte e l’artista decide di<br />
lasciare definitivamente Firenze.<br />
Il “Giudizio Universale” fu oggetto di disputa<br />
fra il Cardinale Carafa e Michelangelo<br />
accusato di immoralità e intollerabile oscenità<br />
, avendo egli dipinto figure completamente<br />
nude; “questo dipinto si addice più<br />
ad un bagno termale che a una Cappella”<br />
sosteneva il Maestro delle Cerimonie del<br />
Papa, Biagio da Cesena; Michelangelo non<br />
perdette l’occasione e raffigurò i suoi tratti<br />
nella figura di Minosse giudice degli inferi;<br />
quando Biagio da Cesena se ne lamentò<br />
con il Pontefice, questi candidamente<br />
rispose che la sua giurisdizione non si<br />
applicava all’inferno.<br />
Sembrerebbe che nella definitiva versione<br />
i tratti caricaturali di Minosse siano quelli di<br />
Pierluigi Farnese, figlio di Paolo III, noto<br />
per essere un sodomita violento e per<br />
avere abusato sessualmente di un giovane<br />
ecclesiastico causandone la morte.<br />
In questo dipinto risalta tutta la capacità<br />
di Michelangelo di concepire le figure<br />
come fossero sculture, ossia in modo tridimensionale,<br />
i corpi dipinti nella parete<br />
sembrano librarsi nell’aria, qui emerge il<br />
“peso” dei corpi dei dannati e la “lievitazione”<br />
di quelli dei redenti, apparendo tutti<br />
naturalmente “sospesi”.<br />
Durante la Santa Messa celebrata l’8 aprile<br />
1994 in occasione della fine dei lavori di<br />
restauro del “Giudizio Universale”,<br />
Giovanni Paolo II, durante l’Omelia, ha<br />
voluto porre l’accento sulla Sacralità di<br />
quel luogo in cui i dipinti, come fossero<br />
immagini di un libro, servono a rendere<br />
più comprensibili le verità espresse nelle<br />
Sacre Scritture: “ … Gli affreschi che qui<br />
contempliamo ci introducono nel mondo<br />
dei contenuti della Rivelazione. Le verità<br />
della nostra fede ci parlano qui da ogni<br />
parte. Da esse il genio umano ha tratto la<br />
sua ispirazione impegnandosi a rivestirle di<br />
forme di ineguagliabile bellezza …”.
12<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
di Carlo Cattani<br />
P I N O D A N I E L E<br />
Dal vivo all’Auditorium Parco della Musica Sala “Santa Cecilia” 9 ottobre 2012<br />
“Il feeling è sicuro”<br />
La prima e...penultima volta che<br />
ho visto Pino Daniele in concerto<br />
risale al 1981 … fu in quel del<br />
Palazzo dello sport nel quartiere Eur a<br />
Roma. Già noto per aver accolto negli anni<br />
precedenti memorabili concerti rock, il<br />
PalaEur si presentava gremito in ogni<br />
ordine di posti; a me era toccato di annidarmi<br />
in “piccionaia”, ammassato com’ero<br />
lassù nel terzo anello, con una visione<br />
“spaziale”… nel senso che la notevole<br />
distanza dal palco era tale da<br />
aver, davvero, la necessità di un<br />
telescopio per individuare gli<br />
artisti sulla scena! Meno male che<br />
“il Pino” era vestito di bianco,<br />
portava una foltissima capigliatura<br />
nera ed era più “rotondetto”,<br />
elementi che lo contraddistinguevano,<br />
in lontananza, tra quel<br />
groviglio di amplificatori, strumenti<br />
e musicisti … già i musicisti!<br />
Quelli che accompagnavano<br />
in quel memorabile tour organizzato<br />
in concomitanza della pubblicazione<br />
del quarto album di Pino<br />
Daniele, ”VAI MO’ ”, rappresentavano,<br />
nei rispettivi strumenti, delle eccellenze<br />
della scena musicale italiana: Tony<br />
Esposito e Tullio De Piscopo, alle percussioni<br />
e batteria, James Senese ai fiati, Joe<br />
Amoruso alle tastiere e Rino Zurzolo al<br />
basso …dei veri “caterpillar” del pentagramma<br />
ed esponenti tra i più autorevoli<br />
del cosiddetto “Naples power”, il movimento<br />
cultural musicale degli anni ’70 che<br />
coinvolse un folto gruppo di artisti<br />
Partenopei: un incubatore per i musicisti<br />
più talentuosi della scena di Napoli e dintorni!<br />
Immerso tra “fumi di bionde e<br />
…tanto fumo di pakistano nero” (ci si<br />
sarebbe potuto fare un film: “I cannoni<br />
del Palasport”), ricordo che ogni brano<br />
della scaletta di quella serata era sulla<br />
bocca di tutti noi, testimoniando, quindi, il<br />
grandissimo momento di popolarità della<br />
musica di Pino Daniele, affermatasi con la<br />
pubblicazione di appena 4 album.<br />
Il concerto sarebbe stato ancor più<br />
apprezzato se non avessimo dovuto fare i<br />
conti con la pessima resa acustica della<br />
struttura che ci creò seri problemi di<br />
ascolto, conseguenti a continue distorsioni<br />
e rimbombi, tipici di un ambiente architettonicamente<br />
inadeguato per ospitare<br />
eventi musicali. Oltre trentanni dopo quella<br />
serata “palazzesca”, mi ritrovo di nuovo<br />
ad un concerto di Pino Daniele ma questa<br />
volta, praticamente, a 7-8 metri dal<br />
bordo del palco, comodamente<br />
accolto in una “poltronissima”<br />
di quarta fila della<br />
splendida sala “Santa<br />
Cecilia” dell’Auditorium<br />
Parco della Musica, con biglietto<br />
acquistato già da maggio (molto oculatamente<br />
(!), vista, poi, la folta partecipazione<br />
all’evento), per evitare un nuovo<br />
posto “da nido dell’aquila” . L’atmosfera è<br />
composta, il pubblico è mediamente<br />
attempato e c’è una leggera<br />
patina di fumo sul palco<br />
che, creata da un<br />
macchinario dietro la<br />
s t r u m e n t a z i o n e ,<br />
servirà ad ammorbidire<br />
la luminosità e<br />
dare profondità ai<br />
giochi di luce previsti<br />
nel corso dell’esibizione.<br />
La sala cala nel<br />
buio alle 21,15 e subito,<br />
dalla destra del palcoscenico,<br />
un debole fascio<br />
di luce bianco della<br />
torcia di un roadie anticipa<br />
la strada al passo di Pino Daniele<br />
che,accolto da una fragorosa<br />
ovazione, fa il suo ingresso sulla scena<br />
già con la chitarra elettrica a tracolla.<br />
Tutto è pronto e le luci si alzano<br />
mostrando Pino al centro del palco in<br />
“total black” con giacca-maglietta-pantaloni<br />
“Armani style” e capelli bianchi corti;<br />
non è solo perché alle sue spalle, in alto<br />
su di una pedana, è montata la batteria e<br />
c’è il suo “percussore “ di colore, Michael
Baker, già seduto dietro le “pelli”, pronto<br />
per il segnale di avvio, il classico “one,<br />
two, three, four...”, da parte di Pino. Gli<br />
applausi sfumano e, così, loro due da soli<br />
aprono il concerto mantenendo la scena<br />
con “chitarra-voce-batteria” per una decina<br />
di minuti. Segue, quindi, l’entrata del<br />
resto della band completata da due<br />
tastieristi sistemati su delle pedane<br />
rialzate ai due lati del palco; si tratta di<br />
Elisabetta Serio e Giancarlo Podio,<br />
quest’ultimo dall’aspetto un po’ troppo<br />
“professorale” e, appena dietro Pino,<br />
c’è Rino Zurzolo al<br />
basso e contrabasso<br />
elettrico, accanto a<br />
Daniele sin dalla<br />
“prima ora” , che vederlo<br />
all’opera con quella<br />
partecipazione così<br />
evidente nella sua mimica<br />
facciale durante<br />
tutto il concerto , ripaga<br />
già da sola i soldi spesi<br />
per la serata. Il pubblico<br />
inizia a scaldarsi con le<br />
note di “Quando”, un brano<br />
ancor più ancorato alla<br />
memoria collettiva perché<br />
incluso nella colonna sonora del film di<br />
Troisi “Pensavo fosse amore invece era un<br />
calesse”. Seguono “Se mi vuoi” del 1995,<br />
“Putesse essere allero” dal secondo album<br />
del 1979 ed arrivano anche<br />
brani dall’ultimo album,il<br />
primo indipendente e pubblicato<br />
per la propria etichetta la<br />
“Blue Drag”, uscito agli inizi di<br />
quest’anno, ”La grande<br />
madre”: ”Coffee time”, ”O<br />
Fra”, ”Melodramma”, che<br />
ricevono calorosi applausi.<br />
Si continua con “Sara” del<br />
2001,brano che fornisce l’<br />
occasione a Pino di dedicare<br />
il concerto ai 5 figli<br />
presenti in sala; e poi “ A<br />
testa in giù” del 1980, la<br />
mitica “Napule e’”, brano<br />
di apertura del primo<br />
disco del 1977 “Terra<br />
mia”, ”Dubbi non ho”,<br />
”Che male c’è ” (canzone<br />
vincitrice del Festival Bar del ’95),<br />
“Quanno chiove” …. poi si leva un grido<br />
vigoroso dalla galleria: e il nostro, seduto su di uno<br />
sgabello al centro del<br />
palco, se la ride e<br />
ringrazia, introducendo<br />
nella sua esibizione<br />
una parantesi<br />
blues con la chitarra<br />
acustica.<br />
A seguire le notissime<br />
“Je so’<br />
pazzo” e “A me<br />
me piace o’blues”<br />
; quindi cambio<br />
di chitarra,<br />
un’elettrica bianca, per<br />
l’esecuzione dell’hit single “Io per lei”<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori 13<br />
Accadde il 2 novembre del 1976 dai microfoni dell’emittente radiofonica “Eurosound”,<br />
103,900 mhz in modulazione di frequenza, oggi non più in attività ma all’epoca una delle<br />
radio “pioniere” della radiofonia privata romana. II testo che segue è una sintesi del ricordo<br />
di quanto avvenne un venerdi di 36 anni fa, protagonista il giovane conduttore della trasmissione<br />
“40° Parallelo”, l’allora ventitreenne Franco Mauro, che si ritrovò inconsapevolmente<br />
a realizzare un’intervista ad un ragazzotto poco più che ventenne di nome Pino<br />
Daniele….., quasi sicuramente alla sua prima intervista radiofonica. Il ricordo di quella serata<br />
così come la registrazione di quell’intervista sono integralmente riportati sul sito<br />
www.broadcastitalia.it. (andateci !!!). Grazie FRANCO per avermi concesso la<br />
possibilità di proporre la tua testimonianza ai nostri lettori. GRAZIE !<br />
<br />
tratto dall’album di gran successo “Non<br />
calpestare i fiori nel deserto” del 1995,<br />
godendoci un gran bel lungo<br />
assolo! Ancora,<br />
“Che Dio ti benedica”….in<br />
tutti i<br />
sensi ,caro Pino ,e<br />
finale con la trascinante<br />
“Yes I know<br />
my way” da “Vai<br />
mò ” del 1981. Sono<br />
le 22.50, Daniele ci<br />
saluta ma noi non ne<br />
vogliamo ancora<br />
sapere di tornare a<br />
casa. Le luci sono<br />
ancora spente in sala e brillano i tanti led<br />
dell’amplificazione sul palco…buon<br />
segno….di solito tornano, mi dico, e così<br />
è ! Pino impugna il microfono e annuncia<br />
e giù musica per la “La<br />
grande madre” dall’album omonimo di<br />
quest’anno, condita da un altro poderoso<br />
assolo di chitarra. Scoccano le 23 e di<br />
rock, blues, funky e jazz dal nostro Pino<br />
ne vorremmo sentire a josa ma la “Santa<br />
Cecilia“ ha detto basta, tutti a nanna<br />
…domani si lavora (per fortuna!!!)!<br />
Carlo Cattani©Words &pics-novembre<br />
2012
14<br />
di Patrizia<br />
Caprioli<br />
Avevamo già pensato<br />
di trovare<br />
nel Web tanti siti<br />
di Fitness, consigli per<br />
diete forzate, palestre<br />
online solo per noi, ma<br />
la tecnologia è andata<br />
oltre: al già esistente<br />
si è aggiunto un<br />
nuovo modo di monitorare<br />
il nostro corpo.<br />
Attraverso le Applicazioni scaricabili gratis<br />
o pagamento sul nostro Smartphone ( I<br />
Phone o Galaxy o altro!), possiamo controllare<br />
varie parti del nostro corpo e<br />
tenerle costantemente sotto controllo,<br />
specie quando siamo sotto sforzo per un<br />
allenamento quotidiano.<br />
Incominciamo con<br />
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telefonino in un vero<br />
stetoscopio usando il<br />
microfono.<br />
Appoggiando il cellulare<br />
sul petto, l’applicazione<br />
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i parametri cardiaci<br />
e di fornire anche<br />
una semplice interpretazione<br />
dei risultati<br />
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appoggiando l’indice della mano sulla fotocamera<br />
del nostro smartphone.<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
In forma con … il Web!!!<br />
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scaricabili sullo Smartphone<br />
Misurare i battiti<br />
del cuore, l’udito,<br />
la vista, l’umore ...<br />
fare yoga ...<br />
meditare ...<br />
smettere di fumare<br />
è possibile<br />
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Se vogliamo imparare a respirare<br />
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QuitNow! che fa i conti in<br />
tasca al fumatore, calcolando<br />
quanto risparmierebbe se smettesse<br />
di fumare sulla base di<br />
quanti pacchetti<br />
di sigarette il soggetto<br />
compri in<br />
un dato periodo<br />
di tempo!<br />
Test dell’udito è un’applicazione<br />
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un’autentica audiometria:<br />
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cuffie ed ascoltare attentamente<br />
i suoni che il programma<br />
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varie tonalità per verificare<br />
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misurare il nostro grado di visione attraverso<br />
varie forme, figure e quant’altro.<br />
Moodscope permette di misurare il<br />
nostro umore attraverso il metodo PANAS,<br />
test usato dai psicologi. Attraverso un<br />
gioco di carte online è possibile misurare i<br />
nostri stati d’animo e comprenderne gli alti<br />
e bassi.<br />
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270 ore di esercizi per la meditazione,<br />
questo è un servizio che richiede un piccolo<br />
abbonamento mensile.<br />
Non ci resta che consigliarvi un uso parsimonioso<br />
di queste tecnologie che possono<br />
aiutare molto le persone a tenersi in<br />
forma, ma per questioni di salute più serie<br />
rivolgetevi al vostro dottore, anche se un<br />
giorno non mi meraviglierei di trovarlo in<br />
formato Applicazione!!!<br />
Buona forma a tutti!<br />
Glossario di Informatika<br />
Moderna!!<br />
Mini-spazio dedicato ai termini più in uso nel mondo<br />
della Tecnologia e della Rete!<br />
A cura di Patrizia Caprioli.<br />
Tablet: è un computer portatile che può avere dimensioni che variano tra i 20 o 30 cm! Per interagire con tale strumento<br />
basta un pennino di gomma o semplicemente le nostre dita, poiché la superficie dello schermo è formata da<br />
sensori che captano la nostra pressione sui comandi posti su di esso. I tablet più commercializzati al mondo sono gli<br />
I Pad e i Samsung.
<strong>Campo</strong> de’ fiori 15<br />
CAMPO DE’ FIORI<br />
AL TEATRO SISTINA<br />
Con Milena Miconi e Rodolfo Laganà per la regia di Pino Quartullo.<br />
Finalmente arriva al Sistina di Roma la<br />
commedia musicale più attesa dell’anno,<br />
con una produzione interamente<br />
italiana, dedicata alla più bella piazza<br />
di Roma ed attualmente al centro della<br />
movida romana: <strong>Campo</strong> de’ Fiori.<br />
Rodolfò Lagana (Cesare il fruttarolo) e<br />
Milena Miconi (Claudia la fioraia), diretti<br />
magistralmente da Pino Quartullo, si<br />
conoscono da bambini e da sempre litigano,<br />
non riuscendo a dichiararsi l’amore<br />
l’uno per l’altra. Gianni Quinto e lo stesso<br />
Laganà ne curano i testi e le canzoni<br />
inedite, scritte da Roberto Giglio, che<br />
esprimono immagini di poesia ed attualità.<br />
La compagnia è completata da Marco<br />
Passiglia, Renato Raimo, Tonino<br />
Tosto e lo stesso Gianni Quinto, accompagnati<br />
dalle coreografie di sei bravissimi<br />
ballerini. Ci accoglie un Laganà in grande<br />
forma e soddisfatto della prima, tenutasi il<br />
giorno precedente, e subito ci viene spontanea<br />
una domanda.<br />
Sei uscito dal laboratorio teatrale di<br />
Gigi Proietti, hai lavorato con attori<br />
romani quali Giorgio Tirabassi, Paola<br />
Tiziana Cruciani, lo stesso Proietti e<br />
tanti altri, ma cosa significa la tua<br />
romanità ?<br />
“Per me Roma è tutto, è la mamma, la<br />
moglie... ed io mi sento di rappresentare il<br />
tipico romano un po’ pacioccone, come il<br />
mio personaggio, che si vede passare la<br />
vita accanto e non riesce a prendere un<br />
treno al volo, che da sempre è innamorato<br />
di una donna ma mai riesce a dichiararsi:<br />
prendersi delle responsabilità è più<br />
faticoso o più pericoloso? Però alla fine<br />
succede qualcosa che gli cambierà la vita<br />
e che non posso rivelare ai vostri lettori<br />
che aspetto numerosi a teatro...”<br />
Insomma un po’ come la tua filosofia<br />
“Smaranza”!<br />
“Bravo, è quella che ho cercato di evidenziare<br />
nei miei spettacoli che da tantissimi<br />
anni presento al pubblico. E’ la filosofia del<br />
prendersela comoda, indica una situazione<br />
divertente, rilassante, tranquilla, è quella<br />
di chi ha capito che nella vita l’importante<br />
non è vincere, ma non partecipare proprio!“<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori non ha nulla a che vedere<br />
con il famoso film interpretato da Fabrizi<br />
e la Magnani, è tutta un’altra storia. Uno<br />
spaccato della vita di Roma di oggi, popolata<br />
da giovani che vivono la piazza di<br />
notte. Insomma <strong>Campo</strong> de’ fiori è una<br />
commedia musicale brillante e romantica<br />
che, in alcuni momenti, tocca alti toni di<br />
poesia, grazie alla notevole interpretazione<br />
di un Laganà che porta in scena se stesso<br />
e ad una Milena Miconi a suo agio nella<br />
ragazza romana un po’ ingenua, ma che<br />
alla fine riesce a percepire tutto ciò che la<br />
circonda. Insomma una commedia che<br />
mancava e che restituisce alla nostra città ,<br />
tanto bistrattata negli ultimi tempi, tutta<br />
quella onestà , romanticismo e brillantezza<br />
che gli appartiene. Da non perdere!<br />
Sandro Alessi<br />
Da sx:<br />
Rodolfo Laganà e<br />
Sandro Alessi
16<br />
a cura di<br />
Catello Masullo<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
John Bennett è un bambino di 8 anni. Riceve in dono<br />
dai genitori un orsetto di peluche al quale da il nome<br />
di Ted. Va a letto esprimendo il desiderio che il suo<br />
orsetto possa parlare davvero. Essendo la notte delle<br />
stelle cadenti, il desiderio si avvera. La mattina l’orsetto<br />
si anima, si muove e parla come un essere umano.<br />
Diventa in poco tempo una star televisiva. Fino a quando,<br />
con la stessa rapidità, i riflettori si spengono. Ma<br />
resterà amico a vita di John. 27 anni dopo John ha 35<br />
anni, convive da 4 con Lori. Ma non è mai cresciuto del<br />
tutto, e vive ancora con il suo inseparabile orsacchiotto<br />
Ted…<br />
Attenzione, il fatto che il protagonista del film sia un orsacchiotto parlante,<br />
non significa che siamo dalle parti di Winnie the Pooh. Questo orsacchiotto è<br />
programmaticamente il massimo del politicamente scorretto. Sboccacciato,<br />
greve, puttaniere, cannaiolo, e chi più ne , più ne metta. Il film è volgare,<br />
sguaiato, a tratti coprofilo. Sembra un cinepanettone italiano classico, in<br />
salsa USA. Forse per questo ha sbancato i botteghini d’oltre oceano ed è<br />
primo degli incassi pure in Italia. Non manca qualche gag riuscita e qualche<br />
battuta azzeccata. Ma, nel complesso, è un film da dimenticare. Per tutti, a<br />
cominciare dai bravi (e sprecati) Mark Wahlberg, Mila Kunis e Giovanni Ribisi.<br />
Curiosità, nelle versione originale, a dare la voce all’orsacchiotto Ted è lo<br />
stesso regista Seth MacFarlane, che con questo film ha portato sul grande<br />
schermo la irriverenza della sua maggiore creazione televisiva, i Griffin.<br />
FRASI DAL CINEMA<br />
“Ho deciso, ti chiamerò Ted!”. (Bretton Manley a Ted).<br />
“Per quanto tu possa fare colpo in questo mondo, che tu sia un enfant prodige,<br />
una star televisiva, Justin Beaver, o un orsacchiotto parlante, in fondo, a<br />
nessuno gliene frega un cazzo!”. (Voce narrante).<br />
“Oggi sono 4 anni che stiamo insieme, non credi che debba pensare a qualcosa<br />
di particolare?<br />
Tipo sesso orale?<br />
Ma no! Tipo una cosa tonda da mettere al dito!<br />
Ma non dire stupidaggini! Sono solo 4 anni. Noi stiamo insieme da 27, dov’è<br />
il mio anello?”. (Mark Wahlberg e Ted).<br />
VALUTAZIONE SINTETICA (in decimi) 5.5/6<br />
Leggenda: CAPOLAVORO**** quattro stelle: equivalente in decimi: 10<br />
DA NON PERDERE*** tre stelle: equivalente in decimi: 8<br />
DISCRETO** due stelle: equivalente in decimi: 6<br />
EVITARE* una stella: equivalente in decimi: insufficiente: meno di 6<br />
TED<br />
TITOLO: TED<br />
REGIA: Seth MacFarlane<br />
INTERPRETI PRINCIPALI:<br />
Mark Wahlberg ... John Bennett<br />
Mila Kunis ... Lori Collins<br />
Seth MacFarlane ... Ted (voice)<br />
Joel McHale ... Rex<br />
Giovanni Ribisi ... Donny<br />
Patrick Warburton... Guy<br />
Matt Walsh ... Thomas<br />
Jessica Barth ... Tami-Lynn<br />
Aedin Mincks ... Robert<br />
Bill Smitrovich ... Frank<br />
Patrick Stewart ... Narrator (voice)<br />
Norah Jones ... Herself<br />
Sam J. Jones ... Himself<br />
Tom Skerritt ... Himself<br />
Bretton Manley ... Young John<br />
Ralph Garman ... John’s Dad<br />
Alex Borstein ... John’s Mom<br />
John Viener ... Alix<br />
Laura Vandervoort... Tanya<br />
Robert Wu ... Asian Man ‘Ming’<br />
Ginger Gonzaga ... Gina<br />
Jessica Stroup ... Tracy<br />
Melissa Ordway ... Michelle<br />
Max Harris ... Greenbaum Kid<br />
Zane Cowans ... Kid #1 / Young Ted’s Voice<br />
T.J. Hourigan ... Kid #2<br />
Owen Clarke ... Kid #3<br />
Kristina Ellery ... Heavenly<br />
Katelyn Lorren ... Cherene<br />
Chanty Sok ... Angelique<br />
Sarah Fischer ... Sauvignon Blanc<br />
Cassie Djerf ... Waitress<br />
Joe Sirani ... Guy at Table #1<br />
Pat Shea ... Guy at Table #2<br />
Paul Campbell ... Guy in Line<br />
Josh Duvendeck ... Guy #1<br />
Chris Cox ... Guy #2<br />
Henry Penzi ... Partygoer (Ted’s Buddy)<br />
Talí a Cabrera ... Girls at Party<br />
Colton Shires ... Teenage John<br />
Viera Andrea Moya ... Plymouth PR Worker<br />
Haejee Kim ... Club Girl<br />
Lydia Hannibal ... Ellen<br />
Shawn Thornton ... Crazy Guy<br />
Eric Weinstein ... Stagehand<br />
Danny Smith ... Waiter<br />
Mike Nikitas ... Newscaster<br />
Robin Hamilton ... Female Newscaster<br />
Mike Henry ... Southern Newscaster<br />
Johnny Lee Davenport ... Husband<br />
Christina Everett ... Wife<br />
ORIGINE: USA<br />
DISTRIBUZIONE: UNIVERSAL PICTURES INTERNA-<br />
TIONAL ITALY<br />
DURATA: 106’<br />
SOGGETTO: COMMEDIA, FANTASY
18<br />
di Giovanni<br />
Francola<br />
Non c’è un giorno<br />
o un fine settimana<br />
che sul<br />
nostro territorio nazionale<br />
non si verificano<br />
drammatici incidenti<br />
stradali, per evitare<br />
queste “mattanze di<br />
giovani vite”, credo<br />
che occorre agire su<br />
tre fronti: il primo è<br />
quello di avviare e sostenere una più incisiva<br />
educazione stradale nelle scuole di<br />
ogni livello, e maggiore informazione in<br />
tutti quei luoghi frequentati dai giovani,<br />
per diffondere un etica di guida imprescindibile<br />
e non più rimandabile, convinto che<br />
su questo si debba e si possa fare molto,<br />
ma molto di più di quello che<br />
si è fatto fino ad ora. E’ indispensabile<br />
far comprendere<br />
al meglio che la voglia di<br />
velocità , comportamenti individuali<br />
arroganti, privi di ogni<br />
buon senso di chi si mette<br />
alla guida, non sono altro che<br />
un terreno arido che non produrrà<br />
nessun frutto.<br />
Il secondo punto è quello di<br />
rendere le infrastrutture idonee e non<br />
carenti in sicurezza per la nostra viabilità ,<br />
“basta guardarci intorno per rendersi<br />
conto in che stato riversano molte strade<br />
e incroci” e la dove sussistono situazioni<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
Ecologia e Ambiente<br />
Veicoli veloci…lentezza politica<br />
Intervenire su tre<br />
fronti per salvare le<br />
vite di tanti giovani:<br />
educazione stradale,<br />
infrastrutture<br />
idonee, ridisegnare<br />
i veicoli<br />
di immediato pericolo o,<br />
ancor peggio, di una<br />
inaudita e totale inoperosità<br />
, occorre tempestivamente<br />
intervenire.<br />
Ultimo punto è quello di<br />
ridisegnare radicalmente<br />
i nostri veicoli,<br />
“intendo in termini di<br />
caratteristiche costruttive”,<br />
troppo spesso al di<br />
fuori di ogni razionalità e<br />
reale necessità .<br />
Considerando che 85%<br />
delle autovetture sul<br />
mercato raggiungono<br />
i 200 Km/h e il 77% i 220 Km/h, la<br />
cosa si commenta da sè , anche perché<br />
come tutti sanno, i limiti<br />
di velocità imposti su le<br />
principali reti stradali,<br />
sono ben al di sotto di tali<br />
velocità . A che serve tutta<br />
questa potenza?<br />
Intervenire su questi tre<br />
aspetti, non solo è fondamentale<br />
e doveroso per<br />
mettere fine a queste tragedie<br />
umane, ma è indispensabile<br />
per gettare un seme per un<br />
concreto cambiamento di tendenza<br />
soprattutto tra i giovani, e per risanare<br />
una società che vive spesso passivamente<br />
e impotente questi ulteriori drammi fami-<br />
gliari, all’interno di comunità grandi o piccole<br />
che siano. Troppo spesso ci si interroga<br />
solo dopo che si è verificato il dramma!<br />
Se è vero che la gran parte degli incidenti<br />
stradali sono riconducibili a queste tre<br />
cause, mi rimane davvero difficile comprendere<br />
per quale motivo tutta questa<br />
lentezza politica a intraprendere iniziative<br />
che vadano in tal senso. Prevalgono forse<br />
gli interessi delle lobby?<br />
Contrastare la sottocultura della “velocità ”<br />
come unica regola di vita vincente su<br />
tutto e su tutti, è dovere di noi cittadini,<br />
delle istituzioni e di chi opera ogni giorno<br />
in questo campo.<br />
Occorre intervenire subito, fare tutto quello<br />
che è possibile, senza più rimandare.
20<br />
di<br />
Giuseppe Ferone<br />
è la<br />
parola più<br />
“Vintage”<br />
usata del<br />
nuovo millennio. Non è<br />
soltanto una moda e<br />
non è nemmeno un<br />
semplice inglesismo in<br />
voga tra gli adolescenti.<br />
Il Vintage è molto di<br />
più: è uno stile di vita.<br />
Ve la faccio breve. Un<br />
tempo a Roma ci si poteva anche azzardare,<br />
magari sotto le feste, ad entrare in uno<br />
dei negozi di via Condotti e comprare un<br />
capo firmato. Era un investimento. Un<br />
lusso che ci si concedeva almeno una volta<br />
l’anno, o comunque molto raramente.<br />
Poi è arrivata la crisi economica. La gente<br />
non arriva a fine mese con mille euro. Non<br />
c’è più lavoro, il Made in Italy è un lusso<br />
per soli benestanti. Si compra cinese, si<br />
veste acrilico. Gli anni’80 sono tramontati<br />
da un pezzo. Che fare?<br />
Semplice, c’è il Vintage. Un soprabito di<br />
Burberry originale in puro cashmere a soli<br />
26 euro vi sembra un ottimo affare? Allora<br />
dovete sicuramente partecipare ad uno dei<br />
numerosi eventi Vintage che si tengono<br />
ogni mese nella capitale ma anche in ogni<br />
altra città della Penisola. Al Circolo degli<br />
Artisti, ad esempio, in via Casilina vecchia,<br />
si tiene ogni domenica pomeriggio il<br />
“Vintage Market”, dove è possibile trovare<br />
occasioni veramente uniche.<br />
Ma andiamo per ordine: cos’è veramente<br />
il Vintage? Il nome è nato per indicare una<br />
qualità di alcuni vini, ossia la loro annata<br />
di pregio, e deriva dal francese antico<br />
“vendenge”. Oggi serve a dare ad un qualsiasi<br />
oggetto l’attributo di retrò , d’epoca.<br />
Un aggettivo che indichi non soltanto la<br />
vecchiaia e l’antichità dell’oggetto in questione,<br />
ma anche il suo fascino e la sua<br />
qualità superiore rispetto agli oggetti prodotti<br />
negli ultimi anni.<br />
Il Vintage nasce per qualsiasi campo di<br />
produzione. in campo automobilistico, ad<br />
esempio, modelli come la nuova Fiat<br />
Cinquecento, oppure la nuova Citroen DS,<br />
sono state create negli ultimi anni con la<br />
stessa filosofia di cui abbiamo parlato<br />
sopra. Se guardiamo l’estetica della nuova<br />
Cinquecento, infatti, ci accorgiamo subito<br />
che quest’ultima è molto più simile alla<br />
storica 500 degli anni Cinquanta che al più<br />
recente modello degli anni Novanta. Un<br />
vero e proprio ritorno al passato. E’ il fascino<br />
dello stile d’epoca.<br />
Passando per il campo dell’ottica ci accorgiamo<br />
che anche qui il Vintage si è reso<br />
protagonista assoluto. Quali sono i modelli<br />
più in voga nell’ultimo anno? Modelli d’e-<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
VINTAGE: LA MODA DEL MOMENTO,<br />
IL FASCINO DEL PASSATO<br />
poca. Chi non ricorda i mitici Persol rotondeggianti,<br />
oppure i leggendari Ray Ban<br />
Wayfarer? Sono gli occhiali da sole indossati<br />
dai divi di Hollywood nei film degli<br />
yuppies degli anni Ottanta, e sono gli stessi<br />
identici modelli che sono stati riproposti<br />
quest’anno e che continuano a sbancare<br />
tra i giovani e gli adulti.<br />
Ma possiamo trovare il Vintage davvero in<br />
ogni ambito. Negli ultimi anni si è passati<br />
dal Cd all’mp3? Dall’elettronico al digitale?<br />
Nessun problema. Da oggi si torna al caro<br />
vecchio giradischi, con i 33 ed i 45 giri.<br />
Numerosi modelli sono infatti stati riproposti<br />
in chiave moderna con tanto di porta<br />
usb per inserire gli mp3, e con i modelli<br />
più costosi è possibile anche convertire i<br />
45 giri in mp3.<br />
Ma senza dubbio il campo più in voga<br />
rimane quello dell’abbigliamento. E se credete<br />
che il fenomeno del Vintage sia solo<br />
un vocabolo anglosassone usato per dare<br />
una nota di originalità al vecchio mercatino<br />
delle pulci, per vendere di più ed attirare<br />
clienti, sbagliate di grosso. Pensiamo<br />
alla tipica clientela dei vecchi mercatini<br />
dell’usato: gente comune. Cittadini medi.<br />
Appassionati e collezionisti. Il fenomeno<br />
del Vintage invece ha colpito proprio tutti,<br />
anche e soprattutto classi benestanti e<br />
quelle signore snob che fino a qualche<br />
anno fa guardavano ai mercatini dell’usato<br />
come un qualcosa per le classi povere.<br />
Oggi sembrano essere invece le maggiori<br />
fan dei mercati Vintage. Così Il tanto vecchio<br />
ed amato mercatino delle pulci diventa,<br />
negli anni ’10 del nuovo millennio, un<br />
fare d’alto bordo.<br />
Non ci credete? Beh, allora non vi ho ancora<br />
parlato della case d’asta. Il Vintage<br />
infatti ha spopolato nel campo dell’abbigliamento<br />
e della moda sotto forma di tre<br />
principali luoghi d’incontro: i classici mercatini<br />
del vintage, che possono essere<br />
negozietti, chioschi o banchi di mercato,<br />
diffusi per tutto il territorio della città e<br />
dov’è possibile trovare capi firmati ed<br />
autentici, usati, a basso prezzo. Poi ci sono<br />
le case d’asta, ossia il “Vintage d’alto<br />
bordo”; il punto centrale resta sempre lo<br />
stesso: abbigliamento d’epoca, capi usati,<br />
firmati. Ma nelle case d’asta è ammessa<br />
soltanto una clientela particolare fatta da<br />
stilisti, miliardari, persone di spicco nel<br />
campo della moda e del business, e vip<br />
dello spettacolo. La casa d’aste Drouot, ad<br />
esempio, è uno degli indirizzi più esclusivi<br />
di Parigi. E se nei mercatini del Vintage è<br />
possibile acquistare un soprabito di<br />
Burberry usato a 26 euro, nelle case d’asta<br />
ci si può aggiudicare per cifre spaventose<br />
un vecchio abito da cerimonia utilizzato da<br />
Marylin Monroe in persona.<br />
Infine si può sempre partecipare ad uno<br />
Swap Party. Il terzo luogo di diffusione e<br />
compravendita dell’abbigliamento Vintage.<br />
Letteralmente, lo Swap Party (Baratto-<br />
Party) indica una festa dov’è possibile<br />
scambiare e barattare oggetti. In effetti è<br />
proprio questo lo scopo: shopping a costo<br />
zero. L’unica regola sono i capi d’abbigliamento<br />
i quali devono essere rigorosamente<br />
in buone condizioni. Un vero colpo<br />
basso per la crisi economica. In uno Swap<br />
Party potremo finalmente dare via quella<br />
nostra cravatta Hermes che ci avevano<br />
regalato venti anni fa e che non ci è mai<br />
piaciuta, con qualcosa di più adatto a noi<br />
ed allo stesso tempo pregiato come la<br />
nostra cravatta. Magari un bel paio di<br />
Oliver Peoples.<br />
Insomma, il Vintage sembra essere l’investimento<br />
del futuro. La moda del momento.<br />
Il fascino del passato. E se anche il<br />
famoso ed italianissimo Sigaro Toscano si<br />
inventa dei nuovi pacchetti in edizione<br />
limitata per i sigari, e decide di chiamarli<br />
“Vintage” riprendendo lo stile degli antichi<br />
pacchetti con cui venivano confezionati i<br />
sigari nei primi anni del Novecento, significa<br />
che questa è davvero l’era del retrò .<br />
Forse il fenomeno del Vintage è un capriccio<br />
della società . Un segno di ribellione<br />
che sembra volerci dire sottovoce “Che<br />
nostalgia di quegli anni. Di quando si stava<br />
bene”.<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori vi propone,<br />
in esclusiva, l’elenco dei<br />
maggiori negozi Vintage che<br />
è possibile trovare a Roma.<br />
I più visitati e gettonati:<br />
Pifebo Vintage Shop - San Lorenzo<br />
Via dei Volsci 101<br />
Pulp – Via del Boschetto 140<br />
Le Vesti di Messalina – Via Leonina 24<br />
Twice Vintage Shop - Via di San<br />
Francesco a Ripa 105/A<br />
Abiti usati - Via del Governo Vecchio 35<br />
Vecchia America - Via Ostilia 4<br />
Greemour - Via Magliano Sabina 60<br />
Banco 193 – Mercato di Via Sannio
Saper adattare un Apparecchio Acustico.<br />
del Dott.<br />
Stefano<br />
Tomassetti<br />
Un lavoro da Professionisti.<br />
Saper adattare un apparecchio<br />
acustico è<br />
il frutto di tante componenti.<br />
Questo lavoro è di esclusiva<br />
competenza dell’ Audioprotesista.<br />
E’ una qualifica che si consegue<br />
attraverso un percorso<br />
universitario dell’Area<br />
Sanitaria Medica.<br />
Sono oltre 25 anni che svolgo questa professione<br />
e nel tempo tante cose sono cambiate.<br />
Le conoscenze e le ricerche in tutti<br />
gli aspetti dei problemi di udito hanno<br />
migliorato non solo i dispositivi all’interno<br />
degli apparecchi acustici ma hanno permesso<br />
anche di capire meglio come agire,<br />
cosa si deve regolare e come per avere<br />
successo migliorare l’udito e di conseguenza<br />
la vita delle persone<br />
che hanno un problema<br />
di comprensione.<br />
Le aziende che producono<br />
gli apparecchi<br />
acustici non sono moltissime.<br />
Anzi nel<br />
tempo sono diminuite.<br />
La crescente necessità<br />
di finanziamenti per<br />
costosi laboratori di<br />
ricerca ha determinato l’accorpamento in<br />
cinque o sei principali costruttori che producono<br />
il 90% degli apparecchi acustici di<br />
qualità .<br />
I centri dove lavorano gli Audioprotesisti<br />
hanno quindi a disposizione diverse soluzioni,<br />
diverse marche dove ognuna ha<br />
delle caratteristiche precise e che la fanno<br />
preferire per risolvere questo o quell’altro<br />
problema di udito.<br />
L’Audioprotesista è come un medico che<br />
deve scegliere una medicina ed è meglio<br />
se dispone di diversi tipi di medicine che<br />
una sola.<br />
Certo la marca di un apparecchio acustico<br />
è importante perché è sinonimo di serietà<br />
conquistata nel tempo. I marchi più<br />
importanti oggi sono: Oticon,<br />
Starkey, Siemens, GnResound,<br />
Phonak, ma il migliore apparecchio<br />
acustico è decisivo solo per il 30%<br />
del risultato.<br />
Ma cosa determina un buon risultato<br />
di un adattamento uditivo ?<br />
Per raggiungere il miglior risultato ci<br />
vuole, come in tutte le professioni, la<br />
competenza e l’esperienza, che equivalgono<br />
a più del 50% del risultato,<br />
e anche una assistenza post-adattamento,<br />
che segua il paziente dopo<br />
Bisogna saper<br />
scegliere l’apparecchio<br />
acustico più adeguato.<br />
Ognuno di noi ha un<br />
modo di vivere<br />
diverso.<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori 21<br />
l’acquisto.<br />
La competenza e l’esperienza sono<br />
determinanti, fondamentali.<br />
I molti anni di lavoro, i tanti casi trattati e<br />
il continuo aggiornamento obbligatorio<br />
oggi nelle professioni sanitarie, sono indispensabili<br />
per saper comprendere il problema<br />
di udito di una persona e le sue<br />
diverse esigenze.<br />
Una perdita di udito non è come un<br />
abbassamento della vista che basta correggere<br />
i gradi che mancano e i problemi<br />
sono risolti.<br />
Per prima cosa bisogna saper scegliere<br />
l’apparecchio acustico più adeguato. Una<br />
soluzione per l’udito che abbia le caratteristiche<br />
tecnologiche più appropriate per il<br />
tipo di persona che lo deve adattare e il<br />
suo stile di vita, che sappia adattarsi agli<br />
ambienti sonori in cui questa persona vive<br />
e lavora.<br />
Ognuno di noi infatti ha<br />
uno modo di vivere<br />
diverso. C’è il manager<br />
che ha molte riunioni di<br />
lavoro, il commerciante<br />
che incontra ugualmente<br />
molte persone ma in<br />
ambienti molto diversi,<br />
in negozi o per la strada,<br />
o la persona che<br />
invece ha una vita più<br />
semplice.<br />
Queste persone possono avere lo stesso<br />
difetto di udito ma situazioni di ascolto ben<br />
diverse da dover risolvere e per questo<br />
motivo l’Audioprotesista dovrà scegliere<br />
modelli di apparecchi acustici differenti.<br />
Una volta individuato il modello più adeguato,<br />
è importante la capacità del professionista<br />
Audioprotesista di saperlo<br />
regolare correttamente.<br />
I nuovi apparecchi acustici sono dei veri e<br />
propri computer che hanno moltissimi<br />
comandi che l’Audioprotesista, con i suoi<br />
studi e la sua esperienza, deve saper far<br />
lavorare nel modo più idoneo per consentire<br />
l’ ascolto migliore.<br />
Diverse volte ho sentito delle persone che<br />
si dicevano indecise se acquistare un<br />
apparecchio acustico perché avevano sentito<br />
dire che danno fastidio, che si sentono<br />
confusione o fischi o altri disturbi ancora.<br />
E’ facile dimostrare che con i nuovi apparecchi<br />
acustici questi problemi non ci sono<br />
più da tempo. Probabilmente a queste<br />
persone non è stato adattato un apparecchio<br />
acustico in modo adeguato oppure<br />
che solamente non è stato regolato bene.<br />
A volte le aspettative di chi prende un<br />
apparecchio acustico non sono realistiche<br />
o possibili da soddisfare. Ci sono problemi<br />
di udito difficili da risolvere e sordità profonde<br />
dove non si può recuperare oltre<br />
una certa percentuale di suoni. In questi<br />
casi la situazione va spiegata subito in<br />
modo che, appunto, la persone abbia<br />
coscienza delle sue possibilità di recupero<br />
reali.<br />
L’Audioprotesista ha il compito di rendere<br />
comprensibile quali sono i possibili traguardi<br />
da raggiungere e quali no.<br />
Ricordiamo un dato emerso da una indagine<br />
effettuata dall’istituto di ricerca nazionale<br />
Censis nel 2012. Quasi 9 persone su<br />
10 con problemi di udito hanno dichiarato<br />
una migliore qualità di vita attraverso l’uso<br />
dell’apparecchio acustico.<br />
Sentire bene è vivere meglio.
22<br />
del Prof.<br />
Massimo<br />
Marsicola<br />
Il Logos, unitario<br />
all’origine, a motivo<br />
della frantumazione<br />
dell’essere nel mondo<br />
in molti enti, si articola<br />
esso stesso in modo da<br />
poter accompagnare<br />
gli enti (che sempre<br />
sostiene e tiene nelle<br />
sue mani), con la dialettica.<br />
La dialettica è il<br />
dispiegarsi del Logos<br />
unitario, il dipanarsi della sua verità nel<br />
discorso e mediante il discorso. Il dispiegarsi<br />
e il dipanarsi sono necessari a motivo<br />
della finitudine delle cose cui si riferisce.<br />
La finitudine degli enti, indica il dissolvimento<br />
dell’unità e la manifestazione<br />
dell’alterità nell’altro. In questo altro l’essere<br />
rimane unitario come fondo comune<br />
a tutti gli enti, ma nella realtà , esso stesso<br />
è scivolato al di qua, nell’altro, dandosi<br />
come molteplice. La parola vien a sostenere<br />
un discorso che deve provvedere a<br />
portare alla luce la verità . Con la verità , il<br />
discorso dialettico si posa già presso la<br />
sua sorgente. Il discorrere è lo stesso che<br />
“l’incarnarsi del pensiero”. E’ il venire al di<br />
qua per dire ciò che di qua si cerca ed è<br />
atteso. Il pensiero nuovo che si produce è<br />
un passare dell’essere che sempre si rinnova.<br />
In tal modo l’essere passa sempre e<br />
nuovamente dall’ascosità alla presenza. E’<br />
un continuo transitare. Ma qual è il luogo<br />
dove il pensiero è concepito? Qual è l’organo<br />
o la funzione mediante la quale perviene<br />
all’idea? Non è forse esso stesso,<br />
secondo una modalità differente, già<br />
presso l’idea? Ma rispondere a queste<br />
domande, per l’economia dell’articolo, per<br />
il momento è improprio.<br />
Il giudizio che attiene al dispiegarsi del<br />
Logos al di qua mediante il discorso, abbisogna<br />
della verità . L’incontro con la verità<br />
è immissione nell’essere unitario che per<br />
la molteplicità degli enti è come tolto. Per<br />
questo si dice che è trascendente. Per il<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
L’uomo è il luogo<br />
della manifestatività dell’essere<br />
suo non essere più nella sua unitarietà . La<br />
totalità degli enti, infatti, non è ancora l’unitarietà<br />
dell’essere. Questi sono soltanto<br />
una porta d’accesso all’essere. Porta d’accesso<br />
mediante la parola, il giudizio, il discorso.<br />
Tutte queste cose sono per l’uomo<br />
possibilità di riunione con il Logos. Porta<br />
che soltanto l’uomo, mediante il verbo,<br />
può aprire. L’essere ha nell’uomo il<br />
suo luogo di manifestazione in quanto<br />
l’uomo è dotato del logos, di ciò<br />
che è l’essere nella sua unitarietà .<br />
Nell’uomo l’essere trova accesso e transito,<br />
stanza di-stanza. Ma è l’uomo il fulcro<br />
della manifestatività dell’essere.<br />
Nell’uomo e soltanto in lui può avvenire il<br />
risalimento, ovvero la ricostruzione del<br />
percorso inverso. Se, in un certo qual<br />
modo, l’esistenza stessa è modalità della<br />
manifestatività dell’essere, all’uomo attie-<br />
Essere / Logos unitario<br />
Essere come molteplice / Ente<br />
Essere unitario come ritorno-ricostruzione / Logos del singolo<br />
ne questo riconoscimento e la costruzione<br />
del percorso inverso quale suo compito:<br />
dalla molteplicità e caducità dell’ente,<br />
all’unità ed eternità dell’essere. Anzi, in<br />
quanto chiamato alla vita, l’uomo è chiamato<br />
a superare la mera esistenza in direzione<br />
di Colui che solo è l’origine di ogni<br />
cosa: la vita stessa. Il risalire all’origine è<br />
la condizione dell’andare avanti. Il non<br />
risalire verso l’origine, il non decidersi di<br />
camminare in questa direzione, significa<br />
non solo non avanzare ma errare, errabondare.<br />
Il Logos si caratterizza specialmente per la<br />
verità . E quello umano, che già da sempre<br />
si trova al di qua, per poter diventare conforme<br />
al Logos d’origine, deve incontrare<br />
quest’origine. L’incontro avviene nella verità<br />
, per mezzo della verità .
24<br />
del Dott. Sergio<br />
Funicello<br />
Analizziamo oggi il<br />
problema del<br />
“cartellino” per il<br />
parcheggio invalidi<br />
che, da ora, chiameremo<br />
semplicemente<br />
PARKING. E’ una questione,<br />
a mio avviso,<br />
d’educazione civica<br />
che stenta ad essere<br />
accettata, parlo di<br />
tutta Italia, semplicemente per scarsa sensibilità<br />
verso chi per motivi di nascita, per<br />
sopraggiunte malattie o per infortunistica<br />
si è trovato in una posizione di svantaggio<br />
sociale per quanto alla deambulazione.<br />
Questa scarsa sensibilità si tramutava in<br />
grandi danni per i veri portatori di handicap<br />
locomotorio.<br />
Tale convinzione è stata il caposaldo della<br />
mia decisione di limitare ESCLUSIVAMEN-<br />
TE agli aventi diritto questo piccolo vantaggio.<br />
La convinzione che chiunque, essendo<br />
invalido, ne avesse diritto si basava su un<br />
errore degli utenti e su un pressappochismo<br />
d’alcuni medici addetti alla certificazione.<br />
Spesso ciò accadeva in buona fede, a<br />
volte per motivi d’immagine.<br />
Ne so qualcosa io di quest’ultima motivazione<br />
essendomi ritrovato ad essere odiato<br />
da cittadini che non volevano, e non<br />
vogliono, accettare la perdita di questo<br />
privilegio.<br />
Non fa nulla, sono convinto che chi agisce<br />
in buona fede capirà e rivedrà il suo giudizio,<br />
mentre degli altri non mi interessa.<br />
Una precisazione però va fatta ed è<br />
importante<br />
DOBBIAMO CAPIRE COSA<br />
S’ INTENDA PER CAPACITA’<br />
ALLA DEAMBULAZIONE.<br />
GRAVEMENTE IMPEDITA Essa non è<br />
riferibile solo a patologie neurologiche od<br />
ortopediche o traumatologiche, ma a tutte<br />
quelle condizioni che direttamente od indirettamente<br />
inficino in maniera molto grave<br />
la stessa.<br />
CIECO CIVILE O GRAVEMENTE IPO-<br />
VEDENTE MALGRADO LA CORREZIO-<br />
NE. Questa condizione dovrà essere attestata<br />
dalla certificazione della commissione<br />
“ciechi civili” o da certificato medico<br />
specialistico (OCULISTA) di STRUTTURA<br />
PUBBLICA<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
Concessione<br />
parcheggio invalidi<br />
ed<br />
esonero<br />
cinture sicurezza<br />
INSUFFICIENZA RENALE IN FASE<br />
TERMINALE OVVERO PER SOGGETTI<br />
IN TERAPIA EMODIALITICA Questa<br />
condizione dovrà essere attestata dalla<br />
certificazione della commissione invalidi<br />
civili o da certificato medico specialistico<br />
(CENTRO CUI IL PAZIENTE AFFERISCE<br />
PER LA DIALISI)<br />
PATOLOGIA ONCOLOGICA CHE<br />
NECESSITI DI CHEMIOTERAPIA O IN<br />
FASE PRE TERMINALE Questa condizione<br />
dovrà essere attestata dalla certificazione<br />
della commissione invalidi civili o da<br />
certificato medico specialistico con indicazione<br />
dei tempi previsti per la stessa (CEN-<br />
TRO CUI AFFERISCE PER LA CHEMIOTE-<br />
RAPIA O CERTIFICATO ONCOLOGO)<br />
PATOLOGIE PSICHIATRICHE GRAVI<br />
Questa condizione dovrà essere attestata<br />
dalla certificazione della commissione<br />
invalidi civili o da certificato medico specialistico<br />
(DSM CUI IL PAZIENTE AFFERI-<br />
SCE)<br />
CARDIOPATIE GRAVI III E IV CLAS-<br />
SE NYHA COMPRESI I TRAPIANTATI<br />
Tale condizione dovrà essere attestata<br />
dalla certificazione della commissione<br />
invalidi civili o da certificato medico specialistico<br />
pubblico (CARDIOLOGO CON<br />
ECG E CLASSE NYHA SPECIFICATA E<br />
MOTIVATA)<br />
GRAVI ARTERIOPATIE ARTI INFE-<br />
RIORI Questa condizione dovrà essere<br />
attestata dalla certificazione della commissione<br />
invalidi civili o da certificato medico<br />
specialistico pubblico (ANGIOLOGO O SPE-<br />
CIALISTA CHIRURGIA VASCOLARE CON<br />
ESAME ECOCOLORDOPPLER ARTI INFE-<br />
RIORI)<br />
GRAVISSIMA IPOACUSIA O SORDI-<br />
TA’ TOTALE Questa condizione dovrà<br />
essere attestata dalla certificazione della<br />
commissione invalidi civili o da certificato<br />
medico specialistico pubblico (ORL<br />
ACCOMPAGNATO DA ESAME AUDIOME-<br />
TRICO)<br />
CRISI EPILETTICHE NON TOTAL-<br />
MENTE CONTROLLABILI CON LA<br />
TERAPIA Questa condizione dovrà essere<br />
attestata dalla certificazione della commissione<br />
invalidi civili o da certificato<br />
medico specialistico pubblico (NEUROLO-<br />
GO ACCOMPAGNATO DA ELETTROENCE-<br />
FALOGRAMMA)<br />
PATOLOGIE PEDIATRICHE GRAVI<br />
PSICOFISICHE Anch’esse accompagnate<br />
da certificazione pediatrica o dello spe-<br />
cialista specifico di struttura pubblica con<br />
esami idonei attestanti<br />
QUALUNQUE ALTRA PATOLOGIA che<br />
non risultasse tra le suddette dovrà essere<br />
attestata o da certificazione di commissioni<br />
invalidi civili o Legge 104/92 o da<br />
specialisti pubblici con idonei esami correlati<br />
PAZIENTI NEUROLOGICI ED ORTO<br />
REUMA TRAUMATOLOGICI Stesse<br />
regole varranno anche in questi casi e<br />
dovranno, comunque, presentare certificato<br />
d’invalidità civile attestante le patologie<br />
o, in assenza o a richiesta del medico legale,<br />
certificazione specialistica idonea<br />
E’ ovvio che il medico legale potrà anche<br />
avocare a se la decisione<br />
PLURIPATOLOGIE Se concorrenti tra<br />
loro e capaci, nella somma., di causare<br />
una condizione di necessità saranno valutate<br />
dal medico legale.<br />
Si tenga presente che sarà segnalata<br />
la patente auto per revisione della<br />
stessa che potrà arrivare fino alla<br />
revoca (il non possesso dovrà essere<br />
autocertificato)<br />
Un piccolo accenno alla concessione esonero<br />
cinture di sicurezza.<br />
Viene concesso a:<br />
DONNE IN GRAVIDANZA Solo con<br />
gestazione a rischio segnalata da un ginecologo<br />
essendo considerata protettiva. Il<br />
ginecologo è tenuto ad insegnare come<br />
indossarle.<br />
PORTATORI PACE MAKER E DEFI-<br />
BRILLATORE<br />
MASTECTOMIZZATE In base all’interessamento<br />
della mammella destra o sinistra<br />
si autorizza la “non cintura” nel caso di<br />
passeggera o, nella seconda ipotesi, se dal<br />
lato guida e, se posto posteriore, gli equivalenti.<br />
Si ricorda che è obbligatoria anche<br />
per chi siede dietro<br />
ESITI INTERVENTI CHIRURGIA<br />
TORACICA O CARDIOCHIRURGIA<br />
(STERNOTOMIZZATI ad esempio)<br />
GRAVI OBESITA’ La cintura di sicurezza<br />
è uno dei migliori metodi per salvare la<br />
vita nostra e dei nostri cari, per questo<br />
motivo troverete severità nella concessione<br />
affinché , questa volta severità significhi<br />
serenità .La presenza di air bag aumenta<br />
la necessità della cintura.<br />
Per chiarimenti sergio.funicello@gmail.com
Come dicevo nell’articolo<br />
precedente, il<br />
materiale epistolare<br />
di Alessandro Soli<br />
che ho a disposizione è<br />
notevole, pensate che<br />
Turiddo dal giorno della<br />
sua partenza scriveva<br />
una lettera o cartolina<br />
postale, ogni due o tre<br />
giorni, gioco forza ho<br />
dovuto fare una scelta<br />
ben precisa, tralasciando<br />
il periodo che va dall’inizio del 1941,<br />
quando il suo reggimento sostava in<br />
Jugoslavia, prima dell’avvicinamento al<br />
fronte Russo, per soffermarmi su tutto il<br />
1942, l’anno dell’avanzata verso l’obiettivo<br />
principale di quella guerra micidiale : la<br />
conquista della Russia e la conseguente<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
Come eravamo<br />
Turiddo Madami... questo sconosciuto<br />
….. avvicinamento e avanzata verso il fronte Russo<br />
vittoria delle truppe italo-tedesche.<br />
Logicamente per motivi di spazio, non<br />
posso pubblicare le lettere in modo<br />
integrale, mi limiterò pertanto a proporvi<br />
degli stralci che sicuramente renderanno<br />
l’idea, le sensazioni e i sentimenti<br />
di questo nostro concittadino, e<br />
lo faranno finalmente conoscere per<br />
essere rivalutato attraverso quello che<br />
scriveva dal fronte. Inizio appunto con<br />
la lettera del 9.8.41 XIX (diciannovesimo<br />
anno era fascista) scritta sicuramente<br />
ai confini tra Jugoslavia e Russia<br />
e arrivata a Civita Castellana (vedi<br />
bollo originale sulla busta) esattamente<br />
il 19.8, pensate solo dieci giorni,<br />
incredibile, considerando la distanza e<br />
il tempo impiegato e soprattutto con la<br />
guerra in corso. Scrive Turiddo:<br />
“Cari genitori ò ricevuto le vostre due cartoline, con la data del 29 e 30. Piacere mi fa sentire che<br />
state bene, soltanto vi resta il pensiero di me. Ma miei carissimi, io sto molto bene, la mia salute è<br />
ottima, e mamma cara cerca di farti coraggio e non pensare a me, stai tranquilla che vi farò sapere<br />
sempre mie notizie. Caro papà ci stiamo portanto verso la Russia, ma non pensare a male, che le cose<br />
vanno abbastanza bene e presto anche la Russia sarà annientata. Stai tranquilo che mi farò coraggio<br />
come ò fatto altre volte. Riguardo queste parti sono abbastanza vaste di terreno ma poco coltivate, la<br />
gente à tuttaltro modo di fare, ma verso di noi sono molto gentili. Spesso e volentieri facciamo dei<br />
grazziosi pasti. Compriamo galline e pollastri, e ce li magnamo che è una bellezza, con le uova faccio<br />
la cura de quante me ne magno. Dunque come vedete che tanto male non me la passo. Soltanto che<br />
qua quando piove fa un po freschetto, ma quando ce il sole, e molto caldo. Dunque non ò niente a<br />
lagnarmi. Come vi ripeto fatevi coraggio e non datevi pensiero, che io sto molto bene. E che presto la<br />
vittoria sarà nostra, e così sarò di nuovo tra voi. Anche oggi ho ricevuto notizie di Primetto(1), anche<br />
lui dice che sta bene, e che presto verrà in licenza. Vi prego di scrivermi sempre e fatemi sapere qualche<br />
notizia della nostra bella Italia. Fatemi sapere se Primetto si trova in licenza. Non ò altro da<br />
dirvi. Saluti alle vicine di casa. Saluti a Beatrice e Remondo, insomma a tutti, tanti bacetti a<br />
Sandra a Teresa e Arnoldo. Saluti a Primetto e Rina. Un forte abbraccio e tanti baci vostro figlio<br />
Turiddo.”<br />
(1) Primetto era il fratello, ma era militare in Italia<br />
Per la precisione Sandra è la nipotina di<br />
Turiddo, figlia di Teresa, colei che ha<br />
messo a mia disposizione questo importante<br />
materiale. Contrariamente a quanto<br />
detto all’inizio, questa lettera l’ho trascritta<br />
integralmente, copiandola così com’è ,<br />
con la sua grammatica e il suo lessico, per<br />
darvi un’idea di quello che provavano i<br />
nostri militari, convinti di una celere avanzata<br />
e di una altrettanto celere vittoria.<br />
Certo era il mese di Agosto ed il povero<br />
Turiddo ancora non immaginava che<br />
avrebbe poi avuto a che fare con il<br />
Generale Inverno. (continua)<br />
Turiddo militare (secondo in piedi da dx)<br />
25<br />
Busta originale contenente la lettera<br />
sopra trascritta
26<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
Sua Eccellenza Divo Zadi da Montefollonico<br />
Con lo sguardo rivolto verso le sue origini<br />
Montefollonico, frazione del Comune<br />
di Torrita di Siena, è un Borgo<br />
sorto sulla cima di un colle a quota<br />
580 metri, fra la Valdichiana e la Val<br />
d’Orcia.<br />
L’abitato si sviluppò fra il XII e il XIII<br />
secolo, in un primo momento con la fondazione<br />
della Pieve di San Leonardo da<br />
parte dei monaci Circestensi del vicino<br />
Monastero, quindi, come Borgo fortificato<br />
della Repubblica Senese poiché , la sua<br />
particolare posizione, ne faceva un utile<br />
avamposto contro Montepulciano alleato<br />
di Firenze.<br />
Ne 1543 si arrese all’esercito imperiale di<br />
Carlo V entrando così a far parte del<br />
dominio fiorentino dei Medici.<br />
In questo piccolo Borgo, il 15 gennaio<br />
1931, nasce Mons Divo Zadi, nominato<br />
Vescovo il 10 marzo 1989 ed eletto alla<br />
sede di Civita Castellana dove fa il suo<br />
ingresso il 13 maggio dello stesso anno.<br />
Trascorrono velocemente 19 anni e Mons<br />
Zadi, il 16 febbraio 2008, diviene Vescovo<br />
Emerito.<br />
Non è questa la sede per ricordare le<br />
innumerevoli opere realizzate per iniziativa<br />
del nostro amato e indimenticato Vescovo<br />
che, ultimato il suo Ministero, ha deciso di<br />
far ritorno nella propria terra di origine,<br />
dove il suo cuore è sempre rimasto legato,<br />
pur mantenendo la sua saltuaria presenza<br />
a Civita Castellana.<br />
Oggi Mons Vescovo Divo Zadi, avendo più<br />
tempo a disposizione, può nuovamente<br />
passeggiare per gli stretti vicoli del Borgo<br />
nativo rivivendo i giorni della sua adolescenza,<br />
qui si ferma spesso a parlare con i<br />
suoi amati concittadini che continuano a<br />
chiamarlo semplicemente “Don Divo”.<br />
Tutto ciò rientra nella normalità delle<br />
cose, ma Mons Vescovo non è persona da<br />
restare ferma e, come osserva il Vescovo<br />
di Montepulciano Mons Rodolfo Cetoloni,<br />
egli ha pensato bene di investire “i suoi<br />
risparmi, frutto del lavoro degli anni di lontananza<br />
da casa”, per dare corso ai lavori<br />
di restauro dell’Oratorio della Compagnia<br />
di Santa Caterina d’Alessandria di<br />
Montefollonico, “la casa di Dio, che lo ha<br />
visto bambino e giovane sacerdote, dove<br />
lo portava per mano la sua mamma”.<br />
Il 30 giugno u.s. è il giorno dell’inaugurazione<br />
del restaurato Oratorio della<br />
Compagnia di Santa Caterina<br />
d’Alessandria, una bella, intensa, toccante<br />
cerimonia, svoltasi alla presenza di molte<br />
personalità e di un gruppetto di persone in<br />
rappresentanza di Civita Castellana intervenute<br />
a seguito invito di Mons Vescovo.<br />
Non si poteva di certo mancare! Ancora<br />
grazie Eccellenza per tutto ciò che Ella ha<br />
fatto.<br />
Riccardo Consoli<br />
Ho letto con piacere il libro gentilmente donatomi da S.E. Reverendissima, e nel<br />
leggerlo sono tornato indietro di qualche anno. Mi sono immerso nei ricordi di<br />
un giorno speciale, a quando, con molta generosità , il Vescovo ospitò il Coro<br />
della Cattedrale di Civita Castellana nella sua Montefollonico, che ebbi occasione di<br />
apprezzare, per la prima volta, in quella circostanza.<br />
La bellezza del luogo, la pace che regnava, la poesia di quei vicoli e dei meravigliosi<br />
vasti, aerei panorami, le bellissime chiese con la loro intima sacralità … e poi il concerto<br />
del Coro in quella chiesa arrampicata su di un colle infinito da cui si scorgeva<br />
il mondo… e l’arrivo della sua amata madre, Sig.ra Armida, che non volle mancare<br />
all’evento. Non cantavo ancora nel coro e fui molto impegnato a catturare le immagini<br />
più importanti.<br />
L’eccellente cena al ristorante fu il degno epilogo.<br />
Quest’opera preziosa e rara, che lo riguarda, dimostra il profondo attaccamento per<br />
il suo amatissimo paese natio.<br />
Va doverosamente ricordato quanto S.E. abbia fatto anche per la nostra diocesi<br />
durante tutto il suo mandato.<br />
Talmente forte è il legame che lo lega ad entrambe le cittadine, l’una per avergli<br />
dato i natali, l’altra per averlo accolto con osservanza ed amore a svolgere il suo apostolato,<br />
che a tuttora si divide fra le due.<br />
Il volume intitolato La chiesa della compagnia di S. Caterina d’Alessandria a<br />
Montefollonico. Storia e restauri è stato curato da Laura Martini, con i testi della<br />
medesima e di Mariano Marziali e Gabriele Rossi. È stato editato nel 2012 dalla<br />
Società Bibliografica Toscana.<br />
Sandro Anselmi
<strong>Campo</strong> de’ fiori 27<br />
Yoga<br />
La disciplina che unisce il corpo allo Spirito<br />
Respirazione yogica<br />
La pratica dello yoga consente di ottenere<br />
benefici sul piano fisico, mentale e spirituale,<br />
ma soprattutto costituisce una via di<br />
ricerca dell’UOMO INTERIORE.<br />
Oltre alle pratiche fisiche, descritte con<br />
qualche esempio nei numeri precedenti,<br />
una delle pratiche più importanti e spesso<br />
sottovalutate è la respirazione yogica.<br />
Ecco come ne descrive i vantaggi Swami<br />
Sivananda, grande Yogi orientale:<br />
«Con la respirazione yogica il corpo diventa<br />
forte e sano; il grasso superfluo scompare,<br />
il viso si fa luminoso, gli occhi scintillano,<br />
un fascino particolare emana da<br />
tutta la persona. La digestione si svolge<br />
con facilità . Il corpo si purifica interamente<br />
e la mente diviene calma, obbediente.<br />
La pratica costante apporta felicità e<br />
pace.»<br />
La respirazione completa consiste in tre<br />
fasi successive legate da un unico e<br />
armonico atto e costituisce la respirazione<br />
ideale:<br />
- respirazione addominale o diaframmatica;<br />
- respirazione toracica o media;<br />
- respirazione clavicolare o alta.<br />
La tecnica<br />
Per eseguire la respirazione completa,<br />
questa deve essere calma e profonda e<br />
non deve essere praticata a scatti o forzatamente.<br />
L’inspirazione yogica completa<br />
unisce i tre modi di inspirare e li integra in<br />
un unico movimento ampio e ritmico. Il<br />
diaframma nell’ispirazione si abbassa<br />
verso gli organi addominali, dopodiché si<br />
effettua una breve ritenzione a polmoni<br />
pieni. Segue l’espirazione completa e<br />
quindi una breve ritenzione a polmoni<br />
vuoti.<br />
Questo ritmo respiratorio, effettuato senza<br />
forzature, non comporta alcun rischio e<br />
non ha controindicazioni, salvo casi di<br />
gravi disturbi patologici.<br />
Effetti benefici della respirazione<br />
yogica.<br />
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DI PIU’!<br />
Il diaframma è un muscolo potente e nella<br />
sua contrazione ritmica procura un eccezionale<br />
massaggio agli organi interni, quali<br />
cuore, stomaco, intestino.<br />
Correggendo la respirazione abituale otteniamo<br />
una rivitalizzazione dell’organismo<br />
nei confronti della fatica fisica e della<br />
depressione mentale.<br />
Una persona che respira in fretta è agitata<br />
mentalmente, di conseguenza respirare<br />
correttamente comporta calma e serenità<br />
mentale, con enormi riflessi positivi sui<br />
problemi della vita quotidiana.<br />
Vi invitiamo vivamente a porla in pratica in<br />
qualsiasi momento della giornata e per la<br />
prima volta ci si accorgerà di quali energie<br />
enormi aspettano di essere rivelate in noi.<br />
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28<br />
Il giorno 04 ottobre 2012<br />
presso la Chiesa di San<br />
Sebastiano della cittadina<br />
di Vignanello in provincia<br />
di Viterbo, il Consigliere<br />
dell’Associazione Artistica<br />
IVNA, Maria Rita Innocenti<br />
è presente nella<br />
Santa Messa dedicata a<br />
San Francesco d’Assisi.<br />
Un Rito religioso semplice<br />
e sentito, parole che ispi-<br />
rano all’umiltà e alla pace quelle proclamate<br />
dal Parroco Don Giuseppe Aquilanti,<br />
il quale, con garbo e delicatezza dovute al<br />
caso, ringrazia l’Artista Maria Rita<br />
Innocenti per aver anche questa volta<br />
messo a servizio della Comunità il talento<br />
del quale è dotata, restaurando la statua<br />
di San Francesco d’Assisi, da tempo mal<br />
ridotta. Maria Rita Innocenti è nota per i<br />
suoi mirabili interventi di “rinnovamento”<br />
su numerose oggettistiche e anche su<br />
opere sacre del locale “patrimonio” parrocchiale:<br />
già tre anni fa si era cimentata con<br />
risultato ammirevole nel restauro della<br />
statua di San Antonio Abate accompagnata<br />
in processione con amore e fede dal<br />
popolo di Dio di Vignanello.<br />
L’abilità e la competenza di restaurare<br />
oggetti, statue, monili, attrezzi antichi e<br />
mal ridotti, riportandoli allo splendore originale<br />
rappresentano, questa volta, l’occasione<br />
per Maria Rita di riportare all’ antica<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
Associazione Artistica Ivna<br />
MARIA RITA INNOCENTI ALLA RICERCA DELLA LUCE<br />
CON AMORE E PASSIONE NEGLI OCCHI DI SAN FRANCESCO<br />
della Prof.ssa<br />
Maria Cristina<br />
Bigarelli<br />
luminosità e al rinnovamento la Statua di<br />
San Francesco. Guardandola possiamo<br />
essere rapiti dagli occhi del Santo che<br />
sembrano irradiare una luce tale da renderli<br />
impressionanti ed espressivi con il<br />
loro guardare in alto, verso infiniti orizzonti,<br />
oltre il terreno e l’immanente. La tecnica<br />
utilizzata è sicuramente efficace, come<br />
efficaci e rinnovatrici sono le mani dell’artista<br />
guidate dalla testa e dal cuore. Un<br />
concetto questo che ci riporta a una frase<br />
attribuita da alcune fonti allo stesso San<br />
Francesco, da altre fonti a Michelangelo e<br />
da altre ancora a San Tommaso: “Chi<br />
lavora con le mani è un operaio, chi<br />
lavora con le mani e con la mente è<br />
un artigiano, chi lavora con le mani,<br />
con la mente e con il cuore è un artista”.<br />
Qualunque sia l’origine e la<br />
paternità di questa citazione, possiamo<br />
considerarla ottima per encomiare<br />
il lavoro manuale di tante persone<br />
che lavorano con l’anima e per chi,<br />
come Maria Rita Innocenti, mette il<br />
cuore oltre che i talenti a lei donati …<br />
per chi come lei, con umiltà , semplicità<br />
, capacità e passione, sa trasformare<br />
un oggetto grezzo e imbruttito<br />
dall’incuria del tempo, in opera dignitosa<br />
e lucente.
Che somaro!<br />
Lo diciamo di chi va<br />
male a scuola. A parte<br />
che mi pare ingiusta<br />
l’accezione negativa al<br />
nome di un animale utilissimo,<br />
intelligente,<br />
magari sì, un po’ testar-<br />
Paolo Balzamo do, ma fedele e forte<br />
mallevadore di fatiche<br />
dei nostri nonni contadini e soldati (somaro,<br />
ossia “portatore di soma, di carico”).<br />
Noto che ancor peggio è andata al figliastro<br />
più grande e forte, il mulo, disprezzato<br />
bastardo (portatore di basto, di carico<br />
pesante, e poi proprio per indicare il mulo,<br />
figlio illegittimo).<br />
Ma ciò che proprio non capisco è la prima<br />
accezione: chi non studia, chi va male a<br />
scuola è un somaro.<br />
Qualche fatto storico.<br />
Primi anni ‘60. Un ragazzo in America<br />
viene espulso dal college perché bocciato<br />
all’esame di filosofia. Si vendica impersonando<br />
il più famoso archeologo dello<br />
schermo, Indiana Jones. Era Harrison<br />
Ford.<br />
Primi del ‘900 Il<br />
Politecnico federale di<br />
Zurigo boccia all’esame<br />
di ammissione un giovane<br />
che poi viene assunto<br />
come impiegato all’ufficio<br />
brevetti. È Albert<br />
Einstein.<br />
I suoi professori lo bocciano più volte definendolo<br />
”scaldabanchi”. Diventa non solo<br />
insegnante di letteratura francese nei licei<br />
parigini, ma anche uno degli scrittori di<br />
maggior successo di fine secolo: Daniel<br />
Pennac.<br />
Metà ‘800, nell’Ohio (Stati Uniti) un dodicenne<br />
viene espulso dalle scuole medie<br />
perché assolutamente non in grado di<br />
capire la matematica ed incapace di concentrarsi.<br />
Per ripicca batterà il record di<br />
brevetti scientifici attribuiti ad una perso-<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori 29<br />
Che somaro!<br />
Le eccezioni che confermano la regola<br />
na singola: 1.086! Era Thomas Edison<br />
(lampadina, fonografo, cinema, auto elettriche,<br />
ecc.)<br />
...menomale che queste cose succedono<br />
solo all’estero, in Italia proprio no!<br />
Primi anni ‘50, alla Bocconi, esame di<br />
“Economia 1”. Un professore boccia un<br />
esaminato dicendo “Lei non ha nemmeno<br />
idea di cosa sia l’economia!”. L’esaminato<br />
aveva un doppio cognome, si chiamava<br />
Padoa Schioppa e forse dell’economia<br />
non aveva idea, ma ne diventò ministro<br />
(e dei migliori!)<br />
Fine ‘800, uno studente viene espulso per<br />
scarsi risultati dalla Facoltà di lettere<br />
dell’Università La Sapienza di Roma e continua<br />
gli studi a Bonn. Più tardi riceverà il<br />
Nobel per la letteratura. Era Luigi<br />
Pirandello.<br />
Al liceo viene bocciato il futuro presidente<br />
della Repubblica Luigi Einaudi.<br />
Deve ripetere la terza media un ragazzino<br />
che preferisce il pallone (e la Roma) al latino<br />
e al greco: diventerà il senatore a vita<br />
Giulio Andreotti.<br />
Campionessa di salto in alto e salto in<br />
lungo ai Littoriali del ‘42, era definita<br />
“deboluccia in matematica” (e venne più<br />
volte rimandata) la nostra meravigliosa<br />
astrofisica Margherita Hack.<br />
Diventa perito elettrotecnico solo a 22<br />
anni (anziché a 18) a causa di tre bocciature.<br />
Diventerà presidente della Camera;<br />
è Fausto Bertinotti.<br />
Nel 2005 l’Università di Foggia conferisce<br />
la laurea Honoris causa a Renzo Arbore.<br />
Cinquant’anni prima lo stesso Arbore<br />
aveva cominciato a suonare perché il<br />
severo padre gli aveva tagliato i viveri<br />
dopo la solenne bocciatura in terzo liceo,<br />
sempre a Foggia!<br />
Scarsa lungimiranza dei docenti? Semplice<br />
“ravvedimento” dei ragazzi temporaneamente<br />
sbandati? Inadeguatezza dei programmi<br />
scolastici e della scuola in generale?<br />
O inevitabile legge di natura?<br />
Forse l’insieme di tutto questo, ma ne parleremo<br />
sul prossimo numero e vedremo<br />
come collegare gli ambasciatori Aztechi e<br />
l’evoluzione della vita.<br />
Hasta la vista<br />
P.s. Se qualche studente svogliato legge<br />
queste brevi note, non ne tragga consolazione:<br />
è statisticamente dimostrato che la<br />
percentuale di retribuzione da adulti è<br />
proporzionale al grado di istruzione percorsa!<br />
Le eccezioni sono, appunto, eccezioni!
30 <strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
Le trasformazioni di<br />
di Francesca<br />
Pelinga<br />
Civita Castellana<br />
Il primo nome di<br />
Civita Castellana fu<br />
Castellum, poi<br />
Massa Castellania,<br />
che ebbe un ruolo strategico<br />
per la difesa del<br />
nascente Stato Pontificio,<br />
ed in fine Civitas<br />
Castellana come risulta<br />
da un atto del monastero<br />
di Farfa che risa-<br />
le al 994. Nel 998 ottenne ufficialmente il<br />
nome di Civitas Castellana. Fu verso il<br />
Millecento che la città si cominciò a popolare<br />
intorno a Porta Lanciana, porta che<br />
immetteva alla Madonna delle Piagge.<br />
Venne costruito il Duomo e da lì partiva<br />
l’asse viario. Poi vi era piazza Quintana,<br />
che era molto piu grande di oggi; il nome<br />
deriva forse dalla giostra di cavalli che vi si<br />
teneva. Piazza San Clemente, dall’ ononima<br />
chiesa, era probabilmente sede del<br />
mercato. In Via Panico vi erano silos scavati<br />
nel tufo per conservare granaglie,<br />
soprattutto grano. In Via di Corte vi erano<br />
gli uffici pubblici. A Via della Tribuna vi si<br />
annunciavano i bandi e le ordinanze. Via<br />
delle Palme era forse sede di una corporazione<br />
che forniva le palme durante la pasqua.<br />
Via del Vinciolino deve il nome all’omonima<br />
chiesa soppressa nei primi del<br />
Novecento. In Via Corsica vi erano, con<br />
probabilità, gli alloggi dei gendarmi Corsi.<br />
A Via del Tiratò si tiravano le corde e si<br />
stendevano i panni. Durante il<br />
Milletrecento si incominciò a sviluppare<br />
anche piazza Prato (oggi piazza Matteotti)<br />
che da zona agricola, dove si sgranavano i<br />
cereali e si tenevano le fiere, divenne il<br />
luogo di maggiore concentrazione di botteghe<br />
artigianali, con arcate tutte intorno,<br />
ancora visibili in alcuni negozi. Verso la<br />
fine del Millequattrocento venne costruito<br />
il Forte Sangallo e cambiò di nuovo l’asse<br />
viario che partiva dalla rocca e comprendeva<br />
anche piazza di Massa, chiamata cosi<br />
perché vi si adunavano i cittadini.<br />
Nacquero nel Tardo Medioevo le case torri,<br />
costruzioni ad un unico ambiente, di pianta<br />
circolare o poligonale, sviluppate esclu-<br />
sivamente in altezza, scarsamente<br />
illuminate nelle parti<br />
inferiori e medie, traforate alla<br />
sommità da aperture. quelle<br />
che ancora possiamo vedere<br />
sono in Via Panico, Via di Corte, Via<br />
Garibaldi, Piazza San Clemente, Piazza San<br />
Gregorio, Piazza Matteotti, Via del<br />
Borguccio, angolo Porta Rupe. Nella prima<br />
metà del 1500 venne costruito su volere di<br />
papa Leone X il Municipio e, nel 1565,<br />
venne redatto lo Statuto Comunale, che si<br />
occupava dell’ordinamento civico di Civita,<br />
il quale era composto da sei libri: la Tavola<br />
degli Offici,la Tavola dei Civili, la Tavola dei<br />
Malefici, la Tavola del Danno Dato, la<br />
Tavola degli Extraordinari e le Riformanze.<br />
Uno dei compiti dello Statuto era quello di<br />
tutelare i prodotti locali e le varie categorie<br />
di lavoratori riuniti in Corporazioni, istituzione<br />
nata nel secolo XI. I membri che<br />
ne facevano parte esercitavano la stessa<br />
professione e si impegnavano all’assistenza<br />
reciproca e alla difesa degli interessi<br />
comuni. Aveva un carattere giuridico riconosciuto,<br />
ci si iscriveva e si pagava una<br />
quota sociale. Dalla Tavola degli Offici<br />
abbiamo anche l’ordine di sfilata durante<br />
le processioni, nell’ordine: i calcaroli, i<br />
molinari, i vascellari, i pizzicaroli, i tavernari,<br />
gli ostieri, i barbieri, i muratori, i sartori,<br />
i porcari, i macellari, i carpentieri, i<br />
fabbri, i calzolari, i boattieri, gli speziali, i<br />
mercanti.<br />
Le cariche pubbliche erano: Consiglio<br />
Generale composto da 38 membri e dal<br />
consiglio Segreto di 12 membri. I consiglieri<br />
venivano eletti direttamente dal<br />
popolo. Anche il Podestà, prima di assumere<br />
la carica, prestava giuramento sulle<br />
scale della chiesa di San Francesco con<br />
una solenne cerimonia. All’alba del giorno<br />
del giuramento l’artiglieria del Forte salutava<br />
il nuovo eletto, mentre nel Municipio,<br />
al momento dell’insediamento, veniva suonata<br />
la campana allo squillo delle trombe.<br />
Il Podestà era a capo della giustizia e, con<br />
lui, venivano eletti, sempre dal Consiglio<br />
Generale, altri funzionari: il Cancelliere<br />
(segretario), che dirigeva la segreteria<br />
comunale; il Camerlengo (tesoriere), che<br />
riscuoteva dazi, pedaggi e gabelle e durava<br />
in carica tre mesi così da non poter<br />
essere corrotto. Provvedeva anche alla<br />
pulizia di Piazza Prato almeno una volta<br />
nei mesi di maggio, giugno, luglio ed agosto<br />
e, per il resto dell’anno, ci pensava la<br />
pioggia. Il Massaro (economo) sopraintendeva<br />
alle spese e teneva in consegna le<br />
bolle. I Viali (periti) sorvegliavano le strade<br />
e le opere edilizie e stimavano i danni.<br />
I Giurati erano un corpo armato di 20 persone<br />
e accompagnavano il Podestà durante<br />
alcuni mesi dell’anno per la verifica dei<br />
confini territoriali. I Pacieri erano due incaricati<br />
di concludere pacificamente le vertenze<br />
fra cittadini. I Portari erano tre e<br />
conservavano le chiavi di Civita. Il<br />
Pesatore della farina controllava il peso del<br />
grano che veniva consegnato ai molinari.<br />
Il Capitano delle Fiere, con dieci uomini,<br />
doveva mantenere l’ordine durante le<br />
fiere. Lo Statuto Comunale riporta anche<br />
i nomi di quattro rioni divisi in contrade:<br />
Rione di Prato, che comprendeva l’attuale<br />
Piazza Matteotti e vicinanze; Rione di<br />
Mezzo, che comprendeva Piazza San<br />
Clemente, Piazza Quintana e le vie vicine;<br />
Rione di Massa che includeva la zona circostante<br />
il Forte; Borgo Alessandrino, a<br />
sud di Civita, fatto edificare da papa<br />
Alessandro VI e distrutto dai<br />
Lanzichenecchi. Nel 1527, fu costruito il<br />
palazzo Petroni-Andosilla (palazzo<br />
Trocchi), attribuito ad Antonio Sangallo il<br />
giovane. Porta Falisca sotto l’ospedale era<br />
l’ingresso principale per entrare a Civita;<br />
Porta Lanciana conduceva alla Madonna<br />
delle Piaggie e verso Nepi; Porta<br />
Postereula, una delle piu antiche, portava<br />
nella valle dei mulini. Sempre dallo Statuto<br />
Comunale, nel Libro dei Malefici riguardante<br />
i delitti di sangue, si legge che gli<br />
assassini venivano bruciati vivi sopra una<br />
grossa pietra a piazza Prato. continua...
Trucco depoca<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori 31<br />
Trend degli ultimi sessantanni...<br />
Make-up,outfit,acconciatura,manicure,figura della donna<br />
di Ilaria Palanga<br />
Anni’60. Le donne durante il boom economico<br />
Figura della donna: Periodo massimo dell’espressione di una società consumistica, gli elettrodomestici entrano a far parte della<br />
vita di tutti i giorni, come anche la fotografia a colori comincia ad essere diffusa. L’epoca di un immagine nuova e nuovi canoni: non<br />
più donna giunonica, prorompente, né glamour; le donne non vogliono più assomigliare alle madri: i capelli vengono sciolti e le gonne<br />
si accorciano per mettere in mostra le gambe. Le dive non sono più solo le attrici, ma anche le modelle, difatti vige il canone eccessivo<br />
di “magrezza”. Nascono le prime manifestazioni femministe. Epoca dei “Mods” (il termine mod, abbreviativo di modernism , fa riferimento<br />
alla cultura giovanile che si sviluppò a Londra e nel regno Unito in quegli anni). Le ragazze “Ye Ye”, che ballavano il twist e<br />
spendevano i soldi in vestiti e belletti, avevano come punto di riferimento Biba, famoso negozio di abbigliamento londinese di quel periodo.<br />
I Surfers, i surfisti, punti di riferimento i Beach Boys.La musica ascoltata era quella dei Rolling Stones, Beatles, Pink Floyd, capiscuola<br />
di tutta la musica rock a venire. Nel ‘68 iniziano le manifestazioni studentesche e si diffonde il movimento degli “Hippy”. Nel ‘59<br />
nasce la prima Barbie.<br />
Out fit: I primi Mods non usavano riunirsi in gruppi, né seguire uno stile ben preciso, ma si può comunque ritrovare un look comune<br />
negli abiti sartoriali: giacche strette a tre o quattro bottoni, e pantaloni stretti e affusolati che non terminavano mai a più di due centimetri<br />
dalla scarpa. Sulla base dell’attrazione per lo stile italiano prese piede l’utilizzo di scooter come la Vespa e la Lambretta come<br />
mezzo di trasporto; per proteggere gli abiti sartoriali durante gli spostamenti in motorino, i Mods iniziarono allora ad indossare i giacconi<br />
Parka, già comuni tra gli scooter boy. Mary Quant e la sua minigonna, creata per le giovanissime, ma successivamente apprezzata<br />
anche dalle donne più mature, stravolge la moda femminile. Lo stilista Pierre Cardin con le tute spaziali: in lattice, lurex ecc.; nonché<br />
stilista preferito dai Beatles. Per i tessuti ci si ispira ai quadri d’arte con l’uso di eccessivo colore. Fantasie dei tessuti optical. Il taglio<br />
degli abiti ignora totalmente il punto vita con la forma a trapezio. Emilio Pucci, uno stilista italiano brevetta l’Emilio Form un tessuto<br />
elastico a metà tra Jersey e la seta. Paco Rabanne utilizza pinze, chiodi, metallo,ecc. Vanno di moda gli stivali e la zeppa.<br />
DIVE/ ICONE: La modella inglese Twiggy Lawson, (all’anagrafe Lesley Hornby), tipica per la sua eccessiva magrezza,<br />
inoltre prima tra tutte che si disegnava le ciglia inferiori. Jacklyn Kennedy (Jacqueline Lee Bouvier, detta Jackie Kennedy)<br />
coniugata in prime nozze con John Fitzgerald Kennedy, vedova, sposò poi l’armatore greco Aristotele Onassis. Grazie alla sua<br />
grazia, cultura ed eleganza, è rimasta un idolo per le generazioni successive. Brigitte Bardot (Brigitte Anne Marie Bardot,<br />
anche conosciuta come B.B.) un’attrice modella e cantante francese considerata un’icona sexy. Barbara Straisard (nome d’arte<br />
di Barbara Joan Streisand) cantante, attrice, compositrice e regista nonché produttrice cinematografica statunitense.<br />
Natalie Wood (nome d’arte di Natal’ja Nikolaevna Zacharenko) attrice statunitesne. Rita Pavone, cantante e attrice italiana,<br />
naturata svizzera, fu soprannominata Pel di carota per via del colore rosso della sua capigliatura. Caterina Caselli cantante,<br />
produttrice discografica, attrice e conduttrice televisiva italiana,conosciuta anche come Casco d’oro per la particolare<br />
acconciatura che la distingueva nel periodo di maggior successo. Barbara Bouchet, pseudonimo di Barbara Gutscher,attrice<br />
cinematografica tedesca naturalizzata italiana, diventata famosa in Italia nel periodo d’oro della commedia sexy all’italiana.<br />
Edwige Fenech, un’attrice, produttrice cinematografica, conduttrice televisiva francese naturalizzata italiana. Mina (nome d’arte<br />
di Mina Anna Mazzini) considerata una delle piu grandi cantanti italiane di tutti i tempi naturalizzata svizzera, è nota per<br />
le qualità della sua voce che si possono definire di soprano drammatico d’agilità , pur non avendo l’impostazione accademica<br />
del soprano classico. Patty Pravo (nome d’arte di Nicoletta Strambelli ) è una cantante italiana, conosciuta anche con il<br />
soprannome “La ragazza del Piper”. Raffaella Carrà (nome d’arte di Raffaella Pelloni) è una conduttrice televisiva, show girl,<br />
attrice, cantante, ballerina e autrice italiana, famosa anche all’estero soprattutto in Spagna e America Latina. Ancora.... Liz Taylor<br />
(nome d’arte di Elizabeth Rosemond Taylor) è stata un’attrice inglese considerata l’ultima grande diva dell’era d’oro di<br />
Hollywood per le sue doti recitative e la singolare avvenenza. Sofia Loren (nome d’arte di Sofia Villani Scicolone ) attrice italiana<br />
riconosciuta universalmente come una delle più celebri attrici della storia del cinema italiano e mondiale. E si anche...<br />
Orietta Berti (nome d’arte di Orietta Galimberti) cantante italiana, particolarmente amata dal grande pubblico soprannominata<br />
“la marmotta di Cavriago”<br />
Copia il look (trucco, acconciatura, manicure)<br />
L’incarnato è naturale, le sopracciglia indefinite, piuttosto annullate e sottili, a volte depilate completamente come Mina, che passavano in<br />
secondo piano rispetto agli occhi. Gli occhi sono valorizzati e ingranditi da lunghissime ciglia finte dette “a ragno”, usate anche per la rima<br />
inferiore dell’occhio, e spessi tratti di matita o khol. Fanno la loro prima apparizione l’ombretto e la matita bianchi per occhi, con la palpebra<br />
mobile chiara e opaca con l’inclinazione leggermente cadente. Tanto uso di eye liner che finiva con la ciglia al lato. Anche la piega della palpebra<br />
a volte era più in alto o veniva allungata, eyeliner finiva con la prima ciglia<br />
al lato e ci si discostava parecchio dall’angolo esterno naturale (es. Sofia Loren).<br />
Uso feroce di ciglia finte e a volte ci si disegnavano addirittura i peletti delle ciglia<br />
inferiori un esempio ne è Twiggy. La bocca era annullata con colori chiari e iridescenti:<br />
pastello rosati, albicocca e solo un po’ di gloss, l’attenzione era puntata tutta<br />
sugli occhi. I blush o fard venivano sfumati fino ai capelli. Il taglio dei capelli più<br />
popolare era il carrè con i capelli lisci e morbidi o con caschetti e cotonature es.<br />
Caterina Caselli ( inventato dal parrucchiere ebreo-inglese Vidal Sassoon, recentemente<br />
scomparso). Sono gli anni della french manicure (la lunetta bianca smaltata<br />
che evidenzia la parte libera dell’unghia) che conosciamo tutti molto bene dato<br />
il boom del momento degli anni da poco passati, molte di voi probabilmente credevano<br />
che fosse una novità ma è proprio vero che le mode ritornano!<br />
Jacklyn<br />
Kennedy<br />
Brigitte<br />
Bardot<br />
Mina
32<br />
di Secondiano<br />
Zeroli<br />
Fa piacere il constatare<br />
come un<br />
imprenditore così<br />
amante dell’arte, della<br />
filosofia e della bellezza<br />
in generale, abbia scelto<br />
Civita di Bagnoregio<br />
per la sua campagna<br />
pubblicitaria. Stiamo<br />
parlando di Brunello<br />
Cucinelli, definito dal<br />
Financial Times, “il re<br />
del cashmere”, un imprenditore umbro di<br />
Castel Rigone, presso Perugia, che per le<br />
sue capacità manageriali, ma anche per le<br />
sue doti di cultura, si è<br />
visto conferire, nel 2010,<br />
dall’ateneo della sua<br />
città , una laurea honoris<br />
causa in filosofia ed etica<br />
delle relazioni.<br />
Vi dicevamo, dunque,<br />
che per presentare la<br />
propria collezione di<br />
cashmere uomo-donna,<br />
per la stagione autunno-inverno, il dottor<br />
Cucinelli ha scelto la patria di San<br />
Bonaventura come immagine di fondo.<br />
Una scelta davvero importante per tutto<br />
l’Alto Lazio, se solo pensiamo che nelle<br />
precedenti stagioni le indossatrici e gli<br />
indossatori venivano immortalati nientedimeno<br />
che davanti al Teatro Greco di<br />
Taormina!<br />
Ma chi è Brunello Cucinelli?<br />
Si può rilevarlo dalla sua scheda biografica<br />
nel riquadro al lato, ma la vera sorpresa<br />
la si coglie nel leggere le sue risposte<br />
agli inviati dell’Espresso e del Corriere<br />
della Sera, che lo ascoltano devotamente,<br />
nel vasto salone della sua casa di<br />
Solomeo: un vero castello che si sviluppa<br />
su tre piani con grandi terrazze e con pile<br />
di libri che occupano le parti più incredibili<br />
dei vari locali; nell’ingresso, ad esempio,<br />
c’è l’enciclopedia Treccani a dare il benvenuto!<br />
Ma la cosa che più stupisce di questo<br />
capitalista venuto dal nulla, è la filosofia<br />
che guida il suo impegno professionale.<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
Campagna pubblicitaria sul ponte<br />
di Civita di Bagnoregio<br />
Cucinelli, come Papa Ratzinger, rapito da San Bonaventura?<br />
Cucinelli paga i<br />
suoi dipendenti il<br />
venti percento in<br />
più rispetto alle<br />
tariffe sindacali del<br />
settore<br />
“I profitti del mio lavoro – dice – li divido<br />
in quattro parti: la prima resta all’impresa,<br />
la seconda va alla mia famiglia, la terza<br />
alle persone che lavorano con me, la quarta<br />
è destinata ad abbellire il mondo, sia<br />
aiutando chi è in difficoltà , sia edificando<br />
una chiesa o un teatro”.<br />
E ancora si scopre che Cucinelli paga i suoi<br />
dipendenti il venti percento in più rispetto<br />
alle tariffe sindacali del settore e che lui<br />
conosce personalmente tutti i settecentocinquanta<br />
suoi collaboratori.<br />
Riguardo alla politica non se ne cura e a<br />
tale proposito cita Socrate quando dice :<br />
“Ho conosciuto un poeta. Si è messo in<br />
politica e ha rovinato la<br />
poesia e la politica”.<br />
Però è bello quando, parlando<br />
della sua giovinezza,<br />
la ricorda come “oziosa<br />
e vissuta quasi interamente<br />
al bar” che è stato<br />
la sua grande scuola di<br />
vita.<br />
Al bar, si sa, si parla di<br />
donne, di sport, di politica, ma anche di<br />
religione e perfino di teologia.<br />
Tutte cose che sono poi servite per la sua<br />
azienda e per la sua vita.<br />
I giornalisti sono soliti citare, parlando di<br />
Brunello Cucinelli, filosofi e pensatori<br />
anche perché nella sua dimora vengono<br />
notate sculture ispirate ai miti antichi e<br />
moderni (Pericle, Costantino, Adriano,<br />
Marco Aurelio, Kant… perfino il presidente<br />
Obama), ma io sarei davvero curioso di<br />
chiedergli se alla base della scelta di Civita<br />
di Bagnoregio per la sua campagna pubblicitaria<br />
(Cucinelli non fa mai le cose così<br />
per caso), ci sia un po’ del pensiero mistico<br />
di San Bonaventura.<br />
Una domanda che, prima o poi, qualche<br />
giornalista, magari un po’ più acuto e speculativo,<br />
gli dovrà pur fare…<br />
Dal papà operaio all’exploit in Borsa<br />
1953 Brunello Cucinelli nasce il 3 settembre in una famiglia contadina di Castel Rigone, in provincia<br />
di Perugia.<br />
1968 il padre trova lavoro come operaio a Perugia e si trasferisce con moglie e figli. Brunello frequenta<br />
l’istituto per geometri e poi la facoltà di Ingegneria, che lascia dopo un solo esame.<br />
1978 Ha l’intuizione di tingere con colori vivaci il cashmere e comincia a produrlo artigianalmente<br />
in un laboratorio di pochi metri quadri.<br />
1982 Dopo un lungo fidanzamento, sposa Federica Brenda dalla quale avrà le figlie Camilla e<br />
Carolina, che oggi hanno 29 e 21 anni e lavorano in azienda.<br />
1985 Acquista il castello del piccolo borgo trecentesco di Solomeo, paese natale della moglie, che<br />
trasforma nella nuova sede dell’azienda. Nel corso degli anni acquista e restaura la maggior parte<br />
delle case esistenti e vi aggiunge la costruzione di quello che chiama “Foro delle Arti” composto di<br />
un teatro, un anfiteatro, un’accademia e una biblioteca.<br />
1986-2009 Il suo marchio si afferma progressivamente nel settore del lusso fino a diventarne uno<br />
dei più prestigiosi al mondo. Conquista i mercati esteri che assorbono via via la maggior parte della<br />
produzione.<br />
2010 Riceve dall’Università di Perugia la Laurea Honoris causa in Filosofia ed Etica delle relazioni.<br />
2012 Quota l’azienda in Borsa con un successo clamoroso e un rialzo del 50 per cento in poche<br />
ore. Oggi la Brunello Cucinelli Spa dà lavoro a 750 persone, ha 70 negozi monomarca e in franchising<br />
diffusi in tutto il mondo. Nei primi sei mesi dell’anno ha fatturato 140milioni di euro.<br />
Fonte l’ Espresso
di Arnaldo Ricci<br />
arnaldo_ric@yahoo.it<br />
Premessa: l’episodio<br />
di seguito descritto, è<br />
realmente accaduto a<br />
Carbognano, durante<br />
la seconda guerra<br />
mondiale; esso è stato<br />
anche citato dal giornalista<br />
scrittore Franco<br />
Giustolisi, nel suo<br />
libro “L’armadio della<br />
vergogna “, insieme ad altri episodi di violenza<br />
avvenuti durante l’occupazione tedesca<br />
fra il settembre 1943 e l’aprile 1945.<br />
Prima di scrivere questa vicenda, voglio<br />
ringraziare mia Zia Maria Allegrini nonché il<br />
sig. Eraldo Biondini di Fabrica di Roma; loro<br />
mi hanno gentilmente fornito preziose<br />
informazioni nonché foto per la ricostruzione<br />
storica dell’avvenimento.<br />
Per quanto mi riguarda, l’episodio in oggetto<br />
è stato sempre da me conosciuto, molto<br />
prima che venisse pubblicato sul libro di<br />
Giustolisi; ne è stata una protagonista mia<br />
zia Maria Allegrini; lei ancora oggi, lo ricorda<br />
e lo narra con estrema lucidità . Durante<br />
l’occupazione tedesca, Carbognano è stato<br />
un comune molto presidiato, dato che in<br />
zona era ubicato un importante comando<br />
della Luftwaffe (Aeronautica militare germanica).<br />
Qualche anziano del posto afferma<br />
che erano presenti più soldati tedeschi<br />
che popolazione! ebbene, in questo contesto<br />
è avvenuto l’episodio che segue:<br />
Carbognano, ore 19.00 del 07 giugno<br />
1944: Un bel giovane di venti anni si sta<br />
recando verso un fontanile dove sorge fresca<br />
acqua potabile in località chiamata “<br />
tenuta Morciano”. Il suo nome è Italo<br />
Biondini, figlio di Giovanni e di Giulia Poloni.<br />
Il giovane è nato a Monte Cassiano in provincia<br />
di Macerata il 5 luglio 1924 ed è<br />
componente di una famiglia marchigiana<br />
trasferita a Carbognano negli anni tra la<br />
prima e la seconda guerra mondiale. Erano<br />
gli anni dove molte famiglie marchigiane<br />
emigravano nel Lazio.<br />
Mentre Italo cammina canticchiando verso<br />
la sorgente che non è lontano dalla sua<br />
casa, sopraggiunge una giovane ragazza di<br />
nome Adelina Rossi ( Italo la conosce<br />
bene); insieme si incamminano per prendere<br />
dell’acqua che sarebbe servita per la<br />
cena. La sorgente era utilizzata da tutto il<br />
vicinato per attingere acqua fresca. Mentre<br />
i due giovani camminano chiacchierando,<br />
sopraggiungono alcuni soldati tedeschi<br />
armati fino ai denti che fermano i due<br />
ragazzi con modi bruschi; poco dopo iniziano<br />
a fare pesanti apprezzamenti verso la<br />
ragazza e la prendono per un braccio; Italo<br />
intuisce che vogliono farle violenza e reagisce<br />
con estrema energia avventandosi<br />
come una furia contro i soldati che molto<br />
probabilmente erano ubriachi; ne segue<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori 33<br />
CARBOGNANO - OCCUPAZIONE TEDESCA.<br />
ANNO 1944<br />
Geltrude Ceccarelli, una donna coraggiosa<br />
una violenta colluttazione<br />
nella quale Italo viene si<br />
sopraffatto ma la sua reazione,<br />
consente alla ragazza<br />
di divincolarsi e di scappare<br />
dietro incitazione dello stesso.<br />
Adelina scappa attraverso<br />
alcuni noccioleti sparendo<br />
alla vista dei soldati;<br />
poco lontano sorge il casale<br />
di Geltrude Ceccarelli vedova<br />
Allegrini, conosciuta a<br />
Carbognano con l’appellativo<br />
di “Tuta”. La signora<br />
Tuta è intenta a fare alcuni<br />
lavori nel cortile insieme<br />
alle due figlie Maria e<br />
Candida; Maria di 22 anni e Candida di 18.<br />
Ovviamente Adelina era conosciuta molto<br />
bene da Tuta e da tutta la sua famiglia; la<br />
ragazza sopraggiunge di corsa e con respiro<br />
affannato, racconta l’accaduto a Tuta,<br />
aggiungendo che Italo è in mano ai tedeschi<br />
e mentre lei fuggiva sentiva dei colpi di<br />
arma da fuoco. Tuta, capisce immediatamente<br />
la situazione e consiglia ad Adelina<br />
di non andare a casa ma di fermarsi da<br />
loro; con estrema decisione, velocità e<br />
coraggio, prende poi per un braccio la<br />
ragazza e la porta dentro ad una grotta dietro<br />
al suo casale (presumo che questa grotta<br />
sia ancora lì). L’entrata della grotta è ben<br />
celata dietro folti cespugli e non è visibile a<br />
nessuno, eccetto per quelli che la conoscono.<br />
Dopo pochi secondi che ha nascosto<br />
Adelina, Tuta, pensa che era meglio fare la<br />
stessa cosa per le due sue figlie: Maria e<br />
Candida; non esita minimamente e con<br />
voce bassa ma tono imperioso, dice alle<br />
due figlie “……sbrigatevi…….andate anche<br />
voi in grotta!......<br />
Nè Tuta nè nessun altro abitante di<br />
Carbognano, in quel momento, è al corrente<br />
che il giorno dopo sarebbero andati via i<br />
tedeschi e sarebbero arrivati gli americani!<br />
Ore 09.00 dell’8 giugno 1944: Il sig.<br />
Giovanni Biondini, papà di Italo è alla ricerca<br />
del figlio fin dalle ore 02.00 di notte; egli<br />
è preoccupatissimo, non vedendolo rientrare<br />
come di consueto. Purtroppo lo trova con<br />
la faccia rivolta a terra, sul ciglio della strada<br />
Carbognano – Roma, in località<br />
Capannelle; successivamente fu costatato<br />
che Italo Biondini fu ucciso con due colpi di<br />
pistola alla nuca; aveva vent’anni! Nel preciso<br />
istante che viene ritrovato il cadavere<br />
di Italo, Adelina è ancora nascosta nella<br />
Grotta insieme alle figlie di Tuta.<br />
Ore 10.00 dell’8 giugno 1944: Il primo<br />
carro armato alleato entra in Carbognano,<br />
seguito da una Jeep con 3 soldati a bordo<br />
(mia zia dice che erano americani ma dalla<br />
mia ricerca mi risultano Canadesi, a quei<br />
tempi la popolazione non distingueva fra<br />
canadesi, americani, sudafricani, australiani<br />
Italo Biondini, classe 1924 -<br />
foto del sig. Eraldo Biondini.<br />
Geltrude Ceccarelli, classe<br />
1892 - foto della sig.ra Annarita Marinozzi.<br />
o inglesi; venivano chiamati tutti americani).<br />
La mamma del giovane ucciso, appena<br />
vede la Jeep americana si posiziona davanti<br />
al mezzo e lo costringe a fermarsi;<br />
abbracciando il cofano del motore esclama<br />
“…..perchè non siete arrivati prima!!!...”;<br />
un sottufficiale scende dal mezzo (probabilmente<br />
non capisce assolutamente l’esclamazione<br />
della donna) e gli porge una tavoletta<br />
di cioccolato dicendo “…..do you like a<br />
chocolate?...” (“……gradisce un cioccolato?.....”).<br />
Maria Allegrini - durante la guerra sposò<br />
mio zio materno Mario Marinozzi ed andò<br />
ad abitare a Civita Castellana, dove ancora<br />
attualmente vive, avedno raggiunto la considerevole<br />
età di 91 anni, amorevolmente<br />
accudita dalle due sue figlie Annarita e<br />
Carla.<br />
Candida Allegrini - è anche lei ancora in<br />
vita ed ha raggiunto l’età di 87 anni ; attualmente<br />
vive a Carbognano con la figlia.<br />
Geltrute Ceccarelli – mamma di Maria e<br />
Candida, ha vissuto sempre a Carbognano<br />
dove è morta il 09 dicembre 1960 all’età di<br />
68 anni. La sua figura, come quella di Italo,<br />
non sia dimenticata dalle generazioni future.<br />
In quella vicenda potevano lavarsene le<br />
mani come Ponzio Pilato……ma non lo fecero!<br />
Eraldo Biondini – nel 1944 non era ancora<br />
nato; attualmente ha 64 anni ed è nipote<br />
della vittima Italo Biondini; il suo papà era<br />
fratello di Italo; attualmente Eraldo vive a<br />
Fabrica di Roma con la sua mamma.<br />
Adelina Rossi – dalle mie ricerche risulta<br />
si sia trasferita da Carbognano in altra località<br />
, subito dopo la guerra; non sono in<br />
grado di affermare se Adelina attualmente<br />
sia ancora in vita e dove eventualmente<br />
abita; posso invece dire che se fosse ancora<br />
viva, avrebbe un’età molto vicina ai 90 anni!<br />
La sorella di Italo, Maria Biondini successivamente<br />
si sposò e dette il nome di<br />
Italo al suo primogenito; il destino volle che<br />
anche questo ragazzo morì a vent’anni<br />
come lo zio, in seguito ad un grave incidente<br />
stradale!
34<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
“Il Fumetto”<br />
LETTERATURA PER IMMAGINI CHE EMOZIONA<br />
MARCH STORY di Kim Hyang-Min e Yiang Kyung-Il<br />
edito da Panini Comics – 4 volumi, in corso<br />
di<br />
Daniele Vessella<br />
Misterioso e coinvolgente. XVIII secolo, Europa orientale.<br />
Il Male ha trovato un modo subdolo per insinuarsi negli<br />
uomini, annidandosi in oggetti di raffinata bellezza: uno<br />
specchio dorato, una collana di perle, un candelabro d’argento<br />
possono solleticare l’avidità delle persone fino a far perdere<br />
loro il senno. In pochi conoscono i segreti di questa diabolica<br />
malia e l’ultima speranza di salvezza ricade su un’anima dannata.<br />
(trama ripresa dal sito dell’editore). Quest’opera<br />
racchiude in sé un senso di malinconia agghiacciante perché<br />
abbinata a tinte gotiche che rendono il tutto fosco e cupo, toccando<br />
lati reali dell’introspezione umana. A prima vista può<br />
sembrare un fumetto già visto che sfrutta il successo di altre<br />
opere di genere sovrannaturale-gotico-vampiresco, ma non è<br />
così ; March Story è dotato di una trama originale, matura e<br />
ricca di colpi di scena, dovuti soprattutto ai risvolti amorosi e ai siparietti comici che<br />
spezzano quell’atmosfera oscura che caratterizza tutto il fumetto. Pagina dopo pagina,<br />
le tenebre sembrano avvolgerti grazie anche ad un disegno superbo che si abbina<br />
perfettamente alla storia. Un gioiellino che non può mancare agli amanti del<br />
genere.<br />
Lascio l’indirizzo del mio blog: http://danielevessella.blogspot.com/<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
è la rivista che entra ogni<br />
mese in tutte le case<br />
e perciò è la<br />
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Con questo nuovo<br />
incontro cominceremo<br />
un viaggio<br />
attraverso il mondo<br />
del collezionismo.<br />
Capita sempre più frequentemente,<br />
infatti,<br />
di imbattersi in merca-<br />
di Letizia Chilelli tini o in veri e propri<br />
negozi di antiquariato<br />
dove è possibile fare<br />
ottimi affari, soprattutto se si è sempre<br />
alla ricerca di oggetti che completano una<br />
collezione o se è proprio da quell’oggetto<br />
che la nostra raccolta prenderà il via.<br />
Prima però di parlare delle vere e proprie<br />
collezioni, credo sia giusto partire dall’evoluzione<br />
storica del collezionismo: dai<br />
reperti archeologici, si è potuto scoprire<br />
che già i Faraoni dell’Antico Egitto amavano<br />
collezionare e circondarsi di oggetti<br />
preziosi, e così Sumeri, Assiri e Babilonesi<br />
(famosissima è la biblioteca di<br />
Assurbanipal); nella Grecia Antica, i templi<br />
più celebrati Delfo, Olimpia, Samo, erano<br />
depositari di grandi collezioni d’opere d’arte,<br />
in genere bottini di guerra utilizzati<br />
anche come merce di scambio: si poteva<br />
parlare allora di un collezionismo pubblico<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori 35<br />
Langolo del Collezionista<br />
o “statale”. Solo a Roma, negli ultimi tempi<br />
della Repubblica, l’iniziativa di raccogliere<br />
opere preziose passa ai privati cittadini, e<br />
il collezionismo assume le caratteristiche<br />
che rimangono praticamente invariate fino<br />
ad oggi; la base delle collezioni è sempre<br />
formata da oggetti tratti da bottini di guerra,<br />
ma con l’epoca imperiale hanno inizio<br />
anche regolari importazioni di opere d’arte<br />
dall’Oriente, tanto che un intero quartiere<br />
della città viene dedicato agli antiquari e<br />
ai librai. Dopo la parentesi del Medioevo,<br />
col Rinascimento si osserva un nuovo<br />
risveglio di interessi: il collezionismo si<br />
indirizza ora anche verso le testimonianze<br />
del passato, gli studiosi si interessano di<br />
raccogliere incunaboli, pergamene e<br />
manoscritti.<br />
Dalla fine del XVIII secolo il gusto della<br />
collezione si diffonde in tutta Europa, il<br />
numero dei raccoglitori, prima limitato a<br />
persone di censo elevato e a studiosi, si<br />
allarga: per le mutate condizioni economiche<br />
e sociali, il collezionismo diventa prerogativa<br />
della classe borghese e si iniziano<br />
raccolte di oggetti anche di valore limitato.<br />
Il campo del collezionismo è ancora oggi<br />
molto vasto: accanto alle raccolte di maggior<br />
valore, quali quelle di quadri, preziosi,<br />
Nel cuore<br />
tappeti, mobili,<br />
sculture, troviamo quelle di francobolli,<br />
monete, libri; e ancora raccolte a<br />
carattere naturalistico, di insetti, piante,<br />
conchiglie, oggetti curiosi, orologi, strumenti<br />
musicali, bastoni, pipe, cartoline,<br />
biglietti di invito e di auguri, menù, partecipazioni…<br />
Il fenomeno, ormai diffusissimo, assume<br />
aspetti e caratteristiche complesse: interessi<br />
estetici, culturali, finanziari sono<br />
spesso collegati fra loro e difficilmente dissociabili.<br />
Spesso, soprattutto ai giorni nostri il collezionismo<br />
si rivela un buon investimento di<br />
denaro: gli oggetti raccolti moltiplicano il<br />
loro valore con il passare del tempo, sia<br />
per l’inevitabile rarefazione degli esemplari,<br />
sia per il diffondersi della moda collezionistica<br />
anche per motivi di prestigio.<br />
Indubbiamente l’interesse degli uomini per<br />
le raccolte “in serie” è un fatto istintivo e<br />
ha largamente contribuito alla conservazione<br />
di opere d’arte e all’approfondimento<br />
della conoscenza dei fatti storici, politici<br />
e di costume.<br />
(Storia del Collezionismo, Enciclopedia<br />
Universale Fabbri Editori, 1980)<br />
Uno zio straordinario<br />
Vorrei poter esprimere tutto quello che mi esce dal cuore ma l’emozione è troppo<br />
grande che non so se riuscirò a descriverti come meriti,forse uno scrittore avrebbe<br />
usato parole più belle,ma sappi che le mie sono quelle del cuore e le parole del<br />
cuore non hanno bisogno di tanti giri ,sono semplici e vere come lo eri tu ed è così<br />
che ti voglio ricordare.Tu zio sei stato una presenza importante della mia vita,sono<br />
certa che se non fossi esistito avrei mancato alla più bella e alla più gratificante<br />
esperienza umana fatta di grandi valori e grandi affetti.Sono ben poche le occasioni<br />
della vita che possono offrirci gratifiche maggiori.Ricordo con nostalgia la tua umiltà<br />
, la tua allegria, il tuo sorriso, ti ho sempre ammirato perché tu come lo zio Pino<br />
avevate tutte le qualità che avrei voluto avere anch’io.Nel tuo breve cammino hai<br />
seminato il tuo amore verso gli altri e soprattutto hai arricchito i nostri cuori nell’averti<br />
vicino.Hai lasciato un vuoto incolmabile in tutti noi,ma nonostante il dolore<br />
sono orgogliosa di averti avuto accanto anche se per pochi anni,ed è qui nel mio<br />
cuore che conserverò ogni attimo vissuto insieme come il momento più prezioso<br />
della mia vita.Grazie per avermi voluto un mondo di Bene!<br />
Merlini Paola<br />
Un ricordo particolare a Mauro Anselmi, fratello del nostro direttore,<br />
a sei anni dalla sua dipartita (01.11.2006).<br />
La sua disponibilità ed i suoi modi educati<br />
sono sempre vive nella nostra mente!
36 <strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
Una favola bellissima<br />
Storia di una piccola società diventata poi una delle più grandi della nostra provincia<br />
... continua dal numero 96<br />
Il 1997 fu per la<br />
società A.D. Fabrica<br />
- Carbognano un<br />
anno veramente irripetibile.<br />
La nostra Prima<br />
squadra vince il Cam-<br />
di Sergio Piano<br />
pionato Regionale di 2°<br />
categoria e la Coppa<br />
Disciplina del proprio<br />
girone, ed è finalista di Coppa Lazio, il cui<br />
incontro finale si svolge a Genzano (RM).<br />
Dovevamo confrontarci con la società<br />
“Torrice” proveniente da Rieti, e potete<br />
immaginare lo stato di agitazione che si<br />
era venuto a creare: per la prima volta due<br />
piccoli comuni del viterbese andavano a<br />
giocarsi la prestigiosa Coppa Lazio, messa<br />
in palio dal Comitato Regionale Lazio del<br />
presidente Melchiorre Zarelli.<br />
Per l’evento organizzammo due pullman<br />
e,così , armati di trombe e bandiere, partimmo<br />
alla volta di Genzano per conquistare<br />
l’ambito trofeo. La partita fu bellissima<br />
e molto combattuta, ma alla fine ci<br />
vide soccombere per 2 a 1. Quella fu la<br />
prima ed unica volta che partecipammo<br />
alla finalissima di Coppa Lazio, anche se vi<br />
furono altre partecipazioni<br />
a<br />
questo torneo.<br />
Intanto, gli anni<br />
successivi, mentre<br />
la nostra<br />
Prima Squadra<br />
si alternava fra<br />
la 1° e la 2°<br />
categoria, il settore<br />
giovanile<br />
non smetteva<br />
più di vincere.<br />
Nella stagione<br />
2000 -2001,<br />
partecipammo con la Categoria Esordienti<br />
al prestigioso torneo “Mario Frastalupi”,<br />
che si teneva ad Orvieto (TR). Nel nostro<br />
girone venne inserita anche la squadra<br />
Esordienti del Perugia, società che allora<br />
militava in serie A.<br />
Ricordo ancora la tensione che c’era tra i<br />
ragazzi nello spogliatoio! Qualcuno diceva<br />
di aver paura di giocare, qualche altro era<br />
sicuro che avrebbero subito almeno venti<br />
gol. Noi eravamo lì per cercare di tranquillizzarli<br />
ed a ricordare loro che, in<br />
fondo, si trattava solo di una partita di calcio<br />
e la cosa importante era essere lì per<br />
confrontarsi con altri ragazzi, ma soprattutto<br />
per divertirsi. Entrati in campo,<br />
però , i nostri ragazzi si trasformarono e,<br />
giocando un calcio vero, vinsero il primo<br />
incontro per 3 a 1. Passammo il turno sia<br />
noi che gli Esordienti del Perugia e per<br />
effetto dei risultati ottenuti, ci rincontrammo<br />
nella finalissima. Stavolta, però , vinsero<br />
loro partita e torneo, liquidandoci con<br />
un secco 5 a 1.<br />
Questa è un’altra pagina memorabile,<br />
scritta dai più piccoli che rimane indelebile<br />
nei nostri cuori.<br />
continua sul prossimo numero...
<strong>Campo</strong> de’ fiori 37<br />
Il Lions Club di Civita Castellana – Falerii Veteres<br />
A 25 anni dal suo riconoscimento, ecco le conquista passate ed i progetti futuri.<br />
Sono ormai trascorsi 25 anni dalla<br />
nostra prima conviviale nella quale ci<br />
fu consegnata ufficialmente la<br />
“Charter”, documento che sancisce il riconoscimento<br />
del nostro “Club Lions Civita<br />
Castellana – Falerii Veteres”. Era la sera<br />
del 7 dicembre del 1988, ed eravamo 26<br />
amici, soci fondatori.<br />
I “Lions”, chi sono, cosa fanno?<br />
Cerchiamo di renderlo più chiaro a chi non<br />
li conosce. La nostra è la più grande associazione<br />
di volontariato del mondo, l’unica<br />
che viene riconosciuta dalle Nazioni Unite<br />
(ONU), come la più affidabile e concreta; i<br />
Lions nel mondo sono unmilionetrecentocinquantamila<br />
circa, costituiti in quarantaseimila<br />
club diffusi in ben duecentosei<br />
nazioni nel globo. In Italia i soci Lions sono<br />
quarantottomila, più quattromila Leo (che<br />
sono i giovani dai sedici ai trent’anni) suddivisi<br />
in milletrecentoventidue club. Il<br />
nostro motto dice in concreto chi siamo,<br />
esso recita: “WE SERVE” (noi serviamo).<br />
I temi e le problematiche che i Lions<br />
affrontano sono molteplici, i nostri impegni<br />
sono umanitari, civici, sociali; i campi dove<br />
operano sono salute, ambiente, diritti<br />
umani, beni culturali, etica, giovani, scuola,<br />
anziani, poveri, inabili, calamità ,<br />
miglioramento della società e delle istituzioni.<br />
I Lions vengono riconosciuti come<br />
“Cavalieri dei non vedenti”, infatti i numeri<br />
che seguono lo testimoniano:<br />
- bambini assistiti con cure oculistiche:<br />
100.000.000;<br />
- persone curate contro la cecità ed il tracoma:<br />
137.000.000;<br />
- bambini sottoposti a screening oculistici:<br />
10.000.000;<br />
- interventi di cataratta: 7.500.000;<br />
- occhiali usati distribuiti in tutto il mondo:<br />
33.000.000.<br />
I Lions hanno una fondazione (LICF) con<br />
sede a Chicago (USA), che ad oggi ha distribuito<br />
sussidi in tutto il mondo per un<br />
numero di circa 10.000 e per un importo di<br />
circa 730.000.000 di dollari per cercare di<br />
aiutare che ne ha bisogno ed intervenendo<br />
immediatamente laddove catastrofi<br />
naturali abbiano creato danni e bisogni per<br />
le persone.<br />
L’elenco dei campi d’azione e di intervento<br />
sono tanti e di varia natura ed è quindi<br />
impossibile citarli tutti. Tra di essi, due<br />
dedicati ai giovani: gli scambi giovanili,<br />
dove ragazzi di ogni nazione vengono<br />
ospitati per tre settimane da famiglie Lions<br />
in maniera totalmente gratuita; ed il<br />
poster della pace, dove i ragazzi delle<br />
scuole medie inferiori creano disegni con<br />
motivi di pace e fratellanza fra i popoli ed<br />
i migliori vincono premi in denaro ed un<br />
viaggio negli Stati Uniti.<br />
L’ultimo fiore all’occhiello è la raccolta di<br />
quindicimilioni di dollari per combattere il<br />
morbillo nel mondo ed entro quest’anno<br />
riusciremo a raggiungere il traguardo ed<br />
iniziare questa ulteriore battaglia con la<br />
volontà e la determinazione che i Lions<br />
hanno nel loro DNA.<br />
Ma essere Lions, oltre che tutto questo,<br />
vuol dire essere presenti nel proprio territorio<br />
di appartenenza e di operare per il<br />
bene della gente più vicina e soprattutto di<br />
quella che è più debole e più bisognosa di<br />
aiuto.<br />
I progetti portati a termine dai Lions di<br />
Civita per Civita, sono ovviamente tanti.<br />
Ne citiamo alcuni:<br />
- raccolta fondo per il raddoppio della sala<br />
intensiva (cifra raccolta 162.000.000 di<br />
lire, che risultò sufficiente per la realizzazione<br />
dell’opera). Questo con l’aiuto<br />
dell’AVIS, della Croce Rossa, delle Aziende<br />
Ceramiche, dei cittadini.<br />
- Restauro di due dipinti murari della<br />
Chiesa Cattedrale (pareti laterali del presbiterio).<br />
- Progetto per il restauro della Fontana di<br />
Papa Gregorio XIII del 1585 (fontana di<br />
Piazza Matteotti).<br />
- Donazioni alla casa per diversamente<br />
abili Rosa Merlini Frezza.<br />
- Conferenze per debellare la silicosi e per<br />
informazioni riguardanti le malattie professionali.<br />
- Distribuzione gratuita dei diari scolastici<br />
presso la scuola media Dante Alighieri.<br />
- Conferenze sul diabete, con relativa<br />
manifestazione in piazza per analisi glice-<br />
miche.<br />
- Convegno sulla giustizia.<br />
- Conferenza-dibattito sulla crisi del<br />
distretto ceramico.<br />
- Donazione di duecento alberi di ulivo alla<br />
comunità per tossico-dipendenti di<br />
Anguillara.<br />
- Conferenza del Cardinale Fiorenzo<br />
Angelini sulla Enciclica papale “Evangelium<br />
Vitae”.<br />
- Raccolte Theleton.<br />
- Piantumazione di Tigli a Civita località la<br />
Penna e tanti, tanti altri services e conferenze<br />
che non è possibile elencare tutti.<br />
L’ultimo service nel quale ci stiamo cimentando<br />
è anch’esso assai impegnativo, ma<br />
sicuramente molto entusiasmante, e cioè<br />
terminare il progetto “Dopo di Noi” della<br />
casa protetta Rosa Merlini Frezza, completando<br />
le camere con gli arredi e gli impianti.<br />
Per fare questo abbiamo chiesto alla<br />
nostra fondazione un contributo del cinquanta<br />
percento del totale delle spese di<br />
trentamila euro, gli altri trentamila euro<br />
siamo sicuri che li raccoglieremo conoscendo<br />
la generosità della gente civitonica.<br />
Siamo in attesa di una risposta, che speriamo<br />
e ci auguriamo positiva, da parte<br />
della nostra fondazione LICF; ci ripromettiamo<br />
di informarvi sugli sviluppi di quanto<br />
ci verrà comunicato.<br />
Sandro Pedica<br />
Presidente Lions Club Civita Castellana –<br />
Falerii Veteres
38<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
Una donazione di 2.100 <br />
per “I ragazzi del girasole”<br />
Sandro Anselmi, in qualità di rappresentate<br />
di una ex associazione delle famiglie<br />
dei ragazzi disabili di Civita Castellana e<br />
del circondario, in accordo con quest’ultime<br />
ha donato alla neo associazione “I<br />
Indulgenza plenaria per il biennio giubilare<br />
A Bolsena e ad Orvieto attesi migliaia di pellegrini<br />
Fervono i preparativi ad Orvieto e a<br />
Bolsena in vista del biennio giubilare<br />
che ricorda il 750° anno dell’istituzione,<br />
da parte di Papa Urbano IV,<br />
dell’Eucarestia. Le amministrazioni comunali<br />
e la curia, si apprestano a calendarizzare<br />
gli interventi e raccordare le iniziative<br />
da mettere in campo per il prestigioso<br />
evento.<br />
Aiuteranno a gestire la struttura del Dopo di noi<br />
ragazzi del girasole”, onlus dei familiari dei<br />
diversamente abili, la somma di 2.100,00<br />
, già frutto di offerte raccolte negli anni<br />
precedenti, durante manifestazioni varie a<br />
loro dedicate.<br />
La consegna è avvenuta in data 25 ottobre<br />
2012 a mezzo bonifico bancario.<br />
L’attuale presidente, Claudio Pisani, ha<br />
accettato di buon grado, dichiarando che<br />
All’inizio del 2013 ci sarà l’apertura delle<br />
Porte Sante nelle basiliche di Orvieto e di<br />
Bolsena. Nella cittadina lacuale il compito<br />
setterà al Cardinale Ennio Antonelli mentre<br />
sulla rupe, ad aprire la Porta Santa,<br />
sarà il Cardinale Giovanni Battista Re, prefetto<br />
emerito della congregazione per i<br />
Vescovi. Il nuovo Vescovo della diocesi di<br />
Orvieto-Todi, Mons. Benedetto Tuzia, a<br />
quattro mesi dal suo insediamento, nei<br />
suoi primi incontri con il clero, ha parlato<br />
di un grande evento a cui l’intera comunità<br />
dovrà rispondere con la più massiccia e<br />
consapevole partecipazione. Il sindaco di<br />
Bolsena Paolo Dottarelli, in completa sintonia<br />
con il primo cittadino di Orvieto<br />
Antonio Concina, ha assicurato che il<br />
comune offrirà la massima disponibilità<br />
logistica e strutturale, coinvolgendo anche<br />
le associazioni presenti ed attive sul territorio.<br />
Ricordiamo che il Giubileo Eucaristico avrà<br />
inizio a Gennaio 2013 e si concluderà nel<br />
mese di Novembre 2014. La benedizione<br />
papale con annessa indulgenza plenaria,<br />
Da sx: Sandro Anselmi e Claudio Pisani<br />
la somma ricevuta verrà utilizzata per<br />
attrezzare e gestire la struttura del Dopo di<br />
noi, in base alle esigenze che verranno<br />
fatte presenti durante la prossima assemblea<br />
con i membri dell’associazione.<br />
Un gesto significativo che ci auguriamo<br />
sarà di esempio per altre, speriamo,<br />
numerose offerte.<br />
viene inoltre concessa dal Sommo<br />
Pontefice al Vescovo della diocesi di<br />
Orvieto – Todi e ai Cardinali Giovanni<br />
Battista Re ed Ennio Antonelli, che avranno<br />
il compito, come già detto, di aprire le<br />
Porte Sante delle basiliche di Orvieto e<br />
Bolsena.<br />
Secondiano Zeroli
- Ah Pe’, te ricordi ‘sta poraccia? Ha lavorato<br />
pe’ lavorà , s’è levata o sangue e o pà<br />
da bocca pe’ i fiji, e o marito ‘nvece ‘a trascurava<br />
sempre. Esso penseva solamente<br />
a beva cull’amici la cantina de Checco.<br />
Edera posta fissa! ‘Gni vorta che ce passevo<br />
dinanzi o freghevo che stava a iempì o<br />
bicchiere! Jà fatto mancà ‘nfinente damagnà<br />
e la menata ‘nco! Ha vorsuto scriva<br />
‘sta bugia su a lapide, ma nun se vergogne?!<br />
Pora Lisetta, s’è sempre comportata<br />
be’ e ha gnottito tutto, pure ‘e corna<br />
che ‘sto zozzo li metteva. Certo che ce vole<br />
‘mbello coraggio a scriva ‘ste fregnacce. Si<br />
riscappasse fora jò direbbe io chi dè o<br />
marito e avarebbe da cancellanne pure o<br />
nome ch’ edè redicolo. Se pò chiamà uno<br />
‘Varisto? ‘N se po’ propro sentì !<br />
- Ah Ni’, ce ne simo parecchie de vedove e<br />
tante de noi manco ce meritammio i mariti<br />
che c’avemmio, erino troppo boni. Tista,<br />
‘nvece, ch’edera ‘na santa, l’ha mannata là<br />
prima de esso.<br />
- È vero Pe’, ‘Ntogno mio ed’era troppo<br />
bono, nun me pozzo perdonà come ‘gni<br />
poco o trattavo e mo me rincresce.<br />
Quanno stemmio ‘nseme litigammio sempre,<br />
mo ch’edè morto me manche!<br />
- C’hai ragiò Ni’, simo rimase sole, ‘ntanto<br />
lli fiji nun li freghe gnente, pe’ nu dì di<br />
nipoti! Meno male che potemo ‘na lo centro<br />
anziani armeno dicemo quarche fregnaccia.<br />
Pensa che l’antra sera me s’è<br />
ccostato ‘Varisto e m’ha ditto che ancò<br />
so ‘na bella femmina… Poro scempriciotto!...<br />
(Nina, a questa confidenza, resta sconcertata<br />
e...)<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori 39<br />
Una “Fabrica” di ricordi<br />
Personaggi, storie ed immagini di Fabrica di Roma<br />
Peppa e Nina lo camposanto<br />
Fabrica di Roma - Cimitero<br />
2 Novembre 2012, ore 14.00<br />
È il giorno dei morti e due comari, vicino agli ottanta,<br />
vanno a far visita ai loro cari, al cimitero. È nel sole del<br />
primo pomeriggio che si accompagnano fra le tombe, nei<br />
vialetti, a cercar le facce di quanti hanno conosciuto in<br />
vita. Vista la loro età , sono molti i volti sulle lapidi a loro<br />
di Sandro Anselmi noti, e, nonostante la mestizia del luogo e della ricorrenza,<br />
non si risparmiano nel dare giudizi e fare critiche e<br />
commenti verso coloro che, per l’evidente condizione in<br />
cui si trovano, non possono più rispondere.<br />
Peppa e Nina, sono i loro nomi e, mentre camminano lentamente appoggiandosi<br />
l’una all’altra, si fermano interessate davanti ad una lapide dalla<br />
quale sorride un bel viso di donna; la scritta, a lettere dorate, riporta, oltre il<br />
nome e le date di nascita e di morte, un epitaffio: “Madre esemplare e sposa<br />
perfetta, lascia un vuoto incolmabile”.<br />
- Ah Pe’, ah Pe’, ma che t’ho<br />
ditto prima, allora nu me<br />
senti?! Va be’ jamo giù all’ossara<br />
va, che cossì preghemo<br />
pe’ tutti, che edè mejo! Però<br />
famme poggià che me coce a<br />
cavolla.<br />
- A mi so du’ giorni che me<br />
coce o luffo. ‘Na fortuna che<br />
me so’ messa ‘st’ abbituccio<br />
più pesante e prima de scappà<br />
me so’ buttata su ‘e spalle<br />
‘sta mantellina, sinnò cu ‘sta currente …<br />
Versione in italiano.<br />
- Peppa, ti ricordi di questa poveraccia? Ha<br />
lovarato per lavorare, si è tolta il sangue ed<br />
il pane dalla bocca per i figli, ed il marito<br />
invece l’ha trascurava sempre. Lui pensava<br />
soltanto a bere con gli amici alla cantina di<br />
Checco. Era cliente fisso! Ogni volta che ci<br />
passavo davanti lo sorprendevo a riempire il<br />
bicchiere! Le ha fatto mancare perfino da<br />
mangiare e l’ha pure picchiata. Ha voluto<br />
scrivere questa bugia sulla lapide, ma non si<br />
vergogna?! Povera Lisetta, si è sempre comportata<br />
bene ed ha inghiottito tutto, pure le<br />
corna che questo sporcaccione le metteva.<br />
Certo che ci vuole un bel coraggio a scrivere<br />
queste stupidaggini. Se tornasse in vita le<br />
direi io chi è il marito e dovrebbe cancellare<br />
anche il nome che è ridicolo. Una persona si<br />
può chiamare Evaristo? Non si può proprio<br />
sentire!<br />
- Nina, siamo tante di vedove e molte di noi<br />
neanche ci meritavamo i mariti che avevamo,<br />
erano troppo buoni. Questa, invece, che era<br />
una santa l’ha fatta morire prima di lui.<br />
- E’ vero Peppa, Antonio mio era troppo<br />
buono, non mi posso perdonare come ogni<br />
tanto lo trattavo e adesso mi rincresce.<br />
Quando stavamo insieme litigavamo sempre,<br />
ora che è morto mi manca.<br />
- Hai ragione Nina, siamo rimaste sole, intanto<br />
ai figli non interessa nulla di noi, per non<br />
dire dei nipoti! Meno male che possiamo<br />
andare al centro anziani, almeno diciamo<br />
qualche frescaccia.<br />
- Pensa che l’altra sera mi si è avvicinato<br />
Evaristo e m’ha detto che ancora sono una<br />
bella donna… Povero sempliciotto!...<br />
(Nina, q questa confidenza, resta sconcertata<br />
e...)<br />
- Ah Peppa, ah Peppa, ma cosa ti ho detto<br />
prima, allora non mi ascolti!? Va bene, andiamo<br />
all’ossario (tomba comune nella quale<br />
vengono deposte le ossa dei defunti riesumati)<br />
vai, che così preghiamo per tutti, che<br />
è meglio! Però fammi appoggiare che mi fa<br />
male la caviglia.<br />
- A me sono due giorni che fa male il fianco.<br />
Per fortuna mi sono messa questo vestito più<br />
pesante e prima di uscire ho indossato questa<br />
mantellina, altrimenti con questa corrente<br />
(trapasso d’aria)…
40 <strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
Una nuova casa famiglia e centro diurno<br />
per anziani e disabili a Faleri<br />
“Gioia e felicità” è l’associazione che gestirà la struttura<br />
Giorgia Colonna<br />
“Gioia e felicità ”, questo è il nome della<br />
costituenda associazione che gestirà la<br />
nuova casa famiglia di Via Santa<br />
Felicissima a Faleri (Fabrica di Roma).<br />
L’obiettivo è quello di creare una casa<br />
famiglia e centro diurno per anziani e<br />
ragazzi disabili, seguiti molto da vicino e<br />
tenuti impegnati attraverso tante attività ,<br />
scelte proprio sulla base dei desideri e<br />
delle attitudini degli ospiti. La terapia<br />
occupazionale vuole essere alla base del<br />
progetto. “Non vorrei più dover vedere<br />
ragazzi o anziani abbandonati a se stessi,<br />
lasciati lì in disparte ad<br />
aspettare che termini la<br />
giornata. Devono essere<br />
invogliati ed aiutati a<br />
poter fare tante di quelle<br />
cose che noi, persone<br />
normali, facciamo quotidianamente.”<br />
Ci dice<br />
Giorgia Colonna, una<br />
delle volontarie più attive,<br />
fondatrice dell’asso-<br />
Terapia occupazionale<br />
e attività ludico<br />
ricreative per<br />
gli ospiti.<br />
Cinque posti letto a<br />
disposizione e<br />
centro diurno ad ore<br />
ciazione, che ha avuto precedenti esperienze<br />
in case famiglie della zona. Fin da<br />
ragazzina, seguiva sua nonna che andava<br />
spesso a far visita alle persone anziane ed<br />
in difficoltà , dedicando loro tanta cura da<br />
La casa famiglia di Via Santa Felicissima<br />
ricevere, dalla città di<br />
Orte, il “Premio bontà ”. È<br />
stata un grande esempio<br />
per lei, da seguire ed imitare.<br />
Altre volontarie si sono<br />
unite al progetto, giovani<br />
motivate ma anche<br />
mamme dei disabili stessi<br />
che, nonostante i limiti,<br />
vorrebbero dare ai propri<br />
figli qualcosa in più, facendoli socializzare<br />
e dando loro la possibilità di imparare e<br />
conoscere, anziché essere costrette a<br />
tenerli chiusi in casa per la maggior parte<br />
del tempo. Il centro diurno vorrebbe offrire<br />
anche un servizio ad ore, poiché spesso<br />
accade che le mamme non sappiano<br />
dove poter lasciare i propri figli per uscire<br />
e sbrigare le loro faccende.<br />
La struttura, che dispone di un ampio giardino<br />
per le belle giornate estive, si compone<br />
di una grande sala hobby per le attività<br />
ludico ricreative come la pittura, la lettura,<br />
la musica, la televisione, i giochi da<br />
tavolo e quant’altro gli ospiti vorranno<br />
poter fare; la cucina e la sala mensa per<br />
consumare i pasti e anche cinque posti<br />
letto per anziani o disabili rimasti soli.<br />
“Vorremmo organizzare, oltre ad attività<br />
interne, anche gite fuori porta. Vorremmo<br />
accudire e prenderci cura di chi ha bisogno<br />
in maniera individuale, perché ogni persona<br />
è diversa dall’altra, non possiamo considerarle<br />
tutte uguali solo perché spesso<br />
hanno difficoltà ad esprimersi o temono di<br />
dare disturbo a chi è lì per lavoro e<br />
dovrebbe svolgerlo anche per passione,<br />
quindi con amore e disponibilità .<br />
Purtroppo spesso in televisione si assiste a<br />
scene raccapriccianti ed ingiustificate di<br />
maltrattamenti verso i più deboli. Se non si<br />
ha la pazienza necessaria è meglio rimanere<br />
a casa che svolgere il lavoro di assistente<br />
o educatore!”.<br />
Lodevole l’iniziativa e lo spirito che la<br />
anima. Auguriamo ogni bene all’associazione<br />
ed a questa nuova casa famiglia.<br />
Ermelinda Benedetti
<strong>Campo</strong> de’ fiori 41<br />
La caduta dell’idea di Gianluca Bagliani<br />
L’ex palazzo comunale di Soriano nel<br />
Cimino, oggi intitolato a Fabrizio De<br />
Andrè , nel cuore del centro storico, ai<br />
piedi del Castello degli Orsini, ha ospitato<br />
la suggestiva mostra del giovanissimo<br />
Gianluca Bagliani, durante l’ultima edizione<br />
della Sagra della Castagna. Punto centrale<br />
dell’esposizione le tre sculture che<br />
riproducono i volti di alcuni personaggi fortemente<br />
legati a questa cittadina: Fabrizio<br />
De Andrè , Luigi Pirandello e Pier Paolo<br />
Pisolini, di impressionante bellezza per la<br />
verosimiglianza con “gli originali”. La stessa<br />
Dori Ghezzi, che ha visitato personalmente<br />
la mostra, è rimasta incredula di<br />
fronte al volto, unico nel suo genere, del<br />
marito. Accanto a quelle dei tre grandi<br />
artisti contemporanei, le teste di altri due<br />
importanti figure storiche italiane:<br />
Giuseppe ed Anita Garibaldi. Ma Bagliani,<br />
oltre ad essere molto bravo nel riprodurre<br />
con l’argilla, la realtà , è altrettanto bravo<br />
a dare forma ai pensieri, a concretizzare<br />
l’astratto, a materializzare le idee della sua<br />
mente, a dare corpo a quei concetti notoriamente<br />
impalpabili. Non a caso il titolo<br />
della mostra è “La caduta dell’idea”, dal<br />
chiaro eco cinematografico, proprio a voler<br />
Ricordi ed idee dal corpo di argilla<br />
quasi ironizzare sul fatto che<br />
in realtà anche quello che ci<br />
sembra irraggiungibile ed<br />
extraterreno, può essere<br />
tragicamente plasmato, e<br />
per di più conla la terra stessa,<br />
l’argilla. Nel brevissimo<br />
incontro che ho avuto con<br />
l’artista, mi è sorto spontaneo<br />
rivolgergli una domanda,<br />
vista anche la sua giovane<br />
età : quando hai scoperto<br />
questa tua passione<br />
per la scultura? “Avevo<br />
cinque anni. Ero sulla riva<br />
della spiaggia, a Tarquinia, e<br />
vidi un uomo che con la sabbia<br />
stava realizzando la<br />
sagoma di un leone. Mi misi<br />
al suo fianco e pian paino<br />
anch’io iniziai a modellare<br />
quei granelli. Poi crescendo<br />
ho cercato di perfezionarmi<br />
fino ad arrivare a questi<br />
risultati”. Ma dietro le doti<br />
naturali e la tecnica di<br />
Bagliani, c’è anche un grande<br />
lavoro di introspezione<br />
nel proprio io più profondo,<br />
che permette a chi si pone di<br />
fronte ai suoi lavori di fare<br />
altrettanto, o almeno di<br />
chiedersi in pochi minuti:<br />
come immagino io quest’idea,<br />
anche per me è così ?<br />
Ed è bello perdersi nei<br />
meandri della propria<br />
mente, gustando con gli<br />
occhi la bellezza di ciò che<br />
si ha davanti. Una forte simbologia<br />
ed un legame trascendentale con<br />
la mitologia classica unisce a filo doppio<br />
l’artista con le sue opere d’arte. Senza<br />
nulla voler assolutamente togliere a ciascuna<br />
delle altre, la mia attenzione è stata<br />
rapita da una di esse: La sapienza. Una<br />
donna (e non a caso il sostantivo che la<br />
indica è di genere femminile) che fuoriesce<br />
dalla tempia di un uomo, o meglio,<br />
Zeus, divinità al di sopra di ogni altra, che<br />
genera sua figlia Atena, forte e combattiva.<br />
Un’interpretazione davvero singolare<br />
che, oltre che per la sua bellezza scultorea,<br />
mi ha colpita per il suo esclusivo mix<br />
di originalità e classicità .<br />
Ermelinda Benedetti
42<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS N<br />
Quattro giorni di festeggiamenti in onore della Madonna della Vittoria!<br />
La Chiesa della Madonna della Vittoria (o del Salvatore) che si trova nel Rione<br />
“Borgo” di Fabrica di Roma risale agli inizi del Seicento, ed è da moltissimo<br />
tempo che ogni anno, nella settimana che cade nella seconda domenica d’ottobre,<br />
iniziano i festeggiamenti in onore della Madonna della Vittoria. Quattro<br />
giorni dedicati alla preghiera ed alle messe che si svolgono nell’antica Chiesa,<br />
che per l’occasione viene addobbata a festa! Centinaia sono le persone che<br />
partecipano all’evento, soprattutto i bambini che vengono coinvolti con giochi<br />
come la Gara dei Pignatti, in cui ognuno di loro rompe un vasetto di coccio che<br />
ha la forma di una vera e propria pigna per scoprire all’interno se c’è o meno<br />
la sorpresa che può essere una caramella, un dolcetto o un giocattolino!<br />
Negli anni ‘50 è nata l’Associazione Madonna dellaa Vittoria, che si occupa di<br />
preparare i festeggiamenti dall’inizio alla fine, con la collaborazione<br />
dell’Amministrazione Comunale; il Comitato è formato dai sempre attivi e presenti<br />
Mariano Mariani e Massimo Ricci, insieme ai loro indispensabili collaboratori<br />
che si adoperano fin dalle prime ore del mattino affinché questa festa sia sempre ben organizzata. Anche quest’anno i festeggiamenti<br />
sono iniziati giovedì 11 ottobre con il Triduo della Santa Messa officiata dal Parroco Don Terzilio Paoletti, proseguiti durante la<br />
settimana fino ad arrivare all’apice, Domenica 14 ottobre, quando, dopo la Messa delle 11.15, si è svolta la Benedizione e la distribuzione<br />
dei Melograni, antica tradizione anche questa che vede in questo frutto, che matura nella stagione autunnale, il simbolo dell’opulenza<br />
e della prolificità .<br />
Alle 15.30 si è tenuta la famosa Gara dei Pignatti, come sopra spiegata, e qui ci sono state risate ed allegria da parte di tanti bambini<br />
che si cimentavano nel gioco, ben bendati dai loro genitori!<br />
Dopo la Messa serale si è svolta la Processione vera e propria: centinaia sono state le persone che pregando hanno cseguito il corteo<br />
per tutta via San Rocco fino ad arrivare a Piazza Duomo e poi ritornare alla Chiesa della Vittoria.<br />
Emozionante è stato il momento in cui la figura del quadro della Madonna, portato a spalla, ha varcato la soglia della Chiesa ed è iniziata<br />
la bengalata in suo onore!<br />
La Banda Musicale “R. Poleggi” ha accompagnato con le sue musiche solenni tutta la Processione, terminata con un bellissimo lancio di<br />
un Pallone aerostatico, a cui è affidato l’incarico di portare il messaggio della Salvazione per tutto il mondo.<br />
Tra le rappresentanze istituzionali, erano presenti il Comandante dei carabinieri, Ignazio La Bella, e il Comandante della polizia municipale,<br />
Stefano Pacelli.<br />
La serata non poteva che essere limpida, chiara e cordiale in onore della Madonna della Vittoria!<br />
Patrizia Caprioli<br />
Civita Castellana saluta la Mostra Through Foreign Eyes.<br />
Civita Castellana – Si è conclusa l’11 novembre la mostra internazionale intitolata Through<br />
Foreign Eyes (Con gli occhi degli artisti stranieri), inaugurata il 27 ottobre, che ha visto protagonisti<br />
22 artisti che hanno dipinto il panorama della città con tutte le sue più belle sfumature paesaggistiche<br />
ed archeologiche. La mostra si è tenuta nella cappella papale di Forte Sangallo, un’occasione<br />
in più per visitare il magnifico monumento. Tale evento è stato<br />
organizzato grazie al grande impegno dell’Associazione culturale Argilla<br />
e con il patrocinio e contributo dell’amministrazione comunale.<br />
Numerosi sono stati i visitatori provenienti anche da più parti d’Italia,<br />
che hanno percorso un lungo cammino artistico attraverso la storia<br />
della città di Civita Castellana.<br />
Patrizia Caprioli<br />
Piazza San Clemente: assegnati i lavori di sistemazione dell’area<br />
L’ Amministrazione comunale di Civita Castellana ha assegnato i lavori per la sistemazione<br />
della pavimentazione stradale in piazza S. Clemente, via Panico e via Vinciolino. I lavori,<br />
che prenderanno il via entro breve tempo, prevedono la rimozione dell’ intero selciato<br />
romano, una nuova pavimentazione di piazza S. Clemente con l’ utilizzo di lastre in pietra<br />
lavica e travertino; lo spostamento della fontana pubblica esistente, la realizzazione di<br />
sedute continue e una nuova pavimentazione in via Panico e via Vinciolino con il selciato<br />
recuperato. “Con questo intervento andiamo a completare la riqualificazione del settore<br />
sud est del centro storico –ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica di<br />
Civita Castellana, Gianluca Cerri - Zona che ha visto, con il recupero delle ex carcerette e<br />
il nuovo parcheggio della ghiacciaia, di prossima apertura, un interesse particolare dell’amministrazione<br />
comunale”<br />
L’ obiettivo del progetto, realizzato dall’ arch. Vincenza Basco, è quello di recuperare<br />
l’ invaso della piazza S. Clemente restituendole la dignità di un luogo della memoria, caratteristica dei centri storici.<br />
L’ intervento in piazza S. Clemente – si legge nella relazione dell’ arch. Basco - scaturisce dall’ analisi e dal rilievo del sistema esistente<br />
di relazioni visive, dimensionali, di fruizione, di interconnessione con gli edifici e con le strade al contorno. L’ intento è quello di<br />
migliorare la qualità di uno spazio pubblico, tutelando il suo organico segno d’ insieme, quindi escludendo ogni sovrastruttura e/o<br />
“monumentalismo” che sovrasterebbe con l’ armonia delle parti esistenti nell’ invaso attuale. Per l’ arch. Basco il progetto vuole ridefinire<br />
un “vuoto” urbano, attualmente destinato a parcheggio, facendogli acquistare una propria centralità e un luogo privilegiato per<br />
scambi culturali e sociali.<br />
ERRATA CORRIGE. Sul precedente numero di <strong>Campo</strong> de’ fiori, nella news relativa al 18° Motogiro “Franco Dragoni”, i nomi<br />
dei promotori dell’evento riportati erano errati. Di seguito il direttivo degli Amici in Moto che ha organizzato la manifestazione: PROIET-<br />
TI DANILO, BAIOCCO TIBALDO, DOMINICIS FABIO, ACHILLI GIANCARLO, FERRAMONDO SIMONE.
<strong>Campo</strong> de’ fiori 43<br />
S NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS<br />
Civitonici i due ragazzi che hanno conquistato il podio del Campionato italiano trial.<br />
Sono di Civita Castellana i due giovanissimi sportivi che hanno partecipato, con<br />
ottimi risultati, al Campionato italiano trial.<br />
Il più è piccolo Francesco Marchetti, “Francois” così lo chiamano nel trial, ha<br />
12 anni e guida una moto 125 cc beta. Fa parte del Miton top trial team ed ha<br />
partecipato al Campionato italiano trial juniores, categoria C1, dove ha lottato<br />
gara su gara, vincendone due: Lazzate e Castellinaldo. Due terzi posti, invece,<br />
a Chiuduno e Vittorio Veneto ed un secondo posto a Val Chiampo. Marchetti si<br />
è aggiudicato così un meritatissimo secondo assoluto a fine campionato,<br />
rispettando il suo obbiettivo prefissato. Resta, comunque, il<br />
rammmarico di non aver vinto visto il bel campionato svolto fino<br />
all’ultima gara, dove il piccolo civitonico era a pari punti con il vincitore,<br />
in classifica generale di campionato. Si è aggiudicato<br />
comunque la vittoria nel Campionato centro sud. Siamo certi che<br />
continuando su questa strada i successi saranno garantiti!<br />
Il più grande, invece, Davide Zaccagnini, soprannominato da compagni<br />
ed avversari “Zacca”, ha 19 anni e guida una beta 290 cc. Fa<br />
parte del Miton top trial team ed ha partecipato al Campionato italiano trial “CITO” e al campionato italiano<br />
”CIHT” categoria tr3, vincendoli entrambi. Nel CITO ha vinto ben tre gare: Oliveto Citra,<br />
Crevacuore, Valmalenco. Si è aggiudicato, invece, due secondi posti: Montoso e Berceto ed un terzo<br />
posto a Branzi. Zaccagnini è riuscito brillantemente a portare a termine l’ obbiettivo prefissato ad inizio<br />
campionato: diventare campione italiano tr3, rimanendo sempre al vertice della classifica di campionato,<br />
nonostante i suoi impegni scolastici (esami di maturità compresi!). Francesco Marchetti e Davide<br />
Zaccagnini sono due importanti promesse del trial italiano! Congratulazioni ed in bocca al lupo ad entrambi per una carriera sportiva<br />
costellata di successi memorabili! E.B<br />
Bracciano: studenti di Amburgo ricevuti dall’amministrazione comunale<br />
Protagonisti di un gemellaggio scolastico con il liceo Vian<br />
Sono stati ricevuti nella mattinata di ieri in aula consiliare<br />
dal sindaco di Bracciano Giuliano Sala e dall’assessore<br />
all’Ambiente e ai Gemellaggi Paola Lucci una ventina di studenti<br />
tedeschi di Amburgo e Neusass protagonisti di uno<br />
scambio culturale con il liceo Ignazio Vian.<br />
Un gemellaggio tra scuole nato a seguito delle iniziative che<br />
il Comune di Bracciano ha avviato da tempo nell’ambito dei<br />
gemellaggi con la città francese di Chatenay Malabry e la<br />
città tedesca di Neusass. Ringraziamenti sono arrivati dai<br />
tedeschi per l’accoglienza che gli studenti hanno avuto presso<br />
le famiglie braccianesi presso le quali sono stati ospiti. I ragazzi hanno inoltre potuto ammirare il territorio grazie ad un tour in battello<br />
sul lago e il Museo Storico dell’Aeronautica. Molto importante l’invito rivolto ai ragazzi italiani di recarsi ad Amburgo anche per effettuare<br />
stage in grande aziende del posto tra le quali la Siemens. L’Europa è stata l’accenno di tutti gli interventi. Ha parlato di una “Europa<br />
unita che non sia solo finanza” il sindaco Sala, di una grande comunità europea il presidente del Consorzio Lago Bracciano Rolando<br />
Luciani, di “amicizie fraterne tra i gemelli europei” l’assessore Paola Lucci mentre l’auspicio della dirigente scolastica Stefania Chimenti<br />
rivolto agli studenti è stato quello che “L’Europa possa diventare la casa dei vostri progetti di vita”.<br />
fuoridalcomune@comune.bracciano.rm.it - 06/99816375<br />
L’AIV Lazio promuove la Carta Giovani.<br />
L’Associazione Italia Verde Lazio in collaborazione con l’EYCA (European Youth Card:<br />
http://www.eyca.org ) promuove una Carta Servizi dedicata ai giovani dai 14 ai 30<br />
anni (non compiuti) che permette di usufruire di sconti vantaggiosi presso i negozi<br />
convenzionati e di poter aderire ai tanti progetti messi in campo dall’Associazione<br />
Carta Giovani, per una panoramica completa su ciò che offre tale servizio vi invitiamo<br />
ad andare sul sito www.cartagiovani.it . Se volete sottoscrivere la Carta Giovani potete rivolgervi<br />
all’AIV Lazio scrivendo all’indirizzo aivlazio@yahoo.it . La Card è patrocinata dalla Regione Lazio e dal<br />
Governo Italiano, valida in tutto il territorio italiano e nei 41 paesi europei aderenti al progetto! Se volete aderire come negozi per stipulare<br />
la convenzione potete sempre rivolgervi all’AIV Lazio. Entrambi i servizi sono del tutto gratuiti!<br />
Facebook: www.facebook.com/associazione.Italia.Verde Email: aivlazio@yahoo.it Indirizzo: Via A. Cencelli n. 7 – Fabrica di Roma (VT).<br />
“Variante Mignolò”: consegnati i lavori<br />
Sono stati consegnati mercoledì 10 ottobre i lavori per la cosiddetta “Variante Mignolò ”, la variante stradale di collegamento tra la “S.P.<br />
Braccio lungo treia e la S.S. 311 Nepesina”. A breve si aprirà , quindi, il cantiere per una delle opere pubbliche più importanti di Civita<br />
Castellana, che oltre ad alleggerire il traffico su una delle vie fondamentali di transito verso il centro storico, creerà circa cinquanta parcheggi<br />
in più a servizio della parte antica della città . “E’ un’opera importantissima e di ampio respiro che siamo riusciti a portare a compimento<br />
– ha affermato l’assessore ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica di Civita Castellana, Gianluca Cerri – dopo l’aggiudicazione definitiva<br />
della gara d’appalto che ha visto più di novanta ditte partecipanti, abbiamo consegnato lo scorso mercoledì i lavori all’impresa Edil<br />
Fema SRL.Adesso aspettiamo quanto prima l’avvio del cantiere”. L’ impresa Edil Fema srl di Roma si è aggiudicata la gara d’appalto con<br />
un ribasso del 29,06% e, quindi, per l’ importo netto di euro 351,811,59 oltre agli oneri di sicurezza. Con la predetta aggiudicazione le<br />
economie di gara risultano pari ad euro 158.526,46 IVA al 10% compresa.
44<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS<br />
IL COMUNE DI CIVITA CASTELLANA DONA UNA SONDA ECOCARDIO ALLA ASL VT5<br />
Questa mattina con una cerimonia semplice ma molto significativa il sindaco di<br />
Civita Castellana, Gianluca Angelelli, ha donato una nuova sonda ecocardio adulti<br />
multifrequenza al poliambulatorio VT5 situato presso la “Cittadella della salute”, in<br />
via Petrarca.<br />
Alla cerimonia hanno partecipato, oltre al sindaco Angelelli, il direttore sanitario del<br />
distretto, dott. Alfredo Canonici, il cardiologo, dott. Bruno Pifferi, il consigliere<br />
comunale, Angelo Pescitelli, ed altre persone..<br />
Il dott. Canonici ha ringraziato l’ amministrazione comunale di Civita Castellana per<br />
la donazione fatta “ In un momento difficile per le risorse economiche disponibili sul<br />
territorio. – ha detto il mdott. Canonici- Questa donazione arriva al momento<br />
opportuno perché bisognava dirottare i pazienti su altri ecografi. Con questa donazione<br />
possiamo riprendere a pieno ritmo l’ attività ecocardiografica con circa 100<br />
prestazioni settimanali: “ Anche il sindaco Angelelli ha manifestato la sua soddisfazione<br />
per la donazione fatta grazie alla segnalazione ed all’ impegno del consigliere comunale Angelo Pescitelli.”Un piccolo dono –<br />
ha detto Angelelli – però importante fatto alla Asl e in particolare al dott. Bruno Pifferi che gli consente di effettuare gli ecocardio a<br />
pieno ritmo: Colgo l’ occasione per ringraziare il dott. Pifferi per il lavoro che svolge con grande professionalità e dedizione:<br />
Orto di Miretto: consegnati i lavori<br />
Con la consegna dei lavori per la sistemazione dell’ area sita in via Belvedere Falerii Veteres, il<br />
cosiddetto orto di Miretto, une delle zone di maggior interesse ambientale del centro storico di<br />
Civita Castellana presto assumerà un aspetto più accogliente e consono al ruolo che ricopre. L’<br />
amministrazione comunale il 10 ottobre scorso ha consegnato alla Impresa Colosimo Francesco<br />
di Cotronei (Crotone), vincitrice dell’ appalto, i lavori per la sistemazione dell’ area. L’impresa<br />
Colosimo Francesco si è aggiudicata l’ appalto per un importo complessivo di 267.261,50 comprensivo<br />
di oneri di sicurezza pari ad 6.069,86 determinato mediante ribasso dell’ 11,65% sull’<br />
importo a base d’ asta.<br />
“Dopo un intenso lavoro svolto dall’amministrazione comunale durato diverso tempo –ha spiegato<br />
l’assessore ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica di Civita Castellana, Gianluca Cerri - siamo prossimi, finalmente, all’inizio dei lavori.<br />
Prima di effettuare la gara abbiamo dovuto: correggere il progetto eliminando quella parte di intervento che andava a modificare in modo<br />
consistente i terrazzamenti dell’orto verso via del Tiratore; acquisire i tre quarti della proprietà ; espropriare il restante quarto; ottenere<br />
i nuovi pareri dalla Soprintendenza Archeologica e dalla Soprintendenza ai Monumenti e infine ottenere un contributo di 88.000,00 euro<br />
dalla Regione Lazio. Il progetto così modificato prevede la sistemazione a verde del fossato e il recupero dei terrazzamenti dell’orto. La<br />
realizzazione di una scalinata di accesso sul lato di via del Tiratore, il marciapiede lungo via Belvedere Falerii Veteres, una “piazza ovale”<br />
in erba per lo svolgimento di manifestazioni e concerti, un percorso illuminato che attraversa tutta l’area. Spero che a breve la città possa<br />
godere di questo straordinario spazio pubblico che – ha concluso Cerri - non dobbiamo dimenticare, era il fossato di difesa della città di<br />
Falerii Veteres e quindi una testimonianza importantissima del sistema urbano falisco“.<br />
ADDIO ALL’ULTIMO ED UNICO SEMAFORO DI<br />
CIVITA CASTELLANA. E’ stato sostituito da una<br />
più moderna “rotatorietta”!<br />
Proprio in questi giorni è stato aperto il cantiere per la realizzazione di una rotatoria all’<br />
incrocio di via Giovanni XXIII, via Petrarca, via Corchiano e via E. Minio, che sostituirà lo<br />
storico semaforo di Civita Castellana. I lavori di realizzazione sono stati affidati alla<br />
Impresa Rocchino Mario s.r.l. di Orte e la direzione all’ ing. Luciano Venanzi di Viterbo.<br />
L’ Impresa Rocchino Mario s.r.l. si è aggiudicata l’ appalto per l’ importo di 99.489,12,<br />
con un ribasso d’ asta del 31,33% sull’ importo del progetto che era di 138.713,61. La<br />
consegna dei lavori è prevista entro il 5 gennaio 2013. Con la realizzazione di<br />
questa opera attesa da anni la giunta Angelelli mette in sicurezza uno degli incroci più<br />
pericolosi e transitati del centro urbano. Infatti la presenza di un semaforo non è sufficiente ad evitare incidenti più o meno gravi che<br />
accadono sovente, specialmente nelle ore notturne, quando il semaforo che segnala solamente la pericolosità dell’incrocio viene spesso<br />
ignorato dai conducenti degli automezzi.<br />
GLI ABITANTI DEL QUARTIERE SAN GIOVANNI DI CIVITA<br />
CASTELLANA VOGLIONO RICORDARE CON QUESTA FOTO<br />
GLI ULTIMI CASSONETTI PRIMA DI ESSERE MESSI<br />
IN DISUSO, RINGRAZIANDOLI PER L’EGREGIO LAVORO<br />
SVOLTO PER TANTI ANNI!<br />
Porta a porta: ottimo avvio delle zone 2 e 3<br />
E’ iniziata anche nelle zone 2 e 3 di Civita Castellana la raccolta porta a porta con risultati ottimi. Ormai<br />
oltre il 50% della popolazione civitonica è interessata al servizio e entro i primi mesi del prossimo anno<br />
si espanderà anche nelle zone del centro storico e della zona nord est della città . Gli abitanti delle zone<br />
di Borghetto Sassacci, Cenciani e Casale Ettorre e tutti coloro che risiedono nelle zone 1-2-3 di Civita<br />
che ancora sono sprovvisti dei kit devono recarsi presso il centro di distribuzione situato in via Togliatti<br />
(di fronte alla scuola media D. Alighieri) per venirne in possesso onde evitare di incorrere in pesanti sanzioni.
<strong>Campo</strong> de’ fiori 45<br />
1° Concorso<br />
Letterina di Natale<br />
per <strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
Invitiamo tutti i bambini ad inviare le loro letterine di Natale<br />
presso la nostra redazione attraverso tutti i nostri recapiti e contatti<br />
(P.zza della Liberazione, 2 - 01033 Civita Castellana (VT) / info@campodefiori.biz)<br />
entro il 5 Dicembre 2012.<br />
Tre di esse verranno selezionate e pubblicate sulle pagine del prossimo<br />
numero ed i vincitori riceveranno in regalo un abbonamento di un anno<br />
alla nostra rivista, insieme al diploma di merito!<br />
Le aspettiamo numerose!!!<br />
Termine ultimo 18 Novembre 2012!! Affrettatevi...<br />
info@campodefiori.biz
46<br />
Scegli tra i nostri libri<br />
il tuo regalo di Natale!<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
LE PROPOSTE EDITORIALI DELLE COLLANE DI CAMPO DE’<br />
L’Associazione Accademia Internazionale d’Italia Editore<br />
presenta il nuovo libro del Prof. Massimo Marsicola<br />
“RE PER UN ANNO”<br />
Dopo il successo editoriale de “IL BULLISMO. COME<br />
RICONOSCERLO E COMBATTERLO” del Prof.<br />
Massimo Marsicola, edito dall’Associazione<br />
Accademia Internazionale d’Italia nel 2010, l’A.I.D.I. Editore<br />
presenta la nuova pubblicazione dell’autore: “RE PER UN<br />
ANNO”.<br />
Il volume di appena una quarantina di pagine, da leggere tutto<br />
d’un fiato, verrà distribuito gratuitamente. Chiunque fosse<br />
interessato può ritirarlo anche presso la nostra redazione in<br />
Piazza della Liberazione, 2 a Civita Castellana o può riceverlo<br />
direttamente a casa con spese di spedizione postale a<br />
proprio carico.<br />
Il progetto prevede la realizzazione di una trilogia a carattere<br />
filosofico-politico di grande utilità comune, che verrà pubblicata<br />
via via nel tempo.<br />
Un dialogo filosofico-politico sulla crisi,<br />
che può anche essere rappresentato a teatro<br />
(commedia in atto unico).<br />
Il primo di una serie di discorsi volti a dare un<br />
nuovo impulso al dibattito culturale nel nostro<br />
Paese, giusto viatico per una ripresa in ogni<br />
campo e settore produttivo.<br />
Utile per chi avesse a cuore un reale<br />
rinnovamento della Politica e delle Istituzioni.<br />
Il bullismo. Come riconoscerlo e combatterlo<br />
è un libro unico nel suo genere.<br />
Un manuale guida per cercare di arginare questo male dilagante!<br />
E’ possibile averne una copia acquistandolo nelle librerie della zona, nelle edicole o<br />
presso la nostra redazione. Potete anche ordinarlo versando l’importo di 10.00,<br />
sul c/c postale n. 42315580, intestato ad Associazione Accademia Internazionale d’Italia.<br />
E’ un’occasione da non perdere, soprattutto per gli insegnanti, che possono inserirlo<br />
nel P.O.F. d’Istituto e nella programmazione educativa annuale del docente, ma anche<br />
per i genitori e per tutti gli educatori sociali.<br />
L’apparenza, a volte, è la maschera perfetta di una realtà ben diversa. L’incontro con un giovane che racconta di essere<br />
quello che non è , stravolgerà , almeno temporaneamente, la vita di una famiglia perbene, che si offre di accoglierlo<br />
ed ospitarlo. La fine di un vecchio amore da parte del protagonista, per la nascita di uno nuovo e non ricambiato,<br />
spezzerà il cuore della giovane che lo aspettava da tempo e spaventerà l’ingenua fanciulla, che diventa l’oggetto di<br />
un suo desiderio morboso. La descrizione accurata e particolareggiata che l’autore fa della storia, rende la narrazione<br />
coinvolgente ed intrigante. Sembra di essere lì presenti, e, quasi come spettatori di una rappresentazione teatrale,<br />
i lettori possono immaginare i personaggi muoversi su di un palcoscenico ben allestito. Una storia ambientata in un<br />
tempo neanche troppo lontano, che ci ricorda i racconti dei nostri nonni di campagna. Ermelinda Benedetti<br />
NOTA DELL’EDITORE<br />
In questo romanzo Augusto Stefanucci narra il sentimento morboso e mortale di un personaggio fantastico della sua<br />
Fabrica di altri tempi. La scrittura bella e diretta tratta la forza dell’egoismo di un amore ossessionato, che fa ineluttabilmente<br />
scivolare nella disperazione e nel dramma il protagonista. Qui c’è tormento, ambiguità e violenza, ma<br />
soprattutto amor fatale! Sandro Anselmi<br />
AVETE UN VOSTRO SCRITTO NEL CASSETTO E VORRESTE VEDERLO PUBBLICATO???<br />
CHIAMATECI SUBITO!!!! REALIZZEREMO IL VOSTRO DESIDERIO! 0761.513117 - info@campodefiori.biz
Micetti dolcissimi di di circa 3 mesi. Sono a<br />
Sutri. Maria tel 0761635616 - 3393403875<br />
PAULY<br />
E' vivace, tanto che non<br />
riesce a stare tranquillo e<br />
tende a scappare ...E' giovane<br />
e pieno di energia quindi<br />
l'ideale sarebbe un giardino<br />
ben recintato oppure qualcuno<br />
in appartamento che<br />
avrebbe tempo e pazienza<br />
per educarlo... Diamogli una<br />
seconda possibilità : è già<br />
stato salvato dai pericoli della<br />
strada. Taglia piccola di circa 11 Kg. Forse 1/2 Anni.<br />
Trovato a Montefiascone, prima dell'estate, vagava ai<br />
bordi di una strada con macchine che gli sfrecciavano<br />
pericolosamente vicino , ora ha recuperato tranquillità<br />
e forma fisica, ma vive in una grotta e a catena:<br />
SOLO 24 ore al giorno; buono con altri cani e<br />
gatti. Molto affettuoso (quasi "appiccicoso")<br />
Arriva l'inverno, e...se nevica?????<br />
328 5424120<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori 47<br />
La AS YOU ARE, azienda<br />
giovane e affermata,<br />
nella produzione di<br />
gioielli qualche mese fa<br />
ha lanciato nel suo shop<br />
on line la sua collezione<br />
“i Cuccioli” - anelli, ciondoli,<br />
orecchini con zampette<br />
di cani e/o gatti,<br />
ottenendo molto successo<br />
tra il numeroso<br />
pubblico di amanti degli<br />
animali.<br />
Alla luce di questa accoglienza<br />
da parte di animalisti e non l’Azienda ha pensato di aiutare<br />
chi salva dalla strada e dai pericoli, piccoli esseri indifesi che pagano solo perchè<br />
sono nati e non hanno fatto nulla di male per meritare l’ergastolo del<br />
Canile. AS YOU ARE ha deciso, in maniera totalmente autonoma, di non premiare<br />
le grandi e celebri Associazioni, quelle che già percepiscono contributi,<br />
ma alcune di piccole o semplici volontari/e che non percepiscono aiuti da<br />
parte delle Istituzioni e Autorità.<br />
Un lavoro di scrematura è stato fatto da persone competenti che si trovano ad<br />
affiancare giornalmente queste persone così generose e verranno rese note<br />
dall’Azienda attraverso la fanpage di Facebook e il sito stesso.<br />
Magari non avrete mai sentito nominare le Associazioni e i volontari che verranno<br />
aiutati e infatti è anche un modo per far conoscere il loro lavoro.<br />
Per tutto il mese di novembre per ciascun articolo acquistato on line dal sito<br />
www.shop-asyouare.com della “Collezione i Cuccioli” - cinque euro verranno<br />
devoluti a :- INCROCIAMOLEZAMPE ONLUS di Civita Castellana (Viterbo)<br />
Lazio. L’iniziativa avrà certamente un seguito sempre grazie a Voi che date<br />
fiducia ad una giovane azienda che ha preso a cuore il problema dell’animalismo<br />
attraverso le sue creazioni.<br />
AS YOU ARE - Va del Progresso, 36 – 36100 VICENZA<br />
P. Iva 02954880247 -Tel. 0444-960377 - info@asyouare.eu - www.shop-asyouare.com<br />
Ciao a<br />
tutti!!!!<br />
Mi chiamo<br />
Yole, ho<br />
circa 4/5<br />
anni. Sono tg<br />
piccola piccola<br />
4/5 kg.<br />
Vivo in un<br />
recinto.....e<br />
NON sono felice. Cerco un amico<br />
umano per la VIta.. So dare amore,<br />
tanto amore in cambio di pappa,<br />
coccole e liberta'. Sono vaccinata,<br />
sterilizzata e chippata. Mi trovo in<br />
prov di Viterbo ma posso<br />
raggiungerTi ovunque. RITA<br />
339/1123663<br />
Sollecitati da diversi nostri lettori, lanciamo un appello a tutti i<br />
possessori di cani, affinchè li tengano<br />
al giunzaglio quando si trovano a passeggiare in luoghi pubblici,<br />
per evitare spiacevoli, imprevedibili incidenti.
48<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
AGENDA<br />
Tutti gli appuntamenti più importanti<br />
“BarbaBlù” in scena al Palarte di<br />
Fabrica di Roma per la Giornata contro<br />
la violenza maschile sulle donne<br />
Il prossimo 25 novembre - Giornata contro la<br />
violenza maschile sulle donne - non può e<br />
non deve essere ancora una volta una ricorrenza<br />
rituale, poiché il fenomeno della violenza<br />
di genere (che troppo spesso coinvolge anche<br />
i figli) è in costante aumento ed è un problema che affligge gravemente<br />
l’Italia, incide pesantemente sul raggiungimento di una<br />
reale parità e dignità delle donne, sui meccanismi sociali che regolano<br />
la qualità della vita di entrambi i generi. Per questa giornata,<br />
l’Associazione Fab(b)rica delle Donne ha organizzato un’<br />
iniziativa importante per richiamare l’attenzione delle istituzioni<br />
e della cittadinanza su una realtà così devastante, una delle<br />
maggiori cause di morte ed invalidità per le donne dai 15 a i 40<br />
anni e in aumento preoccupante nel nostro Paese. L’Associazione<br />
presenterà lo spettacolo teatrale “BarbaBlù” (destinato la<br />
mattina agli alunni della scuola media e la sera ad un pubblico<br />
adulto) creato e diretto dalla compagnia “Il Cerchio<br />
Invisibile “ di Sandro Nardi, una trasposizione della favola di<br />
Perrault che tratta del tema della violenza sulle donne avvalendosi<br />
dei toni e della prospettiva della favola, con momenti di riflessione<br />
e forte tensione drammatica. La serata è organizzata per<br />
Venerdì 23 Novembre, al Palarte di Fabrica di Roma, alle<br />
ore 21,15 e il ricavato della serata sarà devoluto al Centro<br />
Antiviolenza Erinna , unico centro di Viterbo e provincia che ha<br />
come scopo il contrasto, la prevenzione della violenza sulle donne<br />
15° RASSEGNA MUSICA DA CAMERA<br />
CITTA’ DI RONCIGLIONE<br />
dal 4 Novembre al 22 Dicembre<br />
Non è un refuso, quell’apostrofo. Cinque professori<br />
dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia di Roma che hanno scelto<br />
come motto “Il peso della leggera, la leggerezza della classica”,<br />
presentandosi al pubblico in modo autoironico, intelligente. Senza<br />
nulla togliere a chi segue la tradizione. Ma l’arte, si sa, è soprattutto<br />
libertà d’espressione. Così i due violini di Rosario Genovese<br />
e Ruggiero Sfregola, la viola di Giovanni Leonetti, il violoncello di<br />
Francesco Di Donna, il contrabbasso di Andrea Pighi si sono fusi<br />
con lo scopo di produrre mezzo chilo di musica, sia essa classica,<br />
moderna, jazz, pop, folk, rock e quant’altro. Parte così domenica<br />
4 novembre la 15° Rassegna Cameristica della Città di<br />
Ronciglione, nella tradizionale sede della chiesa di S. Sebastiano,<br />
alle 17,30. Seguiranno, l’11 il ‘Trio Clarinetto-Violoncello-<br />
Pianoforte”, il 17 ‘Recital Pianistico’ di Aldo Ragone, il 24<br />
al Teatro Comunale ore 12.00 ‘Festive Wind Ensemble’. Si<br />
ritorna alla chiesa di S. Sebastiano il 25 novembre con il<br />
‘Quartetto Farnese’, 1 dicembre ‘Recital Pianistico’ di<br />
Annalisa Bellini, il 2 ‘Il trio nella forma classica’, l’8 ‘Coro<br />
polifonico T. Cima e D. Massenzio’, il 9 ‘Orchestra di tromboni<br />
Blow Pipes’. Per la Rassegna Giovani il 15 ‘’Duo tromba<br />
e pianoforte”, il 16 “Duo voce e pianoforte”. Conclude il<br />
Concerto di Natale alle 21.00 del 22 dicembre al Teatro<br />
Comunale. L’importante Rassegna è organizzata dall’Istituzione<br />
Musicale Comunale S. Verzari di Ronciglione, curata dal Direttore<br />
Artistico Prof. Fernando De Santis, in collaborazione con<br />
l’Assessore alla Cultura Daniela Sangiorgi, con il patrocinio del<br />
Comune di Ronciglione, Assessorato alla Cultura e Settore<br />
Turismo, Provincia di Viterbo, Regione Lazio.<br />
Roberto Ragone – Addetto Stampa Istituzione Musicale Comunale ‘S. Verzari’
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
AGENDA<br />
Tutti gli appuntamenti più importanti<br />
Bracciano: Quattro pomeriggi<br />
culturali con “Un the al Museo”<br />
Fare cultura ma non solo. L’obiettivo è anche far conoscere alla comunità<br />
figure professionali di spessore che hanno scelto di vivere a<br />
Bracciano, tutto sorseggiando un buon the nei pomeriggi uggiosi d’inverno,<br />
alle 16.30 nella sala dell’archivio storico comunale. Torna con<br />
questi scopi al Museo Civico di Bracciano la manifestazione “Un the al<br />
Museo”, quattro appuntamenti-conferenza. Ampio il ventaglio delle<br />
materie trattate, si va dagli approfondimenti sulla storia locale, alla<br />
musica e all’arte. “Il Museo ospita, con l’intento di presentarli, alla<br />
comunità di Bracciano valenti cittadini” commenta il direttore del<br />
Museo Cecilia Sodano.<br />
Questo il programma delle conferenze:<br />
- 4 novembre L’Annunciazione in terracotta invetriata del<br />
Museo Civico di Bracciano Cecilia Sodano. Un viaggio attraverso i<br />
percorsi del revival rinascimentale a partire da un’opera del museo<br />
- 11 novembre Protagonista: il violoncello Francesco Storino. Un<br />
percorso attraverso la storia della musica raccontato, tra voce e melodie,<br />
da un professionista del violoncello<br />
- 18 novembre Arte contemporanea: esperienze e tecniche di<br />
restauro Paola Carnazza. Esperienze di restauro del contemporaneo<br />
dalla Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma<br />
- 25 novembre Mino Delle Site aeropittore futurista Francesco<br />
Rinaldi. L’esperienza artistica di Mino Delle Site raccontata da un suo<br />
allievo<br />
fuoridalcomune@comune.bracciano.rm.it - 06/99816375<br />
49<br />
Il VII municipio di Roma<br />
per il poeta Achille Serrao,<br />
il 23 novembre 2012<br />
Venerdì 23 novembre 2012, dalle<br />
ore 17, presso la Sala “Lucio Conte”,<br />
in via Prenestina 510 (angolo con<br />
viale Palmiro Togliatti su iniziativa<br />
del VII municipio di Roma Capitale<br />
si terrà la commemorazione del<br />
poeta Achille Serrao nel trigesimo<br />
della sua dipartita.<br />
L’evento, dopo i saluti istituzionali<br />
del Presidente del VII Roberto Mastrantonio, dell’Assessore<br />
alla Cultura Leonardo Galli, del presidente della Commissione<br />
Cultura della Provincia di Roma Pino Battaglia, prevede la lettura<br />
di testi di Achille Serrao in napoletano da parte di<br />
Federico Carabetta e Loredana Mauro ed in italiano dei poeti:<br />
Leopoldo Attolico, Manuel Cohen, Ferdinando Falco, Aurora<br />
Fratini, Giovanna Giovannini, Vincenzo Luciani, Roberto<br />
Pagan, Claudio Porena, Laura Rainieri, Cosma Siani,<br />
Rosangela Zoppi e l’esecuzione di brani musicali degli artisti:<br />
Fabiana Avoli, pianoforte, Andrea Salvi, flauto, Andrea<br />
Allocca, chitarra, Paolo Cozzolino, contrabasso, e delle cantanti<br />
Angela Di Gaetano e Nicoletta Chiaromonte.<br />
Parteciperanno la moglie di Achille Serrao, Paula Gallardo, i<br />
figli, la sorella, il fratello e i famigliari.<br />
SONO APERTE LE ISCRIZIONI AL CORSO B.L.S.D. PER L’USO CORRETTO DEL DEFIBRILLATORE, organizzato<br />
dal Comune di Corchiano in collaborazione con la C.R.I. italiana. Il corso si terrà SABATO 1 DICEMBRE<br />
2012 presso la Sala Consiliare del Comune.La partecipazione è aperta a tutti quanti fossero interessati ad offrire<br />
un piccolo servizio alla comunità. E’ possibile iscriversi entro il 24 Novembre presso la locale sezione<br />
della Croce Rossa. L’apparecchio è stato donato ai cittadini di Corchiano dall’Associazione U.N.I.T.A.L.S.I.<br />
“Talenti quotidiani”: un concorso nazionale di<br />
microscrittura dedicato alla donna<br />
Un concorso nazionale di micro-scrittura creativa dedicato alla valorizzazione<br />
della figura femminile e delle pari opportunità e al rifiuto di ogni<br />
forma di discriminazione di natura sessuale. E’ questo lo spirito di<br />
“Talenti Quotidiani - Racconti di fretta per narrare l’avventura di<br />
essere donna”, il progetto promosso dall’Arci provinciale di Siena e<br />
finanziato dalla Regione Toscana grazie al bando della legge 16 del 2009<br />
sulla cittadinanza di genere. Il concorso è aperto a tutti e prevede la presentazione,<br />
entro il 30 gennaio 2013, di un breve elaborato in qualsiasi<br />
forma narrativa - racconto breve, diario, poesia, narrazione e favola - della<br />
lunghezza massima di 10! 0 parole e dedicato alla valorizzazione della<br />
figura femminile in qualità di eroina della quotidianità , con punti di vista<br />
originali e diversi. Il concorso si chiuderà con la pubblicazione degli elaborati<br />
vincitori selezionati dalla giuria e il volume sarà presentato nel<br />
corso di un evento che vedrà anche la premiazione ufficiale dei vincitori.<br />
I racconti saranno pubblicati anche sul sito dell’Arci provinciale di Siena e<br />
sul blog del progetto www.talentiquotidiani.it. L’iniziativa conta anche sul<br />
supporto dell’Associazione Culture Attive di San Gimignano;<br />
dell’Associazione Arcisolidarietà Colibrì di Ville di Corsano;<br />
dell’Associazione Movimento pansessuale Arcigay di Siena e<br />
dell’Associazione Archivio UDI della provincia di Siena. I racconti devono<br />
pervenire entro il 30 gennaio 2013 presso l’Associazione Arci<br />
Provinciale Senese, in Piazza Maestri del Lavoro, 27, a Siena. Non fa fede<br />
il timbro postale. Per ulteriori informazioni sulle modalità di partecipazione,<br />
è possibile scaricare il bando dal sito www.talentiquotidiani.it,<br />
scrivere un’e-mail all’indirizzo talentiquotidiani@gmail.com oppure chiamare<br />
il numero 0577.247510. “Talenti quotidiani” è presente anche sui<br />
social network, con una propria pagina Facebook e un profilo Twitter.
50 <strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
Auguri alla nostra piccola<br />
peste Fabiola che il 10<br />
novembre compie 2 anni da<br />
mamma, papà, Chiara, i<br />
nonni, gli zii e i cugini.<br />
La Redazione di <strong>Campo</strong> de’ fiori si associa agli auguri<br />
Ad Alessio<br />
per i suoi 17<br />
anni, da<br />
mamma, papà,<br />
Lella e Chiara.<br />
Tantissimi<br />
auguri di buon<br />
compleanno.<br />
Giulia il 31 ottobre ha<br />
compiuto 18 anni.<br />
Per te inizia una nuova<br />
fase della vita che ti<br />
vedrà coinvolta in responsabilità maggiori, potrai<br />
decidere autonomamente del tuo futuro, provare<br />
nuove emozioni e imbatterti in nuove avventure<br />
che ti vedranno protagonista. I tuoi genitori ti<br />
augurano tanta felicità e serenità.<br />
Tantissimi<br />
auguri di<br />
una felice<br />
vita<br />
insieme a<br />
Martina e<br />
Andrea<br />
che il 13<br />
ottobre<br />
2012 hanno coronato il loro<br />
sogno d’amore....Vi vogliamo<br />
bene!!!! I vostri amici<br />
Tantissimi<br />
auguri di<br />
buon compelanno<br />
a<br />
Samuel<br />
Testa che<br />
il 13<br />
Novembre<br />
compie 8<br />
anni, da<br />
chi ti vuole tanto bene...<br />
mamma e papà.<br />
Tanti tanti auguri al<br />
nostro Cristian Cesare<br />
che il 23 novembre compie<br />
due anni dal nonno<br />
Sandro Cesare, la nonna<br />
Anna e la bisnonna Enrica<br />
Tanti auguri di<br />
buon compleanno a<br />
don Claudio<br />
Monarca che il 22<br />
ottobre ha<br />
compiuto 60 anni, da tutti i parrocchiani di<br />
Corchiano ed in particolare dagli oratoriani<br />
Tanti auguri<br />
ai ragazzi<br />
del ’55 di<br />
Carbognano!<br />
Tanti auguri a Francesco<br />
Generali che il 9 ottobre<br />
ha compiuto 5 anni, dalla<br />
sorella Benedetta, il papà<br />
Enrico, la mamma Paola, la<br />
nonna Antonella, il nonno<br />
Checchino, gli zii ed i cugini<br />
Congratulazioni<br />
ad Ileana<br />
Baldassi per<br />
aver vinto la<br />
Borsa di<br />
Studio alla<br />
scuola musicale il C.E.T. di MOGOL ad<br />
Avigliano Umbro (TR), messa in palio<br />
dalla Provincia di Viterbo, per soli 10<br />
aspiranti artisti. Un grande IN<br />
BOCCA AL LUPO per la sua carriera<br />
musicale dai suoi familiari e amici.<br />
Tantissimi auguri<br />
a Giacomo<br />
Pastorelli che il 19<br />
Novembre compie<br />
il suo 1° anno! Con<br />
amore da nonna<br />
Antonietta<br />
e gli zii.
L’ALLEGRA BRIGATA DEL ‘67<br />
Un sabato qualunque di un mese d’autunno ci<br />
siamo rincontrati sotto lo stesso tetto, seduti<br />
uno accanto all’altro per condividere una<br />
serata di piacere. E’ bastato qualche minuto,<br />
che ci siamo ritrovati in un turbine di emozioni,<br />
che a stento siamo riusciti a frenare, così<br />
uno staff di artisti, come, cantanti, cabarettisti<br />
e soprattutto ballerini, hanno dato vita<br />
ad una simpatica e divertente serata che,<br />
solo il tempo tiranno, purtroppo, ha interrotto.<br />
All’allegra brigata del ‘67 senza fare un<br />
vademecum, mando un solo e semplice augurio<br />
di grandissima felicità.<br />
Un’amica ‘67 <br />
Tantissimi<br />
auguri al nostro<br />
dolcissimo<br />
Niccolò<br />
Costantini che il<br />
26 ottobre ha<br />
compiuto 5 anni.<br />
Da parte di<br />
mamma, papà, il<br />
piccolo Mirko, i<br />
nonni e le zie!<br />
Tanti auguri<br />
al piccolo<br />
Yuri<br />
Ceccarelli,<br />
che il<br />
giorno 28<br />
Ottobre<br />
2012 ha<br />
ricevuto il<br />
sacramento<br />
del<br />
battesimo,<br />
con tanto amore da<br />
mamma Pamela, papà<br />
Graziano, i nonni e gli zii<br />
Tanti auguri a nonna Teresa<br />
la migliore gelataia di tutti i<br />
tempi che il 1 Novembre<br />
compie 64 anni! Ma soprattutto<br />
è la migliore nonna del<br />
mondo e l’unica donna che sa<br />
capirmi in ogni situazione...Ti<br />
voglio un bene dell’anima!<br />
Tanti auguri.... Stefano<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori 51<br />
Tantissimi auguri alla<br />
piccola Martina Ruzzi<br />
che compie 1 anno il 3<br />
Dicembre, dalla mamma<br />
Anna Maria, il papà<br />
Enrico, i nonni, gli zii e<br />
tutti quelli che le<br />
vogliono un gran bene.<br />
Tanti auguri al nostro<br />
piccolo grande amico<br />
Luca che ha ricevuto il<br />
Sacramento della<br />
Cresima, da Stefano e<br />
Piera.<br />
Diego e Samir augurano<br />
buon compleanno alla loro<br />
mamma Antonella<br />
Magnarelli che ha compiuto<br />
gli anni il 14 Ottobre. Cara<br />
mamma ti ringraziamo per<br />
tutto quello che hai fatto<br />
per noi, per averci cresciuti<br />
da sola, per averci fatto<br />
studiare e parlare tre lingue,<br />
ti ringraziamo per tutti i sacrifici che hai<br />
fatto per noi e per i ragazzi che ci hai fatto<br />
diventare. Grazie mamma!<br />
Il giorno 27<br />
ottobre<br />
hanno<br />
festeggiato<br />
60 anni di<br />
matrimonio<br />
NANDO e<br />
ROSA di<br />
Fabrica di Roma.<br />
Tanti auguri da tutti i familiari.
52<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
L’angolo del poeta<br />
Nella foto al lato,<br />
Ebe Di Stazio, figlia<br />
di Umberto Di<br />
Stazio, che ci ha fatto<br />
recapitare in redazione<br />
questa deliziosa<br />
poesia del padre<br />
(nella foto in alto).<br />
CARTOLINA DI ABBONAMENTO ANNUALE<br />
SI desidero abbonarmi a : <strong>Campo</strong> de’ fiori (12 numeri) a 25,00<br />
Umberto Di Stazio - Pizziribbecchi<br />
SOSTENETE CAMPO DE’ FIORI CON IL VOSTRO ABBONAMENTO<br />
I miei dati<br />
Nome___ ____ __________________________________ Cognome______________________________________________<br />
data di nascita_______________________Città ________________________________________________________Prov._______<br />
______________________________________________________________Telefono____________________________________<br />
Desidero regalare l’abbonamento a: <strong>Campo</strong> de’ fiori (12 numeri) a 25,00<br />
Il regalo è per:<br />
Nome_______________________________Cognome________________________________________________________________<br />
_data di nascita_________________________Città ____________________________________________________Prov.________<br />
Via_________________________________________________________________Telefono________________________________<br />
effettuerò il pagamento con c/c postale n. 42315580 intestato alla Associazione Accademia Internazionale D’Italia - P.za<br />
della Liberazione n. 2 - Civita Castellana<br />
Data______________Firma__________________________________<br />
Autorizzo il trattamento dei miei dati personali secondo quanto disposto dalla legge n. 675 del 31.12.1996 in materia di<br />
“Tutela dei dati personali”. Titolare del trattamento dei dati è <strong>Campo</strong> de’ fiori - P.za della Liberazione,2 - 01033 Civita<br />
Castellana (VT)<br />
Data______________Firma__________________________________<br />
Per abbonarti puoi spedire questa cartolina a <strong>Campo</strong> de’ fiori - P.za della Liberazione, 2 - 01033 Civita<br />
Castellana (VT) o puoi trasmetterla per fax allo 0761 . 513117
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori 53<br />
Roma com’era<br />
Articolo tratto dalla testata giornalistica “La Tribuna illustrata”(Anno XI), di domenica 29 novembre 1903.<br />
Abbiamo recuperato questa copia ultracentenaria da un rigattiere, consunta e vissuta, ma ancora piena del suo fascino<br />
originario. La foto ci mostra un Lungotevere diverso da come è oggi, privo delle alte palazzine nobiliari e con un viale<br />
alberato assai giovane. Ma l’articolo ci racconta molto di più e la foto è tutta da leggere!
54<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
Album de<br />
Civita Castellana. Squadra di Rugby - 1978.<br />
In piedi da sx: Angeletti, Midossi, Cingolani, Ceccarelli, Basili, Mancini, Nelli, Ceccani, Gemma, Pichilli, Basili,<br />
Stinchelli, Ceccani e Nobili.<br />
In basso da sx: Rovinetti, Cicconi, Antonelli, Cavalieri, Rossi, Bonifazi, Quirini, Coracci, Principalli e Martelletti.<br />
Foto tratta dal libro “50 anni di strani rimbalzi a Civita Castellana” di Ugo Baldi.
ei ricordi<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
Civita Castellana. Anno 1965. Classe prima elementare. Foto della Sig.ra Matudina Perazzoni.<br />
Civita Castellana, metà anni ‘60. Da sx: Filomena e suo<br />
marito Fernando Ricci, Franco Lanzi e sua moglie Giacinta.<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
Civita Castellana. Anni ‘70. Giuliana Valeri.<br />
55
56<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
Album de<br />
Fabrica di Roma. Anno 1978. Rossana Di Caprio, Eleonora Capitoni, Rosa Bozzo, Adele Labruzzo, Eleonora ..., Sabrina Alessandrini,<br />
... Vincenzi, Ornella Angeletti, Maria Luisa Marigliani, Anna Testa, Assunta Ricci, Sandra Vannini.<br />
Foto del Sig. Massimo Ricci.
ei ricordi<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori 57<br />
Fabrica di Roma. Anno 1939. Famiglia Pietro Baldassi. Foto della Sig. ra Verena Baldassi.<br />
Fabrica di Roma.<br />
Anni ‘60.<br />
In alto da sx:<br />
…, Massimo Ferlicca, …,<br />
Stefano Carofei, … .<br />
In basso da sx:<br />
Carlo Drogo, Nicola Chiossi,<br />
Attilio … , Giorgio Cencelli, …,<br />
Carlo Testa.<br />
Foto del Sig. Giorgio Cencelli.<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori
58<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
Ronciglione.<br />
Anni ‘30.<br />
La famiglia Marini sulla scala<br />
per i lavori sul tetto dell’abitazione.<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
Album de<br />
Corchiano.<br />
Anni ‘40.<br />
Da sx: Tertuliano Battisti e Pompeo Nardone.<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori
<strong>Campo</strong> de’ fiori 59<br />
ei ricordi<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
Civita Castellana. 10 giugno 1966. Classe III media, sez. D.<br />
In piedi da sx: Luca Carosi, Alberto Sacchi, Claudio Castiglia, Massimo Mancini, Sergio Pescetelli, Giuseppino Brunetti, Giovanni Sciamanna,<br />
Mauro Santori, Domenico Mariani, Giorgio Flori, Angelo Marini.<br />
In basso: Giacomo Chiuderini, Alfredo Gasperini, Aldo Ricci, Bernardino Di Lorenzi, Giovanni Gezzi, Giammarco Massari, Renzo Lemme.<br />
Insegnanti: ... Pandimiglio e Gabriella Augugliaro.<br />
Foto del Sig. Luca Carosi.
60<br />
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COMMITTENTE: NOME................................................COGNOME..............................................Via...............................................................<br />
Città ......................................................Tel...................................Firma................................................................
62 <strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
Oroscopo di Novembreby Cosmo<br />
ARIETE 21 marzo - 20<br />
aprile La coerenza è probabilmente<br />
ciò che più vi pesa<br />
mantenere, soprattutto in questo<br />
momento. Volete impegnarvi<br />
in progetti troppo alti e<br />
faticosi. Non saltate a conclusioni affrettate,<br />
non reagite agli impulsi emotivi e non abbandonatevi<br />
a stati altalenanti di umore. Diventate<br />
docili e dolci, morbidi con voi stessi e con il<br />
prossimo.<br />
TORO 21 aprile - 20 maggio<br />
: Il momento è impetuoso,<br />
rovente, dovete dunque<br />
scendere in campo e farvi<br />
sotto. La pigrizia non passerà<br />
inosservata e gli egoismi<br />
avranno il loro prezzo. E’ l’ora mettere a vantaggio<br />
del prossimo le vostre risorse. Dovete<br />
stabilire delle urgenze. Fermate le abitudini malsane<br />
e intraprendete una nuova routine, fatta di<br />
ordine e disciplina.<br />
GEMELLI 21 Maggio - 21<br />
giugno Quando de stelle vi<br />
chiedono di “dominare la<br />
natura selvaggia”, non intendono<br />
dire di negarla, ma significa<br />
non intellettualizzare i<br />
piani bassi, primitivi, profondi, a favore di un<br />
prestabilito concetto, idea o logicità . La scelta<br />
di fare ordine nella propria vita, ha scopo e<br />
valore solo quando però sono lasciate fluire le<br />
irrazionalità e le assurdità di cui l’uomo è artefice.<br />
CANCRO 22 giugno - 22<br />
luglio Dedicatevi a voi stessi<br />
e mettete l’attenzione sulla<br />
professione, sul vostro impegno<br />
quotidiano. Ritiratevi dalla<br />
scena, dalla mondanità , dalle attese e dalle<br />
aspettative sentimentali e affettive. Questo è il<br />
momento per entrare in contatto profondo con<br />
voi stessi. Occupatevi del vostro bene, curate<br />
l’alimentazione, seguite uno stile di vita attento<br />
LEONE 23 luglio - 22<br />
agosto C’è bisogno di un<br />
cuore ragionevole che sceglie<br />
come amare, come educare,<br />
come costruire. Travolgere gli<br />
eventi, le circostanze se stessi<br />
o il prossimo non è necessariamente un bene<br />
o sinonimo di amore. Siate cauti e attenti nella<br />
gestione delle relazioni, non correte, né aggredite,<br />
siate consapevoli, un amore consapevole<br />
non farà mai errori.<br />
VERGINE 23 agosto - 22<br />
settembre Se volete fare<br />
rivoluzioni, allora aspettate di<br />
aver un maggior controllo sul<br />
vostro stato interiore. Il<br />
silenzio è ciò che dovrebbe<br />
farvi da padrone, non disperdete energie in<br />
parole e chiacchiere distorte e confuse, vane.<br />
Concentrate l’attenzione sull’ascolto e su cosa<br />
c’è da fare e non da dire. Non dite, non esprimetevi,<br />
anche quando la circostanza vi sembra<br />
obbligata.<br />
BILANCIA 23 settembre<br />
- 22 ottobre La pigrizia<br />
mentale è il limite più grande<br />
all’evoluzione dell’essere.<br />
L’accontentarsi, il rimanere<br />
nel piccolo rassicurante spazio<br />
noto, privi di stimoli e iniziative può essere<br />
un grave limite. Allo scopo di accedere alla forza<br />
e alle bellezze che risiedono forti e potenti all’interno<br />
della vita stessa è necessario aprirsi a<br />
quella curiosità .<br />
SCORPIONE 23 ottobre<br />
- 21 novembre I<br />
tempi sono pressanti e il<br />
fagocitante modo di stare e<br />
vivere nel mondo non permette<br />
l’accrescersi e il<br />
manifestarsi dei grandi<br />
talenti di cui siete portatori. Scegliete il ritiro,<br />
preferite stare in silenzio nel vuoto dell’apparente<br />
niente. Grandi saggezze e poteri sono nel<br />
vostro io più profondo, coltivateli.<br />
SAGITTARIO 22 novembre<br />
– 21 dicembre I tempi<br />
sono pressanti e il fagocitante<br />
modo di stare e vivere nel<br />
mondo non permette l’accrescersi<br />
e il manifestarsi dei<br />
grandi talenti di cui siete portatori. Scegliete il<br />
ritiro, preferite stare in silenzio nel vuoto dell’apparente<br />
niente. Grandi saggezze e poteri<br />
sono nel vostro io più profondo, coltivateli e<br />
vedrete sbocciare il fiore che è in voi.<br />
CAPRICORNO 22 dicembre<br />
- 19 gennaio I pianeti<br />
intendono esortarvi a un<br />
nuovo approccio verso la vita.<br />
Cercate di vivere una quotidianità<br />
ricca di senso e profondità<br />
oltre l’aridità del vivere comune. Uscite dalla<br />
routine che vi ha attanagliato finora, solo così<br />
potete sperare in qualcosa di nuovo e soddisfacente.<br />
I consigli di chi vie è vicino possono<br />
essere indispensabili.<br />
ACQUARIO 20 gennaio -<br />
18 febbraio Se vi sembra che<br />
la vita si sia dimenticata di voi<br />
o peggio, l’abbia con voi,<br />
ebbene sappiate che non è<br />
così . Avete perso di vista<br />
forse che anche il mondo intorno a voi ha bisogno<br />
del vostro riconoscimento, materiale, emotivo<br />
e affettivo. Siate generosi, benevoli e comprensivi,<br />
sovvertite lo stato di frustrazione in<br />
gentilezza.<br />
PESCI 19 febbraio - 20<br />
marzo Potrebbe andare<br />
meglio, ma potrebbe anche<br />
andare peggio! Siete in un<br />
fremente circuito di possibilità<br />
, dettate da stimoli forti,<br />
importanti, unici, magari<br />
eccessivi e a tratti paralizzanti, ma potete uscirne<br />
bene, anzi vittoriosi. I concetti, le teorie e i<br />
voli pindarici non vi consentiranno di trovare la<br />
vostra verità , quella capace di rendervi appagati.
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